Tracannate Agostane

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Ziliovino
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Tracannate Agostane

Messaggioda Ziliovino » 03 ago 2017 15:14

siamo al 3, gli apritori di tread mensili sono tutti in ferie? :mrgreen:
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Ziliovino
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Re: Tracannate Agostane

Messaggioda Ziliovino » 03 ago 2017 15:14

Champagne Rosé Les Maillons - Ulysse Collin. Parecchio carattere come tutti i saignée, tantissimi frutti rossi, ma per l'eleganza bussare altrove...

Cerasuolo d'Abruzzo 2016 - Emidio Pepe. Un non rosato: colorone da pinot noir più che da rosé, fruttato deciso di frutti di rovo, la classica nota rustica/sporchina che si attenua con decisa ossigenazione c'è, sorso comunque fresco e beverino. Sui generis.

Valpolicella Cl. Ripasso - Begali. Ben fatto, frutto croccante, qualche sbuffo alcolico ma si lascia bere bene.

Lugana 2009 - Cascina Maddalena. Incredibilmente integro e fresco, seppur semplice e poco mobile.

Bianco Veronese Massifitti 2009 - Suavia. Ha perso le spigolature e durezze di gioventù, ma è ancora all'inizio del suo cammino: frutta fresca e tanti fiori, verticale e composto, non un mostro ma in un ottimo momento di beva.

Toscana Rosato 2016 - Stefano Amerighi. Da uve syrah, nasce proprio come un progetto specifico, e non da salasso/diradamento, e si sente: Direi decisamente una bella sorpresa, profumato e leggiadro al naso, teso e sapido in bocca.

Colli Tortonesi Derthona Timorasso 2006 - Walter Massa. Tanto zenzero e cedro candito, poco mobile, bella bocca tra morbidezze e struttura, con sufficiente freschezza a bilanciare, prontissimo da bere, non andrei oltre.

Rossese di Dolceacqua 2010 Testalonga - Nino Perrino. Ottimo fresco di cantina, il tratto rustico e impreciso si fa sentire, ma Tra frutti rossi e qualche nota verde finisce presto.
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Re: Tracannate Agostane

Messaggioda green_day » 04 ago 2017 11:48

Foppello – Bergamasca Marzemino IGP – Cascina Lorenzo (vendemmia 2013)
Raffreddato in frigor, onde evitare di servire alla temperatura ambiente di 27 gradi!!! Marzemino 100% prodotto sulle colline di Costa Volpino (BG). Premetto che non conosco bene il marzemino in sé; detto questo il vino è fatto bene, frutta rossa e qualche spezia al naso, un bel geranio e una nota di caffè appena accennata; in bocca è molto equilibrato, con tannini ben amalgamati, elegante. 13 gradi alcol, 18 mesi di barrique. Dalla zona (BG e BS provincia in generale) stanno tirando fuori buoni vini.
Blanc de Rupis 2010 - Collio DOC – Komic
Da uve sauvignon, ribolla gialla, riesling da vigne vecchie e arrampicate sulla collina. Al naso è floreale e fruttato, pesca bianca, con una lieve nota di agrume, ma la sorpresa è in bocca, con una bella acidità e un buon equilibrio. Solo acciaio. Sarà il caldo, ma la bottiglia è finita in due secondi!
Verduno di Pelaverga 2016 Commendator G. Burlotto
Anche questo tirato fuori da frigor per lo stesso motivo di cui sopra… la bella nota speziato-fruttata che fa da cornice ad un vino molto fresco, semplice ma mai banale.
Borgo Stignani – Ravenna Rosso 2013 IGT – Az. Agr. Vigne dei Boschi
Mai assaggiato prima nessun vino di questa azienda, né vini fatti con il vitigno con cui è prodotto (clone di malbo). E’ un bel vino, con un carattere un po’ ruspante se così vogliamo dire, in particolare per i tannini non troppo addomesticati. Però il vino è ben fatto, ha un’ottima acidità che invoglia a bere di nuovo. Molto gastronomico.
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Re: Tracannate Agostane

Messaggioda vinotec » 04 ago 2017 14:38

...la sera del mio compleanno in vinotec house con amici brisighellesi, mangiatona di pesce il tutto innaffiato da 9 bottiglie tra franciacorta (made in Samsung, buonissimi), champagne roederer e una magnum di le morandine...bellissima serata ed ottima bevuta; in foto(se cliccate sul link qui sotto, la potrete vedere) i miei due figli con in mezzo il mio amico Gianni...


