Allora, io non credo di avere il pieno possesso delle verità rivelate.
Però ho un tabellino di degustazioni che mi permette di ritenere di avere capito qualcosa, almeno per come funzioni io e per il mio gusto personale.
Mi è capitato, in alcune bicchierate organizzate da me con alcuni amici, di avere brutalmente cannato la sequenza, facendo precedere un vino più complesso e strutturato seguito da uno più giovane e dal corpo più leggero, magari nemmeno troppo.
Devo confessare che c'è sempre una certa amarezza e delusione, perché se si riesce ad andare in costanza e progressione di struttura, si riesce ad apprezzare meglio le caratteristiche e le qualità di ciascun vino.
Poi ripeto, verità assolute ce ne sono ben poche, a mio parere.
Ognuno ha il sacrosanto e legittimo diritto di divertirsi come crede.
Io, ripeto, preferisco le degustazioni nelle quali si segue un percorso di crescita progressiva non solo della qualità ma anche delle cartatteristiche dei vari vini.
Anche perché in questo modo rimane più vivo il ricordo di quelli di spessore maggiore, senza che si muti in rimpianto, nel prosieguo della serata, per averli bevuti troppo presto.
Però se alcuni tuoi compari di bevuta la vedono diversamente, vedete di trovare un compromesso, che ne so, magari facendo una volta in un modo ed una volta in un altro.
Oppure, se proprio siete amanti delle sorprese, tirate a sorte la modalità di gestione della bicchierata!