COSA BERREMO A SETTEMBRE?

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Muffato
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Re: COSA BERREMO A SETTEMBRE?

Messaggioda Muffato » 28 set 2016 13:57

darmagi90 ha scritto:
Muffato ha scritto:Lambrusco di Sorbara Radice 2012 Paltrinieri
ho bevuto questo vino fin dall'uscita ma l'ultima bottiglia
ho voluto che rimanesse un po' di tempo in cantina
Devo dire che il tempo mi ha dato ragione
Mai bevuto un Radice così buono ( avrei voluto un 2010 per una comparazione )
L'aciditá si sente ma il tempo l'ha domata , emerge una notevole sapidità
mi sembra quasi più un metodo classico ( il mio naso raffreddato ha avvertito
profumi complessi oserei dire anche crosta di pane più che fragoline)
che un rifermentato in bottiglia
Molto meglio del Supereclisse 2013( la riserva charmat lungo) uscito lo scorso anno
Unico neo non ho un gnocco fritto ripieno di coppa di testa
da abbinare


Il Radice è comunque un rifermentato in bottiglia.
Rispetto al metodo classico non subisce remuage e sboccatura (oltre ad eventuale dosage).

Frequento da qualche anno la cantina Paltrinieri e conosco discretamente i loro vini
Infatti ho scritto "sembra" un metodo classico piuttosto che un rifermentato .Volevo solo rimarcare la differenza
che ho trovato tra il vino bevuto all'uscita e dopo qualche anno di bottiglia
Spero di partecipare ad una delle prossime lambruscate , per il momento un saluto
darmagi90
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Re: COSA BERREMO A SETTEMBRE?

Messaggioda darmagi90 » 28 set 2016 14:21

Muffato ha scritto:
darmagi90 ha scritto:
Muffato ha scritto:Lambrusco di Sorbara Radice 2012 Paltrinieri
ho bevuto questo vino fin dall'uscita ma l'ultima bottiglia
ho voluto che rimanesse un po' di tempo in cantina
Devo dire che il tempo mi ha dato ragione
Mai bevuto un Radice così buono ( avrei voluto un 2010 per una comparazione )
L'aciditá si sente ma il tempo l'ha domata , emerge una notevole sapidità
mi sembra quasi più un metodo classico ( il mio naso raffreddato ha avvertito
profumi complessi oserei dire anche crosta di pane più che fragoline)
che un rifermentato in bottiglia
Molto meglio del Supereclisse 2013( la riserva charmat lungo) uscito lo scorso anno
Unico neo non ho un gnocco fritto ripieno di coppa di testa
da abbinare


Il Radice è comunque un rifermentato in bottiglia.
Rispetto al metodo classico non subisce remuage e sboccatura (oltre ad eventuale dosage).

Frequento da qualche anno la cantina Paltrinieri e conosco discretamente i loro vini
Infatti ho scritto "sembra" un metodo classico piuttosto che un rifermentato .Volevo solo rimarcare la differenza
che ho trovato tra il vino bevuto all'uscita e dopo qualche anno di bottiglia
Spero di partecipare ad una delle prossime lambruscate , per il momento un saluto


Non vorrei che ognuno desse scontate alcune cose e che quindi sorgessero malintesi.

Quando dici che sembra un metodo classico, immagino che tu ti riferisca a vini bianchi o rosè di ispirazione champenoise.
Se così fosse mi sento di confermare, dato che il Sorbara, per profilo aromatico e struttura fenolica, tende ad eveolvere in direzione della tipologia degli spumanti metodo classico.

Diverso, invece, il discorso che riguarda altri lambruschi, dal colore molto più intenso e dalla carica tannica decisamente superiore, vinificati con metodo classico. Tipico esempio di questa tipologia sono il Metodo Classico di Lini ed il Gran Concerto di Medici. In questo caso devo dire che le analogie con altri vini metodo classico sono a mio giudizio davvero poche. Dai miei assaggi devo riscontrare un grande vantaggio in termini di finezza e pulizia ma poca riconosciblità del metodo classico. Non che lo intenda come un difetto, sia ben chiaro, solo una semplice constatazione.