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Re: Tracannate Agostane

Messaggioda Spectator » 04 ago 2017 17:01

Pietramarina 2013,Benanti. Massima espressione di Carricante da me assaggiato.Giallo oro..medio evoluto; naso di frutta gialla..tipo melone,papaya, albicocca.Poi,fiori bianchi freschi.Sorso scorrevole,fine,immediato..molto mineral/piacevole e media persistenza.Piaciuto+
Ultima modifica di Spectator il 04 ago 2017 17:29, modificato 1 volta in totale.
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Re: Tracannate Agostane

Messaggioda supersonic76 » 04 ago 2017 17:12

Beati voi che riuscite bere vino con 40°....

:(
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Re: Tracannate Agostane

Messaggioda puspo » 04 ago 2017 17:20

Oggi ero in un bel ristorante freschissimo, e mi sono detto che poteva essere il momento di bere nuovamente un pochino di rosso.
Contrariamente alle mie abitudini, mi sono affidato a chi mi prendeva l'ordinazione, che mi ha ovviamente portato un bel Ronchedone tiepido :roll:

Lasciamo stare ...
Il mio sistema di monitoraggio della cantina:
http://www.checkmycellar.com/Cellar_001.html
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Re: Tracannate Agostane

Messaggioda AmoSlade » 05 ago 2017 08:56

Nerello Mascalese Vigne Vecchie 2006 - Calabretta: l'annata calda si percepisce in un filo di alcol di troppo e in un frutto sotto spirito più caldo del solito ma la terrosa mineralità di Calabretta leggermente affumicata è sempre lì, e questa volta invece di fare la parte della padrona serve più a fare da contraltare alle sensazioni calde. In bocca più pronto ed equilibrato del solito, meno austero. Si conferma un bel vino.

Rosato 2014 - Calabretta: questo invece mi è piaciuto di meno che in altre versioni. Si lascia bere ma non ho trovato i profumi e il gusto di fruttini croccanti delle altre volte.

Derthona Montecitorio 2013 - Massa: colore bellissimo dorato. Al naso inconfondibilmente timorasso, mineralità da riesling, pesca, agrumi e miele amaro. Equilibratissimo e pronto in bocca, molto persistente e con il finale caratteristico del timorasso che non ho ancora trovato come definire.
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Re: Tracannate Agostane

Messaggioda green_day » 05 ago 2017 09:38

Les Camps Rouges 2015 - Chardonnay ouillé – Domaine Labet
Color dorato dai bellissimi sentori di camomilla, albicocca, pesca gialla, salvia, con un accenno balsamico, mentolato, e cera d’api. Il sorso è pieno e caldo, lungo, sorretto da un’ottima acidità e mineralità. Il vino ha degnamente accompagnato una cena fredda a base di filetto di salmone coda nera riserva e acciughe del Cantabrico. Nonostante sullìetichetta ci sia scritto che il vino è ouillé, ci sono stati momenti in cui mi è sembrato di avvertire una piacevolissima sensazione di volatile…boh, sarà la suggestione dello Jura! Piaciuto parecchio, anche se La Reine 2014 bevuto poco tempo fa aveva secondo me una maggiore complessità gusto-olfattiva. Però che bei vini!!

Puligny-Montrachet Les Champs Gains Premier Cru 2014 – Roger Belland
Qui cambiamo completamente registro, già a partire dal colore, più chiaro. Al naso i profumi sono più di impatto rispetto a Labet, intensi e meno sussurrati, di frutta bianca e qualche spezia, con una nota di erba aromatica tipo rosmarino. C’è il legno che non è ancora integrato, ma la bottiglia è un tantino giovane. E’ un carrarmato: il sorso è pieno e l’acidità ben presente, è lunghissimo. Ti fa continuamente salivare e ribere. Questo, rispetto a Labet ha accompagnato meglio i formaggi. Buono ma è comunque da rivedere più in là.
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Re: Tracannate Agostane

Messaggioda Ziliovino » 05 ago 2017 12:24

Sono rimasti praticamente solo i bergamaschi a bere vino, bravi :D
Tutti gli altri mojito sulla spiaggia a Ibiza? 8)
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Re: Tracannate Agostane

Messaggioda AedesLaterani2012 » 05 ago 2017 13:04

Ziliovino ha scritto:Sono rimasti praticamente solo i bergamaschi a bere vino, bravi :D
Tutti gli altri mojito sulla spiaggia a Ibiza? 8)


