Ageno 2010 - La Stoppa: aperto senza dire cos'era durante una cena in famiglia, così per vedere l'effetto che fa
pensavo molte critiche, e alla fine invece si sono divertiti tutti a cercare di descriverlo e tutto sommato ne è uscito un quadro abbastanza attendibile: "miele di castagno", "mi ricorda vagamente una medicina", "arancia candita", "pesca e albicocca" fra le varie cose dette, e infine mio padre che dice che gli ricordava in qualcosa una malvasia che faceva una volta un nostro vecchio zio emiliano (alla cieca mi sa che mi batte
) in bocca è rustico con buon tannino, ma con discreta freschezza. Abbinamento non azzeccato, mangiavamo paella, forse con certi formaggi starebbe bene.
Xinomavro 1999 - Chateau Pegasus: simile al 97 bevuto poco tempo fa, questo vino greco dalla regione della Macedonia mi è piaciuto anche stavolta. Colore granato scarico, profumi evidenti (e caratteristici a quanto pare) di olive e pomodori secchi, con una nota terrosa di funghi e sottobosco, nessun cenno di ossidazione ma probabilmente non migliorerà più di così. In bocca corpo esile, buona acidità, austero, tannino che si fa ancora sentire, liquirizia nel finale. Interessante.
"Tralivio 2013 - Sartarelli": ammetto di non avergli prestato troppa attenzione, ma non ho trovato niente che valesse la pena ricordare. Semplice.