Che si beve a GENNAIO 2016

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gp
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Re: Che si beve a GENNAIO 2016

Messaggioda gp » 27 gen 2016 17:50

Andyele ha scritto:
gp ha scritto:Riguardo a Cortese, è ovvio che non si possono confontare alla pari Rabajà 2010 e 2011, visto che nella seconda annata ha fatto la Riserva. Se avesse veramente cannato del tutto l'annata da destinare a Riserva, uno dovrebbe preferire il 2010 (base) al 2011 Riserva.

è un cane che si mangia la coda, potrei dirti che non è vero nemmeno questo perchè la 2010 base ha preso tutte le uve e non solo quelle selezionate che sono finite nella riserva 2011. Andrebbero assaggiate le due versioni base, o riserva. Ma è impossibile.

Impossibile? Macché, basta sapere qual'è la proporzione delle uve destinate a Rabajà base e a Rabajà Riserva nel 2011 (mettiamo due terzi e un terzo, tanto per), procurarsi una bottiglia di entrambi e riprodurre un "2011 teorico" (sostituendo 1/3 di bottiglia del base con la Riserva, nell'esempio). :D

Tornando a un discorso di buon senso, pur dando per scontato che nessuno è infallibile, mi fido più della scelta di Cortese a favore della 2011 rispetto alla 2010 che dei discorsi di chi spesso parte dal presupposto che, dato che la 2010 è stata una grande annata a Barolo, è scontato che lo sia stata anche a Barbaresco, e comunque nel cru Rabajà. Tanto più che Cortese ci mette la faccia e i soldi: se sbaglia la scelta tra le due annate -- come credo siamo d'accordo non ha mai fatto prima d'ora -- di certo non va fallito, ma si fa un danno che si poteva risparmiare.

Ricorderei poi anche che ai fini di una riserva la caratteristica chiave è la longevità, che mi sembra che sempre meno persone siano in grado di valutare, anzi che sembra interessare a un numero sempre più ristretto di persone, senza che lo si dica esplicitamente.
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Re: Che si beve a GENNAIO 2016

Messaggioda Vinory » 28 gen 2016 00:02

Hai ragione ed aggiungo alla tua ultima frase una mia sciocca considerazione.

Molti consumatori sono interessati al consumo immediato del prodotto che è più comodo e facile. L'invecchiamento presuppone costi iniziali non proprio alla portata di tutti, lo spazio, il controllo dei parametri (temperatura , umidità ecc) sempre costanti , tanta passione e quindi lavoro, chi più chi meno. Per tanti bere subito senza aspettare è un aspetto predominante nella scelta di un vino. Per contro un prodotto che per gioventù è poco fruibile viene discriminato da una parte di mercato magari anche ampia.
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Re: Che si beve a GENNAIO 2016

Messaggioda FedericoI » 28 gen 2016 10:10

Non "oso" scrivere mai le mie bevute, perchè a parte casi particolari, sono minori rispetto a quello che leggo sempre con interesse da voi!
Tuttavia questa volta faccio un eccezione, perchè un vino che mi ha colpito particolarmente, ed ha un rapporto Q/P secondo me eccezionale, quando si dice bere bene a poco!
Questo albana secco DOCG, pagato veramente pochi euri, non è il primo vino che bevo dell'azienda. Ho tuttora un Sangiovese Petrignone 2007 in cantina che a breve stapperò.

Tremonti - Vigna Rocca 2014
Colore sorprendetemene giallo oro con riflessi nespolini.
Si capisce subito che è un vino bello denso, con profumi che rimandano alla pesca sciroppata, per proseguire con un lieve fieno e fiori di campo, che fanno da contorno a frutta candita in primo piano, con una punta mandorlata finale. Da questi sentori si intuisce come le uve si prestino bene per la versione dolce.
In bocca è bello "ciccione, con una bel riempimento, successivamente spinge molto sull'acidità, forse un tantino esagerata e non contrastata, alla lunga infatti viene un pò troppo fuori creandone un difettuccio, tuttavia potrebbe anche ammorbidirsi nel giro di un anno.....purtroppo però non ho altre bottiglie, vedrò comunque di recuperarla.
Prezzo assolutamente basso per la qualità, che ha finalmente valorizzato un vitigno più famoso per la sua versione dolce che non secca.
Consiglio vivacemente per una bevuta senza impegno, e ovviamente senza pretese (visto i vostri canoni). :lol:
A mëgio mëxinn-a a l'è o decotto de cantinn-a :D
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Re: Che si beve a GENNAIO 2016

