LE BEVUTE DI GIUGNO 2016

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darmagi90
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Re: LE BEVUTE DI GIUGNO 2016

Messaggioda darmagi90 » 09 giu 2016 09:22

Avrei voluto postarla nella sezione dedicata al Verdicchio ma, anche alla luce dei post che precedono, trovo più appropriato scrivere qui.

Ieri sera, con alcuni amici, abbiamo assaggiato quanto segue:

Verdicchio di Matelica 2015 - Collestefano Colore chiarissimo con riflessi verdolini. Profumo non molto intenso e semplice, ma preciso di mela (un po' acerba) e di quella mineralità gessosa che spesso riscontro nel Verdicchio. Bocca leggera, fresca ma di scarsa struttura e persistenza. In bocca scappa proprio via veloce. Cantina da radiare? Direi proprio di no. Magari annata sulla carta più facile di altre, soprattutto per chi, come me, pur vivendo in campagna, di professione fa tutt'altro che il vignaiolo. Già, sulla carta, perché magari in vigna e in cantina per Collestefano si è rivelata ben più complicata. Collestefano rimane un'azienda che mi piace molto ma questa interpretazione la ritengo deludente.

Verdicchio di Matelica 2014 - Collestefano Colore dorato, non molto intenso ma ben più carico del precedente. E dire che il 2014, sempre su quella stramaledetta carta, era stata bollata come annata sfigata... I profumi sono più intensi anche se meno definiti e precisi, sento la nota minerale ed un fruttato che non riesco a descrivere. Poi un po' di fiori, forse camomilla e un filino molto sottile di anice. In bocca ha più peso del precedente ed anche maggiore persistenza, pur confermando una scarsa precisione e definizione aromatica. Non male ma di questa azienda ho ricordi di bevute migliori.

Verdicchio Classico dei Castelli di Jesi Classico Superiore 2013 Rincrocca - La Staffa Il colore è una via di mezzo fra i due predecessori, idem al naso ed in bocca dove però è rimasto piuttosto piatto e con un finale leggermente amarogonolo. Primo assaggio di questo vino e doverosa precisazione: è stato accompagnato a dei crostini imburrati con sopra alici del Cantabrico. Secondo me, come quello che seguirà, questo abbinamento ha penalizzato molto l epercezioni sui vini. Da risentire.

Verdicchio Classico dei Castelli di Jesi Classico Superiore 2013 Podium - Garofoli Melgio del precedente, soprattutto per profumi, dove note floreali e minerali si sviluppano bene. Anche in bocca peso e persistenza sono piuttosto buone. Non è il Serra Fiorese ma fa il suo lavoro. Migliora in bocca dopo che abbiamo lavato via le acciughe con un paio di fettine di primo sale freschissimo e prodotto da felicissima mano.

Verdicchio Metodo Classico - Garofoli. Vendemmia 2008 sboccatura primavera 2015 Colore bello dorato non troppo carico, bolla un po' esuberante e profumi ancora molto segnati dalla lunga permanenza sui lieviti. In bocca è perfetto, esuberanza delle bolle a parte e forse anche un dosaggio un po altino, almeno per i miei gusti. Vorrei risentirlo fra uno o due anni.

In sintesi:
Secondo me nessuna delle 3 annate assaggiate (escludo il metodo classico che fa categoria a sè) era rappresentata in una delle sue migliori interpretazioni, eccezion fatta per il Collestefano 2014 che ha un po diviso i partecipanti insieme al Podium su quale fosse il migliore dei quattro.
Non c'erano grandi campioni ma i vini erano comunque interessanti, anche se Collestefano 2015 e Rincrocca 2013 piuttosto sotto le aspettative.
Ultima modifica di darmagi90 il 09 giu 2016 09:25, modificato 1 volta in totale.
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Re: LE BEVUTE DI GIUGNO 2016

Messaggioda landmax » 09 giu 2016 09:23

darmagi90 ha scritto:
gianluca raschi ha scritto:
vinocondiviso ha scritto:Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Superiore “Kypra” 2014 – Ca’ Liptra

Il naso si apre su sentori piuttosto originali di frutta gialla matura (nespola), mandorla, ossidazione incipiente (mela grattugiata), la bocca è larga ma anche seduta con poco allungo e stratificazione. Probabilmente complice l’annata la bocca è debole di corpo e carente di acidità, tant’è che il poco alcol nominale del vino si sente tutto in chiusura di bocca. La persistenza è minima anche se rimane la percezione di una sapidità che rende il sorso più piacevole.
76

Ca’ Liptra è un’azienda situata a Cupramontana, in Contrada San Michele, una delle zone più vocate del Verdicchio e lavora 2 soli ettari di vigneti con un’età media di 40 anni. Direi che quest'annata non è quella ideale per provare il loro vino.


Un verdicchio che presenta con note di ossidazione e con poca acidità ad un anno e mezzo dalla vendemmia, benchè l'annata sia sfavorevole, mi fa pensare ad una bottiglia sfortunata, in caso contrario iscriverei la cantina nel registro di quelle da evitare.


Eccolo qui, Gianluca Raschi al suo primo post.
Sentivamo tutti la tua mancanza, per fortuna, ora ci sei!

Non conosco la cantina in questione ma conosco una regola sempre valida.
L'interpretazione di ogni annata è un fatto per nulla banale.
Prima di dire certe cose sarebbe sempre opportuno riflettere un po' di più.


Perché invece ciascuno di noi non fa lo sforzo di lasciar dire agli altri quello che pensano?