Qui però auspicherei un interventino da parte di Marco/Vinogodi, che di lambruschi (e non solo) ne sa decisamente più di me.
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videodrome
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Re: COSA BERREMO A SETTEMBRE?

Messaggioda videodrome » 28 set 2016 14:56

vinotec ha scritto:
Ludi ha scritto:
dc87 ha scritto:
Ludi ha scritto:
alì65 ha scritto:
io punto ancora su Cornas finchè i prezzi reggono, poi si vedrà....


Cornas lo adoro, ma Clape, Allemand e il VF di Voge stanno divenendo irraggiungibili :( .
Stesso discorso, OT, per Clos Rougeard. Oramai il Le Bourg viaggia intorno ai 250, un paio d'anni fa lo trovavo a meno della metà.


Le Bourg viaggia intorno ai 250 per colpa di chi lo vende al consumatore finale, non del produttore.
In italia il prezzo operatore è di 64+iva... venduto a 250E direi che è ricaricato alla grande :mrgreen:


Il problema però si replica anche in Francia. Alle aste i prezzi sono diventati quelli, almeno per annate significative (2005 su tutte). Persino il Breze è stabilmente sopra i 100 €....


...per me se lo può bere tutto a chi piace...a me , provato più volte, non è mai piaciuto...per non parlare poi del bianco, del quale non ricordo neppure il nome, propostomi da egio ad una cena, con tante meraviglie, ma che non riuscii neppure a bere...mi bastò l'odore di pipì di gatto :(

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Re: COSA BERREMO A SETTEMBRE?

Messaggioda gianni femminella » 28 set 2016 21:35

Gomariz dende o seculo X 2014 - Coto de Gomariz - Maria Alvarez Serrano
bella etichetta che però Roland dovrà spiegarmi :mrgreen:
Singolare sensazione di salino, gomma arabica, affumicato, quasi pungente.
In bocca è coerente, tranne che per il fruttato, che non si era palesato prima.
Dopo l'ingresso non cambia, rimane statico, tale e quale a come era entrato, tra il sapido e il frutto, cui fa da contralto una modesta acidità.
E' discreto, potrà esprimersi meglio. La colpa è mia, tempo al tempo, maledetta curiosità.
Ultima modifica di gianni femminella il 29 set 2016 10:34, modificato 1 volta in totale.
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Re: COSA BERREMO A SETTEMBRE?

Messaggioda Vinos » 28 set 2016 21:43

Jamet cote rotie 2004
Pepe nero, olive nere,sottofondo animalesco,in bocca non c'è spazio per nessun tipo di morbidezza, tutto spostato sulla freschezza e quindi sulla beva,buona la lunghezza con un' ottima corrispondenza retrolfattiva.


Robert chevillon les vaucrains 2009 parte ridottissimo,qui il decanter diventa obbligatorio, dopo 3 ore si pulisce, anche se qualcosina rimane, note floreali si alternano ad un bel frutto fragrante( lamponi), in bocca è fresco e fruttato, la voglia di berlo c'è ma quella leggera imperfezione olfattiva è presente anche in bocca e ne penalizza il risultato finale.

La mia teoria rimane sempre la stessa: dal pinot nero in borgogna vengono fuori vini MIRACOLOSI che se hai la fortuna/ sfortuna di assaggiare poi non riesci a tornare indietro e village e premier cru(non parlo logicamente di clos saint jacques rousseau, au brulees di meo camuzet,0 dei premier di leroy o coche dury ecc..) ti sembrano si dei buoni prodotti ma di emozioni ne trasmettono poche.
Sicuramente mi sbaglio ma chi mi dice che in Borgogna beve da Dio con 50 euro( e ne ho sentito più di uno)secondo me non ha mai bevuto un bel grand cru con le palle.
vinogodi
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Re: COSA BERREMO A SETTEMBRE?

