Serietà enoteca

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Ludi
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Re: Serietà enoteca

Messaggioda Ludi » 22 feb 2017 20:02

Cari colleghi, non per insistere, ma l'onere della prova in questo caso è semplicissimo da assolvere: accertato che il vino è ossidato, e che dato l'intervallo tra la data d'acquisto ed il consumo è troppo breve perché l'ossidazione si sia verificata a causa della conservazione da parte dell'acquirente, ne segue automaticamente la responsabilità del venditore. Il quale non può sottrarsi neppure con clausole contrattuali apposite, perché sarebbero automaticamente clausole abusive in base al codice del consumo (sempre che l'acquirente non sia un professionista). Il venditore può rivalersi a propria volta sul produttore o sul distributore (se la responsabilità è di questi ultimi) ma rimane responsabile verso l'acquirente.
Se in Italia ci fosse un equivalente della small claims court (il GdP è molto più costoso e lento) varrebbe la pena di far causa anche per poche decine o centinaia di euro.
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Re: Serietà enoteca

Messaggioda vinogodi » 22 feb 2017 21:27

Ludi ha scritto:Cari colleghi, non per insistere, ma l'onere della prova in questo caso è semplicissimo da assolvere: accertato che il vino è ossidato, e che dato l'intervallo tra la data d'acquisto ed il consumo è troppo breve perché l'ossidazione si sia verificata a causa della conservazione da parte dell'acquirente, ne segue automaticamente la responsabilità del venditore. Il quale non può sottrarsi neppure con clausole contrattuali apposite, perché sarebbero automaticamente clausole abusive in base al codice del consumo (sempre che l'acquirente non sia un professionista). Il venditore può rivalersi a propria volta sul produttore o sul distributore (se la responsabilità è di questi ultimi) ma rimane responsabile verso l'acquirente.
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Re: Serietà enoteca

Messaggioda AedesLaterani2012 » 22 feb 2017 22:19

Ludi ha scritto:Cari colleghi, non per insistere, ma l'onere della prova in questo caso è semplicissimo da assolvere: accertato che il vino è ossidato, e che dato l'intervallo tra la data d'acquisto ed il consumo è troppo breve perché l'ossidazione si sia verificata a causa della conservazione da parte dell'acquirente, ne segue automaticamente la responsabilità del venditore. Il quale non può sottrarsi neppure con clausole contrattuali apposite, perché sarebbero automaticamente clausole abusive in base al codice del consumo (sempre che l'acquirente non sia un professionista). Il venditore può rivalersi a propria volta sul produttore o sul distributore (se la responsabilità è di questi ultimi) ma rimane responsabile verso l'acquirente.
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Prof., scusami, con tutto il dovuto rispetto, ma, prima del Giudice di Pace (che, tra l'altro, questa settimana sono in sciopero!) ci riderà in faccia l'irriverente (e mariuolo :wink: ) venditore-enotecario! :lol: Fare causa, oggigiorno, non è una soluzione, ma, un lusso! :mrgreen:
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Re: Serietà enoteca

Messaggioda Bordolese78 » 23 feb 2017 01:13

Domandona...vi è mai capitato di acquistare in enoteca una bottiglia che si sia rivelata "tappata" ma, essendo passato parecchio tempo dall'acquisto (tanto da farvi riguardo a riportarla) abbiate però cercato di rivalervi sul produttore?. E com'è andata?.

Grazie.
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Re: Serietà enoteca

Messaggioda gpetrus » 23 feb 2017 08:13

Direi che se non risolvi con l'enotecario , sarebbe veramente utile sapere nome e cognome e città, se non altro per mettere in guardia futuri consumatori
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Re: Serietà enoteca

Messaggioda vinotec » 23 feb 2017 08:38

...a me è capitato con 2 solaia ed un chianti riserva marchese Antinori doppia magnum, tappati; telefonato all'agente di Antinori che me le aveva vendute e me le ha cambiate pari pari volendo però indietro le bottiglie fallate col vino dentro.
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Re: Serietà enoteca

