LE BEVUTE DI DICEMBRE 2016

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venicka
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2016

Messaggioda venicka » 04 dic 2016 13:33

2014 Chablis - Pattes Loup
Naso vergognosamente marino, dopo la prima sniffata non mi sarei stupito di vedere saltar fuori un cefalo dal bicchiere.
Un'onda in faccia.
Col tempo si apre e si diversifica un po' con una lieve tropicalità e fiori gialli.
Molto minerale.
In bocca è pieno, acido forte, con un po' di ritorno alcolico e decisamente lungo, roba da 1er cru di livello.
Produttore che non mi delude mai, e manco stavolta.
E' uno chablis decisamente borgognone (se non ricordo male negli ultimi anni pure i village fanno sia fermentazione che affinamento in barriques, usate, e la vendemmia è fatta il più tardi possibile), con un po' di ciccia e un po' di calore ma per me è un gran vino (si puo' tranquillamente dimenticare per anni in cantina).
Considerando che l'ho comprato a 19 euro ciao proprio.

1995 Volnay 1er Cru Clos du Chateau des Ducs - Domaine Lafarge
Roba seria.
Fragolona, arancia sanguinella, zucchero filato, una sensazione di freschezza tra l'anguria e la pesca bianca, sangue, fegato crudo, cannella, pepe bianco, confetti rosa, caramello: ricco e mutevole, davvero molto emozionante.
Bocca di pura potenza, tannica, incazzata e lunga, con una dolcezza di cola netta in retro.
Bottiglia che mi ha semplicemente fatto impazzire, giovanissima ancora e gastronomica da morire.
Ho goduto come un porco a bermela.
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2016

Messaggioda gbaenergiaeco10 » 04 dic 2016 13:43

alì65 ha scritto:
gbaenergiaeco10 ha scritto:Valpolicella roccolo grassi 2005

Non credo sia un vino per tutti..al naso confetture, ciliegia sotto spirito,e susina..si apre con note di cannella e spezie fumé..rimane sempre un po' stucchevole dall'inizio alla fine..il naso preannuncia una materia assai carica, ricca, e così è al palato..concentrato, pieno, spinta acida finale leggermente smorzata, l'alcol è un po' sopra le righe (e lo è anche al naso)..dovendo riassumere in una parola direi potenza, più che un valpolicella mi è sembrato un amarone (brigaldara case vecie 2001 per l'esattezza)..penalizzato forse dal fatto di essere stato bevuto da solo? Non saprei..di certo il terzo calice richiede resistenza..ah quasi dimenticavo, discretamente asciugante, per usare un eufemismo..probabilmente, tutto considerato, è ancora un bambino..

Ma non dicevano che la 2005 fosse tra quelle da bere subito? A me non sembra proprio....


vino da bere con temperatura bassa, l'alcol altrimenti resta invadente
io lo trovo un vino per tutti, l'ho sempre bevuto in compagnia femminile perchè è uno di quei vini che piace e si beve tutto d'un fiato
non è di certo un Valpo "leggero", fa parte della "nuova" idea di vino filone contemporaneo


Ciao Claudio..cosa intendi per bassa? 15 gradi? Effettivamente a pensarci bene nella taverna ci saranno stati una ventina di gradi tutti..
Io al contrario pensavo di doverlo bere ad una temperatura di 18/20 gradi..per via dell'annata..descritta in diversi blog come piovosa, che ha dato vita a vini sovraestratti, molto concentrati ma stretti al naso...ecco mi sono ritrovato su tutto tranne che su quest'ultima asserzione.....altro che stretto... :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:

Ti è capitato di bere quest'annata di ricente?
Lorenzo
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2016

Messaggioda vinogodi » 04 dic 2016 15:02

venicka ha scritto:
vinogodi ha scritto:- Barolo Cerretta 2012 Conterno :D :D :D :D :)
- Barolo Francia 2012 Conterno :D :D :D :D :D


in breve mi potresti descrivere le differenze, a livello olfattivo innanzitutto ma non solo, tra i due pari annata?
E poi che tu sappia in cantina e in vigna stesse pratiche per entrambi?
...la mano è quella, stilisticamente. In Cerretta si apprezza il vigore e la trama tannica più fitta . Il Francia, secondo me più elegante e complesso, ha profummi più floereali e meno austeri. I tannini più decisi ma meno fitti. Secondo me due totem della tipologia. Niente da fare , quando si arriva a Conterno, bisogna riclassificare la denominazione...
PS: Crichet Pajé 2007 da risentire a breve, perchè potenzialmente portentoso . Solo poco più di 800 bottiglie, feroce lavoro di vigna perchè annata "da seguire" bene. Giacosa fece dei capolavori,in questa annata stramba, ma conto anche questo di vederlo sugli allori....
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2016