Messaggioda vinogodi » 29 set 2016 08:44

...ieri sera caciaronissima sessione di bevuta in compagnia, al Bello Carico di Colorno, fra prosciutto "supremo" ( S.Ilario) , polpettine di cavallo e tante amenità della bassa parmense . Tutto in doppia bottiglia perché la sete era davvero tanta:
- Champagne Le Brun Sevrenay Brut Réserve : :D :D :D
- Champagne Blanc de Blanc "Cuvée de Mélomane" Herbert Beaufort :D :D :D
- Champagne "Cuvé Vive " Blanc de Blanc Claude Cazals (magnum) :D :D :D :D
- Champagne Brut Tradition Egly Ouriet :D :D :D :)
- Pouilly Fumé (amnesia) 2012 :D :D :D
- Chablis 2013 Ravenau :D :D :D :)
- Bourgogne Chardonnay 2012 Ramonet :D :D :D :)
- Barolo MOnvigliero 2008 Burlotto :D :D :D :D
- Asti Spumante CàD'Gal :D :D :D
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Re: COSA BERREMO A SETTEMBRE?

Messaggioda egio » 29 set 2016 09:45

Vinos ha scritto:
Robert chevillon les vaucrains 2009


Una curiosità: nessun accenno di brett, quindi? So che di questa cantina, che a me personalmente piace davvero tantissimo, si è parlato molto circa un problema del genere, in particolare proprio per annate a cavallo del decennio.
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Re: COSA BERREMO A SETTEMBRE?

Messaggioda Vinos » 29 set 2016 10:09

appena stappato ho associato gli orodi sgradevoli a riduzioni, ma anche dopo tre ore qualcosa è rimasta, quindi si probabilmente le imperfezioni olfattive erano dovuta ad una leggera contaminazione da Brettanomyces
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Re: COSA BERREMO A SETTEMBRE?

Messaggioda Vinos » 29 set 2016 10:10

egio ha scritto:
Vinos ha scritto:
Robert chevillon les vaucrains 2009


Una curiosità: nessun accenno di brett, quindi? So che di questa cantina, che a me personalmente piace davvero tantissimo, si è parlato molto circa un problema del genere, in particolare proprio per annate a cavallo del decennio.



appena stappato ho associato gli orodi sgradevoli a riduzioni, ma anche dopo tre ore qualcosa è rimasta, quindi si probabilmente le imperfezioni olfattive erano dovuta ad una leggera contaminazione da Brettanomyces
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Re: COSA BERREMO A SETTEMBRE?

Messaggioda gianni femminella » 29 set 2016 21:23

gianni femminella ha scritto:Gomariz dende o seculo X 2014 - Coto de Gomariz - Maria Alvarez Serrano
bella etichetta che però Roland dovrà spiegarmi :mrgreen:
Singolare sensazione di salino, gomma arabica, affumicato, quasi pungente.
In bocca è coerente, tranne che per il fruttato, che non si era palesato prima.
Dopo l'ingresso non cambia, rimane statico, tale e quale a come era entrato, tra il sapido e il frutto, cui fa da contralto una modesta acidità.
E' discreto, potrà esprimersi meglio. La colpa è mia, tempo al tempo, maledetta curiosità.


Lo riassaggio a 24 ore di distanza. Nelle caratteristiche generali è più o meno dove l'ho lasciato tranne, forse, per il frutto più rotondo e pronunciato rispetto a ieri sera. Quello che noto maggiormente è che stasera annuncia a gran voce una struttura che non sembrava così importante.
Se ne avete, lasciatele in cantina per un pezzo, secondo me si assesterà e darà belle soddisfazioni.
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Re: COSA BERREMO A SETTEMBRE?

Messaggioda xoan » 30 set 2016 12:11

gbaenergiaeco10 ha scritto:Montepulciano d'Abruzzo nerubé 2014 jasci e Marchesani

Tornando da vasto (Chieti) mio padre quest'estate ne ha portato via 2 casse..questo è il mio secondo assaggio..devo dire che non mi dispiace..probabilmente pecca di ridondanza, i sentori vanigliati si sentono eccome..ma ha un bel bilanciamento tra agilità/freschezza e morbidezza/corpo..i sentori varietali sono un po' nascosti ma ci sono..si sente questo accenno di amarena e un frutto rosso un po acerbo che da una bella sferzata a quel vanigliato di cui sopra..in bocca è deciso, compatto, di buona persistenza...

ho chiesto su altri thread senza avere successo, che ne pensano i cultori del genere di questo produttore? Aedeslaterani (alias Riccardo?) se ci sei batti un colpo :D :D


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Re: COSA BERREMO A SETTEMBRE?