Messaggioda zampaflex » 28 gen 2016 11:06

Waldgries - Sauvignon Myra 2013
Affilato, minerale, sapido. Punta su toni vegetali di salvia e menta più che sul classico bosso italiano. Poco frutto (carambola), echi di caffè a bicchiere vuoto. Dà l'idea di una raccolta precoce.
PS: ieri sera ho riguardato l'etichetta. 14° e non sentirli. Altro che raccolta precoce, qui si vede l'impatto del terroir molto mineralizzato (parzialmente morenico) su quello che mi sa possa essere il classico clone di Sauvignon venduto in Italia, notevolmente connotato dal famigerato aroma di bosso / pipì di gatto.
Si stacca dalla produzione nostrana, e merita una menzione. 83/100
Ultima modifica di zampaflex il 29 gen 2016 11:27, modificato 1 volta in totale.
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Re: Che si beve a GENNAIO 2016

Messaggioda gp » 28 gen 2016 12:15

Il cenno di caffè dipende probabilmente dal 20% vinificato in tonneau da 500 litri: così la scheda aziendale, che purtroppo non ci dice quanta solforosa c'è -- in Alto Adige hanno spesso la mano pesante da questo punto di vista -- né la data della vendemmia. In compenso è esauriente sul colore: "rosso porpora con riflessi più scuri"! :oops:
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Re: Che si beve a GENNAIO 2016

Messaggioda zampaflex » 28 gen 2016 13:56

gp ha scritto:Il cenno di caffè dipende probabilmente dal 20% vinificato in tonneau da 500 litri: così la scheda aziendale, che purtroppo non ci dice quanta solforosa c'è -- in Alto Adige hanno spesso la mano pesante da questo punto di vista -- né la data della vendemmia. In compenso è esauriente sul colore: "rosso porpora con riflessi più scuri"! :oops:


Sei sicuro di avere letto questa parte sulla scheda del Sauvignon? :wink:
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Re: Che si beve a GENNAIO 2016

Messaggioda gp » 28 gen 2016 16:26

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Re: Che si beve a GENNAIO 2016

Messaggioda zampaflex » 28 gen 2016 17:04

gp ha scritto:Io sì, e tu? :D
http://www.waldgries.it/schede/ita/1.pdf


Osti hai ragione, mi era sfuggito. Che topica Plattner!
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Re: Che si beve a GENNAIO 2016

Messaggioda Smarco » 29 gen 2016 11:04

Ieri sera bevutina in tre più un mezzo bevente:

Dujac, Morey St. denis blanc 2012: buono buono, sicuramente da riprovare più in là colore con riflessi verdi, al naso esplosivo note molto minerali pietra focaia in primis in bocca acidita tagliente bella struttura peccato un finale un po' scivoloso

Pierre Overnoy, pupillin 1999: vino ormai quasi più di la che di qua

La D18 2013: bottiglia coperta, se ero costretto a dire una zona avrei detto Loira :lol: anche se aveva qualcosa che mi allontanava dalla zona, comunque buon vino probabilmente Con qualche anno in più darà il suo meglio

Michel GRoss, nuits St Georges 2012: rosso rubino, al naso con note più incentrate sul frutto, in bocca elegante con un tannino giovane ma per niente fastidioso, secondo me il Pinot nero che potrebbe piacere a una donna e forse è per questo che l etichetta è viola :mrgreen:

AR.PE.PE, sassella riserva 1999: bottiglia coperta, si sente da subito che è nebbiolo ma non è il nebbiolo che piace a me, al naso qualche nota terziaria in bocca c'è ma preferisco il nuits St Georges
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Re: Che si beve a GENNAIO 2016

Messaggioda Spectator » 29 gen 2016 13:58

..Radici ris 2006,Mastroberardino.Rosso rubino luminoso;naso prepotente di ciliegia matura e agrumi , una leggera violetta, erba medica e spezie in sottofondo; bocca giovane,fresca,..saporita con un tannino rustico/elegante ben presente e di pregevole fattura,sempre ben tesa e invogliante;finale lungo e piacevolmente amaricante.Grande rapporto q/p !!
Ultima modifica di Spectator il 29 gen 2016 19:26, modificato 2 volte in totale.
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Re: Che si beve a GENNAIO 2016