Messaggioda alì65 » 04 dic 2016 15:54

gbaenergiaeco10 ha scritto:
alì65 ha scritto:
gbaenergiaeco10 ha scritto:Valpolicella roccolo grassi 2005

Non credo sia un vino per tutti..al naso confetture, ciliegia sotto spirito,e susina..si apre con note di cannella e spezie fumé..rimane sempre un po' stucchevole dall'inizio alla fine..il naso preannuncia una materia assai carica, ricca, e così è al palato..concentrato, pieno, spinta acida finale leggermente smorzata, l'alcol è un po' sopra le righe (e lo è anche al naso)..dovendo riassumere in una parola direi potenza, più che un valpolicella mi è sembrato un amarone (brigaldara case vecie 2001 per l'esattezza)..penalizzato forse dal fatto di essere stato bevuto da solo? Non saprei..di certo il terzo calice richiede resistenza..ah quasi dimenticavo, discretamente asciugante, per usare un eufemismo..probabilmente, tutto considerato, è ancora un bambino..

Ma non dicevano che la 2005 fosse tra quelle da bere subito? A me non sembra proprio....


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non è di certo un Valpo "leggero", fa parte della "nuova" idea di vino filone contemporaneo


Ciao Claudio..cosa intendi per bassa? 15 gradi? Effettivamente a pensarci bene nella taverna ci saranno stati una ventina di gradi tutti..
Io al contrario pensavo di doverlo bere ad una temperatura di 18/20 gradi..per via dell'annata..descritta in diversi blog come piovosa, che ha dato vita a vini sovraestratti, molto concentrati ma stretti al naso...ecco mi sono ritrovato su tutto tranne che su quest'ultima asserzione.....altro che stretto... :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:

Ti è capitato di bere quest'annata di ricente?


anche 12, poi si scalda....
di recente bevuto la 03 e 04 e sono vini molto goduriosi e molto equilibrati, perfetti da bere ora, 05 la attendo ancora un po...
futuro roseo, si preannuncia un 2025 da urlo!!!
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2016

Messaggioda gbaenergiaeco10 » 04 dic 2016 16:03

alì65 ha scritto:
gbaenergiaeco10 ha scritto:
alì65 ha scritto:
gbaenergiaeco10 ha scritto:Valpolicella roccolo grassi 2005

Non credo sia un vino per tutti..al naso confetture, ciliegia sotto spirito,e susina..si apre con note di cannella e spezie fumé..rimane sempre un po' stucchevole dall'inizio alla fine..il naso preannuncia una materia assai carica, ricca, e così è al palato..concentrato, pieno, spinta acida finale leggermente smorzata, l'alcol è un po' sopra le righe (e lo è anche al naso)..dovendo riassumere in una parola direi potenza, più che un valpolicella mi è sembrato un amarone (brigaldara case vecie 2001 per l'esattezza)..penalizzato forse dal fatto di essere stato bevuto da solo? Non saprei..di certo il terzo calice richiede resistenza..ah quasi dimenticavo, discretamente asciugante, per usare un eufemismo..probabilmente, tutto considerato, è ancora un bambino..

Ma non dicevano che la 2005 fosse tra quelle da bere subito? A me non sembra proprio....


vino da bere con temperatura bassa, l'alcol altrimenti resta invadente
io lo trovo un vino per tutti, l'ho sempre bevuto in compagnia femminile perchè è uno di quei vini che piace e si beve tutto d'un fiato
non è di certo un Valpo "leggero", fa parte della "nuova" idea di vino filone contemporaneo


Ciao Claudio..cosa intendi per bassa? 15 gradi? Effettivamente a pensarci bene nella taverna ci saranno stati una ventina di gradi tutti..
Io al contrario pensavo di doverlo bere ad una temperatura di 18/20 gradi..per via dell'annata..descritta in diversi blog come piovosa, che ha dato vita a vini sovraestratti, molto concentrati ma stretti al naso...ecco mi sono ritrovato su tutto tranne che su quest'ultima asserzione.....altro che stretto... :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:

Ti è capitato di bere quest'annata di ricente?


anche 12, poi si scalda....
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Grazie della dritta, riproverò con le condizioni
Giuste..già che ci siamo, OT: cosa ci mangio? Un brasato può andare? Formaggi erborinati stagionati?
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2016