No, qui nel continente infuocato da Lucifero, si bevono Trebbiano e Cerasuolo sfuso del Maestro lauretano, come se piovesse (magari fosse!): freschi, scattanti, succosi, perfettamente 'bevibili', come va di moda dire ora. Una gran bella conferma anche a Loreto Aprutino, questa 2016!
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Re: Tracannate Agostane

Messaggioda AedesLaterani2012 » 05 ago 2017 13:04

:mrgreen:
Ultima modifica di AedesLaterani2012 il 05 ago 2017 13:08, modificato 1 volta in totale.
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Re: Tracannate Agostane

Messaggioda ZEL WINE » 05 ago 2017 13:06

Approfittando del fresco padano di ieri sera, grigliatina di pesce con
- krug 02
- Pinot bianco terlano 1980 riserva storica
- taurasi riserva 1968 montemarano
- pergole torte 90
- quintarelli amabile del cere' 85
Tutti vini fantastici, in uno stato evolutivo commovente. In Italia si sono prodotte perle enologiche assolute. Peccato, in molti vasi, aver perso la via.
fama di loro il mondo esser non lassa;
misericordia e giustizia li sdegna:
non ragioniam di lor, ma guarda e passa.
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Re: Tracannate Agostane

Messaggioda Vinos » 05 ago 2017 13:33

Cornas guillaume gilles 2014: testato per confrontarlo con la geynale di paris, che dire, è tutto un rincorrersi tra spezie e frutto, l'intensità anche in questo caso è altissima, sprizza gioventù da tutti i pori,in bocca più argigno e aggressivo di paris.... sono vini che hanno bisogno di tempo, ma chi riesce a tollerare tannini stuzzica gengive può fare un test. Io ne avevo 4 per tipo di entrambi quindi ho voluto testarli. È molto didattico assaggiare dei vini con grande potenziale quando sono in fasce perché stimola la mente ad immaginarne l'evoluzione.


Nerina 2014 girolamo russo: parte sulla frutta a polpa bianca per poi evolvere su , idrocarburi e note di camomilla, in bocca è sostanzioso , ottima la freschezza e la sapidità, chiude lungo ma lievemente alcolico(piccola pecca) Nel conplesso mi è piaciuto molto.

Girolamo Russo san lorenzo 2012: fioreale e fragoloso,i profumi sono sussurrati più che sparati, l'attacco è pimpante, il tannino fitto, lungo il finale. Da attendere un paio di anni anche se berlo adesso fresco è una goduria.

philipponnat royale reserve brut: champagne pettinato, classico, giustamento poco affilato e molto ruffiano ma non stucchevole, in due la bottiglia finisce senza indugio.

Qua solo faccine:
Meursault grivault perrieres +++,
Meursault fichet les tesson ++++
Gimonet oneophil 2008 ++,

Barolo monvigliero burlotto 2012: olive verdi e china a go go, sottofondo floreale, in bocca tannini gentili, ma presenti, la freschezza del movigliero è lì ma attenuata dall'annata. Più pronta della 2011 e sotto alla 2013.

Barolo cogno ravera 2010: bevuto per dare uno sguardo a questa annata tanto decantata. Nonostante non sia in fase di chiusura, si percepisce il potenziale espresso solo in maniere parziale ha un corredo olfattivo di ottima coerenza a vitigno e territorio accompagnata a una leggere nota smaltata che sparisce concedendo al vino il tempo che merita(oltre a qualche grado in meno nella temperatura di servizo),in bocca il tannino si fa sentire accompagnato da una scia minerale in chiusura che lo arricchisce in complessità e smussa un profilo altrimenti troppo rigido, ha bisogno di tempo e per fortuna non era l'ultima. Lontano dai fasti del brunate 2010 di rinaldi o dalla purezza di bartolo 2010, ma un barolo fatto bene che in questa fase puó essere un ottimo accompagnamento di pietanze succulenti e che col tempo potrà rivelarci qualche sorpresa.

riesling spatlese weins prum wehlener sonnenuhr 2015: parte muto al naso e scomposto in bocca, dolcezza e acidità completamente scisse. Dopo due giorni il vino si amalgama e ne guadagna in bevibilità , ottima la persistenza. Un'infanticidio fatto come all'allenamento alla mega rieslingata che faró sabato.