Ok la critica, ok il dibattito, ok la polemica, ci sta tutto, ma evitiamo di buttarla sul personale, in particolare con i nuovi forumisti. Altrimenti poi non ci lamentiamo che il forum muore e che la gente non ha più voglia di scrivere.

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Re: LE BEVUTE DI GIUGNO 2016

Messaggioda darmagi90 » 09 giu 2016 09:31

landmax ha scritto:
darmagi90 ha scritto:
gianluca raschi ha scritto:
vinocondiviso ha scritto:Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Superiore “Kypra” 2014 – Ca’ Liptra

Il naso si apre su sentori piuttosto originali di frutta gialla matura (nespola), mandorla, ossidazione incipiente (mela grattugiata), la bocca è larga ma anche seduta con poco allungo e stratificazione. Probabilmente complice l’annata la bocca è debole di corpo e carente di acidità, tant’è che il poco alcol nominale del vino si sente tutto in chiusura di bocca. La persistenza è minima anche se rimane la percezione di una sapidità che rende il sorso più piacevole.
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Ca’ Liptra è un’azienda situata a Cupramontana, in Contrada San Michele, una delle zone più vocate del Verdicchio e lavora 2 soli ettari di vigneti con un’età media di 40 anni. Direi che quest'annata non è quella ideale per provare il loro vino.


Un verdicchio che presenta con note di ossidazione e con poca acidità ad un anno e mezzo dalla vendemmia, benchè l'annata sia sfavorevole, mi fa pensare ad una bottiglia sfortunata, in caso contrario iscriverei la cantina nel registro di quelle da evitare.


Eccolo qui, Gianluca Raschi al suo primo post.
Sentivamo tutti la tua mancanza, per fortuna, ora ci sei!

Non conosco la cantina in questione ma conosco una regola sempre valida.
L'interpretazione di ogni annata è un fatto per nulla banale.
Prima di dire certe cose sarebbe sempre opportuno riflettere un po' di più.


Perché invece ciascuno di noi non fa lo sforzo di lasciar dire agli altri quello che pensano?

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Ok, provo a dirlo con parole diverse.
Non mi piacciono i commenti così trincianti, indipendentemente da chi li faccia.
Ci fosse stato uno straccio di argomentazione...
Capita quasi ad ogni produttore, anche ai più osannati e riconosciuti per la loro bravura, di incappare in qualche annata decisamente sottotono.
Dobbiamo cancellarli?
Suvvia!
Ognuno è libero di scrivere ciò che pensa, ci mancherebbe altro.
Cosa che, del resto, ho fatto anche io...
Ribadisco, certe posizioni non mi piacciono ma non la metto affatto sul personale.
Poi, mica si può piacere a tutti, no? :wink:
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Re: LE BEVUTE DI GIUGNO 2016

Messaggioda landmax » 09 giu 2016 09:48

darmagi90 ha scritto:
landmax ha scritto:
darmagi90 ha scritto:
gianluca raschi ha scritto:
vinocondiviso ha scritto:Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Superiore “Kypra” 2014 – Ca’ Liptra

Il naso si apre su sentori piuttosto originali di frutta gialla matura (nespola), mandorla, ossidazione incipiente (mela grattugiata), la bocca è larga ma anche seduta con poco allungo e stratificazione. Probabilmente complice l’annata la bocca è debole di corpo e carente di acidità, tant’è che il poco alcol nominale del vino si sente tutto in chiusura di bocca. La persistenza è minima anche se rimane la percezione di una sapidità che rende il sorso più piacevole.
76

Ca’ Liptra è un’azienda situata a Cupramontana, in Contrada San Michele, una delle zone più vocate del Verdicchio e lavora 2 soli ettari di vigneti con un’età media di 40 anni. Direi che quest'annata non è quella ideale per provare il loro vino.


Un verdicchio che presenta con note di ossidazione e con poca acidità ad un anno e mezzo dalla vendemmia, benchè l'annata sia sfavorevole, mi fa pensare ad una bottiglia sfortunata, in caso contrario iscriverei la cantina nel registro di quelle da evitare.


Eccolo qui, Gianluca Raschi al suo primo post.
Sentivamo tutti la tua mancanza, per fortuna, ora ci sei!

Non conosco la cantina in questione ma conosco una regola sempre valida.
L'interpretazione di ogni annata è un fatto per nulla banale.
Prima di dire certe cose sarebbe sempre opportuno riflettere un po' di più.


Perché invece ciascuno di noi non fa lo sforzo di lasciar dire agli altri quello che pensano?

Ok la critica, ok il dibattito, ok la polemica, ci sta tutto, ma evitiamo di buttarla sul personale, in particolare con i nuovi forumisti. Altrimenti poi non ci lamentiamo che il forum muore e che la gente non ha più voglia di scrivere.

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Ok, provo a dirlo con parole diverse.
Non mi piacciono i commenti così trincianti, indipendentemente da chi li faccia.
Ci fosse stato uno straccio di argomentazione...
Capita quasi ad ogni produttore, anche ai più osannati e riconosciuti per la loro bravura, di incappare in qualche annata decisamente sottotono.
Dobbiamo cancellarli?
Suvvia!
Ognuno è libero di scrivere ciò che pensa, ci mancherebbe altro.
Cosa che, del resto, ho fatto anche io...
Ribadisco, certe posizioni non mi piacciono ma non la metto affatto sul personale.
Poi, mica si può piacere a tutti, no? :wink:


Giustissima l'osservazione sui giudizi trancianti, se non sono ben argomentati. Concordo. Il punto è un altro: che dobbiamo tutti, io per primo, evitare di buttarla sul personale: si critichino gli argomenti, o la mancanza di argomenti, non le persone (della serie: hey tu, pivello, perchè osi intervenire?).