Messaggioda Kevmit » 23 feb 2017 12:10

ma se io compro un qualsiasi prodotto alimentare al supermercato , vado a casa , e scopro che è andato a male, ritorno al supermercato e me lo cambiano oppure mi rimborsano, capitato qualche volta!!

non capisco perchè con il vino non dovrebbe essere applicata questa politica...
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Re: Serietà enoteca

Messaggioda videodrome » 23 feb 2017 12:59

gbaenergiaeco10 ha scritto:..è noto infatti che il vino possa essere corrotto dal sentore di tappo, dunque chi acquista si accolla questo rischio, di certo non imputabile all'imperizia del produttore,

Uscendo un momento dagli aspetti legali che saranno anche predominanti e dal caso specifico.....ma nella sostanza delle cose tu giudichi davvero che un tappo difettato non è imputabile all'imperizia del produttore? Il produttore infatti i tappi mica li ha il compito di testarli prima di imbottigliare..... Magari compra ad un prezzo basso, per risparmiare, dei tappi scadenti e la colpa sarebbe mia utente finale? ma per favore...dai....
ripeto, la legge su questo aspetto tutelerà pure il produttore (lo ignoro )ma nella sostanza delle cose non si può certo dire che il produttore se ne può fregare di che tappi utilizza. Tant'è che alcune (poche magari) cantine serie se gli riporti il vino non bevuto che sa di tappo e il tappo fallato te le cambiano.
Non parliamo di domaine d'eccellenza che saranno pure dlle mosche bianche (Ponsot in primis) che nella cassa da 6 di Gran cru inseriscono un microchip con sensore di temperatura e d'umidità che raccoglie i dati di temperatura di quella cassa da quando esce dal domaine e permette all'acquirente di conoscere a che temperatura sono stati conservati i vini in serie storica e di avere persino un alert sul cellulare nel caso in cui la temp sorpassi una determinata soglia. Ora non si pretende che tutti acquisiscano questi standards ma che si scarichi il problema tappi (e Ponsot utilizza un nuovo tappo creato con polimeri selezionati che annulla il sentore di muffa ed il produttore garantisce tale certezza ) non è più tollerabile nel 2017 con quello che costano i vini.

Produire des vins naturels et authentiques, respectant la diversité du terroir Bourguignon est ma passion. Les protéger dans leur vie future pour qu’ils soient bus dans le même respect, mais avec plaisir, est mon devoir.
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Re: Serietà enoteca

Messaggioda gbaenergiaeco10 » 23 feb 2017 13:53

videodrome ha scritto:
gbaenergiaeco10 ha scritto:..è noto infatti che il vino possa essere corrotto dal sentore di tappo, dunque chi acquista si accolla questo rischio, di certo non imputabile all'imperizia del produttore,

Uscendo un momento dagli aspetti legali che saranno anche predominanti e dal caso specifico.....ma nella sostanza delle cose tu giudichi davvero che un tappo difettato non è imputabile all'imperizia del produttore? Il produttore infatti i tappi mica li ha il compito di testarli prima di imbottigliare..... Magari compra ad un prezzo basso, per risparmiare, dei tappi scadenti e la colpa sarebbe mia utente finale? ma per favore...dai....
ripeto, la legge su questo aspetto tutelerà pure il produttore (lo ignoro )ma nella sostanza delle cose non si può certo dire che il produttore se ne può fregare di che tappi utilizza. Tant'è che alcune (poche magari) cantine serie se gli riporti il vino non bevuto che sa di tappo e il tappo fallato te le cambiano.
Non parliamo di domaine d'eccellenza che saranno pure dlle mosche bianche (Ponsot in primis) che nella cassa da 6 di Gran cru inseriscono un microchip con sensore di temperatura e d'umidità che raccoglie i dati di temperatura di quella cassa da quando esce dal domaine e permette all'acquirente di conoscere a che temperatura sono stati conservati i vini in serie storica e di avere persino un alert sul cellulare nel caso in cui la temp sorpassi una determinata soglia. Ora non si pretende che tutti acquisiscano questi standards ma che si scarichi il problema tappi (e Ponsot utilizza un nuovo tappo creato con polimeri selezionati che annulla il sentore di muffa ed il produttore garantisce tale certezza ) non è più tollerabile nel 2017 con quello che costano i vini.