champagne fleur de l'europe: quando bevi champagne con la tua futura moglie ed il tuo migliore amico, l'unico problema e che finisce troppo presto. +++,
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Re: Tracannate Agostane

Messaggioda Ziliovino » 05 ago 2017 15:32

Vinos ha scritto:
Gimonet oneophil 2008 ++,



Cosa aveva che non andava?
"Il successo di tavernello invita a riflettere"
(Anonimo, bomboletta spray su muro)

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Re: Tracannate Agostane

Messaggioda Vinos » 05 ago 2017 19:08

Ziliovino ha scritto:
Vinos ha scritto:
Gimonet oneophil 2008 ++,



Cosa aveva che non andava?

Naso compresso, forse dovuto alla giovane età Bolla non proprio finissima e finale leggermente amaro.
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Re: Tracannate Agostane

Messaggioda giucas » 06 ago 2017 16:20

.....sintetica miscellanea estiva (complice la perfezione di condizionatore, frigo e cantinetta di campagna):

PIACIUTI MOLTISSIMO:...il barolo gramolere 2007 f.lli alessandria appare in stato di grazia , unendo grande densità e definizione. Stupendo. Così come il barolo brunate 2007 marcarini, piu' classico e verticale, ma anch'esso in gran spolvero. Classe ed equilibrio. Poi il percrstina 1998 di clerico, ancora bello vivo :shock: ed opulento, tutto balsami e ciliegie sotto spirito. Certo, il genere è estremo, ma qui tutto quadra.

PIACIUTI MOLTO: ...il fiulano 2012 di miani, che non ha fretta. Il barolo acclivi 2013 burlotto ed il barbaresco montestefano 2014 di silvia e guido rivella; due vini certo diversi ma entrambi cerebrali, che vanno ascoltati aprendosi lentamente su note di frutto rosso, melograno (acclivi), erbe amare...' Forza senza peso' . Poi il dolcetto coste fossati 2011 di vajra, integro e terroso, tutto fuorchè un bombolone di frutto. Piu' barolo di barolo che dolcetto, e ce ne fossero di piu' dei dolcetti come questo :lol: ..

PIACIUTI:...il barolo monvigliero 2013 burlotto, Qui ci sta che io non capisca granchè 8) , ma le note ferrose e floreali inserite una certa essenzialità di fondo, specie al palato, non mi hanno fatto gridare al miracolo. Aereo ma troppo monastico. Barolo cascina francia 2001 conterno : certamente buono, per carita' :roll: . Salato e diritto come serralunga vuole, ma imbrigliato in un andirivieni acidotannico che non libera il frutto , invero un po' scarso, e non si equilibra nonostante tre giorni di aria. Un po' scuro, senza l'impressione di schiarirsi con qualche altro anno di cantina.

PIACIUTI POCHINO:....il barolo ciabot mentin 2007 clerico, segnato da note vegetali insistite non proprio nobili, e scarsamente reattivo al palato. Poi il terra di lavoro 2005 galardi, che accusa presto l'aria perdendo fragranza di frutto (mirtillo) ed incupendosi su note scure ed affumicate. Barolo da gromis 2007 gaja: tecnico, algido e perfettino. Ci si aspetterebbe qualche guizzo in piu'.

..poi da seguire poichè appena usciti, quindi forse un po' instabili, ma meritevoli di segnalazione:..il passorosso 2015 passopisciaro, meno barocco ed intenso del solito . Gran beva e piacevolezza. L'assiolo 2015 costa archi, che qui sembra trovare la quadra tra alcune prove passate per me a volte o troppo ciccie o troppo asciutte, a favore di un bell'equilbrio formale. Goloso ed appagante, ma tutt'altro che semplice.
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Re: Tracannate Agostane

Messaggioda la_crota1925 » 07 ago 2017 12:14

...
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Re: Tracannate Agostane

Messaggioda la_crota1925 » 07 ago 2017 12:17

ZEL WINE ha scritto:Approfittando del fresco padano di ieri sera, grigliatina di pesce con

- Pinot bianco terlano 1980 riserva storica

Tutti vini fantastici, in uno stato evolutivo commovente. In Italia si sono prodotte perle enologiche assolute. Peccato, in molti vasi, aver perso la via.

ciao ZEL,
sempre una certezza. Bevuto l' 82 ed era di una freschezza, un'acidità e mineralità impensabili per un vino Pinot bianco di 35 anni.
spedizione al ricevimento del pagamento.
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Re: Tracannate Agostane

