videodrome ha scritto:De courcel - pommard Les Rugiens 2008: mi aspettavo "dai sentito dire" un prodotto molto più arcigno, stile vecchia borgogna che non si risolve mai più con tannini ruvidi, invece... bel vino davvero, già dal colore sgranatissimo, non dico rosé ma quasi. Naso uno dei migliori della serata con fruttini rossi golosi e dolci, note lievi talcate e di zucchero a velo, bocca pimpante, fresca, croccante, non un mostre di lunghezza ma molto goloso. Stile cristallino 88
Non ho mai bevuto il Les Rugiens di De Courcel e mi fa piacere leggere che fa anche qualche vino più aperto e pronto del Clos des Epenots, che a mio parere corrisponde esattamente al vino che ti aspetti da questo produttore (prodotto arcigno, con tannini ruvidi, che non si risolve mai).
videodrome ha scritto: De Montille - Pommard Les Pezerolles 2005. Nome che rievoca la tradizione della borgogna, ricordo ancora le tirate sel vecchio de montille su Mondovinum.....ehhh probabilmente il figlio Etienne che ha preso in mano la conduzione dei rossi (mi pare) ha impresso una svolta modernista al domaine. Sia la naso che in bocca (alla cieca) si percepiva la classica nota vanigliata da legno nuovo. Non invadente ma cmq una cornice abbastanza ampia che toglie in parte il cote florale del vino. Bocca classica da 2005 con texture quasi monolitica che fa fatica ad uscire, ma tanto sono un po' tutti così i 2005. Forse un po' di volatile. Nel complesso lo giudico abbastanza positivamente in quanto una sorta di equilibrio è raggiunto ma cmq un bel cambio di stile rispetto alle vecchie cose. Modernista con juicio. 85/86
Non ho mai bevuto (aridaje) il Pommard Les Pezerolles, ma della stessa annata e produttore ho bevuto i due Volnay Les Taillepieds e Champans, che ho trovato già pronti e bevibili per essere dei 2005, ma credo che i Pommard abbiano ovviamente bisogno di più tempo dei Volnay, data la loro carica "terrosa" e tannica.
Sullo stile di Etienne francamente non mi ci ritrovo: i due Volnay che ho bevuto io non erano modernisti manco per niente, neanche con juidicio. Les Taillepieds, in particolare, rappresenta per me quasi l'archetipo della Borgogna con la B maiuscola. Ma, ribadisco, io non ho bevuto il vino che hai bevuto tu, per cui può darsi che sui Pommard abbia sperimentato qualcosa di diverso.