Messaggioda venicka » 04 dic 2016 16:21

vinogodi ha scritto:...la mano è quella, stilisticamente. In Cerretta si apprezza il vigore e la trama tannica più fitta . Il Francia, secondo me più elegante e complesso, ha profummi più floereali e meno austeri. I tannini più decisi ma meno fitti. Secondo me due totem della tipologia. Niente da fare , quando si arriva a Conterno, bisogna riclassificare la denominazione...
PS: Crichet Pajé 2007 da risentire a breve, perchè potenzialmente portentoso . Solo poco più di 800 bottiglie, feroce lavoro di vigna perchè annata "da seguire" bene. Giacosa fece dei capolavori,in questa annata stramba, ma conto anche questo di vederlo sugli allori....


eh, appunto, io di cerretta ho bevuto solo il 2008, quello volgarmente declassato a langhe nebbiolo e ricordo un vino della madonna con una bocca praticamente infinita e un naso splendido molto sull'erbaceo/balsamico e la ciliegia, bevuto insieme ad un pajore rizzi non ricordo l'anno che ne è uscito semplicemente stuprato.
Che manico.
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2016

Messaggioda alì65 » 04 dic 2016 16:22

gbaenergiaeco10 ha scritto:
alì65 ha scritto:
gbaenergiaeco10 ha scritto:
alì65 ha scritto:
gbaenergiaeco10 ha scritto:Valpolicella roccolo grassi 2005

Non credo sia un vino per tutti..al naso confetture, ciliegia sotto spirito,e susina..si apre con note di cannella e spezie fumé..rimane sempre un po' stucchevole dall'inizio alla fine..il naso preannuncia una materia assai carica, ricca, e così è al palato..concentrato, pieno, spinta acida finale leggermente smorzata, l'alcol è un po' sopra le righe (e lo è anche al naso)..dovendo riassumere in una parola direi potenza, più che un valpolicella mi è sembrato un amarone (brigaldara case vecie 2001 per l'esattezza)..penalizzato forse dal fatto di essere stato bevuto da solo? Non saprei..di certo il terzo calice richiede resistenza..ah quasi dimenticavo, discretamente asciugante, per usare un eufemismo..probabilmente, tutto considerato, è ancora un bambino..

Ma non dicevano che la 2005 fosse tra quelle da bere subito? A me non sembra proprio....


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Io al contrario pensavo di doverlo bere ad una temperatura di 18/20 gradi..per via dell'annata..descritta in diversi blog come piovosa, che ha dato vita a vini sovraestratti, molto concentrati ma stretti al naso...ecco mi sono ritrovato su tutto tranne che su quest'ultima asserzione.....altro che stretto... :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:

Ti è capitato di bere quest'annata di ricente?


anche 12, poi si scalda....
di recente bevuto la 03 e 04 e sono vini molto goduriosi e molto equilibrati, perfetti da bere ora, 05 la attendo ancora un po...


Grazie della dritta, riproverò con le condizioni
Giuste..già che ci siamo, OT: cosa ci mangio? Un brasato può andare? Formaggi erborinati stagionati?


brasato si ma addolcito con salsa al cioccolato fondente, guancialini brasati, anatra all'arancia, costolette di agnello in crosta di agrumi ma anche primi di carne, (ragù, lasagne) carne alla griglia e carne salada......molto versatile
a pensarci bene il brasato lo metterei con l'Amarone..troppo forte per il Valpo
futuro roseo, si preannuncia un 2025 da urlo!!!
STEFANO MARTINI
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2016

Messaggioda STEFANO MARTINI » 04 dic 2016 17:03

Buona domenica a tutti.
Da tempo seguivo il forum.. ora mi sono anche iscritto e decido di partire alla grande così!

BAROLO MONFORTINO G.CONTERNO 2002 99/100

Il vino l'ho bevuto con un mio caro amico americano, dono della sua personale collezione.
Bevuto alla cieca.
Il naso inizialmente mi ricordava i Pinot di Gevrey-Chambertin di Mortet, ma il colore era troppo intenso per dire che fosse un fino francese. Vino potente, ricco e sopratutto di una freschezza incredibile.
Ho pensato dunque ad un barolo. un 2004 per l'esattezza.
La freschezza e la delicatezza, sopratutto la bevibilità, mi ricordava il Bricco delle Viole di Aldo Vaira, però aveva un tannino più di Serralunga o Monforte.
Con il tempo il naso è cambiato tantissimo. Si è passati da frutta rossa di sottobosco ad un mentolo incredibile. Ogni volta che ricolmavo il bicchiere l'evoluzione è stata la seguente.
Poi discutendo con Ken, mi dice che è un 2002. Penso che il Bricco delle Viole non è stato prodotto quell'anno, penso a quale altro vino possa avere questa bellezza e potenza. e quando per caso dico: è il Monfortino! vedo che in Ken le pupille si dilatano ed esce un mega sorriso.
Uno dei vini più buoni mai bevuti in vita mia.
Appena avrò occasione cercherò di comprare almeno qualche bottiglia perché è qualcosa di veramente emozionante. Il costo è quello che è, ma suggerisco a tutti un buon risparmio perchè merita altamente la pena.