Messaggioda Ludi » 08 ago 2017 07:39

Ieri ultime due visite di questa parentesi tedesca.
Da Joh. Bapt. Schaefer ci accoglie il giovane titolare, che ci porta a fare un bel giro tra i vigneti, prima di farci assaggiare, come da tradizione, un bel po' di etichette. I vini sono eleganti e sottili, con notevolissimi GG, specie quelli del cru Goldloch, più profumati e soavi rispetto alla austera mineralita' del Pittermaenschen. Eccellente l'assaggio finale, lo Spaetlese (sempre Pittermaenschen) della favolosa annata 2007, che riesco anche ad acquistare (per i praedikat più alti nulla da fare, produzione troppo limitata).
Eccezionale l'incursione da Emrich Schoenleber. Ci accoglie questa volta Frank Schoenleber, ed inizia la sfilza degli assaggi (una quindicina di etichette, ma solo perché abbiamo chiesto di provare il Riesling e non gli altri vitigni). La sottigliezza è la caratteristica anche dei suoi vini, che però sono davvero di un livello superiore, per me all'altezza, nella diversità, di quelli di Donnhoff. Due belle sorprese: la prima è che chiudiamo con Eiswein 2008 e BA 1999 (straordinari), la seconda che, sia pure a prezzi adeguati, riesco ad acquistare Auslese GK, BA, Eiswein e persino TBA.
Di conferma l'impressione di una 2015 straordinaria e longeva ma al momento inavvicinabile, 2016 aperta e sbarazzina.
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Re: Tracannate Agostane

Messaggioda simba » 10 ago 2017 21:18

Spumante DUBL dei Feudi di San Gregorio - 12,5 % vol.- Brut a base falanghina.
Naso timido ma senza difetti. Bolla non finissima ma persistente. Attacco dolce e finale secco piacevolmente lungo. Buoni l'acidità ed il corpo. Sinceramente sorpreso dalla qualità di questo spumante campano.
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Re: Tracannate Agostane

Messaggioda piergi » 11 ago 2017 13:49

Serata senza filo conduttore
Ciro Picariello fiano 2008
L'ultima annata con etichetta naïf, il vino è giovanissimo già al colore, chiaro e senza accenni di dorature antiche. Il naso è una zaffata di zolfo, castagna affumicata (pastilla per chi frequenta la Sila) e una leggera sensazione di pesca bianca. In bocca ritornano questi descrittori, esattamente in questo ordine. Le note fumè predominano ma senza disturbare, acidità vibrante e beva semplicissima.

I Clivi cof galea 1999
Un bianco maggiorenne ma che già dal colore porta benissimo i suoi anni. Leggere dorature ma brillante e chiaro fin nel cuore. Il naso è naturalmente abbastanza contratto e imbrigliato, a fatica escono note di pera william, liquirizia dolce (non radice), menta. In bocca è equilibrato e per nulla morbido, forse sul finale scoda un po' sul dolcino. Ne ho serbato mezza bottiglia da risentire stasera. Bel vino comunque

Pietracupa greco di tufo 2014
Qui ho fatto l'erode ma ne ho una discreta scorta. Naso ritroso, su note salate e minerali. In bocca l'acidita è tagliente, sale e agrume ( lime) la fanno da padrone. Abbassando la temperatura il vino va via in un secondo, degno partner della serata a 32 gradi celsius.

Abbazia di novacella AA Gwt praepositus 2014
Se non lo sapessi di origine monastica ne collocherei la produzione presso una casa di tolleranza, tanto sfacciati sono i profumi di rosa, litchi, frutto della passione. In bocca ritornano prepotenti, soprattutto i primi due, affiancati da una decisa nota balsamica finale. Chiusura però con una vistosa scodata alcolica che ne rende amaro il finale.

Luigi Tecce maman 2015
Ogni scarrafone è bell'a' mamma sua
Strane luci di pioggia...splende il sole,fa' bel tempo...nell'era democratica.

http://igolosotopi.blogspot.com
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Re: Tracannate Agostane

Messaggioda Raido » 11 ago 2017 16:36

ZEL WINE ha scritto:Approfittando del fresco padano di ieri sera, grigliatina di pesce con
- krug 02
- Pinot bianco terlano 1980 riserva storica
- taurasi riserva 1968 montemarano
- pergole torte 90
- quintarelli amabile del cere' 85 .