Sai quanti amici conosco che non scrivono più sul forum perchè non hanno più voglia che qualcuno gli faccia le punte alle matite a ogni loro singola affermazione? Troppi.

Per carità, sia chiaro, a me piace il confronto, ma nessuno ama essere screditato per un'affermazione magari poco meditata.
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Re: LE BEVUTE DI GIUGNO 2016

Messaggioda gianni femminella » 09 giu 2016 09:57

darmagi90 ha scritto:
Verdicchio di Matelica 2015 - Collestefano Colore chiarissimo con riflessi verdolini. Profumo non molto intenso e semplice, ma preciso di mela (un po' acerba) e di quella mineralità gessosa che spesso riscontro nel Verdicchio. Bocca leggera, fresca ma di scarsa struttura e persistenza. In bocca scappa proprio via veloce. Cantina da radiare? Direi proprio di no. Magari annata sulla carta più facile di altre, soprattutto per chi, come me, pur vivendo in campagna, di professione fa tutt'altro che il vignaiolo. Già, sulla carta, perché magari in vigna e in cantina per Collestefano si è rivelata ben più complicata. Collestefano rimane un'azienda che mi piace molto ma questa interpretazione la ritengo deludente.

Verdicchio di Matelica 2014 - Collestefano Colore dorato, non molto intenso ma ben più carico del precedente. E dire che il 2014, sempre su quella stramaledetta carta, era stata bollata come annata sfigata... I profumi sono più intensi anche se meno definiti e precisi, sento la nota minerale ed un fruttato che non riesco a descrivere. Poi un po' di fiori, forse camomilla e un filino molto sottile di anice. In bocca ha più peso del precedente ed anche maggiore persistenza, pur confermando una scarsa precisione e definizione aromatica. Non male ma di questa azienda ho ricordi di bevute migliori.

Verdicchio Classico dei Castelli di Jesi Classico Superiore 2013 Rincrocca - La Staffa Il colore è una via di mezzo fra i due predecessori, idem al naso ed in bocca dove però è rimasto piuttosto piatto e con un finale leggermente amarogonolo. Primo assaggio di questo vino e doverosa precisazione: è stato accompagnato a dei crostini imburrati con sopra alici del Cantabrico. Secondo me, come quello che seguirà, questo abbinamento ha penalizzato molto l epercezioni sui vini. Da risentire.




Sarebbe stato meglio quotare per bottiglie, ma non ho molto tempo.

Per quanto riguarda Collestefano 15 il profumo dominante per me era la pera, ma qui probabilmente siamo nel campo delle esperienze soggettive; da buon Modenese della bassa mi sono più familiari le pere delle mele ( non è una battuta ). Credo che la "scomposizione" dei profumi affondi radici profonde nel nostro vissuto.
Non sono tanto sicuro che questa annata non possa evolvere positivamente. Io lo spero. Della 2014 ho un assaggio che risale all'anno scorso, peraltro all'epoca abbastanza deludente. Avrei voluto riprovarlo in questi giorni, ma la cosa buffa è che so di averne in cantina 3-4 bottiglie e non le trovo! Boh.

Anche io giorni fa ho accompagnato un bicchiere di Colle a delle acciughe e il vino di colpo ha accentuato la sensazione di amaro. Non è il suo abbinamento migliore evidentemente.
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Re: LE BEVUTE DI GIUGNO 2016

Messaggioda darmagi90 » 09 giu 2016 10:01

landmax ha scritto:Giustissima l'osservazione sui giudizi trancianti, se non sono ben argomentati. Concordo. Il punto è un altro: che dobbiamo tutti, io per primo, evitare di buttarla sul personale: si critichino gli argomenti, o la mancanza di argomenti, non le persone (della serie: hey tu, pivello, perchè osi intervenire?).

Sai quanti amici conosco che non scrivono più sul forum perchè non hanno più voglia che qualcuno gli faccia le punte alle matite a ogni loro singola affermazione? Troppi.

Per carità, sia chiaro, a me piace il confronto, ma nessuno ama essere screditato per un'affermazione magari poco meditata.


Mi spiace se il mio intervento si prestava ad essere interpretato come la frase evidenziata.
Credimi, non voglio insistere né fare polemica, però mi concederai che un simile esordio in un forum è esteticamente poco elegante?
E ripeto, nulla di personale, nonostante abbia riportato il nome.

Anche io, che ho avuto un paio di periodi di assenza anche prolungati, la prima volta che ho lasciato il forum è stato proprio perché era diventato un terreno di polemiche e attacchi personali disgustosi.
Quindi, figurati se mi dovesse mai venire voglia di farlo.
Ripeto, non era mia intenzione scoraggiare nessuno dall'intervenire o a scrivere quelo che pensa.

Magari senza entrare così, a gamba tesa al primo nanosecondo dall'ingresso in campo...
Visto che adesso le metafore calcistiche vanno di moda :mrgreen:
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Re: LE BEVUTE DI GIUGNO 2016

Messaggioda darmagi90 » 09 giu 2016 10:06

gianni femminella ha scritto:
darmagi90 ha scritto:
Verdicchio di Matelica 2015 - Collestefano Colore chiarissimo con riflessi verdolini. Profumo non molto intenso e semplice, ma preciso di mela (un po' acerba) e di quella mineralità gessosa che spesso riscontro nel Verdicchio. Bocca leggera, fresca ma di scarsa struttura e persistenza. In bocca scappa proprio via veloce. Cantina da radiare? Direi proprio di no. Magari annata sulla carta più facile di altre, soprattutto per chi, come me, pur vivendo in campagna, di professione fa tutt'altro che il vignaiolo. Già, sulla carta, perché magari in vigna e in cantina per Collestefano si è rivelata ben più complicata. Collestefano rimane un'azienda che mi piace molto ma questa interpretazione la ritengo deludente.