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dunque, se c'è un modo per capire prima dell'imbottigliamento se il sughero sia malato oppure no è cosa che ignoro..nel caso fosse possibile credo che ogni produttore si guarderebbe bene dall'imbottigliare un vino con del sughero malato.

Ad ogni modo la soluzione prospettata da Ludi è senz'altro percorribile (anche nel caso in cui si acquisti vino tappato dal produttore)..anche se non la vedo così rosea ed "automatica" come lui (soprattutto con riferimento agli acquisti risalenti nel tempo)..
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Re: Serietà enoteca

Messaggioda vinogodi » 23 feb 2017 14:41

...scusate , qui si parla sempre ed esclusivamente di tappi , per le fallanze , ma volete mettere quei cialtroni che spacciano bottiglie decrepite come fossero reliquie inossidabili e preziose e che nel 90% dei casi sono porcherie imbevibili o , ben che vada, appena potabili, ma ben lungi da quello che dovrebbero essere in realtà se davvero fossero state conservate in maniera ineccepibile (l' 1,827% dei casi reali) o uniproprietario mai mosse (lo 0,023% dei casi) ? Questo è un problema assai peggio, perchè non mi sembra vengano regalate e il più delle volte si spergiura da denuncia (anche su figli e discendenze fino alla quarta generazione) su caratteristiche che non esistono, soprattutto a causa dell'impossibilità di valutare la genesi della bottiglia e la sua conservazione. E smettiamolo con la cazzata sesquipedale del livello e colore in trasparenza del collo, quelli sono requisiti di minima , mica la conditio sine qua non , quindi necessaria ma non sufficiente. Questo si che è scandaloso, tenuto conto che la spedizione a cazzo di una boccia di oltre vent'anni è già un insulto al povero vino contenuto . Quindi , scusate tanto, il prezzo si deve adeguare oppure le garanzie di un "soddisfatto o rimborsato" , anche per accordi interpersonali , va sottoscritto . Salvo uno non si voglia prendere il rischio, dichiarandolo, ma al giusto prezzo ( a volte lo faccio, per curiosità qualche boccia vintage l'ho presa , chiaramente con relativa inculata epica ma con rischio economico calcolato) ... 8)
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Re: Serietà enoteca

Messaggioda gbaenergiaeco10 » 23 feb 2017 15:22

vinogodi ha scritto:...scusate , qui si parla sempre ed esclusivamente di tappi , per le fallanze , ma volete mettere quei cialtroni che spacciano bottiglie decrepite come fossero reliquie inossidabili e preziose e che nel 90% dei casi sono porcherie imbevibili o , ben che vada, appena potabili, ma ben lungi da quello che dovrebbero essere in realtà se davvero fossero state conservate in maniera ineccepibile (l' 1,827% dei casi reali) o uniproprietario mai mosse (lo 0,023% dei casi) ? Questo è un problema assai peggio, perchè non mi sembra vengano regalate e il più delle volte si spergiura da denuncia (anche su figli e discendenze fino alla quarta generazione) su caratteristiche che non esistono, soprattutto a causa dell'impossibilità di valutare la genesi della bottiglia e la sua conservazione. Questo si che è scandaloso, tenuto conto che la spedizione a cazzo di una boccia di oltre vent'anni è già un insulto al povero vino contenuto . Quindi , scusate tanto, il prezzo si deve adeguare oppure le garanzie di un "soddisfatto o rimborsato" , anche per accordi interpersonali , va sottoscritto . Salvo uno non si voglia prendere il rischio, dichiarandolo, ma al giusto prezzo ( a volte lo faccio, per curiosità qualche boccia vintage l'ho presa , chiaramente con relativa inculata epica ma con rischio economico calcolato) ... 8)