sempre con Ken ho bevuto le seguenti bottiglie

BAROLO BRICCO DELLE VIOLE 1999 VAJRA 97/100

Ho profonda stima e simpatia per Aldo Vaira e per i suoi vini.
Quando lo conobbi la prima volta rimasi ammaliato dalla sua cultura e i vini di conseguenza.
Il Bricco delle viole è un vino che per me sta tranquillamente tra i grandi Barolo e vini d'Italia. Forse quello più sottotraccia a livello mediatico.

Entrando nel merito: il vino si presenta con un color rubino. Il naso si apre piano piano: passa dal floreale al mentolo concludendo con delle leggere note di liquirizia. In bocca è veramente notevole e lungo. E' fruttato, succoso. I tannini sono molto delicati e, anche se l'espressione non è grammaticalmente corretta, "borgogna" veramente tanto.

Si beve, si beve dannatamente bene.

CHAMPAGNE GATINOIS BRUT GRAND CRU VINTAGE 2008 94/100

Questo è uno Champagne che adoro, sopratutto ne ho sempre comprato tanto e invecchia molto molto bene.
La famiglia vende la maggior parte delle uve, mentre una piccola parte le utilizza per produrre questi Champagne magnifici e i VINTAGE sono quelli che nel tempo sono sempre più buoni.

Presenta le note aromatiche di Ay. Frutta,mineralità e acidità si combinano bene nel bicchiere. E' un vino che presenta tutta la tensione dello Champagne del 2008.
vinogodi
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2016

Messaggioda vinogodi » 04 dic 2016 17:37

STEFANO MARTINI ha scritto:Buona domenica a tutti.
Da tempo seguivo il forum.. ora mi sono anche iscritto e decido di partire alla grande così!

BAROLO MONFORTINO G.CONTERNO 2002 99/100

Il vino l'ho bevuto con un mio caro amico americano, dono della sua personale collezione.
Bevuto alla cieca.
Il naso inizialmente mi ricordava i Pinot di Gevrey-Chambertin di Mortet, ma il colore era troppo intenso per dire che fosse un fino francese. Vino potente, ricco e sopratutto di una freschezza incredibile.
Ho pensato dunque ad un barolo. un 2004 per l'esattezza.
La freschezza e la delicatezza, sopratutto la bevibilità, mi ricordava il Bricco delle Viole di Aldo Vaira, però aveva un tannino più di Serralunga o Monforte.
Con il tempo il naso è cambiato tantissimo. Si è passati da frutta rossa di sottobosco ad un mentolo incredibile. Ogni volta che ricolmavo il bicchiere l'evoluzione è stata la seguente.
Poi discutendo con Ken, mi dice che è un 2002. Penso che il Bricco delle Viole non è stato prodotto quell'anno, penso a quale altro vino possa avere questa bellezza e potenza. e quando per caso dico: è il Monfortino! vedo che in Ken le pupille si dilatano ed esce un mega sorriso.
Uno dei vini più buoni mai bevuti in vita mia.
Appena avrò occasione cercherò di comprare almeno qualche bottiglia perché è qualcosa di veramente emozionante. Il costo è quello che è, ma suggerisco a tutti un buon risparmio perchè merita altamente la pena.

sempre con Ken ho bevuto le seguenti bottiglie

BAROLO BRICCO DELLE VIOLE 1999 VAJRA 97/100

Ho profonda stima e simpatia per Aldo Vaira e per i suoi vini.
Quando lo conobbi la prima volta rimasi ammaliato dalla sua cultura e i vini di conseguenza.
Il Bricco delle viole è un vino che per me sta tranquillamente tra i grandi Barolo e vini d'Italia. Forse quello più sottotraccia a livello mediatico.

Entrando nel merito: il vino si presenta con un color rubino. Il naso si apre piano piano: passa dal floreale al mentolo concludendo con delle leggere note di liquirizia. In bocca è veramente notevole e lungo. E' fruttato, succoso. I tannini sono molto delicati e, anche se l'espressione non è grammaticalmente corretta, "borgogna" veramente tanto.