Verdicchio di Matelica 2014 - Collestefano Colore dorato, non molto intenso ma ben più carico del precedente. E dire che il 2014, sempre su quella stramaledetta carta, era stata bollata come annata sfigata... I profumi sono più intensi anche se meno definiti e precisi, sento la nota minerale ed un fruttato che non riesco a descrivere. Poi un po' di fiori, forse camomilla e un filino molto sottile di anice. In bocca ha più peso del precedente ed anche maggiore persistenza, pur confermando una scarsa precisione e definizione aromatica. Non male ma di questa azienda ho ricordi di bevute migliori.

Verdicchio Classico dei Castelli di Jesi Classico Superiore 2013 Rincrocca - La Staffa Il colore è una via di mezzo fra i due predecessori, idem al naso ed in bocca dove però è rimasto piuttosto piatto e con un finale leggermente amarogonolo. Primo assaggio di questo vino e doverosa precisazione: è stato accompagnato a dei crostini imburrati con sopra alici del Cantabrico. Secondo me, come quello che seguirà, questo abbinamento ha penalizzato molto l epercezioni sui vini. Da risentire.




Sarebbe stato meglio quotare per bottiglie, ma non ho molto tempo.

Per quanto riguarda Collestefano 15 il profumo dominante per me era la pera, ma qui probabilmente siamo nel campo delle esperienze soggettive; da buon Modenese della bassa mi sono più familiari le pere delle mele ( non è una battuta ). Credo che la "scomposizione" dei profumi affondi radici profonde nel nostro vissuto.
Non sono tanto sicuro che questa annata non possa evolvere positivamente. Io lo spero. Della 2014 ho un assaggio che risale all'anno scorso, peraltro all'epoca abbastanza deludente. Avrei voluto riprovarlo in questi giorni, ma la cosa buffa è che so di averne in cantina 3-4 bottiglie e non le trovo! Boh.

Anche io giorni fa ho accompagnato un bicchiere di Colle a delle acciughe e il vino di colpo ha accentuato la sensazione di amaro. Non è il suo abbinamento migliore evidentemente.


Gli amici di ieri sera sono a Bondeno, quindi le pere del Panaro le conoscono bene anche loro ma anche loro hanno riconosciuto la mela.
Forse la bottiglia o lo stadio evolutivo, è un vino imottigliato da troppo poco tempo...
Sto parlando del Collestefano 2015, ovviamente.

Non ho capito se sei solo originario di Finale o se ci vivi ancora.

Se capiti da quelle parti, fammi un fischio, di Collestefano 2014 devo averne ancora 7 o 8 bottiglie e so esattamente dove sono :mrgreen:

Da casa mia a Finale sono circa 30 minuti.
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Re: LE BEVUTE DI GIUGNO 2016

Messaggioda gianni femminella » 09 giu 2016 12:00

darmagi90 ha scritto:
gianni femminella ha scritto:
darmagi90 ha scritto:
Verdicchio di Matelica 2015 - Collestefano Colore chiarissimo con riflessi verdolini. Profumo non molto intenso e semplice, ma preciso di mela (un po' acerba)




Per quanto riguarda Collestefano 15 il profumo dominante per me era la pera, ma qui probabilmente siamo nel campo delle esperienze soggettive; da buon Modenese della bassa mi sono più familiari le pere delle mele ( non è una battuta )..


Gli amici di ieri sera sono a Bondeno, quindi le pere del Panaro le conoscono bene anche loro ma anche loro hanno riconosciuto la mela.
Forse la bottiglia o lo stadio evolutivo, è un vino imbottigliato da troppo poco tempo...

Non ho capito se sei solo originario di Finale o se ci vivi ancora.

Se capiti da quelle parti, fammi un fischio, di Collestefano 2014 devo averne ancora 7 o 8 bottiglie e so esattamente dove sono :mrgreen:


Mele o pere? Questa è carina :mrgreen:
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Re: LE BEVUTE DI GIUGNO 2016

Messaggioda zampaflex » 09 giu 2016 12:13

gianni femminella ha scritto:da buon Modenese mi sono più familiari le pere


...conoscendoti... :mrgreen:
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Re: LE BEVUTE DI GIUGNO 2016

Messaggioda paperofranco » 09 giu 2016 12:43

gianni femminella ha scritto:
darmagi90 ha scritto:
Verdicchio di Matelica 2015 - Collestefano Colore chiarissimo con riflessi verdolini. Profumo non molto intenso e semplice, ma preciso di mela (un po' acerba) e di quella mineralità gessosa che spesso riscontro nel Verdicchio. Bocca leggera, fresca ma di scarsa struttura e persistenza. In bocca scappa proprio via veloce. Cantina da radiare? Direi proprio di no. Magari annata sulla carta più facile di altre, soprattutto per chi, come me, pur vivendo in campagna, di professione fa tutt'altro che il vignaiolo. Già, sulla carta, perché magari in vigna e in cantina per Collestefano si è rivelata ben più complicata. Collestefano rimane un'azienda che mi piace molto ma questa interpretazione la ritengo deludente.