questo è al quanto drammatico...vai in enoteca e vedi bottiglie di dal forno e quintarelli tenute in vetrina da chissà quanti mesi (.....anni) ovviamente in verticale.....come faceva presente Ludi il "soddisfatti o rimborsati" è garanzia che dovrebbe discendere dal codice del consumo (per vizi della cosa compravenduta), senza dunque alcuna necessità di apposito accordo tra le parti..tuttavia stiamo parlando di un prodotto per il quale l'identificazione del vizio non è cosa tanto immediata...il processo di ossidazione del vino inizia fin da quando il vino viene messo in bottiglia...qual è il limite? quando la cosa può definirsi viziata? è sufficiente una puzza ossidativa o è proprio necessario che il vino sia maderizzato? per un vinogodi che richiede al venditore una bottiglia assolutamente perfetta, la cosa può dirsi viziata anche quando il vino è oggettivamente in un buono stato conservativo,ma non perfetto?..magari perchè conservata in una cantina molto umida, temperatura corretta e costante, ma in verticale..eppure quella era la condizione che ha spinto il vinogodi a perfezionare il contratto di compravendita....! insomma vi sono tante variabili in gioco, e per conseguenza (io credo) tanti differenti epiloghi processuali..
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Re: Serietà enoteca

Messaggioda puspo » 23 feb 2017 17:00

In ogni caso, io ho risolto il problema in un modo molto semplice: non uso le enoteche.

Compro il vino SOLAMENTE dal produttore, all'uscita, salvo qualche bottiglia qui sul forum e pochissimo altro.
Quelle che compro dal produttore mi lustro di essere sicuro di conservarle correttamente (si veda la mia firma), cosa che è diventata una mania.
Quelle che compro da altre fonti, invece, cerco di berle il prima possibile, senza pensarci troppo sopra.
Il mio sistema di monitoraggio della cantina:
http://www.checkmycellar.com/Cellar_001.html
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Re: Serietà enoteca

Messaggioda pstrada75 » 23 feb 2017 17:45

puspo ha scritto:Compro il vino SOLAMENTE dal produttore, all'uscita, salvo qualche bottiglia qui sul forum e pochissimo altro.


Beato te che hai tempo di viaggiare dalla Sicilia al Friuli, dal Piemonte alla Puglia per andare di produttore in produttore (perche' ovviamente non te le farai spedire da corrieri che chissa' quali danni potrebbero causare al vino).....e sto facendo solo l'esempio dell'Italia. Se vuoi allargare la conoscenza all'Europa o addirittura al resto del mondo il comprare direttamente dal produttore diventa una faccenda very very expensive......... :lol:
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Re: Serietà enoteca

Messaggioda Ludi » 23 feb 2017 18:30

AedesLaterani2012 ha scritto:
Prof., scusami, con tutto il dovuto rispetto, ma, prima del Giudice di Pace (che, tra l'altro, questa settimana sono in sciopero!) ci riderà in faccia l'irriverente (e mariuolo :wink: ) venditore-enotecario! :lol: Fare causa, oggigiorno, non è una soluzione, ma, un lusso! :mrgreen:


lo so sin troppo bene. Ho perso molti clienti perchè insistevo nello scoraggiarli da far certe cause. Poi qualche avvocato che li induca a farle (e gli spilli i soldi) lo trovano sempre.... :roll:
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Re: Serietà enoteca

Messaggioda Ludi » 23 feb 2017 18:32

vinogodi ha scritto:
...assunto come consulente personale , visto che a me mi fregano anche i vuccumprà che mi vendono fazzolettini di carta o accendini ... :lol:


non penso ci saranno problemi per metterci d'accordo sull'onorario...mi basta una tua bottiglia media :lol:
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Re: Serietà enoteca

Messaggioda ZEL WINE » 23 feb 2017 20:12

..è noto infatti che il vino possa essere corrotto dal sentore di tappo, dunque chi acquista si accolla questo rischio, di certo non imputabile all'imperizia del produttore,

io non credo proprio che sia cosi', ma proprio zero.
Dando per scontato l'assunto sulla difficolta' di stabilire che il sentore di tappo sia dovuto o meno alla "cattiva conservazione" e pippe varie, il produttore e' ASSOLUTAMENTE responsabile del suo prodotto (tappo compreso) la filiera delle respondabilita' poi ricadra' sul suo fornitore. ecchecazzo
fama di loro il mondo esser non lassa;
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Re: Serietà enoteca