Sui primi due niente da dire ma i secondi due non hanno fatto a pugni con la grigliata di pesce ?
Sono sempre molto curioso sugli abbinamenti :-)
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Re: Tracannate Agostane

Messaggioda alemusci » 11 ago 2017 17:46

Agosto langarolo.
Con mia moglie incinta all'ottavo mese decidiamo di scappare qualche giorno da Milano, direzione... Langhe. In questo periodo in langa non ci va davvero nessuno e infatti abbiamo spuntato un prezzaccio con l'alloggio ma, d'altra parte, abbiamo trovato una marea di ristoranti chiusi per ferie (i vari posta, felicin, bovio etc). Alla fine, complice anche un piacevole abbassamento delle temperature, ce la siamo, ovviamente, stragoduta. Spero di non tediare ma, in qualche modo, di contraccambiare in quanto gran parte dei nomi li ho reperiti qui.

Alloggio: casa caimotta; bella villetta con piscina nel centro storico di neive. Stanze ampie e colazione sfiziosa, più orientata sul salato. La gestione è affidata ad una ragazza giovanissima e simpaticissima, Fabiana, figlia dei proprietari.

Visite/assaggi/degustazioni:

Castello di neive; ottima accoglienza da parte di due ragazze molto preparate e simpatiche. Assaggiato al volo Santo stefano riserva 2011: potente, elegante ma senza particolari slanci; cmq interessante ma visto che ballavano 15€ ho preso santo stefano non riserva 2013: 31€

Enoteca regionale del barbaresco: in una chiesa sconsacrata la regione Piemonte rende omaggio ad uno dei suoi re. In un clima di austerità e lieve scazzo da parte del personale al bancone ho assaggiato: quazzolo 14, bel barbaresco "tradizionale" da battaglia; cascina baricchi riserva 11, modernista con uso di barrique ma per niente invadente e ben equilibrata. Comprato: la ca nova 14 montefico e montestefano (15€ a boccia), Musso pora 14 (20 €), quazzolo 14 (16€). Preso anche l'Atlante dettagliato delle mga del barbaresco di Enogea per 45€... ma sembra veramente un gran bel testo

Cortese Giuseppe: accolto calorosamente e inserito in una visita/degustazione con 2 francesi a cui poi si sono aggiunti una decina di anglo/americani. Il tutto gestito in scioltezza dal produttore con un trililinguismo impressionante. Assaggiato Chardonnay, dolcetto, Barbera e Barbera riserva da microparcelle (0,3-2 h) poste sul versante opposto al rabaja (mga trifolera) che, essendo esposto a nord, non può essere utilizzato per il barbaresco: bei vini ma non capisco perché non ci faccia un bel Langhe nebbiolo e buonanotte (valutazione di natura strettamente commerciale). Poi rabaja 14: naso elegante e sottile, bocca tagliente: da aspettare? Annata che secondo il produttore è perfetta perché hanno vendemmiato tardi (26-27 ottobre) ma hanno raggiunto una maturazione eccellente. Fatto sta che era sold out insieme al riserva per cui ho scommesso 45e su rabaja 03 di "pronta beva” (secondo il produttore ha ancora 4-5 anni davanti prima di scollinare ma io lo apro appena appena inizia a rinfescare un po’…).

Paitin: accolto dal papà del produttore che, di fronte al casale, mi racconta un po' di storie di nazisti, repubblichini e partigiani. E fa sempre un certo effetto arrivare lì con iPhone, infradito e una certa spensieratezza e trovare una persona che 70 anni fa ha dovuto cedere il casale al comando nazista, ha visto la gran parte dei suoi amici morire davanti ad un muro e lui stesso l'ha scampata bella numerose volte solo per una concatenazione fortuita di eventi favorevoli. E vabè. Tanto per tenere sempre bene a mente che, tutto sommato, a vivere qui e oggi non è che ci è andata così di sfiga come sembra, certe volte. Una volta dentro mi trovo, per puro caso, all'inizio di una degustazione con due clienti olandesi (ma parlanti italiano) in cui vengo inserito. E vai. Bella chiacchierata di quasi due ore con il produttore, molto tecnica ma impreziosita da momenti aneddotici sulla storia dell'azienda e delle Langhe in generale. Davvero molto interessante, piacevole, umano. Bello. Provata tutta la linea a parte il vecchie vigne: Langhe arneis elisa 16, interessante esperimento di un arneis-non arneis con il 15% di riesling che in futuro probabilmente etichetteranno come Langhe bianco e stop; dolcetto d'alba sori paitin 16, dallo stesso vigneto (il sori paitin appunto) del barbaresco serraboella (vigne più giovani), sori paitin (vigne “medie”) e del vecchie vigne (lo dice il nome), un ottimo dolcetto; Barbera d'alba serra 15 e Barbera d'alba superiore campolive 13, bei vini ma non mi hanno entusiasmato; nebbiolo d'alba ca' veja 14, da vigneti situati ad alba un vino che, forse a causa dell'annata o della mia scarsa dimestichezza, lo ammetto, col nebbiolo, ho fatto fatica ad inquadrare; barbaresco serraboella sori paitin 13, naso molto femminile per i miei canoni, bocca croccante con tannini ancora vivacissimi. Preso due bocce di vecchie vigne 11, 45€ l'una e una di dolcetto 9€.