Verdicchio di Matelica 2014 - Collestefano Colore dorato, non molto intenso ma ben più carico del precedente. E dire che il 2014, sempre su quella stramaledetta carta, era stata bollata come annata sfigata... I profumi sono più intensi anche se meno definiti e precisi, sento la nota minerale ed un fruttato che non riesco a descrivere. Poi un po' di fiori, forse camomilla e un filino molto sottile di anice. In bocca ha più peso del precedente ed anche maggiore persistenza, pur confermando una scarsa precisione e definizione aromatica. Non male ma di questa azienda ho ricordi di bevute migliori.

Verdicchio Classico dei Castelli di Jesi Classico Superiore 2013 Rincrocca - La Staffa Il colore è una via di mezzo fra i due predecessori, idem al naso ed in bocca dove però è rimasto piuttosto piatto e con un finale leggermente amarogonolo. Primo assaggio di questo vino e doverosa precisazione: è stato accompagnato a dei crostini imburrati con sopra alici del Cantabrico. Secondo me, come quello che seguirà, questo abbinamento ha penalizzato molto l epercezioni sui vini. Da risentire.




Sarebbe stato meglio quotare per bottiglie, ma non ho molto tempo.

Per quanto riguarda Collestefano 15 il profumo dominante per me era la pera, ma qui probabilmente siamo nel campo delle esperienze soggettive; da buon Modenese della bassa mi sono più familiari le pere delle mele ( non è una battuta ). Credo che la "scomposizione" dei profumi affondi radici profonde nel nostro vissuto.
Non sono tanto sicuro che questa annata non possa evolvere positivamente. Io lo spero. Della 2014 ho un assaggio che risale all'anno scorso, peraltro all'epoca abbastanza deludente. Avrei voluto riprovarlo in questi giorni, ma la cosa buffa è che so di averne in cantina 3-4 bottiglie e non le trovo! Boh.

Anche io giorni fa ho accompagnato un bicchiere di Colle a delle acciughe e il vino di colpo ha accentuato la sensazione di amaro. Non è il suo abbinamento migliore evidentemente.


Dai Gianni, ora non facciamo troppa filosofia sugli odori del vino, andando a cercare radici del vissuto, esperienze d’infanzia e d’adolescenza e quant’altro; o è mela o è pera, non si scappa. Ora però non ci dormo per questa diatriba :mrgreen: .
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Re: LE BEVUTE DI GIUGNO 2016

Messaggioda SommelierSardo » 09 giu 2016 13:02

gianni femminella ha scritto:
darmagi90 ha scritto:
Verdicchio di Matelica 2015 - Collestefano Colore chiarissimo con riflessi verdolini. Profumo non molto intenso e semplice, ma preciso di mela (un po' acerba) e di quella mineralità gessosa che spesso riscontro nel Verdicchio. Bocca leggera, fresca ma di scarsa struttura e persistenza. In bocca scappa proprio via veloce. Cantina da radiare? Direi proprio di no. Magari annata sulla carta più facile di altre, soprattutto per chi, come me, pur vivendo in campagna, di professione fa tutt'altro che il vignaiolo. Già, sulla carta, perché magari in vigna e in cantina per Collestefano si è rivelata ben più complicata. Collestefano rimane un'azienda che mi piace molto ma questa interpretazione la ritengo deludente.

Verdicchio di Matelica 2014 - Collestefano Colore dorato, non molto intenso ma ben più carico del precedente. E dire che il 2014, sempre su quella stramaledetta carta, era stata bollata come annata sfigata... I profumi sono più intensi anche se meno definiti e precisi, sento la nota minerale ed un fruttato che non riesco a descrivere. Poi un po' di fiori, forse camomilla e un filino molto sottile di anice. In bocca ha più peso del precedente ed anche maggiore persistenza, pur confermando una scarsa precisione e definizione aromatica. Non male ma di questa azienda ho ricordi di bevute migliori.

Verdicchio Classico dei Castelli di Jesi Classico Superiore 2013 Rincrocca - La Staffa Il colore è una via di mezzo fra i due predecessori, idem al naso ed in bocca dove però è rimasto piuttosto piatto e con un finale leggermente amarogonolo. Primo assaggio di questo vino e doverosa precisazione: è stato accompagnato a dei crostini imburrati con sopra alici del Cantabrico. Secondo me, come quello che seguirà, questo abbinamento ha penalizzato molto l epercezioni sui vini. Da risentire.




Sarebbe stato meglio quotare per bottiglie, ma non ho molto tempo.

Per quanto riguarda Collestefano 15 il profumo dominante per me era la pera, ma qui probabilmente siamo nel campo delle esperienze soggettive; da buon Modenese della bassa mi sono più familiari le pere delle mele ( non è una battuta ). Credo che la "scomposizione" dei profumi affondi radici profonde nel nostro vissuto.
Non sono tanto sicuro che questa annata non possa evolvere positivamente. Io lo spero. Della 2014 ho un assaggio che risale all'anno scorso, peraltro all'epoca abbastanza deludente. Avrei voluto riprovarlo in questi giorni, ma la cosa buffa è che so di averne in cantina 3-4 bottiglie e non le trovo! Boh.

Anche io giorni fa ho accompagnato un bicchiere di Colle a delle acciughe e il vino di colpo ha accentuato la sensazione di amaro. Non è il suo abbinamento migliore evidentemente.


