

Nel bicchiere

Ludi ha scritto:Vodopivec, Vitovska Origine 2009: i vini di Paolo mi piacciono immensamente, ma questo mi è piaciuto più degli altri. Iodio e salsedine, cappero e sottobosco, erbe aromatiche e ruggine. Mare e terra dura del Carso in un bicchiere.
alleg ha scritto:Blanc di Buri 2009 meroi: ottimo chardonnay italico caratterizzato da nette note di burro nocciolato ed erbe di campo. Vaniglia per fortuna inesistente, avrebbe comproamesso tutto.
alleg ha scritto:I clivi Merlot Galeae 2004: oltre il punto ottimale di beva ma comunque affascinante. Frutto completamente sparito, vira su tabacco e foglie secche. Decadente ma con molto stile.
Alberto ha scritto:alleg ha scritto:Blanc di Buri 2009 meroi: ottimo chardonnay italico caratterizzato da nette note di burro nocciolato ed erbe di campo. Vaniglia per fortuna inesistente, avrebbe comproamesso tutto.
C'è sicuramente dentro un po' di chardonnay, ma la composizione in genere può variare in base all'annata, e di certo non è in purezza.alleg ha scritto:I clivi Merlot Galeae 2004: oltre il punto ottimale di beva ma comunque affascinante. Frutto completamente sparito, vira su tabacco e foglie secche. Decadente ma con molto stile.
Propendo seriamente per una boccia difettosa...un Galea (senza la e finale) del 2004 in forma certamente mantiene frutto e freschezza.
Ziliovino ha scritto:
Sciampagnata alla cieca, piccoli produttori:
Champagne Brut 2006 – Diebolt-Vallois. Frutta gialla, leggera spezia, bocca equilibrata, elegante, finanche pettinata, ma beverina e piacevole anche se manca un po’ di carattere e allungo.
Champagne la Closerie Extra Brut – Jerome Prevost. Sboccatura 2012. Inizialmete un po’ sporchino, ha un profilo molto particolare con pepe bianco e note leggermente vegetali, la bocca è invece squilibrata, bolla grossolana, leggero ritorno di note boisé, cortino… Spero tanto in una bottiglia sfortuna, altrimenti visto il prezzo è tristarello.
Intruso, da produzione artigianale non in commercio di metodo classico, da zona montana in provincia di Bergamo… incredibilmente non ha sfigurato, molto meglio di tanti Franciacorta.
Champagne Les Haut Meauniers 2008 – Emmanuel Brochet. Profilo più maturo e compiuto, sui frutti rossi, leggera spezia, deciso ritorno fruttato in bocca, buona freschezza e lunghezza.
Champagne Brut 1993 – Goutorbe. Da maison a me sconosciuta, andava bevuto qualche anno fa, anche se ancora potabile.
Champagne Grande Reserve Extra Brut – Dehours. Piacevole e ben fatto, anche se forse semplice ha tutte le cose al suo posto e si lascia bere bene.
Champagne La Matinale 2003 – Tarlant. Teso e fresco, ma piuttosto chiuso, e dirà poco. Brutta copia di altra bottiglia bevuta tempo fa e ben più convincente/performante. Peccato.
Champagne Hugues de Coulmet Brut – Pierre Moncuit. Agrumato, sapido e lineare nell’espressione, molto beverino. Assaggiato in azienda m’era sembrato più banale. Da vigne della cote de Sezanne se non sbaglio.
Champagne Les Vignes de la Vallée Brut – Dehours. Sboccatura 2013. Di buona struttura, mi è parso però semplice e con bolla non finissima. Mi ha convinto di più il base…
Champagne Demi-sec – Marie Noelle Ledru. Qui si casca sempre bene, espressivo, sul mandarino e scorza d’agrume, si sente la struttura di Ambonnay, bell’equilibrio tra acidità e freschezza.
Mosel Urziger Wurzgarten Riesling Auslese 2009 – Merckelbach. Tappo…
Smarco ha scritto:erano stessa degorgiatura?
landmax ha scritto:Smarco ha scritto:erano stessa degorgiatura?
Ma esiste in italiano "degorgiatura"? In ogni caso, se anche fosse, espressione davvero orrenda... senz'offesa ovviamente!![]()
Patatasd ha scritto:Ieri solita bevuta carbonara in quel di Parma
Cupole di Trinoro 2000
Piaciuto parecchio tra note di resina e macchia mediterranea, più sottile ed elegante, trovo che sia in questo momento in ottima forma, anche se alcuni al tavolo dicevano che era in fase declinante.
gbaenergiaeco10 ha scritto:Devo dire che invece la 2013 mi ha lasciato un po' così..troppo sussurrata
..innanzitutto è la cantina di "Arceto" . Poi non mi sorprende il tuo giudizio, in quanto da qualche anno non è più il Migliolungo che in tanti consideravano il niglior Lambrusco in circolazione. Cosa è successo? Chi lo sa . Non è più quello di prima e "la concorrenza" ha migliorato in maniera esponenziale...Spectator ha scritto:..Lambrusco/Emilia,vigna Migliolungo 2015,Cantina Arcete.Oggi a pranzo..leggermente fresco:rosso rubino vivo,naso di frutta rossa un po' acerba ,si sentiva una leggera fermentazione ; bocca secca,fresca,nervosa ma nn acidula come suggeriva il naso,tannini soffici e leggeri;vinello che scorre via piacevolmente, manco mi ero accorto che bottiglia fosse finita ;peccato nn averlo abbinato ad una fetta di salame di Felino ed un tocco di Parmigiano.Pagato meno di una birra..semiartigianale : 6eur..o giu' di li.