LE BEVUTE DI FEBBRAIO 2016

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balzac
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Re: LE BEVUTE DI FEBBRAIO 2016

Messaggioda balzac » 12 feb 2016 17:41

picenum ha scritto:Serata con forumisti poco scriventi… dato che questa piattaforma c’ha fatto conoscere mi sembra doveroso riportare qualche nota:
Cazals G.C. Cuvèe vive, piaciuto tantissimo. Mutevole, grande finezza ma anche bella acidità. Salinità da vendere.
Drappier Brut millésime exception 2006, Bottiglia che si concede poco, dove la quota del P.N. e prevalente sia al naso che in bocca. Pecca di mineralità direi bolla molto “vinosa” ma cmq bella persistenza su note quasi pepate.
Valentini trebbiano 2012, nulla da aggiungere a quanto si è già detto. Una conferma.
Amiot MSD 2011, Giovane, tanto. Parte piuttosto chiuso aprendosi molto di più a fine serata. Tannino fine con corpo, spezie e frutta rossa che lo rendono per me un ottimo vino da tutto pasto.
Margò Fiero bianco 2013 vino che a me piace molto in questa annata. Grechetto con breve macerazione. Dentro ci ritrovi di tutto, dall’agrume all’erbaceo, bella spina acida mai fastidiosa, quasi tannico, centro bocca avvolgente e finale persistente.
Testalonga bianco 2011, purtroppo ha pagato pegno di una serata anarchica. Un vino che bisogna aspettare nel bicchiere, lasciarlo stare, dargli il giusto tempo che purtroppo non ha avuto. Eleganza e note salmastre non hanno fatto in tempo ad arrivare. Mi spiace per chi non l’aveva mai bevuto.
Bressan Rosantico 2012, 20ql/ha pochissime bottiglie sul mercato. Scontroso come il suo artefice. Ma Vino con la maiuscola. Anche lui ha peccato di gioventù con qualche crudezza di troppo. Ma nel bicchiere era vivo, si muoveva, scalpitava, meno accondiscendente della 2011 in cui la fragolina più accentuata facilitava di più la beva, ma il floreale che cela è fantastico e la persistenza idem. Concedetemi poi una digressione sulla fascinosità di come si presenta nel bicchiere… colore bellissimo.
Schaefer G.D. Auslese 2010, un vino troppppppo giovane. Tanto residuo a sovrastare la parte acido-minerale. Cmq bell’idrocarburo e tanta materia.
Vina Gravonia 2005, “si conferma un vino interessante, grazie soprattutto ad una provvidenziale vena acida di ritorno; tuttavia pareva imbrigliato, quasi ingessato nel suo estremo e malcelato tecnicismo”.
Podium 2009, un grandissimo vino italiano, tra i migliori q/p che abbiamo. Mi limito nel dire che l’equilibrio tra le parti di questo vino ha pochi eguali.
Monteraponi s.a., senza slanci eccessivi, ben fatto; la sua forza per me è di essere un vino gastronomico a 360°. Piaciuto.
Lupicaia 2006, Chi l’ha trovato “strano”, chi “troppo non ricordo cosa …” per me un vino ben fatto, carnoso, terroso-erbaceo, grande beva, bella persistenza… appagante.
Coppo Ris. Brut 2007… aiuto.
Gattinara Travaglini 1986… colore quasi andante, a primo acchitto avrei pensato brodettato ed invece no. Ancora vitale, certo l’acidità è al limite ma la liquirizia, un po’ di caffè, anche un poco di frutta secca. Insomma c’era ed è arrivato… se penso che al tavolo c’era gente più giovane….
Contini Vern. Ris. 1978, quasi quarant’anni…questi sono vini incredibili! Per rispetto di anzianità vino della serata, vivissimo, colore leggermente ambrato lucente, naso variegato dalla noce a tutta la frutta secca, a guscio, etc, mediterraneo, terra e mare, sorretto da un’importante nota salmastra, finale da record. Bello. C’avrei voluto un burro e alici come si deve.

Se qualcuno volesse aggiungere... alla prossima.


sottoscrivo quasi alla lettera...
soprattutto la mia citazione... :lol: :lol: :lol:
La tradizione è la custodia del fuoco, non l'adorazione della cenere.
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gianni femminella
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Re: LE BEVUTE DI FEBBRAIO 2016

Messaggioda gianni femminella » 12 feb 2016 19:36

picenum ha scritto:Serata con forumisti poco scriventi… dato che questa piattaforma c’ha fatto conoscere mi sembra doveroso riportare qualche nota:

... etc.