Con il sapido/quasi salato delle alici, nonostante il burro con tendenza grasso/untuosa a smorzare, bisognerebbe andarci con una buona morbidezza, o il vino ne risulta sì penalizzato...
Oltretutto il Collestefano non ha la morbidezza tra le sue caratteristiche principali... :wink:
2015 non l'ho assaggiato, ma il 2014 mi ha sorpreso perchè me lo aspettavo una ciofeca (pregiudizio sull'annata!) invece non era male per nulla: dritto, sapido e olfattivamente ok, concordo perfettamente con Darmagi. I profumi si delineeranno con il tempo... bevuto sia da magnum sia da 0,75. Tra un paio d'anni, secondo me sarà al top, una bella bevuta dall'ottimo rapporto q/p
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Re: LE BEVUTE DI GIUGNO 2016

Messaggioda kubik » 09 giu 2016 16:21

Una bevuta alla cieca una settimana e più fa, vado a memoria:

Marzani brut 2002, cantina Deidda: niente male questa bolla sarda, 24 mesi, da nuragus e vernaccia mi pare, personalità e carattere, tratto ossidativo intrigante, bolla molto fine e discreto grip, si beve davvero bene, senza dover pensare ad accostarlo ad altro.. A gran prezzo poi.

Arbois savagnin 2007, Domaine de la Pinte: interessante, dovrebbe essere macerativo ci ha detto chi ha portato la buta, il tratto c'è ma molto contenuto, bella freschezza, maturità contenuta, un filo di alcol e larghezza, ma torna al retronasale una sensazione di legno marcante.

Verdicchio di Matelica riserva Cambrugiano 2008, Belisario :
freschezza ed integrità notevole, gli abbiamo dato tutti 3/4 anni. Ha però una "larghezza" pronunciata, l'alcol c'è, la freschezza sembra contenuta, si rileva poco sfaccettato e un pò statico alla beva.

Vina tondonia reserva 1991, Lopez de Heredia:
giallo oro, ha note di maturità ben sottolineate per quanto il legno sia ben trasfigurato, in bocca mantiene la classica sferzata acida in una silhuette di magrezza/drittezza . Ha ancora fierezza ma non mi ha coninvolto.

Chianti classico 1989, Isole e Olena:
un pò oltre, ha gia dato, ferrico, rugginoso, lievemente fungino, si riscatta un po al sorso dove l'acidità è portante e il tannino, pienamente maturo e finissimo ma lievemente amaro, conclude il quadro. scivola via veloce ..

Barolo Broglio RIS 2006, Schiavenza:
alla cieca tutti a pensare ad una mano un pò modernista .. che cantonata, così è la cieca (ma potrebbe aver usato botti grandi nuove quell'anno..)! Il naso va comunque rassenerandosi verso origano e bellissime erbe officianli dopo un pò, in bocca è monolitico nel tannino, un pò amaro e giustamente fiero. Troppo giovane in un annata monster, imballato..

Etna rosso prefiloxera vigna don Peppino 2010, Tenuta delle Terre Nere: grande buta, inaspettatamente anche. Ha il calore e il fiato mediterraneo ma in perfetto equilibrio senza mai strafare ne soprattutto appesantire il sorso, dove mantiene quel bel contrasto e ritmo tra acidità e mineralità che invoglia e trascina. Forse un filo di legno ma inezie nel complesso. In fase di godimento.

Rouge 2003, Chateau Musar: gran bella boccia, naso anche qui maturo nel frutto e nei rimandi mediterranei ma integro, di buona complessità, colpisce in bocca dove ha una forza espressiva di succo e sali notevole senza tralasciare il centro bocca, pieno e polposo, sensualità e gran buona dinamica senza stancare. Anche questo in piena apertura
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Re: LE BEVUTE DI GIUGNO 2016

Messaggioda paperofranco » 09 giu 2016 17:27

gbaenergiaeco10 ha scritto:
Alberto ha scritto:
gbaenergiaeco10 ha scritto:nel pomeriggio saremmo stati da vajra...è sorta la solita discussione sul grande/piccolo produttore...ovviamente da persona intelligente quale è, ha ammesso che da grandi realtà possono venir fuori vini favolosi, ma secondo lui se si parte con le stesse armi tecniche, il piccolo produttore ha un vantaggio, ovverosia può fare dei lavori in vigna e in cantina che il grande produttore, per congeniti motivi organizzativi e logistici, non può permettersi di fare
Se penso ad una realtà di vignaioli veri e sinceri una delle prime cantine che mi viene in mente è quella di Aldo e Milena Vajra.
Faranno 300.000 bottiglie all'anno, a stare larghi...non stiamo mica parlando di Fontanafredda, eh?! :roll:


Certamente, è chiaro peró che per un produttore come rivella anche 300mila bottiglie sono un'infinità (non so se arriva a 11mila)..ma al di là dei numeri vajra ha un approccio che io ho percepito assai distante da quello che nel mio immaginario idilliaco è "il produttore vero e sincero"...diversificazione del prodotto quasi scolastica, tecniche commerciali tutt'altro che improvvisate, e dico questo senza voler togliere una virgola alla qualità dei loro vini..

Provo a lanciare uno spunto di discussione: lasciando stare i vari barolo, Barbera, dolcetto freisa che tra l'altro per me sono uno più buono dell'altro, ma che bisogno c'è di fare il riesling? O un metodo classico col nebbiolo?
Voi questa cosa come la vedete? Una trovata commerciale? Una sperimentazione audace fatta da chi vuole lasciare un impronta
?