Messaggioda videodrome » 30 set 2016 12:50

Vinos ha scritto:Jamet cote rotie 2004


La mia teoria rimane sempre la stessa: dal pinot nero in borgogna vengono fuori vini MIRACOLOSI che se hai la fortuna/ sfortuna di assaggiare poi non riesci a tornare indietro e village e premier cru(non parlo logicamente di clos saint jacques rousseau, au brulees di meo camuzet,0 dei premier di leroy o coche dury ecc..) ti sembrano si dei buoni prodotti ma di emozioni ne trasmettono poche.
Sicuramente mi sbaglio ma chi mi dice che in Borgogna beve da Dio con 50 euro( e ne ho sentito più di uno)secondo me non ha mai bevuto un bel grand cru con le palle.

Un pò di generalizzazione, ma quoto. Lecheneaut, Voillot, De courcel, qualcosa di questi a buon prezzo c'è che non costa esageratamente e si beve bene assai, ma il tuo non fa una grinza.
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Re: COSA BERREMO A SETTEMBRE?

Messaggioda vinogodi » 30 set 2016 14:06

videodrome ha scritto:
Vinos ha scritto:Jamet cote rotie 2004


La mia teoria rimane sempre la stessa: dal pinot nero in borgogna vengono fuori vini MIRACOLOSI che se hai la fortuna/ sfortuna di assaggiare poi non riesci a tornare indietro e village e premier cru(non parlo logicamente di clos saint jacques rousseau, au brulees di meo camuzet,0 dei premier di leroy o coche dury ecc..) ti sembrano si dei buoni prodotti ma di emozioni ne trasmettono poche.
Sicuramente mi sbaglio ma chi mi dice che in Borgogna beve da Dio con 50 euro( e ne ho sentito più di uno)secondo me non ha mai bevuto un bel grand cru con le palle.

Un pò di generalizzazione, ma quoto. Lecheneaut, Voillot, De courcel, qualcosa di questi a buon prezzo c'è che non costa esageratamente e si beve bene assai, ma il tuo non fa una grinza.
...semplicemente bisogna saper scegliere . Ribadisco per la settantunesima volta che l'influenza del vigneron in Borgogna è pari se non superiore alla classificazione gerarchica dei cru , affermazione che si può contestare alla prima eccezione che si presenta, non infrequente. Poi dipende dall'annata. Poi dipende dai "bioritmi" a cui è potentemente assoggettato il Pinot Nero (fasi di apertura e chiusura incredibili e non sempre prevedibili se non con azzardate semplificazioni); poi dipende dalla suggestone, non secondaria, che certi nomi e costi dei vini ti trasmettono. Poi dipende ... si insomma, poche seghe e bevete più che potete ... :lol:
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Re: COSA BERREMO A SETTEMBRE?

Messaggioda FiloBianco » 30 set 2016 15:28

Aggiungo una postilla anzi due per me che vedo il mondo da un oblo’ visto che sto in UK da 15 anni e fuori dall’Italia da una ventina.

La proporzione di GC che si bevono in Italia e’ spaventosa rispetto a Village e a 1er. Sono su parecchi gruppi italiani e UK e alle cene e’ facile osservare la differenza. Scodellare qui parecchi GC in una cena e’ molto inusuale. In UK per ottenere qualsiasi GC bisogna accompagnare la richiesta da un adeguato numero di 1er, Village e anche vini regionali. Ricordo che in UK si compra sempre in casse da sei o 12, tranne i GC spesso in casse da 3. Quindi un tipico ordine e’ 3 GC, 6 1er, 12 Village, 12 Bourgogne. In Italia queste condizioni pur presenti non sono cosi’ estreme. Inoltre in UK si spesso la regola di bere la Borgogna entro i primi 3 anni o dopo i 15 quando la terziarizzazione e’ tale da rendere il vino interessante (ancora adesso parlare di aprire qualsiasi 2005 o 2006 e’ visto in modo bizzarro). In Italia raramente si aspetta parecchio per consumare anche bottiglie blasonate (anche per ragioni climatiche). Per dare due numeri i GC sono circa 2/3% della produzione e i 1er (poco piu’ di 450) sono circa 11% della produzione.

