Messaggioda Ludi » 28 mar 2016 09:51
A&M Tissot, Cremant du Jura BBF: non elegantissimo nè lunghissimo, ma ha freschezza da vendere ed una rusticità in certo qual modo interessante.
Lino Maga, Montebuono 2010: un piccolo Barbarcarlo, con un naso veramente ammaliante nei sentori golosissimi di frutta e confettura, mirabile nella speziatura dolce. Percepibile carbonica, è molto asciutto (Maga lo direbbe "amaro"). Decisamente piaciuto.
Vodopivec, Vitovska 2009: amo molto i vini di Paolo, e questo non fa eccezione, con note bellissime di bergamotto, zafferano e zenzero candito, ed una bocca pulita, rigorosa.
Le Potazzine, Rosso di Montalcino 2012: ottimo e dissetante, fantastico su una costata alla griglia.
Argiano, Solengo 1999: classe ed eleganza, un frutto ancora integro pur in un quadro ovviamente terziarizzato. Territoriale e privo di concessioni alla ruffianità di certe bituriche toscane.
Benanti, Il Musico 2009: buon moscato, molto fresco e dalla beva sciolta. Ha il solo limite di una chiusura un po' brusca.
Vouette & Sorbée, Fidéle deg. 01/14: la scuola di Selosse si sente in un naso molto ossidativo in stile, ricco anche nel colore (sembra un rosé), ripreso poi da una freschezza citrina estrema in bocca. Molto, molto piaciuto.
Collecapretta, Terre dei Preti 2012: inevitabile, per il richiamo stilistico, il paragone con la Vitovska del giorno prima, vinto decisamente da quest'ultima. Non che il Trebbiano Spoletino sia cattivo, tutt'altro, ma la rusticità è evidente e l'alcol un po' squilibrato.
Sorrel, Hermitage Le Greal 1997: splendido. Sorrel fa vini delicati, forse i più borgognoni tra gli Hermitage, e qui, a diciannove anni di età, da il meglio di se, con un frutto croccante e maturo che si accompagna a goudron, camino spento, terra bagnata. Grandissimo.
Ferrando, Caluso Passito : molto buono, si sente la mano del produttore nei nitidi richiami di bergamotto e cereali.