Per me Vajra non fa dei vini cattivi, ma personalmente li trovo poco interessanti, a mio gusto.
Penso che questo dipenda anche da una posizione poco felice delle vigne, ad onor del vero.
Mettersi a fare riesling la vedo come una diversificazione dei prodotti, per non focalizzare l'attenzione sul nebbiolo, che più di tanto non può dare in questa cantina. Direi che è un'apprezzabile consapevolezza.
Per inciso, non mi piace neanche il suo riesling.
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Re: LE BEVUTE DI GIUGNO 2016

Messaggioda darmagi90 » 09 giu 2016 17:48

kubik ha scritto:Etna rosso prefiloxera vigna don Peppino 2010, Tenuta delle Terre Nere: grande buta, inaspettatamente anche. Ha il calore e il fiato mediterraneo ma in perfetto equilibrio senza mai strafare ne soprattutto appesantire il sorso, dove mantiene quel bel contrasto e ritmo tra acidità e mineralità che invoglia e trascina. Forse un filo di legno ma inezie nel complesso. In fase di godimento.



Perché inaspettatamente?
I pochi vini della Tenuta delle Terre Nere che ho bevuto mi sono sempre sembrati interessanti.
Hai avuto esperienze negative in passato?
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Re: LE BEVUTE DI GIUGNO 2016

Messaggioda kubik » 09 giu 2016 19:01

darmagi90 ha scritto:
kubik ha scritto:Etna rosso prefiloxera vigna don Peppino 2010, Tenuta delle Terre Nere: grande buta, inaspettatamente anche. Ha il calore e il fiato mediterraneo ma in perfetto equilibrio senza mai strafare ne soprattutto appesantire il sorso, dove mantiene quel bel contrasto e ritmo tra acidità e mineralità che invoglia e trascina. Forse un filo di legno ma inezie nel complesso. In fase di godimento.



Perché inaspettatamente?
I pochi vini della Tenuta delle Terre Nere che ho bevuto mi sono sempre sembrati interessanti.
Hai avuto esperienze negative in passato?


No nessuna precedente negatività, solo assaggi sporadici dei quali non ricordo neanche. È solo che l'ho portata io e semplicemente non immaginavo cosa avrei trovato.. Davvero una bella finezza
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Re: LE BEVUTE DI GIUGNO 2016

Messaggioda Muffato » 09 giu 2016 21:44

darmagi90 ha scritto:
gianni femminella ha scritto:
darmagi90 ha scritto:
Verdicchio di Matelica 2015 - Collestefano Colore chiarissimo con riflessi verdolini. Profumo non molto intenso e semplice, ma preciso di mela (un po' acerba) e di quella mineralità gessosa che spesso riscontro nel Verdicchio. Bocca leggera, fresca ma di scarsa struttura e persistenza. In bocca scappa proprio via veloce. Cantina da radiare? Direi proprio di no. Magari annata sulla carta più facile di altre, soprattutto per chi, come me, pur vivendo in campagna, di professione fa tutt'altro che il vignaiolo. Già, sulla carta, perché magari in vigna e in cantina per Collestefano si è rivelata ben più complicata. Collestefano rimane un'azienda che mi piace molto ma questa interpretazione la ritengo deludente.

Verdicchio di Matelica 2014 - Collestefano Colore dorato, non molto intenso ma ben più carico del precedente. E dire che il 2014, sempre su quella stramaledetta carta, era stata bollata come annata sfigata... I profumi sono più intensi anche se meno definiti e precisi, sento la nota minerale ed un fruttato che non riesco a descrivere. Poi un po' di fiori, forse camomilla e un filino molto sottile di anice. In bocca ha più peso del precedente ed anche maggiore persistenza, pur confermando una scarsa precisione e definizione aromatica. Non male ma di questa azienda ho ricordi di bevute migliori.

Verdicchio Classico dei Castelli di Jesi Classico Superiore 2013 Rincrocca - La Staffa Il colore è una via di mezzo fra i due predecessori, idem al naso ed in bocca dove però è rimasto piuttosto piatto e con un finale leggermente amarogonolo. Primo assaggio di questo vino e doverosa precisazione: è stato accompagnato a dei crostini imburrati con sopra alici del Cantabrico. Secondo me, come quello che seguirà, questo abbinamento ha penalizzato molto l epercezioni sui vini. Da risentire.




Sarebbe stato meglio quotare per bottiglie, ma non ho molto tempo.

Per quanto riguarda Collestefano 15 il profumo dominante per me era la pera, ma qui probabilmente siamo nel campo delle esperienze soggettive; da buon Modenese della bassa mi sono più familiari le pere delle mele ( non è una battuta ). Credo che la "scomposizione" dei profumi affondi radici profonde nel nostro vissuto.
Non sono tanto sicuro che questa annata non possa evolvere positivamente. Io lo spero. Della 2014 ho un assaggio che risale all'anno scorso, peraltro all'epoca abbastanza deludente. Avrei voluto riprovarlo in questi giorni, ma la cosa buffa è che so di averne in cantina 3-4 bottiglie e non le trovo! Boh.

Anche io giorni fa ho accompagnato un bicchiere di Colle a delle acciughe e il vino di colpo ha accentuato la sensazione di amaro. Non è il suo abbinamento migliore evidentemente.


Gli amici di ieri sera sono a Bondeno, quindi le pere del Panaro le conoscono bene anche loro ma anche loro hanno riconosciuto la mela.
Forse la bottiglia o lo stadio evolutivo, è un vino imottigliato da troppo poco tempo...
Sto parlando del Collestefano 2015, ovviamente.

Non ho capito se sei solo originario di Finale o se ci vivi ancora.

Se capiti da quelle parti, fammi un fischio, di Collestefano 2014 devo averne ancora 7 o 8 bottiglie e so esattamente dove sono :mrgreen:

Da casa mia a Finale sono circa 30 minuti.