Si beve, si beve dannatamente bene.

CHAMPAGNE GATINOIS BRUT GRAND CRU VINTAGE 2008 94/100

Questo è uno Champagne che adoro, sopratutto ne ho sempre comprato tanto e invecchia molto molto bene.
La famiglia vende la maggior parte delle uve, mentre una piccola parte le utilizza per produrre questi Champagne magnifici e i VINTAGE sono quelli che nel tempo sono sempre più buoni.

Presenta le note aromatiche di Ay. Frutta,mineralità e acidità si combinano bene nel bicchiere. E' un vino che presenta tutta la tensione dello Champagne del 2008.
...un applauso e un benvenuto, concittadino (seppur ex , ma il mio cuore è ancora pramzan). Parti bene, sei sulla buona strada. Nella speranza di vederci presto a qualche bicchierata... :wink:
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2016

Messaggioda videodrome » 05 dic 2016 12:03

zampaflex ha scritto:...se scrivo nel thread di novembre si perde... :mrgreen:
L'altra sera:

Jacquesson - Brut DT 1996
Tonico, dritto, sapido e "moderno". Non si vedono le stelle ma si beve molto bene.
contro
Henriot - Brut cuvée des enchanteleurs 1996
Classico, marino (vera e propria alga) e rancio, caffé e mandorla per un prodotto più da appassionati; rispetto a J paga una minore prestanza in bocca.

Bonneau du Martray - Corton Charlemagne 2012
Paglierino, quasi verdognolo. Sventaglia infermabile in progressione da ala destra di una volta tutto il repertorio della Borgogna di prima classe, dall'esordio pirico alla fase fruttata, per chiudere sui fiori e su lievi ossidazioni. Bocca rotonda e burrosa, ma con slancio elastico e lunga gittata. Molto molto buono.
Però di fronte a questo...
Domaine Leroy - Corton Charlemagne 2011
Oro classico. Parte con una fase pirica fortissima, tant'è che ho pensato a Coche Dury. Pian piano, molto lentamente, si apre su vertici e vortici in traiettorie inconsuete e personalissime (kiwi, agrume rosso ?!?, liquirizia) e parimenti la bocca esplode incontrollabile in una furia minerale. Coprente, saturante, salino, lunghissimo. Dopo due ore è ancora vispo come un ragazzino...

Stéphane - Cote rotie 2013
Piacione su frutto abbondante, oliva, garrigue: voilà il catalogo del Rodano in cinque secondi di olfazione. Si complessa sullo speziato, evolve gradatamente e si fa notare come uno smart buy. Chiaramente crudo in bocca, dove si nota un tannino abbondante ma molto fine, ed è ancora cortino. Bel vino.
Contro l'enfant prodige...
Georges Noellat - Grand-Echézeaux 2011
Poco espansivo al naso, molto verde, vegetale, legno bruciato, pirico.
Si capisce che il ragazzo è bravo quando lo si assaggia e si sente una mano salda, capace di dare un profilo di tridimensionalità perfino teatrale all'ingresso bocca. Dove convince meno è nel centro bocca, nella chiusura non un granché performante, nei ritorni modesti. Forse una fase di assestamento?

Cav. Accomasso - Barolo 2008
Curioso in alcuni aspetti, canonico in altri, paga pegno per una volatile un filo eccessiva e per dei tannini polverosi. Chapeau, comunque, al Cavaliere. Nebbiolo langarolo come pochi.
Fa largo al giovane:
Roagna - Barbaresco Crichet Pajé 2006
Bel naso, svettante di fiori e frutta macerati contrappuntati da toni salmastri (umami, fondo bruno) e balsamici. Quasi ngurioso ad un certo punto, talché qualcuno ha proposto un Cascina Francia.
La bocca però è rimasta molto aerea, in finezza, quasi impalpabile. Scorrevole come la sabbia in una clessidra. Strano, avrebbe dovuto essere ben più polposa e prestante.

ultima coppia spaiata.
Quintarelli - Amarone 2000
Intenso e giovanilmente sul frutto. Vaghi accenni di evoluzione. Bocca larghissima, quasi esplosiva, ovviamente spinta molto dalla carica alcoolica. Aperto presto nonostante siano già sedici le primavere: la complessità è lontana.
Brovia - Barolo Rocche 2011
Annata che già si è descritta numerose volte come facile, amichevole. Anche questa bottiglia lo dimostra, dal carattere solare ma dalla notevole potenza. Interessante, potrà migliorare ancora.