Messaggioda ema79 » 29 gen 2016 18:38

Barolo Cerretta 2001 Schiavenza
Aperto fresco di cantina si presenta un po chiuso con filo di riduzione, basta 1h e si ripulisce completamente e si apre verso un naso caratterizzato da radici, rabarbaro con una discreta intensità che diventa sempre più marcata verso toni scuri di terra bagnata .
Bocca con tannino vivo ma non più tagliente, sostenuto da una buona dose di acidità, che invoglia alla beva. Pronto. Ottimo abbinamento con una faraona al profumo di arancia.
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Re: Che si beve a GENNAIO 2016

Messaggioda Mike76 » 29 gen 2016 22:22

Immagine
E.Guigal - Hermitage 2006
Preso ancora giovine, rubino intenso, al naso si apre su cuoio e mora, per poi addolcirsi e schiarirsi su frutti rossi e spezie dolci.
Bocca piena e agile, leggeri toni animali, per poi distendersi su note dolci e speziate. Sexy busty teen.
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Re: Che si beve a GENNAIO 2016

Messaggioda supersonic76 » 30 gen 2016 12:21

Valpolicella 2004 Quintarelli :D :D :D :D :shock:

Primo vino Quintarelli bevuto in vita mia.
Vabbè, di tale leggendario produttore ne avevo lette di ogni ma non pensavo che tale leggenda si traducesse in vini di tale sconsiderata levatura.
Struttura impressionante ma affatto greve, all'inizio (nessuna decantazione) un pelino caldo ma dopo pochi....secondi tutto torna al suo posto.Complessità e personalità, da vendere.Dire equilibrato forse sarebbe esagerato ma comunque beva di una piacevolezza assoluta.Persistenza (davvero) mostruosa non solo in bocca ma anche al naso.
Un dramma riporre il tappo.
Neanche oso immaginare cosa sia L'Amarone 2000 che conservo in cantina.

Grazie a Madamesevera per la perfetta conservazione della bottiglia
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Re: Che si beve a GENNAIO 2016

Messaggioda AmoSlade » 30 gen 2016 12:47

Barolo Sarmassa 2006 - Brezza:
Naso sottile, floreale di rosa e fiori secchi, mineralità argillosa e ferrosa. Una leggera nota alcolica/smaltata disturba un po' il quadro generale.
In bocca è sorretto da un' impalcatura solida ma un po' scarna, i tannini sono ancora parecchio presenti, il che mi fa pensare che durerà ancora parecchio. Buona la persistenza. Ora godibile con la cucina giusta, io l'ho accompagnato ad un piatto di oca con le verze.

Questo assaggio mi conferma abbastanza quello che avevo intuito durante la visita in cantina, ossia che lo stile aziendale sia più orientato a produrre vini fini, "sussurrati" , non di grande impatto (un po', sopratutto nei profumi, mi ricordava più un valtellinese), il che non mi dispiace in verità, peccato però per quelle note smaltate che hanno fatto sì che non mi abbia convinto appieno.
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Re: Che si beve a GENNAIO 2016

Messaggioda egio » 30 gen 2016 17:14

un paio di giorni fa riprovato

Le Soula - 2007: davvero una bella versione di questo bianco per cui ho una netta predilezione. Parlo di versione e non di annata, per il fatto che ogni anno cambia anche la composizione dell'uvaggio. Da questa annata calda, è uscito un vino in realtà di grandissimo equilibrio, che inizia ora a essere pronto. Bellissimo e trovato in un ristorante in zona Parma a un prezzo davvero commovente.

Homonna - Rány Furmint 2013: la troppa voglia di farlo scoprire ad alcuni amici mi ha portato a aprire decisamente troppo presto questo gioiellino. Segnalo quindi più come un warning: a chi dovesse averne in cantina qualcuna delle più o meno 500 bottiglie prodotte, dico di avere una buona dose di pazienza. Io le altre le inizierò a aprire tra almeno 4-5 anni.
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Re: Che si beve a GENNAIO 2016

Messaggioda markov » 30 gen 2016 20:17

zampaflex ha scritto:Cortese - Barbaresco Rabajà 2012
Va bene che la mano del produttore è austera, ma qui mi pare proprio cannato il vino, duretto e incompleto, poco aromatico e ondivago*.
Galloni lo ha recensito a ottobre 14, dandogli un punteggione (92/94). Non mi ci sono ritrovato.
E vista la decisione di non produrre la riserva, mi interrogo sul reale valore della boccia. :?
Le altre due staranno in cantina per qualche anno, vediamo se cresceranno. L'asterisco mi suggerisce sia la cosa più giusta da fare.