Messaggioda tricky123 » 23 feb 2017 20:27

ZEL WINE ha scritto:..è noto infatti che il vino possa essere corrotto dal sentore di tappo, dunque chi acquista si accolla questo rischio, di certo non imputabile all'imperizia del produttore,

io non credo proprio che sia cosi', ma proprio zero.
Dando per scontato l'assunto sulla difficolta' di stabilire che il sentore di tappo sia dovuto o meno alla "cattiva conservazione" e pippe varie, il produttore e' ASSOLUTAMENTE responsabile del suo prodotto (tappo compreso) la filiera delle respondabilita' poi ricadra' sul suo fornitore. ecchecazzo


Straquoto,
soprattutto quando si parla di produttori italiani: apri un bordeaux anni '80 e trovi un tappo elastico, ancora integro e perfetto. apri un sassicaia/solaia/brunello/barolo anni '80 e trovi spesso tappi fradici, frantumati, disintegrati ecc. Famosi i tignanello di fine anni '70 con i tappi che scendevano nel collo della bottiglia.
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Re: Serietà enoteca

Messaggioda Wraith » 24 feb 2017 00:26

Inaspettatamente questa sera mi telefonano dall'enoteca in questione per dirmi che mi rimborseranno interamente perchè oggi, restandogli solo altri 2 cartoni di barbera cf 12, hanno deciso di utilizzarli per fare una degustazione e stappando le bottiglie erano anche quelle tutte andate, esattamente come le mie.
Ho quindi chiesto al tipo come mai avessero cambiato idea e lui mi ha candidamente detto che io avrei potuto avere un altro cartone di barbera già in cantina, andato a male, e averlo scambiato con il loro per ottenere un rimborso, invece adesso hanno appurato che il danno è provocato da loro e quindi mi risarciscono. FOLLIA PURA :shock: :shock: :shock:

Ovviamente accetterò il cartone di 2013 che mi hanno offerto, ma poi mai più a che fare con questa gente.
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Re: Serietà enoteca

Messaggioda puspo » 24 feb 2017 00:28

pstrada75 ha scritto:
puspo ha scritto:Compro il vino SOLAMENTE dal produttore, all'uscita, salvo qualche bottiglia qui sul forum e pochissimo altro.


Beato te che hai tempo di viaggiare dalla Sicilia al Friuli, dal Piemonte alla Puglia per andare di produttore in produttore (perche' ovviamente non te le farai spedire da corrieri che chissa' quali danni potrebbero causare al vino).....e sto facendo solo l'esempio dell'Italia. Se vuoi allargare la conoscenza all'Europa o addirittura al resto del mondo il comprare direttamente dal produttore diventa una faccenda very very expensive......... :lol:

Infatti ho scritto "quelle che compro da altre fonti, invece, cerco di berle il prima possibile, senza pensarci troppo sopra."
Per il resto sì, cerco di girare parecchio, e a approfitto anche delle trasferte di lavoro.
Difficilmente berrò tutti i vini del mondo, ma so che quello che spendo in vino, al momento dell'apertura, mi darà più probabilmente la soddisfazione che speravo.
Il mio sistema di monitoraggio della cantina:
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Re: Serietà enoteca

Messaggioda gbaenergiaeco10 » 24 feb 2017 00:29

ZEL WINE ha scritto:..è noto infatti che il vino possa essere corrotto dal sentore di tappo, dunque chi acquista si accolla questo rischio, di certo non imputabile all'imperizia del produttore,

io non credo proprio che sia cosi', ma proprio zero.
Dando per scontato l'assunto sulla difficolta' di stabilire che il sentore di tappo sia dovuto o meno alla "cattiva conservazione" e pippe varie, il produttore e' ASSOLUTAMENTE responsabile del suo prodotto (tappo compreso) la filiera delle respondabilita' poi ricadra' sul suo fornitore. ecchecazzo