Hai bevuto male.... 8)
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2016

Messaggioda giandriolo » 05 dic 2016 14:01

Ieri, in compagnia, un bell'assaggio di:
Cos - Ramì 2013: è un vino di quelli che mi piacciono tanto in questo periodo, fermentazione sulle bucce, affinamento in cemento e bottiglia. Le uve sono fifty-fifty Grecanico e Insolia, ha un bel naso mieloso, agrumato, ma soprattutto ha una bevibilità travolgente, tutto pompelmi e mandorle, con un allungo leggermente salino nel finale.
Non sarà la bottiglia della vita, ma di certo è valido per chi, come me, si compiace anche solo di un buon bicchiere con la compagnia giusta (di beoni, ndr.).
Wine improves with age. The older I get, the better I like it.
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2016

Messaggioda gbaenergiaeco10 » 05 dic 2016 16:12

friuliano Colle Duga 2015

bevuto ieri sera in enoteca, salino, fresco, balsamico, note di frutta matura al naso (direi albicocca e pesca gialla), bocca ben equilibrata, succosa, senza spigoli né fronzoli..come aperitivo al posto di qualche dubbio prosecco direi che può senz'altro andare :mrgreen: :mrgreen:
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2016

Messaggioda AmoSlade » 05 dic 2016 21:05

Ribolla gialla 2012 - Il Carpino: recentemente acquistato al mercato FIVI, non tradisce quanto di buono mi fosse parso di scorgere allora. Un macerato come quelli che ogni tanto mi piace bere, non troppo estremo ed equilibrato,che sa di scorza di agrumi, albicocca secca, thè e spezie.

Chardonnay IGT Sebino 2005 - Il Pendio: ero molto curioso di assaggiarlo, questo chardonnay proveniente da un "grand cru di Franciacorta" che ha fatto 9 anni di barrique (vecchia) e un paio in bottiglia. Il naso gioca in modo elegante sul filo dell'ossidazione, con note di frutta secca, dattero e marzapane, senza tuttavia allargarsi a risultare stucchevole, quasi compresso dalla grande mineralità che mi risulta difficile definire ma che sento sempre nei vini di Michele Loda. In bocca è teso, acido e sapidissimo, in contrasto a quanto i profumi più caldi mi avevano fatto presagire. Prodotto assai originale che ho azzardato ad abbinare con piatti al tartufo bianco e mi è piaciuto molto.
Quando sono stato in cantina mi è stato detto che con uno chardonnay come questo (2008 forse) ci farà un metodo classico, che a questo punto devo per forza reperire :-)
Ziliovino
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2016

Messaggioda Ziliovino » 06 dic 2016 00:14

Immagine

Montefalco Sagrantino 25 anni 2001 - Caprai. Sembra farsene un baffo del tempo, fruttato ancora integrissimo, colore immutato, tannino ancora ben presente. Pecca in complessità, ma vista la mole si fa sempre bere bene.

Breganze Torcolato 2007 – Maculan. Tanto fico secco, spezie dolci, piuttosto grasso l’attacco in bocca, cortino. Piacevole ma piuttosto semplice. Vero però che nn è rimasto molto tempo nel bicchiere…

Montepulciano d'Abruzzo San Calisto 2010 - Valle Reale. Giocato molto sull’eleganza e verticalità, quasi fin troppo, con un’acidità decisa, fruttini freschi aciduli, l’ossigeno lo aiuta ad eliminare qualche imprecisione olfattiva ed a distendersi, ma nel complesso non mi ha convinto.

Oltrepò Pavese Barbacarlo 1981 – Lino Maga. Non ci speravo molto visto il tappo trafilato e il notevole fondo in controluce, invece era ancora vivo, con ancora un po’ di carbonica appena versato, al naso ha ancora tratti fruttati, di garofano e di camino spento. Sorso fresco, con un accenno dolce in attacco, che si fa più asciutto nel finale leggermente tannico. Sempre sorprese dai Barbacarlo…
"Il successo di tavernello invita a riflettere"
(Anonimo, bomboletta spray su muro)

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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2016

Messaggioda Alberto » 06 dic 2016 18:51

Alberto ha scritto:Immagine

Concerto di Fonterutoli, Marchesi Mazzei, 2011 (13,5%)
Questo qui invece, sarà anche perché non fà mistero della sua anima da Supertuscan "Vintage", e la declina con onestà di intenti, mi è piaciuto decisamente di più del precedente: ha freschezza e buona dinamicità, un frutto dolce e leggermente cioccolatoso, ma non cupo o appesantito, solo un leggero verde a centro bocca (qui la quota di CS si issa al 20%). Forse non grande complessità, ma è sicuramente molto giovane, ed il fatto che non sia troppo moderno lo rende attraente.