Sono in zona anch'io , Crevalcore, ci metterei anche il 2012 e il 2013
e qualche Sorbara tanto per fare un bel trip acido :mrgreen:
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Re: LE BEVUTE DI GIUGNO 2016

Messaggioda alleg » 09 giu 2016 23:07

Rosato maria pia castelli 2012: più rosso che rosato. Buona acidità ma dolcezze eccessive. Pesante, non piaciuto.

Friulano 2014 i clivi: semplice ma sempre molto piacevole anche nella tremenda2014... averne...
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Re: LE BEVUTE DI GIUGNO 2016

Messaggioda CiccioCH » 10 giu 2016 10:53

Vernaccia di S.Gimignano Fiore 2010
Nocciola, fiori Bianchi ed una leggera mineralità sassosa al naso. In bocca è fresco e piacevole. Lascia un gradevole retrogrusto ammandorlato. Bella bottiglia ad un ottimo prezzo.

Barbaresco Castello di Neive S.Stefano Riserva 2004
Delusione. Penso ad una bottiglia non a posto. Frutta matura al naso con un leggero tocco di erbe officinali. Il tutto però dà una sensazione di cotto, dove le parte fresca manca quasi totalmente. in bocca stesse sensazione, con la sensazione però che andava aperto prima e servito con qualche grado in meno. Perchè l'ultimo bicchiere dava segni ri ripresa. Da riprovare perchè avevo grandi aspettative. :?
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Re: LE BEVUTE DI GIUGNO 2016

Messaggioda Alberto » 10 giu 2016 10:59

alleg ha scritto:Friulano 2014 i clivi: semplice ma sempre molto piacevole anche nella tremenda2014... averne...

Per curiosità, che etichetta aveva? Si chiamava solo Friulano senza ulteriore specifica (San Lorenzo, San Pietro)? Come 2014 non so cosa è uscito/uscirà dall'azienda.
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Re: LE BEVUTE DI GIUGNO 2016

Messaggioda alleg » 10 giu 2016 11:56

Alberto ha scritto:
alleg ha scritto:Friulano 2014 i clivi: semplice ma sempre molto piacevole anche nella tremenda2014... averne...

Per curiosità, che etichetta aveva? Si chiamava solo Friulano senza ulteriore specifica (San Lorenzo, San Pietro)? Come 2014 non so cosa è uscito/uscirà dall'azienda.


Non ricordavo facessero diversi cru sul friulano "base", per questo non ho citato. Dovrebbe essere San Pietro.
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Re: LE BEVUTE DI GIUGNO 2016

Messaggioda kubik » 10 giu 2016 12:30

CiccioCH ha scritto:
Barbaresco Castello di Neive S.Stefano Riserva 2004
Delusione. Penso ad una bottiglia non a posto. Frutta matura al naso con un leggero tocco di erbe officinali. Il tutto però dà una sensazione di cotto, dove le parte fresca manca quasi totalmente. in bocca stesse sensazione, con la sensazione però che andava aperto prima e servito con qualche grado in meno. Perchè l'ultimo bicchiere dava segni ri ripresa. Da riprovare perchè avevo grandi aspettative. :?

Posso assicurarti che trattasi di bottiglia sfortunata,
bevuta una ad aprile, "strepitosa"!!
Anzi corro a cercarne ancora :mrgreen:
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Re: LE BEVUTE DI GIUGNO 2016

Messaggioda gbaenergiaeco10 » 10 giu 2016 13:08

Valpolicella classico superiore casalvegri ca la bionda 2013
Non mi è piaciuto per niente..un sentore di incenso molto carico e poco altro..in bocca un'acidità fastidiosa, che rendeva la beva scialba senza struttura..ho avuto le stesse impressioni quando mi è malauguratamente capitato di bere alcuni morellino di scansano di quarta categoria..può anche essere che dietro questa delusione si nasconda una cattiva conservazione della bottiglia (l'ho comprata da signorvino, tenuta in verticale esposta per chissà quanto)..

A proposito di signorvino, che ne pensate? Ne hanno aperto uno vicino casa mia, l'assortimento non sembra male..i prezzi me li devono spiegare (160 euro un amarone Bertani del 2000 :shock: )

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Re: LE BEVUTE DI GIUGNO 2016

Messaggioda Vinos » 10 giu 2016 14:01

Alcune bottiglie sono conservate abbastanza bene( frigo-cantina) altre alla cazzo temperature altissime ed in piedi. Per alcuni vini i prezzi sono esagerati, per altri i prezzi sono buoni, esempio i vini di schiavenza , o valpo e rosso dei pepi di quintarelli ecc..considerando che li bevi li hanno un buon prezzo.
Ma vivi in veneto?
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Re: LE BEVUTE DI GIUGNO 2016

Messaggioda gbaenergiaeco10 » 10 giu 2016 15:18

Vinos ha scritto:Alcune bottiglie sono conservate abbastanza bene( frigo-cantina) altre alla cazzo temperature altissime ed in piedi. Per alcuni vini i prezzi sono esagerati, per altri i prezzi sono buoni, esempio i vini di schiavenza , o valpo e rosso dei pepi di quintarelli ecc..considerando che li bevi li hanno un buon prezzo.
Ma vivi in veneto?


In provincia di Varese, why?
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Re: LE BEVUTE DI GIUGNO 2016

Messaggioda Vinos » 10 giu 2016 15:54

Perchè la maggior parte dei signorvino sono nel veneto e visto che qui va molto volevo capire se sta avendo lo stesso successo anche da altre parti....

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