



Purtroppo non ho né il tempo né la voglia in questo momento di approfondire le note a dovere, visti i vini, comunque:
Diebolt fine ed elegante, floreale e composto, bella bottiglia, Krug me lo aspettavo molto diverso, qui è molto verticale ed energico, privo di qualsiasi evoluzione ossidativa stile grande cuvée o millesimato, ancora giovanissimo e con una bocca da borgogna incazzata con le bolle. Ai due pinot di Borgogna è mancato l’allungo, intendiamoci bei vini, Cathiard ottima bevuta da solo, ma lì in mezzo, e visto il prezzo, non mi ha convinto. Darmagi 1995 ha dato una bella prova, liquirizia e caffè molto eleganti, bel mordente in bocca, prugna e moncherì, qualche anno fa probabilmente sarebbe stato più pimpante, ma è stato parecchio interessante. Mouton 2003 (oltre che premio per la peggior etichetta della maison) inizialmente dà qualche sbuffo caldo, ma basta dargli tempo per prendere eleganza, allungo e profondità. Grrande vino, magari da riassaggiare in annata migliore per un confronto. Ottima prova di Anselma, che lì in mezzo si dimostra un ottimo q/p, stile comunque scuro e cupo, arcigno, forse anche rustico, ma di carattere e desideroso di tempo per esprimersi al meglio. Grandissimo Monfo: elegante, intenso, saturante, energico e sapido. Datemene ancora…
Piaciuto anche Monte dei ragni, intenso e fresco,senza sbavature, lo risentirei molto volentieri da solo con calma. Quintarelli si è dimostrato ovviamente un ottimo vino, ma tutto sommato è passato un po’ in sordina lì in mezzo, con la classica e golosa macedonia di frutta fresca, compiacente e bevibilissimo, mi dicono che il giorno seguente era invece un bel mostriciattolo.
Scharzhofberger Auslese 2006 mi spiazza per una pacatezza ed eleganza rari in un krukko, placido e compiaciuto, serio direi, ampio e profondo.
Grandissimi entrambi i Vin santo, di cui ho preferito l’89, raro trovare ossidazioni e vitalià allo stesso tempo, sorso dinamico tra grassezza ed acidià, mistici…