Quando sento dire quindi che in Borgogna si beve da Dio con 50 Euro mi sento di dire che da un lato certamente non e’ cosi’ come 10 anni fa (ma questo e’ ovvio e noto a tutti), dall’altro c’e’ poco interesse per bottiglie non di altissimo livello e quindi la ricerca di nomi nuovi in quello spazio e’ limitata (molti non sono importati perche’ non hanno mercato a differenza anche di paesi molto piu’ piccoli come il Belgio) ovvero il consumatore italiano manca di esperienza in questa terra di mezzo (dove per esempio si colloca il sempre valido VS di Lafarge). Forse il tutto e’ anche dovuto alla mitizzazione della Borgogna degli ulitmi 10/15 anni vista a ogni costo come la fine del Viaggio e quindi addossata di responsabilita’ che ben trascendono le sue potenzialita’ (e da qui le sacrosante affermazioni di Marco piu’ sopra re manico). Da un punto di vista piu’ prosastico basta andare a vendemmiare in Borgogna per capire la difficolta’ di vinificare il Pinot Nero (da qui l’esteso uso di zuccheraggio tra le altre pratiche) oppure leggersi OZ Clarke o il libro della Jancis.
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Re: COSA BERREMO A SETTEMBRE?

Messaggioda alì65 » 30 set 2016 16:04

FiloBianco ha scritto:Quando sento dire quindi che in Borgogna si beve da Dio con 50 Euro mi sento di dire che da un lato certamente non e’ cosi’ come 10 anni fa (ma questo e’ ovvio e noto a tutti), dall’altro c’e’ poco interesse per bottiglie non di altissimo livello e quindi la ricerca di nomi nuovi in quello spazio e’ limitata (molti non sono importati perche’ non hanno mercato a differenza anche di paesi molto piu’ piccoli come il Belgio) ovvero il consumatore italiano manca di esperienza in questa terra di mezzo (dove per esempio si colloca il sempre valido VS di Lafarge). Forse il tutto e’ anche dovuto alla mitizzazione della Borgogna degli ulitmi 10/15 anni vista a ogni costo come la fine del Viaggio e quindi addossata di responsabilita’ che ben trascendono le sue potenzialita’ (e da qui le sacrosante affermazioni di Marco piu’ sopra re manico). Da un punto di vista piu’ prosastico basta andare a vendemmiare in Borgogna per capire la difficolta’ di vinificare il Pinot Nero (da qui l’esteso uso di zuccheraggio tra le altre pratiche) oppure leggersi OZ Clarke o il libro della Jancis.


come non darti ragione, alcuni nomi semisconosciuti in Italia, sono molto più presenti in centroeuropa ma si beve bene non benissimo; il benissimo è legato ai GC e dei più blasonati, sia in zona bianca che rossa
trovare lo sconosciuto con manico e vino buonissimo è più raro che l'ago nel pagliaio...praticamente impossibile
futuro roseo, si preannuncia un 2025 da urlo!!!
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Re: COSA BERREMO A SETTEMBRE?

Messaggioda vinogodi » 30 set 2016 16:15

alì65 ha scritto:
FiloBianco ha scritto:Quando sento dire quindi che in Borgogna si beve da Dio con 50 Euro mi sento di dire che da un lato certamente non e’ cosi’ come 10 anni fa (ma questo e’ ovvio e noto a tutti), dall’altro c’e’ poco interesse per bottiglie non di altissimo livello e quindi la ricerca di nomi nuovi in quello spazio e’ limitata (molti non sono importati perche’ non hanno mercato a differenza anche di paesi molto piu’ piccoli come il Belgio) ovvero il consumatore italiano manca di esperienza in questa terra di mezzo (dove per esempio si colloca il sempre valido VS di Lafarge). Forse il tutto e’ anche dovuto alla mitizzazione della Borgogna degli ulitmi 10/15 anni vista a ogni costo come la fine del Viaggio e quindi addossata di responsabilita’ che ben trascendono le sue potenzialita’ (e da qui le sacrosante affermazioni di Marco piu’ sopra re manico). Da un punto di vista piu’ prosastico basta andare a vendemmiare in Borgogna per capire la difficolta’ di vinificare il Pinot Nero (da qui l’esteso uso di zuccheraggio tra le altre pratiche) oppure leggersi OZ Clarke o il libro della Jancis.


