Smarco ha scritto:vinogodi ha scritto:Smarco ha scritto:... se un privato deve sborsare 800 euro per un crichet allora per un monfortino 2010 che fa si dissangua?
...si ...
PS: Crichet Pajé 2007 è semplicemente , assieme al Monfortino 2010 e Le Rocche di Falletto di Giacosa Riserva , il miglior Nebbiolo bevuto quest'anno (aggiungo, subito dopo , Monvigliero 2013) . Prezzo? Troppo alto ? ... forse . Ne ha fatto poco più di 800 bottiglie ma è d'un buono da sgarbati . Boh ... c'ho bevuto vicino una volta (col produttore) Chambertin 2007 di Rousseau , che non costa certo meno , e mi è piaciuto decisamente di più Crichet ... ma io sono nebbiolista d'estrazione e la bocca mi piace che venga stimolata...
OK, avevo gia letto che dicevi che era buonissimo e va bene, che sia più buono anche del chambertin 07 di Rousseau va anche bene, ma il chambertin di Rousseau costa molto meno di crichet
e poi che facciamo fra 3 /4 anni? superiamo i 550€? sarà anche il miglior vino italiano in circolazione (per ora)... ma non mi sembra che ai furboni di vino e design sia poi andato a ruba....
Che costi più dello chambertin di Rousseau non mi pare proprio, quanto al fatto che il vino non sarebbe andato a ruba, se fosse vero, sarebbe meglio per noi no? Il prezzo scenderebbe rapidamente. Ma la tua teoria mal si concilia con l'aumento secco di 100 euro da un anno all'altro: penso proprio che per loro non sia difficile vendere 800 bottiglie all'anno.
La verità, purtroppo, è sotto gli occhi di tutti: al di là del singolo caso, i langaroli hanno ormai capito di avere tra le mani un prodotto che non ha nulla - ma proprio nulla - da invidiare ai grandi rossi mondiali. E si stanno adeguando con i prezzi. Dispiace moltissimo da consumatore, ma se il mercato USA (nostro principale mercato di sbocco per i
premium wines) guarda con sempre maggiore interesse ai grandi rossi della tradizione italiana, il trend è segnato: perché chi capisce minimamente di vino, e ha avuto modo di confrontare questi vini con i "pari grado" d'oltralpe, sa che siamo ai vertici mondiali. E i prezzi, purtroppo, cominciano a rispecchiare questa situazione oggettiva.
Salviamoci con il fatto che ci sono ancora moltissimi grandi vini di Langa a prezzi ancora accettabilissimi. Penso al Sarmassa di Brezza, o al Prapò di Schiavenza (in alcune annate), al Rabajà Riserva di Cortese o alla Riserva Santo Stefano del Castello di Neive, e a tanti altri ancora. Tanto per dire, in una degustazione di qualche mese fa a me piacque di più il Sarmassa 2006 di Brezza rispetto al, pur splendido, Les Beaux Monts 2000 di Leroy, che però costa leggermente di più (
)... ma di che stiamo parlando?