Bravo :wink:

Scrivi di più mi raccomando.
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Re: LE BEVUTE DI FEBBRAIO 2016

Messaggioda videodrome » 12 feb 2016 20:28

arnaldo ha scritto:Immagine
A bottiglia coperta l'ho bocciato. mi faceva cagare. a bottiglia scoperta vino della serata. :D :D :D Ho spiegato nel thread dedicato.da ribere tra non meno di 5 anni.ora per i sensibili al legno, astenersi vigorosamente,. :D :D

Buveur d'etiquettes....
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Re: LE BEVUTE DI FEBBRAIO 2016

Messaggioda picenum » 13 feb 2016 11:32

balzac ha scritto:sottoscrivo quasi alla lettera...
soprattutto la mia citazione...

la tua disamina dello spagnolo è stata perfetta.
gianni femminella ha scritto:Bravo

Scrivi di più mi raccomando.

direi minimo purtroppo. complimenti a te che stai facendo un bel lavoro sul verdicchio... a tal proposito podium 2009 veramente da applausi.
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Re: LE BEVUTE DI FEBBRAIO 2016

Messaggioda lucuzzu » 13 feb 2016 11:50

Grazie ad Emidio per lo Jalisse style...quoto anche io praticamente tutto, hai centrato direi pienamente un pensiero comune.

Quoto Podium, verso fine serata era da :shock: .
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Re: LE BEVUTE DI FEBBRAIO 2016

Messaggioda vinogodi » 13 feb 2016 12:23

...ieri sera , all'Antica Osteria della Pesa di Piacenza , straordinaria serata con mangiata e bevuta davvero di livello eccezionale . Cosa?

Aperitivo : Champagne Sadi Malot Brut . E' affilato , floreale e tesissimo. Aperitivo piacevole come pochi :D :D :D .

Poi:
Entrée:
coppa di maiale nero tagliata al coltello

1° antipasto:
Crema di piselli con tuorlo fritto, germogli, coriandoli di pancetta e polenta soffiata

2° antipasto:
Noci di capesante con cuori di carciofi, spuma di patate affumicate e pistacchio
con batteria di Champagne composta in:
- Riserva del Fondatore Giulio Ferrari 2004 (ringer) :D :D :D : da solo è ricco e opulento, bellissima dotazione di frutta bianca, bocca felicissima. Peccato che dopo siano arrivati....
- Champagne Millesimé 2004 Laherte Freres : esplosivo al naso , affilato come una lama, balsamico e floreale :D :D :D :D
- Champagne Blanc de Blanc Comte Tattinger 2005 : piaciuto ai tradizionalisti della piacioneria, personalmente mi è piaciuto più del Dom Perignon, più intenso di fiori e minerale, con bocca fresca e stimolante. Piacione si, ma caspita... :D :D :D :D
- Champagne Clos Cazals Millesimé 2004 : monumentale , profumo di frutta bianca, mazzo di fiori aperto, nentuccia . Senz'altro vino della batteria e sul podio della giornata ... :D :D :D :D :)


1° primo:
Spaghettoni di grano duro con cozze, pomodorini, capperi e pane tostato

2° primo:
Gnocchi di rape rosse con crema di broccoli, calamari e maionese al nero

Con piccola carrellata di Champagne Vintage :
- Philippart RD 1995 : o lo ami o lo odi. Comincio a prenderci personalmente gusto sulla mano e buona parte dei presenti l'ha apprezzato incondizionatamente affascinati dalla nota di crema Chantilly, cognac nobile e crosta di pane tostata. La bocca ancora fresca e piena, suadente e carezzevole... :D :D :D :)
- De Venoge Cuvée Louis XV 1996 : impressionante l'integrità , sapidità e note marine di questo vino che ha sconclusionato un pò tutti. Con il pesce dei due primi da urlo. Colore dorato , bocca cremosa e indecentemente graffiante ... :D :D :D :D
- Egly Ouriet VP : sempre lui, sempre ricco e ammiccante, ha un naso di confettura di pere splendido, crema pasticcera e frutta gialla a go go. Bocca assolutamente rilevante :D :D :D :)
- Dom Ruinart 1998 : continuo ad amare visceralmente , con grande conferma, l'annata 1998 che si sta proponendo in maniera fantastica. Forse il miglior Dom Ruinart dell'ultimo lustro. E' dorato chiaro, ha i profumi di miele e mela matura, melone bianco con civettuola frutta secca. Bocca monumentale , grandissimo vino :D :D :D :D