Confermo in toto la bontà del Concerto 2011...in pieno rilancio anche a due giorni e mezzo dalla stappatura, con quel pizzico di vegetalità mandata giù completamente; tutt'altro che un "mostro" ma davvero un vino dal profilo molto dinamico, con una succosità acida proprio bella ed un frutto di qualità fine. Il sangiovese dovrebbe provenire dalle vigne alte di Fonterutoli, e si sente tutto.
Should auld acquaintance be forgot, and never brought to mind?
Should auld acquaintance be forgot, and days of auld lang syne?

For auld lang syne, my dear, for auld lang syne,
we'll tak a cup o' kindness yet, for days of auld lang syne.
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venicka
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2016

Messaggioda venicka » 06 dic 2016 22:26

2003 Lessona Omaggio a Quintino Sella - Tenute Sella
Ferro, ruggine. Ruggine, ferro. Ferro e ruggine, ruggine e ferro.
Appena aperto il naso dice questo e poco altro.
Col tempo spunta un bel fruttone rosso dolce, comunque sempre sotto il metallume vario.
Poi fiori secchi.
In bocca è duro e aggressivo, si sente un po' di calore alcolico.
Vino che non si è evoluto tanto nel corso della bevuta, partito in un modo è finito allo stesso modo.
Buono ma non è scattato il colpo di fulmine (era la prima volta che lo bevevo)

2006 Sancerre Chavignol Rosè - Pascal Cotat
Eh?
Un concentrato di fragole ricoperto di rose, subito, così, senza manco il tempo di dire pio.
Poi noce moscata, cannella lieve e tabacco biondo.
Passerei le giornate infilando il naso nel bicchiere.
In bocca è una spremuta di sale, quasi brucia i lati della lingua, a centro bocca invece niet, zero, scompare (e sta cosa non mi piace tanto).
Lungo.
Secondo me un gran rosè, scrauso, infinitamente meglio al naso che in bocca, anche se immagino che in annate più fredde la situazione migliori.
In ogni caso m'è piaciuto tanto.
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2016

Messaggioda lloyd142 » 06 dic 2016 22:30

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Bella serata con amici in occasione di un compleanno...
Fallet- Prevostat BdB Gran Cru :lol: :lol: :lol: :)
Ferrari Flli Lunelli Trento Bruno Lunelli Riserva :lol: :lol: :lol: :)
Hubert Paulet Cuvée Risleus 2002 :lol: :lol: :lol:
Egly Ouriet Gran Cru VP :lol: :lol: :lol: :lol:
Bollinger RD 1996 :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:
Dageneau Blanc Fume'de Pouilly :evil: :evil: :evil: bouchonnè
D. Dagenau Pur Sang 2004 :lol: :lol: :lol: :lol:
Leroy Puligny Montrachet 1er Cru 1999 :lol: :lol: :lol: :lol:
Sherry Vintage Gonzales Byass Palo Cortado 1978 :oops: :oops: Ci provo ogni tanto , ma a me lo Sherry proprio non piace....
Armagnac Château de Pomè Peberère 1966 :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:
«E coloro che furono visti danzare, vennero giudicati pazzi da quelli che non potevano sentire la musica»
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2016

Messaggioda landmax » 07 dic 2016 12:57

Grande serata organizzata ieri sera dal prode Marcolanc ( :D ).

Verticalina di Dom Perignon, con sorpresa finale.

Non ho molto tempo, per cui rinvio i commenti nel caso qualcuno fosse interessato.

In ordine di servizio e rigorosamente alla cieca:

Vintage 2000: 94/100 (in questo momento in uno stato di grazia)
Vintage 2006: 91+/100 (dove + significa "giovane, in crescita")
Vintage 2004: 90/100
Vintage 2002: 93+/100
Vintage 1990: 96/100

Sorpresa finale:
Morey Saint Denis 1er cru Clos de La Boussière 2008 Dom. G. Roumier (pure isso alla cieca): 94/100
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2016

Messaggioda piergi » 07 dic 2016 14:07

Pietracupa - Greco di Tufo 2010
Colore oro carico spinto lascia presagire un vino un po evoluto, al naso nette note iodate che con il passare dei minuti evolvono in decise sfumature mineral-sulfuree non senza decisi ritorni di sci salmastre.
La bocca segue decisamente il naso, aggiungendo al sale e allo zolfo un bel frutto giallo, quasi tropicaleggiante.
Pai lunghissima
Strane luci di pioggia...splende il sole,fa' bel tempo...nell'era democratica.