Magnate:

Crota d'calos; accoglienza calorosa, informale e simpatica. Location carinissima nel dehor esterno, un po' rumoroso ma con una bella vista sulla vallata. Mangiato: battuta di fassona al coltello (buona), gnocchi al castelmagno (troppa panna, da rivedere) e patate saltate in padella (goduriose). Bevuto: gamba di pernice la Canova 16: vino semplice, ruspante. Interessante la carta dei vini dove ci sono chicche rare ma mancano del tutto i nobili (barbaresco e Barolo). Servizio preciso e puntuale.

La piola: accoglienza gentile, calorosa ma formale al punto giusto. Location moderna, carina. Aria condizionata un po' tirata. Mangiato: fiori di zucca ripieni di ricotta e verdure con crema di pomodoro fresco (una delizia), agnolotti del plin al sugo d'arista e tartufo nero estivo (buoni), frittata di zucchine, cipollotti e valcasotto con fagiolini all'agro (buoni). Bevuto: Langhe nascetta germano 15, colore oro, naso ciccione, bocca tagliente: non male; barolo ceretto 13, rubino impenetrabile , naso di cioccolato e cocco, bocca piena e quasi morbida: l'ossimoro della tipicità. Servizio un po' frettoloso e disattento.

La coccinella: accoglienza formale e gentile. Location molto carina ed elegantina. Davvero molto gusto negli arredi. Mangiato: Tajarin tagliati a mano con porcini (moolto buoni), lasagnette di trombette e Bra tenero gratinate al basilico (eccelse), fritto di scamone di vitello porcini e zucchine (ottimo). Bevuto: Barbaresco Pietro Rinaldi 13, naso elegante anche se non troppo gentile, bocca potente e soddisfacente; barolo serralunga Ferdinando principiano 13, naso fine ed elegante bocca vellutata e piena. Servizio impeccabile.

Trattoria pautassi: bella accoglienza. Location romantica su un balconcino fiorito con pochi tavolini e vista panoramica sulle Langhe. Mangiato: agnolotti del Plin al burro d'alpeggio salvia e rosmarino (deliziosi), muscolo al nebbiolo del roero (ottimo). Bevuto: alta langa avezza, naso lievitoso, bocca tagliente con finale un po' amaro; roero darioceste 14, naso e bocca potenti e carnosi per un abbinamento cibo-vino (col muscolo) bombastico. Servizio ottimo.
“Dio ha fatto l’acqua, ma l’uomo ha creato il vino” Victor Hugo
ZEL WINE
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Re: Tracannate Agostane

Messaggioda ZEL WINE » 11 ago 2017 19:51

Raido ha scritto:
ZEL WINE ha scritto:Approfittando del fresco padano di ieri sera, grigliatina di pesce con
- krug 02
- Pinot bianco terlano 1980 riserva storica
- taurasi riserva 1968 montemarano
- pergole torte 90
- quintarelli amabile del cere' 85 .


Sui primi due niente da dire ma i secondi due non hanno fatto a pugni con la grigliata di pesce ?
Sono sempre molto curioso sugli abbinamenti :-)

Tecnicamente hai ragione, ma non sono un gran amante degli "abbinamenti" in senso stretto. Sono un discepolo del buono con buono. Debbo ammettere però, che vs le 2 un pezzo di salsiccia si è magicamente materializzato.
fama di loro il mondo esser non lassa;
misericordia e giustizia li sdegna:
non ragioniam di lor, ma guarda e passa.

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