Secondo:
Tataki di tonno con cipolle rosse in agrodolce, mele verdi, crescione e mandorle
con:
- Dom Perignon 2004 ... sempre buono appena messo nel bicchiere, luminoso per linearità ma semplicità rispetto ai vini successivi ( e tanti precedenti) , tanto per dire il livello delle bolle di ieri sera. Abbastanza floreale, abbastanza intenso nei profumi, abbastanza ricco di sensazioni di frutta fresca. In bocca abbastanza fresco, abbastanza morbido, abbastanza ... si insomma , da solo sarà un classico , ma come personalità è stato ...abbastanza sovrastato :D :D :D :)
- Selosse Initial : è bello , è piacevole, è fruttato, è cremoso, ha note di pane d'Altamura splendide ... è Selosse ... :D :D :D :D
- Le Cran "Instant" Bereche Millesimé 2004 ... è mostruso. Nessuno voleva crederci e solo vicino a Krug (che ne ha retto il passo) e Dom Perignon (che ha , sensorialmente, schiacciato) ha mostrato che era vero , quel liquido giallo oro pallido nel bicchiere. Esplosivo al naso, di grande efficacia floreale e balsamica, mineralissimo e gessoso, coquillage e silicati. Bocca ampia, quasi carnosa , fresca e corroborante. In pochi lo conoscevano in questa versione , ma tutti concordi a metterlo sul podio della serata :D :D :D :D :)
- Krug Grande Cuvée : ha gareggiato fino in fondo con Bereche per la palma , ma come si fa a raccontare un vino che pur bevendolo (non solo io) spesso , sempre, dico sempre, ti ruba un "oh" di stupore che si perpetra come rito pagano da decenni? Oro deciso con bolle soffuse, dosaggio meraviglioso che rimanda al pane casereccio al forno, alla crema pasticcera con granella di mandorle, alla pesca gialla. Grazie al cazzo, direte voi... :D :D :D :D :)

Dessert:
Panna cotta con salsa ai mirtilli, sale affumicato, scorza di limone candito e basilico fritto... con Champagne Demi sec (rarità) Marie Noelle Ledru ... mica facile trovare un "quasi" blanc de noir demi sec... e con queste caratteristiche. Dolce non dolce, acidità incredibile, struttura possente e bocca ... morbidissima . Vino decisamente non da dessert ma da fuori pasto, da conversazione. Micidiale il finale pulente :D :D :D :)

IN definitiva: connubio straordinario ed equilibratissimo fra grande bevuta e grandissima cucina. Quando l'insieme supera oltremodo gli episodi singoli : serata + vini (+ compagnia di eccezionali gaudenti) :D :D :D :D :D
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Re: LE BEVUTE DI FEBBRAIO 2016

Messaggioda Ziliovino » 13 feb 2016 13:11

Rosso di Montalcino 2005 – Salvioni. Finalmente ho trovato un vino di Salvioni pienamente convincente: energico e goloso, è ancora giovane e fruttato, anche se il lato speziato, con anche un leggero cuoio si fa sentire. Succoso in bocca, si fa sentire ancora il tannino. Mancava un pelo di struttura in più e poteva essere tranquillamente un Brunello.

Gutturnio Superiore Vignamorello 2012 – La Tosa. Mi aspettavo un vino più esplosivo e rustico, invece il bel naso fruttato c’è ma è anche bello elegante, leggera speziatura dolce, anche in bocca non è prorompente, necessita comunque di parecchia aria per espremersi appieno e risvegliare un po’ di tannino. Piaciuto.

Vallée d’Aoste Fumin 2013 – Feudo di San Maurizio. Fruttini rossi a go-go, e speziatura che vira decisamente sui toni erbacei, in bocca acidità decisa, corpo scarso. Nel complesso un po’ squilibrato, acerbo…

Barbera d’Alba Superiore 2000 – Hillberg-Pasquero. Ancora integra e fruttata, con una bella ciliegiona e frutti rossi e più scuri a fare da contorno, speziatura che vira sul leggero cuoio, bocca irruenta, ovvero mancante di un poco di equilibrio, ma energica, di struttura, ma non manca l’acidità. Gli manca l’eleganza dei grandi, ma è una bella bevuta, meglio del nebbiolo pari annata.
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Re: LE BEVUTE DI FEBBRAIO 2016

Messaggioda gpetrus » 13 feb 2016 13:41

In due serate bevuto barolo Fossati 2000 di Enzo Boglietti .Premetto che non è uno dei miei produttori preferiti per lo stile dei suoi vini. Bt regalata anni fa e aperta giovedi sera : naso intriso di frutta rossa , confettura di more e qualche accenno a erbe aromatiche e macchia mediterranea.....mah.....bocca un filo alcolica e potente.....tutto cambia la sera successiva con la mezza bt rimasta : la confettura si dirada per lasciar spazio a bellisime note di sandalo, legno di cedro e scorza d'anguria......bocca piú esile, alcol sotto controllo con discreta lunghezza finale.....alla fine direi piaciuto parecchio
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Re: LE BEVUTE DI FEBBRAIO 2016