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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2016

Messaggioda vinogodi » 07 dic 2016 14:50

landmax ha scritto:Grande serata organizzata ieri sera dal prode Marcolanc ( :D ).

Verticalina di Dom Perignon, con sorpresa finale.

Non ho molto tempo, per cui rinvio i commenti nel caso qualcuno fosse interessato.

In ordine di servizio e rigorosamente alla cieca:

Vintage 2000: 94/100 (in questo momento in uno stato di grazia)
Vintage 2006: 91+/100 (dove + significa "giovane, in crescita")
Vintage 2004: 90/100
Vintage 2002: 93+/100
Vintage 1990: 96/100

Sorpresa finale:
Morey Saint Denis 1er cru Clos de La Boussière 2008 Dom. G. Roumier (pure isso alla cieca): 94/100
...immagino lo stupore alla destagnolatura : nessuno l'avrà riconosciuto , alla cieca, rispetto ai Dom Perignon... 8)
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2016

Messaggioda titanium » 07 dic 2016 15:04

Impossibile da riconoscere! :mrgreen:
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2016

Messaggioda vinogodi » 07 dic 2016 15:34

venicka ha scritto:
vinogodi ha scritto:...la mano è quella, stilisticamente. In Cerretta si apprezza il vigore e la trama tannica più fitta . Il Francia, secondo me più elegante e complesso, ha profummi più floereali e meno austeri. I tannini più decisi ma meno fitti. Secondo me due totem della tipologia. Niente da fare , quando si arriva a Conterno, bisogna riclassificare la denominazione...
PS: Crichet Pajé 2007 da risentire a breve, perchè potenzialmente portentoso . Solo poco più di 800 bottiglie, feroce lavoro di vigna perchè annata "da seguire" bene. Giacosa fece dei capolavori,in questa annata stramba, ma conto anche questo di vederlo sugli allori....


eh, appunto, io di cerretta ho bevuto solo il 2008, quello volgarmente declassato a langhe nebbiolo e ricordo un vino della madonna con una bocca praticamente infinita e un naso splendido molto sull'erbaceo/balsamico e la ciliegia, bevuto insieme ad un pajore rizzi non ricordo l'anno che ne è uscito semplicemente stuprato.
Che manico.
...posso sapere, se vuoi anche in MP , come hai avuto la possibilità di assaggiarlo? In un ristorante?
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2016

Messaggioda venicka » 07 dic 2016 15:44

vinogodi ha scritto:...posso sapere, se vuoi anche in MP , come hai avuto la possibilità di assaggiarlo? In un ristorante?


No l'ho comprato in non ricordo quale enoteca online, comunque si trova tranquillamente anche ora su wine searcher.
Ti ricordo che sto parlando di nebbiolo declassato non di barolo eh.
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2016

Messaggioda landmax » 07 dic 2016 15:57

vinogodi ha scritto:Morey Saint Denis 1er cru Clos de La Boussière 2008 Dom. G. Roumier (pure isso alla cieca): 94/100
...immagino lo stupore alla destagnolatura : nessuno l'avrà riconosciuto , alla cieca, rispetto ai Dom Perignon... 8)[/quote]

L'hai detto, amico. Essendo completamente bendati, lo stupore è stato immenso! :lol:

Inizialmente si era anche pensato ad accecamento dei presenti con raggi laser, ma dicono faccia male alla retina...
vinogodi
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2016

Messaggioda vinogodi » 07 dic 2016 16:39

venicka ha scritto:
vinogodi ha scritto:...posso sapere, se vuoi anche in MP , come hai avuto la possibilità di assaggiarlo? In un ristorante?


No l'ho comprato in non ricordo quale enoteca online, comunque si trova tranquillamente anche ora su wine searcher.
Ti ricordo che sto parlando di nebbiolo declassato non di barolo eh.
... te lo chiedo perché la fonte ufficiale lo da come prodotto non venduto né vendibile, ma solo destinato alla ristorazione locale come test ( che fosse disponibile anche per la vendita on line forse non mi è dato di sapere, chiederò...), in quanto le vigne (ripiantate de novo) erano troppo giovani per elevarlo al rango di "Barolo" , come è avvenuto in epoca successiva . Infatti , per due o tre anni lo fece "uscire" (per modo di dire ) con la denominazione Nebbiolo , dopo l'acquisto del vigneto in Cerretta . Il fatto che quota parte della produzione sia in cantinetta (anche magnum , compreso l'ultimissima magnum uscita dalla linea l'anno prima di diventare Barolo , boccione "autografato" originale...) è solo e puramente un accidente della storia... :mrgreen:
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