Sono Passati ormai 3 anni da quando hai comprato quell'annata di monfortino, la stappi e fa schifo al cazzo..chiami conterno e ti dice "cià cià" (in perfetto stile la qualunque), gli fai causa e la vinci senza problemi (assolutamente suona potente quindi lo intendo un po' come "in ogni caso")? Ué ma chi avete come avvocato Rodolfo sacco? se invece la causa la perdete il rischio che vi siete accollati (quel maledetto tappo) si è trasformato in un pregiudizio
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Re: Serietà enoteca

Messaggioda ZEL WINE » 24 feb 2017 01:28

gbaenergiaeco10 ha scritto:
ZEL WINE ha scritto:..è noto infatti che il vino possa essere corrotto dal sentore di tappo, dunque chi acquista si accolla questo rischio, di certo non imputabile all'imperizia del produttore,

io non credo proprio che sia cosi', ma proprio zero.
Dando per scontato l'assunto sulla difficolta' di stabilire che il sentore di tappo sia dovuto o meno alla "cattiva conservazione" e pippe varie, il produttore e' ASSOLUTAMENTE responsabile del suo prodotto (tappo compreso) la filiera delle respondabilita' poi ricadra' sul suo fornitore. ecchecazzo


Sono Passati ormai 3 anni da quando hai comprato quell'annata di monfortino, la stappi e fa schifo al cazzo..chiami conterno e ti dice "cià cià" (in perfetto stile la qualunque), gli fai causa e la vinci senza problemi (assolutamente suona potente quindi lo intendo un po' come "in ogni caso")? Ué ma chi avete come avvocato Rodolfo sacco? se invece la causa la perdete il rischio che vi siete accollati (quel maledetto tappo) si è trasformato in un pregiudizio

Premesso che ho sottolineato la discrezionalità della "tempistica" che è comunque normata in lungo e in largo.
Se la cosa che ho quotato la in alto l'hai scritta tu: non so che lavoro fai ma probabilmente preferirei avere a che fare con rodolfo sacco che con le tue conoscenze. La frase in calce e' una bestemmia giuridica. Rileggiti il
Post di ludi la in alto magari ti schiarisci le idee
fama di loro il mondo esser non lassa;
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Re: Serietà enoteca

Messaggioda pstrada75 » 24 feb 2017 10:51

puspo ha scritto:Infatti ho scritto "quelle che compro da altre fonti, invece, cerco di berle il prima possibile, senza pensarci troppo sopra."Per il resto sì, cerco di girare parecchio, e a approfitto anche delle trasferte di lavoro.Difficilmente berrò tutti i vini del mondo, ma so che quello che spendo in vino, al momento dell'apertura, mi darà più probabilmente la soddisfazione che speravo.


Ovviamente la mia era un po' una provocazione. Anche io cerco di comprare tanto da I produttori ma ovviamente solo nelle aree che posso raggiungere facilmente (Piemonte, Champagne e ROdano in primis).
Il mio punto era che e' un vero peccato doversi limitare nella conoscenza e nella scoperta per problemi di questo tipo...ma capisco e rispetto il tuo punto di vista....
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Re: Serietà enoteca

Messaggioda gbaenergiaeco10 » 24 feb 2017 11:06

ZEL WINE ha scritto:
gbaenergiaeco10 ha scritto:
ZEL WINE ha scritto:..è noto infatti che il vino possa essere corrotto dal sentore di tappo, dunque chi acquista si accolla questo rischio, di certo non imputabile all'imperizia del produttore,

io non credo proprio che sia cosi', ma proprio zero.
Dando per scontato l'assunto sulla difficolta' di stabilire che il sentore di tappo sia dovuto o meno alla "cattiva conservazione" e pippe varie, il produttore e' ASSOLUTAMENTE responsabile del suo prodotto (tappo compreso) la filiera delle respondabilita' poi ricadra' sul suo fornitore. ecchecazzo