Messaggioda Mike76 » 13 feb 2016 17:43

Immagine

Pascal Cotat - Sancerrre Les Monts Damnés 2010
Il buon, ma soprattutto vecchio, Gianni (@Roland) bollò questo vino come "lama tagliente".#tooricordi?
Ma io non lo definirei così.
Dïàfano all'aspetto, muto all'olfatto.
Poi arriva in bocca e due parole escono dal cuore: la prima è.... equilibrio, la seconda è... cristallino!
Eccerto, profumi sfuggenti, ma in bocca è equilibrato, fine, elagante e...alla fine.. impalbabile.
Può sembrare un difetto, visto che molti (compreso me) valutano la lunghezza di un vino, ma forse l'essenza di questo è il suo essere sfuggente. Ti fa intravedere la potenzialità e poi fugge via timido (bevibilità pericolosa).
Lo appoggio. Grande Cotat.
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Re: LE BEVUTE DI FEBBRAIO 2016

Messaggioda paperofranco » 14 feb 2016 14:16

Venerdì sera, una bellissima bevuta con pochi amici.

Champagne Vieilles Vignes Francaises 2002 Bollinger.
La mia prima volta con questa leggenda. Che dire, un vino meraviglioso che riesce a coniugare in modo mirabile la facilità di beva e il non essere cerebrale con una complessità aromatica non convenzionale ed una profondità gustativa di classe superiore, come solo i grandissimi sanno fare. Un'emozione.

Montrachet 2007 Etiènne Sauzet.
Un'altra prima volta(con l'appellation). Se qualcuno talvolta mi ha letto conosce più o meno la mia posizione super critica verso la Borgogna bianca. Il vino in oggetto è buonissimo, la dimensione di un cru superiore si avverte senza fare troppa fatica a cercarla, niente a che vedere con certe banalità sentite fino ad oggi anche con vini di rango, ma l'emozione qui non scatta, e invece me la sarei aspettata. Grande boccia, ma non può essere solo questa a farmi cambiare la mia idea di fondo.

Clos St.Denis 2002 Dujac.
Perfettamente coerente con lo stile "grappolo intero" senza però quella esuberanza aromatica talvolta eccessiva e quel profilo barocco che mi è capitato di sentire con altri interpreti, e che non amo particolarmente.
Qui, il taglio è più austero, di raffinata eleganza non esibita. In forma smagliante, a mio avviso siamo in un momento di beva felicissimo, e per me è da godere adesso. Gran vino.

Chambertin Clos de Bèze 2008 Rousseau.
Ancora una prima volta. Poco da dire, per me un fuoriclasse assoluto. Ovviamente giovanissimo, sarebbe da risentire come minimo fra cinque anni, ma quando un vino è grande lo è sempre, in ogni momento della sua parabola, anche appena uscito, di questo sono fermamente convinto.
Profumo aristocratico di intensità e ampiezza progressive. Bocca semplicemente sontuosa, per profondità e persistenza retro-gustativa.
Emozionante.
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Re: LE BEVUTE DI FEBBRAIO 2016

Messaggioda picenum » 14 feb 2016 14:44

paperofranco ha scritto:Venerdì sera, una bellissima bevuta con pochi amici.

Champagne Vieilles Vignes Francaises 2002 Bollinger.
La mia prima volta con questa leggenda. Che dire, un vino meraviglioso che riesce a coniugare in modo mirabile la facilità di beva e il non essere cerebrale con una complessità aromatica non convenzionale ed una profondità gustativa di classe superiore, come solo i grandissimi sanno fare. Un'emozione.

Montrachet 2007 Etiènne Sauzet.
Un'altra prima volta(con l'appellation). Se qualcuno talvolta mi ha letto conosce più o meno la mia posizione super critica verso la Borgogna bianca. Il vino in oggetto è buonissimo, la dimensione di un cru superiore si avverte senza fare troppa fatica a cercarla, niente a che vedere con certe banalità sentite fino ad oggi anche con vini di rango, ma l'emozione qui non scatta, e invece me la sarei aspettata. Grande boccia, ma non può essere solo questa a farmi cambiare la mia idea di fondo.

Clos St.Denis 2002 Dujac.
Perfettamente coerente con lo stile "grappolo intero" senza però quella esuberanza aromatica talvolta eccessiva e quel profilo barocco che mi è capitato di sentire con altri interpreti, e che non amo particolarmente.
Qui, il taglio è più austero, di raffinata eleganza non esibita. In forma smagliante, a mio avviso siamo in un momento di beva felicissimo, e per me è da godere adesso. Gran vino.