come non darti ragione, alcuni nomi semisconosciuti in Italia, sono molto più presenti in centroeuropa ma si beve bene non benissimo; il benissimo è legato ai GC e dei più blasonati, sia in zona bianca che rossa
trovare lo sconosciuto con manico e vino buonissimo è più raro che l'ago nel pagliaio...praticamente impossibile
...non sempre , Claudio. Conosco vignerons sconosciuti che fanno Villages straordinari a prezzi più che contenuti, rispetto alla loro qualità, tra l'altro neppure difficili da trovare : basta meno pigrizia e più buona volontà . Tipo i Coche Dury , Leroy Bize oppure Comte Ligier Belair oppure Emmanuel Rouget , Georges Roumier oppure tale Mugnier ... ma anche tantissimi altri che bevo regolarmente con grande soddisfazione (mia e dei miei ospiti) senza bisogno di andare a scomodare grandi nomi alla DRC che ormai non si fila più nessuno... 8)
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Re: COSA BERREMO A SETTEMBRE?

Messaggioda gbaenergiaeco10 » 30 set 2016 20:55

xoan ha scritto:
gbaenergiaeco10 ha scritto:Montepulciano d'Abruzzo nerubé 2014 jasci e Marchesani

Tornando da vasto (Chieti) mio padre quest'estate ne ha portato via 2 casse..questo è il mio secondo assaggio..devo dire che non mi dispiace..probabilmente pecca di ridondanza, i sentori vanigliati si sentono eccome..ma ha un bel bilanciamento tra agilità/freschezza e morbidezza/corpo..i sentori varietali sono un po' nascosti ma ci sono..si sente questo accenno di amarena e un frutto rosso un po acerbo che da una bella sferzata a quel vanigliato di cui sopra..in bocca è deciso, compatto, di buona persistenza...

ho chiesto su altri thread senza avere successo, che ne pensano i cultori del genere di questo produttore? Aedeslaterani (alias Riccardo?) se ci sei batti un colpo :D :D


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Bocciato proprio? Eppure non mi sembrava così malaccio.. :?
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Re: COSA BERREMO A SETTEMBRE?

Messaggioda Alberto » 01 ott 2016 06:33

Last Page of This Thread For Dummies: Burgundy is the most overrated wine region in the World.
Should auld acquaintance be forgot, and never brought to mind?
Should auld acquaintance be forgot, and days of auld lang syne?

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Re: COSA BERREMO A SETTEMBRE?

Messaggioda zampaflex » 01 ott 2016 08:57

Alberto ha scritto:Last Page of This Thread For Dummies: Burgundy is the most overrated wine region in the World.

Ain't that true, mate? 8)
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Re: COSA BERREMO A SETTEMBRE?

Messaggioda FiloBianco » 04 ott 2016 10:25

vinogodi ha scritto:
alì65 ha scritto:
FiloBianco ha scritto:Quando sento dire quindi che in Borgogna si beve da Dio con 50 Euro mi sento di dire che da un lato certamente non e’ cosi’ come 10 anni fa (ma questo e’ ovvio e noto a tutti), dall’altro c’e’ poco interesse per bottiglie non di altissimo livello e quindi la ricerca di nomi nuovi in quello spazio e’ limitata (molti non sono importati perche’ non hanno mercato a differenza anche di paesi molto piu’ piccoli come il Belgio) ovvero il consumatore italiano manca di esperienza in questa terra di mezzo (dove per esempio si colloca il sempre valido VS di Lafarge). Forse il tutto e’ anche dovuto alla mitizzazione della Borgogna degli ulitmi 10/15 anni vista a ogni costo come la fine del Viaggio e quindi addossata di responsabilita’ che ben trascendono le sue potenzialita’ (e da qui le sacrosante affermazioni di Marco piu’ sopra re manico). Da un punto di vista piu’ prosastico basta andare a vendemmiare in Borgogna per capire la difficolta’ di vinificare il Pinot Nero (da qui l’esteso uso di zuccheraggio tra le altre pratiche) oppure leggersi OZ Clarke o il libro della Jancis.