Sono Passati ormai 3 anni da quando hai comprato quell'annata di monfortino, la stappi e fa schifo al cazzo..chiami conterno e ti dice "cià cià" (in perfetto stile la qualunque), gli fai causa e la vinci senza problemi (assolutamente suona potente quindi lo intendo un po' come "in ogni caso")? Ué ma chi avete come avvocato Rodolfo sacco? se invece la causa la perdete il rischio che vi siete accollati (quel maledetto tappo) si è trasformato in un pregiudizio

Premesso che ho sottolineato la discrezionalità della "tempistica" che è comunque normata in lungo e in largo.
Se la cosa che ho quotato la in alto l'hai scritta tu: non so che lavoro fai ma probabilmente preferirei avere a che fare con rodolfo sacco che con le tue conoscenze. La frase in calce e' una bestemmia giuridica. Rileggiti il
Post di ludi la in alto magari ti schiarisci le idee


con tutto il rispetto per la tua conoscenza vitivinicola zelly:

il sentore di tappo non è ricollegabile all'imperizia del produttore, mi spiego: se un produttore pur lavorando con professionalità e competenze tecniche, imbottiglia un vino che poi risulta essere tappato, significa che il sentore di tappo non è riconducibile alla mancanza delle sue conoscenze tecniche (che in soldoni corrisponde al concetto di imperizia: ".. la perizia è da intendersi come conoscenza ed attuazione delle regole tecniche proprie di una determinata arte o professione” (Cass. civ., Sez. III, 13/01/2005, n.583)...affermare l'opposto significherebbe ritenere che conterno sia un incompetente solo perché una delle sue bottiglie è tappata.

l'acquirente si accolla il rischio del tappo: non sempre, e ci mancherebbe, e menomale, ma al di fuori dell'applicazione delle tutele previste dal codice del consumo (ad es. il caso che ti ho prefigurato), il rischio spesse volte se lo assume eccome...

ora:
"Dando per scontato l'assunto sulla difficolta' di stabilire che il sentore di tappo sia dovuto o meno alla cattiva conservazione"

se parti da questa premessa, che secondo me è sacrosanta

"il produttore e' ASSOLUTAMENTE responsabile del suo prodotto (tappo compreso) la filiera delle respondabilita' poi ricadra' sul suo fornitore"

giungere a questa conclusione con "assolutamente" scritto addirittura in maiuscolo è si una boiata giuridica.

Rodolfo Sacco è un luminare del diritto, uno dei più grandi pensatori del nostro secolo e di quello precedente, nonché uno dei più grandi comparatisti di tutti i tempi..ha rivoltato come un calzino il diritto civile a soli 25 anni...a spanne anch'io preferirei avere a che fare con le sue conoscenze piuttosto che con le mie :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:
Ultima modifica di gbaenergiaeco10 il 24 feb 2017 12:25, modificato 1 volta in totale.
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Re: Serietà enoteca

Messaggioda tricky123 » 24 feb 2017 11:19

Wraith ha scritto:.............. restandogli solo altri 2 cartoni di barbera cf 12, hanno deciso di utilizzarli per fare una degustazione e stappando le bottiglie erano anche quelle tutte andate, esattamente come le mie.
..........


Poichè è palesemente innaturale che una barbera CF 2012 decada in maniera così evidente in 5 anni, le cose sono due: o il produttore ha lavorato male nella vinificazione/'imbottigliamento o l'enoteca ha tenuto i cartoni alla luce/caldo per molto tempo (entrambi i fattori favoriscono l'ossidazione).
Se conosci bene l'enoteca di cui parli, dovresti sapere dove immagazzinano il vino e, di conseguenza, tirare le somme sulla responsabilità finale.
Anni fa Elio Altare ritirò dal commercio un lotto di barolo arborina perchè si rese conto che aveva acquistato una partita di tappi balordi. Peccato che non si senta spesso di richiami di merce da parte dei produttori.
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videodrome
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Re: Serietà enoteca

Messaggioda videodrome » 24 feb 2017 11:37

Wraith ha scritto:
Ovviamente accetterò il cartone di 2013 che mi hanno offerto, ma poi mai più a che fare con questa gente.

Fai bene

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