Chambertin Clos de Bèze 2008 Rousseau.
Ancora una prima volta. Poco da dire, per me un fuoriclasse assoluto. Ovviamente giovanissimo, sarebbe da risentire come minimo fra cinque anni, ma quando un vino è grande lo è sempre, in ogni momento della sua parabola, anche appena uscito, di questo sono fermamente convinto.
Profumo aristocratico di intensità e ampiezza progressive. Bocca semplicemente sontuosa, per profondità e persistenza retro-gustativa.
Emozionante.

come si dice dalle mie parti... 'na caccola :shock:
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Re: LE BEVUTE DI FEBBRAIO 2016

Messaggioda gbaenergiaeco10 » 14 feb 2016 15:13

Bevuta con amici in enoteca ieri sera:

Monte schiavo adeodato 2009 (Montepulciano in prevalenza, merlot e cabernet)
Naso dolce (forse troppo per chi non ama il genere) di buona complessità, frutta rossa, tostature, e una nota animale intensa, decisamente affascinate..in bocca è corposo molto equilibrato, morbido e rotondo..peccato per una nota amarognola che destabilizza un finale comunque persistente..non avrebbe guastato un abbinamento con dolce secchi

Barbera d'asti gaudio "il bergantino" 2013
classico sentore vinoso del barbera ma senza nulla attorno..acidità scissa dal resto..non mi ha convinto per niente
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Re: LE BEVUTE DI FEBBRAIO 2016

Messaggioda Andyele » 14 feb 2016 15:27

paperofranco ha scritto:Champagne Vieilles Vignes Francaises 2002 Bollinger.La mia prima volta


paperofranco ha scritto:Montrachet 2007 Etiènne Sauzet.Un'altra prima volta(con l'appellation


paperofranco ha scritto:Chambertin Clos de Bèze 2008 Rousseau.Ancora una prima volta


Papero ma non hai mai bevuto un cazzo quindi?...ragioni, ragioni ma.... :mrgreen:
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Re: LE BEVUTE DI FEBBRAIO 2016

Messaggioda vinogodi » 14 feb 2016 16:24

Andyele ha scritto:
paperofranco ha scritto:Champagne Vieilles Vignes Francaises 2002 Bollinger.La mia prima volta


paperofranco ha scritto:Montrachet 2007 Etiènne Sauzet.Un'altra prima volta(con l'appellation


paperofranco ha scritto:Chambertin Clos de Bèze 2008 Rousseau.Ancora una prima volta


Papero ma non hai mai bevuto un cazzo quindi?...ragioni, ragioni ma.... :mrgreen:
... dopo anni di passione , bisogna pur cominciare , a bere bene . D'ora in poi può solo migliorare. Complimenti per la bevuta (...e con VVF 2002 sei già vicino ai vertici della tipologia...) 8)
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Re: LE BEVUTE DI FEBBRAIO 2016

Messaggioda vinnae » 14 feb 2016 16:36

vinogodi ha scritto:...ieri sera pizza con la famiglia. Cosa abbiamo bevuto?
...di colore giallo relativamente chiaro, con bei riflessi dorati. La spuma è ricca , rigogliosa, persistente ed allegra . Non tarda però a scemare nel bicchiere , rimanendo un perlage continuo e rigoroso, ma mai discutibile dal punto di vista della stimolazione dei recettori palatali (plus). Il naso devo ammettere non trascendentale , per intensità, ma , purtroppo , la temperatura molto fredda di servizio ne ha compresso , almeno di primo acchito, l'esuberanza olfattiva (che, in realtà , non c'è mai stata) . Con l'ossigenazione e il riscaldamento del liquido, si notavano civettuole sensazioni di luppolo , ma molto flebili, con contorni di frumento e stoppia estiva (quel che rimane dopo la mietitura primoestiva) . Qualche accenno floreale, di androceo di cucurbitacea, ne migliorava lo spettro olfattivo. La bocca decisamente fresca, retrogusto amarognolo, appagante . Cosa?
Spina media Peroni Nastro Azzurro :
Gradazione 4,8°
Temperatura di servizio : 4,6 °C
Volume 50 cc (boccale con manico laterale, non era né Riedel né Spiegelau , per gli amanti del genere va specificato )
Affinamento : 27 gg in fusto di acciaio

Potresti descrivere anche la pizza per cortesia?
Succede sempre qualcosa di bello intorno ad una bottiglia di Champagne.......
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Re: LE BEVUTE DI FEBBRAIO 2016

Messaggioda vinogodi » 14 feb 2016 21:05

vinnae ha scritto:
vinogodi ha scritto:...ieri sera pizza con la famiglia. Cosa abbiamo bevuto?
...di colore giallo relativamente chiaro, con bei riflessi dorati. La spuma è ricca , rigogliosa, persistente ed allegra . Non tarda però a scemare nel bicchiere , rimanendo un perlage continuo e rigoroso, ma mai discutibile dal punto di vista della stimolazione dei recettori palatali (plus). Il naso devo ammettere non trascendentale , per intensità, ma , purtroppo , la temperatura molto fredda di servizio ne ha compresso , almeno di primo acchito, l'esuberanza olfattiva (che, in realtà , non c'è mai stata) . Con l'ossigenazione e il riscaldamento del liquido, si notavano civettuole sensazioni di luppolo , ma molto flebili, con contorni di frumento e stoppia estiva (quel che rimane dopo la mietitura primoestiva) . Qualche accenno floreale, di androceo di cucurbitacea, ne migliorava lo spettro olfattivo. La bocca decisamente fresca, retrogusto amarognolo, appagante . Cosa?
Spina media Peroni Nastro Azzurro :
Gradazione 4,8°
Temperatura di servizio : 4,6 °C
Volume 50 cc (boccale con manico laterale, non era né Riedel né Spiegelau , per gli amanti del genere va specificato )
Affinamento : 27 gg in fusto di acciaio

