ZEL WINE ha scritto:gbaenergiaeco10 ha scritto:ZEL WINE ha scritto:..è noto infatti che il vino possa essere corrotto dal sentore di tappo, dunque chi acquista si accolla questo rischio, di certo non imputabile all'imperizia del produttore,
io non credo proprio che sia cosi', ma proprio zero.
Dando per scontato l'assunto sulla difficolta' di stabilire che il sentore di tappo sia dovuto o meno alla "cattiva conservazione" e pippe varie, il produttore e' ASSOLUTAMENTE responsabile del suo prodotto (tappo compreso) la filiera delle respondabilita' poi ricadra' sul suo fornitore. ecchecazzo
Sono Passati ormai 3 anni da quando hai comprato quell'annata di monfortino, la stappi e fa schifo al cazzo..chiami conterno e ti dice "cià cià" (in perfetto stile la qualunque), gli fai causa e la vinci senza problemi (assolutamente suona potente quindi lo intendo un po' come "in ogni caso")? Ué ma chi avete come avvocato Rodolfo sacco? se invece la causa la perdete il rischio che vi siete accollati (quel maledetto tappo) si è trasformato in un pregiudizio
Premesso che ho sottolineato la discrezionalità della "tempistica" che è comunque normata in lungo e in largo.
Se la cosa che ho quotato la in alto l'hai scritta tu: non so che lavoro fai ma probabilmente preferirei avere a che fare con rodolfo sacco che con le tue conoscenze. La frase in calce e' una bestemmia giuridica. Rileggiti il
Post di ludi la in alto magari ti schiarisci le idee
con tutto il rispetto per la tua conoscenza vitivinicola zelly:
il sentore di tappo non è ricollegabile all'imperizia del produttore, mi spiego: se un produttore pur lavorando con professionalità e competenze tecniche, imbottiglia un vino che poi risulta essere tappato, significa che il sentore di tappo non è riconducibile alla mancanza delle sue conoscenze tecniche (che in soldoni corrisponde al concetto di imperizia: ".. la perizia è da intendersi come conoscenza ed attuazione delle regole tecniche proprie di una determinata arte o professione” (Cass. civ., Sez. III, 13/01/2005, n.583)...affermare l'opposto significherebbe ritenere che conterno sia un incompetente solo perché una delle sue bottiglie è tappata.
l'acquirente si accolla il rischio del tappo: non sempre, e ci mancherebbe, e menomale, ma al di fuori dell'applicazione delle tutele previste dal codice del consumo (ad es. il caso che ti ho prefigurato), il rischio spesse volte se lo assume eccome...
ora:
"Dando per scontato l'assunto sulla difficolta' di stabilire che il sentore di tappo sia dovuto o meno alla cattiva conservazione"
se parti da questa premessa, che secondo me è sacrosanta
"il produttore e' ASSOLUTAMENTE responsabile del suo prodotto (tappo compreso) la filiera delle respondabilita' poi ricadra' sul suo fornitore"
giungere a questa conclusione con "assolutamente" scritto addirittura in maiuscolo è si una boiata giuridica.
Rodolfo Sacco è un luminare del diritto, uno dei più grandi pensatori del nostro secolo e di quello precedente, nonché uno dei più grandi comparatisti di tutti i tempi..ha rivoltato come un calzino il diritto civile a soli 25 anni...a spanne anch'io preferirei avere a che fare con le sue conoscenze piuttosto che con le mie