paolo72 ha scritto:Non hai capito perchè ha quotato male.
Estrapolo quanto inserito nella frase:
nel tempo le barbatelle per i nuovi impianti se le è prese in borgogna, sostituendo lo chardonnay selezionato per lo champagne con uno chardonnay selezionato in realtà per fare dei borgogna bianchi, ed in cantine per fare i vini base usa delle tecniche di cantina che nello champagne non vengono utilizzate e che sono molto comuni in borgogna come il batonage.
in pratica dice che "l'effetto Selosse" è qualcosa di sicuramente unico nel suo genere per pratiche di agronomia e di cantina innovative.
le considerazioni sono però anche che: prima di tutto non si sa se queste pratiche giovino o meno alla tipicità del prodotto, secondariamente non si sa se a fronte di acclimatazione di questi cloni particolari e la standardizzazione in atto della produzione su schemi più classici (quello che in effetti sta avvenendo, con lo smaltimento delle botti nuove e una massificazione produttiva che lo porta quest'anno ad imbottigliare realmente 200.000 bottiglie, contro le 45.000 dichiarate, la cosa certa è che in giappone, dove condivido l'importatore, ne vanno 20.000 mentre in U.S.A 35.000) questa qualità possa essere mantenuta nel tempo.
Do il mio contributo pur essendo un neofita totale del forum ed un pischello completo al cospetto di super mostri sacri bevitori che leggo in questi lidi. Per quel che ne so in champagne è in atto una rivoluzione/rinnovamento per cui oggi è difficile parlare di "tipicità" ma più che altro ci sono delle correnti o scuole di pensiero tra i produttori. Le principali sono tre:
-stile antico: botti (5-25 anni) x fermentazione/allevamento vin de riserve:
Alfred Gratien (più completo)
Krug (fermentazione legno 5-35 anni, allevamento vdr acciaio)
Roederer (fermentazione acciaio, vdr legno 5-15 anni)
Ployez-Jaquemart liesse d'harbonville millesimato (barrique di legno vecchio)
Bollinger
-stile tradizionale: botti più giovani + acciaio/cemento
Billecart-salmon (5% legno)
Philpponnat (10% legno)
Bruno paillard (15% legno)
Jacky Charpentier (30% legno)
Jacquesson (60% legno + batonnage)
Eric rodez (grande tradizionalista: 80% fermentazione legno, vdr legno non nuovo)
-stile moderno: legno nuovo, batonnage, sosta sulle fecce fini x molti mesi
Anselme Selosse (caposcuola stile)
Bruno Michel
De Sousa
Vouette & Sorbée