Potresti descrivere anche la pizza per cortesia?
...è passato qualche giorno, c'ho da rimembrare... :lol:
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Re: LE BEVUTE DI FEBBRAIO 2016

Messaggioda AedesLaterani2012 » 15 feb 2016 00:09

Kellerei Terlan, Alto Adige Terlaner Weissburgunder (2002); L13191 di 3.340 btt. prodotte.
Avrei dovuto aprire questa bottiglia non prima del 2020, ma non ce l'ho fatta. Troppo curioso di testarne il potenziale. Di vino bianco evoluto questo 'Terlaner Weissburgunder' della linea "Rarità" non ha ancora nulla. Un vino davvero godurioso: burroso, morbido, fresco, straordinariamente giovane, nonostante la decennale permanenza in acciaio sui lieviti fini; una vinificazione che ha mantenuto integri i profumi del pinot bianco. Difatti alla seconda olfazione esce fuori la caratteristica fragranza di questo vitigno c.d. "neutro": delicatamente fruttata (pesca bianca) e floreale (un mazzetto di tuberose). Nella retro-olfattiva solo timidi accenni delle note più penetranti ed incisive, riconducibili alla disarmante gioventù del vino (erbe aromatiche) ed al terreno a scheletro prevalente (accenni di note minerali, 'pietra focaia' su tutte), sulle "terrazze porfiretiche" del Monte Zoccolo.
Il sorso scorre in souplesse, quasi velluto al palato, e non ti accorgi minimamente della gradazione alcolica (13,5%); così la bottiglia in frigo non ci torna. Chiude lungo e preciso nei richiami gusto-olfattivi, coniugando alla cremosità una ricca spalla acido/sapida, senza andare in affondo come il "cugino" 'Vorberg', affilato e deciso, su toni spiccatamente salmastri e minerali. La parola d'ordine qui resta 'EQUILIBRIO', ed ogni elemento si svela con composta, elegante misura.
Abbinato con gnocchi al formaggio. Per ora :D :D :D :D, perché come scrive (giustamente) il Papero: "Un grande vino è grande sempre".
Honni soit qui mal y pense
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Re: LE BEVUTE DI FEBBRAIO 2016

Messaggioda gbaenergiaeco10 » 15 feb 2016 01:31

trebbiano Valentini 2012

Prima volta che testavo il Valentini..onestamente sono rimasto un po' deluso..caffè tostato (quasi bruciacchiato) che dominava sugli altri profumi..deboli sentori di zafferano e burro..al palato nulla da dire..acidità e alcol in simbiosi, un finale fresco che rievoca timo e camomilla..peccato per quelle tostature troppo invadenti..

Domanda: il tappo mi è sembrato eccessivamente umido..che mi sia capitata la bottiglia sbagliata? O si tratta di una prerogativa dei vini di Valentini, quella di emozionare imprevedibilmente nel bene e nel male?
Lorenzo
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Re: LE BEVUTE DI FEBBRAIO 2016

Messaggioda AedesLaterani2012 » 15 feb 2016 07:25

gbaenergiaeco10 ha scritto:trebbiano Valentini 2012

Prima volta che testavo il Valentini..onestamente sono rimasto un po' deluso..caffè tostato (quasi bruciacchiato) che dominava sugli altri profumi..deboli sentori di zafferano e burro..al palato nulla da dire..acidità e alcol in simbiosi, un finale fresco che rievoca timo e camomilla..peccato per quelle tostature troppo invadenti..

Domanda: il tappo mi è sembrato eccessivamente umido..che mi sia capitata la bottiglia sbagliata? O si tratta di una prerogativa dei vini di Valentini, quella di emozionare imprevedibilmente nel bene e nel male?