come non darti ragione, alcuni nomi semisconosciuti in Italia, sono molto più presenti in centroeuropa ma si beve bene non benissimo; il benissimo è legato ai GC e dei più blasonati, sia in zona bianca che rossa
trovare lo sconosciuto con manico e vino buonissimo è più raro che l'ago nel pagliaio...praticamente impossibile
...non sempre , Claudio. Conosco vignerons sconosciuti che fanno Villages straordinari a prezzi più che contenuti, rispetto alla loro qualità, tra l'altro neppure difficili da trovare : basta meno pigrizia e più buona volontà . Tipo i Coche Dury , Leroy Bize oppure Comte Ligier Belair oppure Emmanuel Rouget , Georges Roumier oppure tale Mugnier ... ma anche tantissimi altri che bevo regolarmente con grande soddisfazione (mia e dei miei ospiti) senza bisogno di andare a scomodare grandi nomi alla DRC che ormai non si fila più nessuno... 8)


Quello che dice Marco. Non serve l'esperienza GC in Borgogna perche' non e' un posto concepito per godersi sempre e solo GC. In realta' questi sono l'eccezione e non la regola. Ho ricordi splendidi di vini modesti come un Bourgogne 1997 di Lafarge (nemmeno l'Exception). Capisco che con l'aurea mistica che molti in Italia hanno contribuito a creare (e su questo ci sarebbe da aprire una parentesi grande cosi') si cerchi il graal in ogni bicchiere. [Se applicassimo lo stesso criterio all'Italia rimarremmo con 20/30 vini, non regioni (qui esagero ma non ci vado molto lontano).]

Certamente non e' la regione piu' sopravvalutata del mondo come qualche buontempone scrive e certamente ci sono diversi anzi molti produttori che sono saliti sul treno (o forse ci si sono trovati) senza spingere sulla qualita'.
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Re: COSA BERREMO A SETTEMBRE?

Messaggioda zampaflex » 04 ott 2016 12:53

FiloBianco ha scritto:...Certamente non e' la regione piu' sopravvalutata del mondo come qualche buontempone scrive e certamente ci sono diversi anzi molti produttori che sono saliti sul treno (o forse ci si sono trovati) senza spingere sulla qualità.


Come diceva Marco giusto sabato scorso, la Borgogna fino agli anni 70 praticamente non esisteva, all'infuori di alcuni imbottigliatori e una manciata di produttori storici.
Per cui selezionare accuratamente oggi, nella sovrabbondanza di etichette e produttori esistenti attualmente, è caldamente consigliato.
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Re: COSA BERREMO A SETTEMBRE?

Messaggioda FiloBianco » 04 ott 2016 14:50

zampaflex ha scritto:
FiloBianco ha scritto:...Certamente non e' la regione piu' sopravvalutata del mondo come qualche buontempone scrive e certamente ci sono diversi anzi molti produttori che sono saliti sul treno (o forse ci si sono trovati) senza spingere sulla qualità.


Come diceva Marco giusto sabato scorso, la Borgogna fino agli anni 70 praticamente non esisteva, all'infuori di alcuni imbottigliatori e una manciata di produttori storici.
Per cui selezionare accuratamente oggi, nella sovrabbondanza di etichette e produttori esistenti attualmente, è caldamente consigliato.


Correttissimo e abbondante. Aggiungo pero' che per prendere sole devi recarti a un supermercato francese e comprare semi a caso. Se leggi I produttori qua dentro difficilmente ti rifilano vini cattivi. Spesso pero' gli stessi vini possono essere al di sotto (anche molto) delle aspettative.

Ripeto qui si beve a livelli elevatissimi e si dimentica che il 99% del vino mondiale e' al di sotto della qualita' di quello che discutiamo
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