Sciampagnata alla cieca, piccoli produttori:
Champagne Brut 2006 – Diebolt-Vallois. Frutta gialla, leggera spezia, bocca equilibrata, elegante, finanche pettinata, ma beverina e piacevole anche se manca un po’ di carattere e allungo.
Champagne la Closerie Extra Brut – Jerome Prevost. Sboccatura 2012. Inizialmete un po’ sporchino, ha un profilo molto particolare con pepe bianco e note leggermente vegetali, la bocca è invece squilibrata, bolla grossolana, leggero ritorno di note boisé, cortino… Spero tanto in una bottiglia sfortuna, altrimenti visto il prezzo è tristarello.
Intruso, da produzione artigianale non in commercio di metodo classico, da zona montana in provincia di Bergamo… incredibilmente non ha sfigurato, molto meglio di tanti Franciacorta.
Champagne Les Haut Meauniers 2008 – Emmanuel Brochet. Profilo più maturo e compiuto, sui frutti rossi, leggera spezia, deciso ritorno fruttato in bocca, buona freschezza e lunghezza.
Champagne Brut 1993 – Goutorbe. Da maison a me sconosciuta, andava bevuto qualche anno fa, anche se ancora potabile.
Champagne Grande Reserve Extra Brut – Dehours. Piacevole e ben fatto, anche se forse semplice ha tutte le cose al suo posto e si lascia bere bene.
Champagne La Matinale 2003 – Tarlant. Teso e fresco, ma piuttosto chiuso, e dirà poco. Brutta copia di altra bottiglia bevuta tempo fa e ben più convincente/performante. Peccato.
Champagne Hugues de Coulmet Brut – Pierre Moncuit. Agrumato, sapido e lineare nell’espressione, molto beverino. Assaggiato in azienda m’era sembrato più banale. Da vigne della cote de Sezanne se non sbaglio.
Champagne Les Vignes de la Vallée Brut – Dehours. Sboccatura 2013. Di buona struttura, mi è parso però semplice e con bolla non finissima. Mi ha convinto di più il base…
Champagne Demi-sec – Marie Noelle Ledru. Qui si casca sempre bene, espressivo, sul mandarino e scorza d’agrume, si sente la struttura di Ambonnay, bell’equilibrio tra acidità e freschezza.
Mosel Urziger Wurzgarten Riesling Auslese 2009 – Merckelbach. Tappo…