Bella domanda; certo, non so quanto fosse imbibito quel sughero, ma per "eccessivamente" non avrei termini di paragone, se non riferendomi ad annate vintage. Tra l'altro parliamo di sugheri 'ad espansione', se hai notato, con pochi mesi di vita sulle spalle... Boh, bottiglia non a posto?
Se comparo queste note alle mie di gennaio (?), (sembrerebbe che) abbiamo bevuto due vini diversi (non è un giudizio di valore il mio, intendiamoci! :wink: ): il tuo appare decisamente più evoluto con profumi terziari in evidenza (addirittura il sentore di goudron che ricorda le sfumature di "bruciacchiato", per l'appunto); invece l'odore di tostatura "invadente" che ricorda il caffè, fra le note iniziali, mi fa venire in mente la tostatura del legno grande e la trasformazione del furfurale in fase fermentativa. Il "debole sentore" di burro rimanda al diacetile, presente in grandi concentrazioni durante la fermentazione malolattica, e ci sta tutto; le note lattiche solitamente svaniscono dopo pochi secondi con l'ossigenazione. Penserei che la bottiglia non l'hai aperta molto prima della mescita... Ricordi il lotto in etichetta? Sarebbe interessante per risalire all'essenza (e all'epoca) della botte...
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Re: LE BEVUTE DI FEBBRAIO 2016

Messaggioda Ziliovino » 15 feb 2016 09:09

gbaenergiaeco10 ha scritto:trebbiano Valentini 2012

Prima volta che testavo il Valentini..onestamente sono rimasto un po' deluso..caffè tostato (quasi bruciacchiato) che dominava sugli altri profumi..deboli sentori di zafferano e burro..al palato nulla da dire..acidità e alcol in simbiosi, un finale fresco che rievoca timo e camomilla..peccato per quelle tostature troppo invadenti..

Domanda: il tappo mi è sembrato eccessivamente umido..che mi sia capitata la bottiglia sbagliata? O si tratta di una prerogativa dei vini di Valentini, quella di emozionare imprevedibilmente nel bene e nel male?


Stesse impressioni con un 2001, note insistenti di fondo di caffè... forse è solo questione di beccare la bottiglia giusta.
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Re: LE BEVUTE DI FEBBRAIO 2016

Messaggioda videodrome » 15 feb 2016 09:54

Terre Bianche - Rossese di Dolceacqua Bricco arcagna 2012: vino delicato, con un iniziale profilo borgognone che vira su note lievemente ferrose non stancanti e un'idea di vegetalità non preponderante. Bocca composta, prevale la morbidezza, mi pare gli manchi quel surplus di acidità necessario per un'evoluzione migliorativa nel tempo. Nel complesso un vino gradevole ma un pò caruccio...sui 25 eu bevo con maggior soddisfazione dei chianti classico ad es.
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Re: LE BEVUTE DI FEBBRAIO 2016

Messaggioda videodrome » 15 feb 2016 09:59

Mike76 ha scritto:Immagine

Pascal Cotat - Sancerrre Les Monts Damnés 2010
Il buon, ma soprattutto vecchio, Gianni (@Roland) bollò questo vino come "lama tagliente".#tooricordi?
Ma io non lo definirei così.
Dïàfano all'aspetto, muto all'olfatto.
Poi arriva in bocca e due parole escono dal cuore: la prima è.... equilibrio, la seconda è... cristallino!
Eccerto, profumi sfuggenti, ma in bocca è equilibrato, fine, elagante e...alla fine.. impalbabile.
Può sembrare un difetto, visto che molti (compreso me) valutano la lunghezza di un vino, ma forse l'essenza di questo è il suo essere sfuggente. Ti fa intravedere la potenzialità e poi fugge via timido (bevibilità pericolosa).
Lo appoggio. Grande Cotat.

Un vino definito muto, impalpabile, diafano... non mi pare se ne possa trarre un giudizio finale così lusinghiero. Dalla descrizione ricorda un Vatan bevuto giovane. Probabilmente anche questo deve fare vetro per un altro lustro prima di aprirsi di più.
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Re: LE BEVUTE DI FEBBRAIO 2016

Messaggioda gbaenergiaeco10 » 15 feb 2016 12:14

AedesLaterani2012 ha scritto:
gbaenergiaeco10 ha scritto:trebbiano Valentini 2012

Prima volta che testavo il Valentini..onestamente sono rimasto un po' deluso..caffè tostato (quasi bruciacchiato) che dominava sugli altri profumi..deboli sentori di zafferano e burro..al palato nulla da dire..acidità e alcol in simbiosi, un finale fresco che rievoca timo e camomilla..peccato per quelle tostature troppo invadenti..

Domanda: il tappo mi è sembrato eccessivamente umido..che mi sia capitata la bottiglia sbagliata? O si tratta di una prerogativa dei vini di Valentini, quella di emozionare imprevedibilmente nel bene e nel male?


