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Messaggioda 0891ricky » 23 nov 2016 15:14

per favore mi potete spiegare la differenza tra due valutazioni????

98/100

e

98-100/100

grazie mille
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Re: QUESITO....

Messaggioda Fedevarius » 23 nov 2016 15:50

cavillosa la questione...

comunque direi che il primo è un giudizio ben definito (novantotto centesimi)
mentre il secondo è un giudizio più vago che corrisponde a un punteggio che sta tra 98 e 100 centesimi
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Messaggioda 0891ricky » 23 nov 2016 15:57

SI POTREBBE DIRE CHE IN UNA FUTURA DEGUSTAZIONE POTREBBE SOLO MIGLIORARE? (98-100/100)
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Re: QUESITO....

Messaggioda darmagi90 » 23 nov 2016 16:10

0891ricky ha scritto:SI POTREBBE DIRE CHE IN UNA FUTURA DEGUSTAZIONE POTREBBE SOLO MIGLIORARE? (98-100/100)


Sì, io solitamente l'ho visto inteso in questo senso.
98/100 è un punteggio definito, mentre il 98-100/100 di solito significa che oggi è 98 ma che portebbe migliorare ulteriormente, anche fino ai 100/100 con un'evoluzione positiva nel tempo.
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Messaggioda gp » 23 nov 2016 16:16

No, non proprio.
Se è una valutazione in fascia da parte di qualcuno che di solito dà una valutazione puntuale, come avviene nella maggior parte dei casi, significa che il vino "a regime" dovrebbe collocarsi in quella fascia. "A regime" può significare varie cose (in condizioni di assaggio più appropriate; dopo l'imbottigliamento, per un vino assaggiato dalla vasca; dopo un minimo di affinamento, per un vino appena imbottigliato, ecc.).
Se è una valutazione in fascia da parte di qualcuno che dà sempre una valutazione in fascia, potrebbe trattarsi di una persona di rara serietà...
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Messaggioda 0891ricky » 23 nov 2016 16:23

monfortino 2006 ha preso 98-100/100 parker
...visto che quest anno ha dato 100 al masseto 2006 che aveva preso un punteggio ben definito (99/100)
quindi il monfortino 2006 in futuro potrebbe essere un 100/100
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Messaggioda gp » 23 nov 2016 16:30

Logico, però in teoria il riassaggio lo potrebbe anche "congelare" a 98, o addirittura -- tanto più se si tratta di un vero assaggio alla cieca -- più in basso (in pratica questo probabilmente non capita mai...).
Vero è che dato che 100 è il massimo (fino a quando? :roll: ) non si può centrare una fascia su questo valore (come si potrebbe fare per esempio con un ipotetico 95 "a regime", assegnando la fascia 94-96), quindi l'unico modo di includerlo è come esteremo superiore. Poi gli ammericani sono ottimisti, quindi il loro 98-100 è più 100 che 98, mentre per noi scettici blu a volte è il contrario.
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Messaggioda 0891ricky » 23 nov 2016 16:49

mouton 2010 ha preso 97-100/100
ma per le quotazioni attuali è come se fosse un 100/100!!!!!
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Messaggioda vinogodi » 23 nov 2016 17:21

... io passerei ai più precisi millesimi : 981/1000 sono assai diversi dai 999/1000 ... 8)
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Messaggioda gp » 24 nov 2016 14:18

I soloni della nuova guida vini L'Espresso l'hanno già fatto, altrimenti non si vede come avrebbero potuto classificare per ben tre volte 50 vini senza neanche un ex aequo... :roll:
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Messaggioda vinogodi » 24 nov 2016 15:48

gp ha scritto:I soloni della nuova guida vini L'Espresso l'hanno già fatto, altrimenti non si vede come avrebbero potuto classificare per ben tre volte 50 vini senza neanche un ex aequo... :roll:
...dici che dovrò guardare avanti e proiettarmi sui diecimillesimi? Qui , fra 9801/10.000 e i 9999/10.000 ci sta davvero un universo sensoriale... :lol:
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Messaggioda Fedevarius » 24 nov 2016 16:15

Approfitto per scusarmi di aver risposto una c*****a al quesito iniziale e porre a mia volta un'altra domanda:
da dove partono i giudizi così come sono concepiti oggi?
Mi spiego meglio, chi ha deciso che (più o meno) si parte sempre da circa 75-80 punti per un vino almeno dignitoso e non (ad esempio) da 60 o 50 punti?
Se si stabilisse che 60 è la "sufficienza" e 100 l'eccellenza assoluta si lascerebbe più margine per modulare le valutazioni.

O forse in teoria è già così ma la fascia da 60 a 75 punti che in teoria è dignitosa nella realtà è per un appassionato medio comunque imbevibile? tipo che il peggiore dei vini in damigiana del supermercato è un vino da 60 punti?
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Messaggioda gp » 24 nov 2016 16:30

Direi l'ultima che hai detto, si lascia una sorta di terra di nessuno per i vini bevibili ma senza qualità.

Comunque disporre di più voti possibile non è detto che sia una buona strategia, a meno che l'obiettivo non sia quello di discriminare quello che di fatto è indiscriminabile. Sottoporrei i soloni di cui sopra (alias Grignaffini-Paolini & Co) a un esperimento forzoso: riprodurre la classificazione dei primi 50 vini di una delle loro liste di-tutto-di-più con un riassaggio alla cieca. Credo che la probabilità di vincere a Win for Life sia più o meno la stessa.
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Messaggioda vinogodi » 24 nov 2016 16:54

...mò sto pensando ai milionesimi... 8) voglio proprio vedere se qualcuno riesce a sovrapporre esattamente due sintesi di giudizio... 8)
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Messaggioda landmax » 24 nov 2016 18:33

Fedevarius ha scritto:Se si stabilisse che 60 è la "sufficienza" e 100 l'eccellenza assoluta si lascerebbe più margine per modulare le valutazioni.


Osservazione condivisibile. In effetti non ha alcun senso logico attribuire 60/100 (che è una valutazione sufficiente in docimologia) a un vino di infima qualità. Io addirittura sarei per utilizzare tutta la scala, attribuendo anche 30 o 40/100 a un vino che fa proprio schifo (proprio come si dà 3 o 4 a un compito gravemente insufficiente). Invece, di fatto, la scala Ais sta tra il 65-70 e il 100/100.

Come tutte le convenzioni umane, prendiamone atto, perché altrimenti non se ne esce (o meglio, se ne esce, ma uscendo dalla logica stessa del voto numerico, come molti anche autorevolmente predicano).

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