Bella domanda; certo, non so quanto fosse imbibito quel sughero, ma per "eccessivamente" non avrei termini di paragone, se non riferendomi ad annate vintage. Tra l'altro parliamo di sugheri 'ad espansione', se hai notato, con pochi mesi di vita sulle spalle... Boh, bottiglia non a posto?
Se comparo queste note alle mie di gennaio (?), (sembrerebbe che) abbiamo bevuto due vini diversi (non è un giudizio di valore il mio, intendiamoci! :wink: ): il tuo appare decisamente più evoluto con profumi terziari in evidenza (addirittura il sentore di goudron che ricorda le sfumature di "bruciacchiato", per l'appunto); invece l'odore di tostatura "invadente" che ricorda il caffè, fra le note iniziali, mi fa venire in mente la tostatura del legno grande e la trasformazione del furfurale in fase fermentativa. Il "debole sentore" di burro rimanda al diacetile, presente in grandi concentrazioni durante la fermentazione malolattica, e ci sta tutto; le note lattiche solitamente svaniscono dopo pochi secondi con l'ossigenazione. Penserei che la bottiglia non l'hai aperta molto prima della mescita... Ricordi il lotto in etichetta? Sarebbe interessante per risalire all'essenza (e all'epoca) della botte...


Ho aperto la bottiglia un'oretta abbondante prima e lo scolmata nel calice..anche dopo due ore emmezzo gli ultimi bicchieri avevano le stesse caratterestiche..sull'etichetta in basso a destra è riportata la seguente dicitura:
L 6.12
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Re: LE BEVUTE DI FEBBRAIO 2016

Messaggioda zampaflex » 15 feb 2016 13:07

paperofranco ha scritto:
Chambertin Clos de Bèze 2008 Rousseau.
Profumo aristocratico di intensità e ampiezza progressive. Bocca semplicemente sontuosa, per profondità e persistenza retro-gustativa.


Franco, quando sarai riuscito a mettere le mani su un suo Chambertin maturo ne riparleremo con mucho gusto. Rousseau ha una mano di una delicatezza straordinaria e la progressione tra i suoi crus è didascalicamente palpabile. :wink:
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Re: LE BEVUTE DI FEBBRAIO 2016

Messaggioda AedesLaterani2012 » 15 feb 2016 13:32

gbaenergiaeco10 ha scritto:
AedesLaterani2012 ha scritto:
gbaenergiaeco10 ha scritto:trebbiano Valentini 2012

Prima volta che testavo il Valentini..onestamente sono rimasto un po' deluso..caffè tostato (quasi bruciacchiato) che dominava sugli altri profumi..deboli sentori di zafferano e burro..al palato nulla da dire..acidità e alcol in simbiosi, un finale fresco che rievoca timo e camomilla..peccato per quelle tostature troppo invadenti..

Domanda: il tappo mi è sembrato eccessivamente umido..che mi sia capitata la bottiglia sbagliata? O si tratta di una prerogativa dei vini di Valentini, quella di emozionare imprevedibilmente nel bene e nel male?


Bella domanda; certo, non so quanto fosse imbibito quel sughero, ma per "eccessivamente" non avrei termini di paragone, se non riferendomi ad annate vintage. Tra l'altro parliamo di sugheri 'ad espansione', se hai notato, con pochi mesi di vita sulle spalle... Boh, bottiglia non a posto?
Se comparo queste note alle mie di gennaio (?), (sembrerebbe che) abbiamo bevuto due vini diversi (non è un giudizio di valore il mio, intendiamoci! :wink: ): il tuo appare decisamente più evoluto con profumi terziari in evidenza (addirittura il sentore di goudron che ricorda le sfumature di "bruciacchiato", per l'appunto); invece l'odore di tostatura "invadente" che ricorda il caffè, fra le note iniziali, mi fa venire in mente la tostatura del legno grande e la trasformazione del furfurale in fase fermentativa. Il "debole sentore" di burro rimanda al diacetile, presente in grandi concentrazioni durante la fermentazione malolattica, e ci sta tutto; le note lattiche solitamente svaniscono dopo pochi secondi con l'ossigenazione. Penserei che la bottiglia non l'hai aperta molto prima della mescita... Ricordi il lotto in etichetta? Sarebbe interessante per risalire all'essenza (e all'epoca) della botte...


Ho aperto la bottiglia un'oretta abbondante prima e lo scolmata nel calice..anche dopo due ore emmezzo gli ultimi bicchieri avevano le stesse caratterestiche..sull'etichetta in basso a destra è riportata la seguente dicitura:
L 6.12


Riflettendo sul discorso "tostatura evidente (più che invadente!)", bisogna riconoscere che il legno grande ha già ceduto tutto quello che doveva cedere, poiché anche le "botti nuove" sono di fine '800. Concluderei che le note tostate sono una caratteristica del vitigno, dovuta alla degradazione (macerazione) pellicolare del trebbiano abruzzese. Per i fondi di caffè ed altri aromi terziari (nella 2012, intendo!) riferibili alla potio arabica, attenderei qualche anno ancora! :wink:
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