Su questo vino hanno cannato anche le ns. italiche guide:

Bibenda 4 grappoli
Granato luminoso. Profumi, intensi e complessi, di grande finezza con ricordi di confettura di more, china, rabarbaro, peperone, spezie dolci e pungenti. Esprime una corposità piena, equilibrio prossimo all’ottimale, tannini nobili, ancora lievemente esuberanti nella loro giovinezza. Molto persistente. Eleganza e struttura che portano il segno della prevalenza calcareo-argillosa dei vigneti di Rabajà. Maturazione per 22 mesi in botti di rovere di Slavonia con capacità fra i 16 e i 26 ettolitri. Seguono almeno 12 mesi nel vetro.

Vitae 3 viti
Nella massa granato brilla ancora uno scintillio rubino. Eleganza: floreale e di noce moscata, di piccole bacche rosse, qua e là tracce eteree. Insegue la classicità, anche al palato; se non compete con la Riserva in massa e struttura, le si avvicina in termini di gusto, qualità tannica, durata. Botti grandi.

Espresso 17 pt
Vino di forte personalità, intenso al naso, ha grande presa al palato e spinge parecchio fino a una decisa chiusura sapida e acida.

Che abbiano bevuto e recensito la 2011 :?:
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Re: Che si beve a GENNAIO 2016

Messaggioda darmagi90 » 30 gen 2016 22:46

ema79 ha scritto:Barolo Cerretta 2001 Schiavenza
Aperto fresco di cantina si presenta un po chiuso con filo di riduzione, basta 1h e si ripulisce completamente e si apre verso un naso caratterizzato da radici, rabarbaro con una discreta intensità che diventa sempre più marcata verso toni scuri di terra bagnata .
Bocca con tannino vivo ma non più tagliente, sostenuto da una buona dose di acidità, che invoglia alla beva. Pronto. Ottimo abbinamento con una faraona al profumo di arancia.


Avendolo in cantina me lo sono stappato questa sera.
Tirato fuori con congruo anticipo dalla cantina.
Nessun accenno di riduzione all'apertura.
Per il resto mi ritrovo abbastanza nelel note di cui sopra.
Il profilo olfattivo si orienta subito sul salmastro e le radici, poi vira una po', ma veramente poco, sulle rose essiccate.
Rabarbaro e liquirizia, ma non la liquirizia da decadimento, i profumi sono freschi e vivi. Di nuovo il bagnasciuga, il Mare di Serralunga qui prevale sul suo Roseto.
In bocca è davvero goloso, molto buono. Tannino subito defilato, estremamente levigato, poi in primo piano ma sempre di estrema finezza.
Col passare del tempo mare e roseto escono alla pari.
Bel vino e bel Barolo, forse se ne parla meno di quanto si dovrebbe.
Non lo conosco abbastanza per valutarne costanza nelle varie annata ma questo, in un'annata non certo fra le più facili, mi sembra proprio un gran bel vinello.
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Re: Che si beve a GENNAIO 2016

Messaggioda Mike76 » 31 gen 2016 00:46

Domaine Vincent Paris - Cornas "Granit 60" 2007
Dopo un ottimo champagne 2002 di Hutasse, stasera abbiamo proseguito con questo Cornas, un gioiellino pagato quanto un Chianti.
Giovane, scuro e denso. Toni caldi, rosmarino, tabacco.
Tannino carezzevole, veicolato dall'alcol, si espande su note di pasta d'oliva, mora e erbe aromatiche.
Sono in pieno trip rodanesco...aiuto..
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Re: Che si beve a GENNAIO 2016

Messaggioda pstrada75 » 31 gen 2016 11:40

egio ha scritto:Homonna - Rány Furmint 2013: la troppa voglia di farlo scoprire ad alcuni amici mi ha portato a aprire decisamente troppo presto questo gioiellino. Segnalo quindi più come un warning: a chi dovesse averne in cantina qualcuna delle più o meno 500 bottiglie prodotte, dico di avere una buona dose di pazienza. Io le altre le inizierò a aprire tra almeno 4-5 anni.


Io ho in cantina un Tokaij Furmint Harslevelu del 2011 di Homonna....che dici? Stesso discorso? Porto pazienza? Presumo valga un po' lo stesso discorso che vale per i Furmint di Szepsy no?
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Re: Che si beve a GENNAIO 2016

Messaggioda zampaflex » 31 gen 2016 12:56

markov ha scritto:
zampaflex ha scritto:Cortese - Barbaresco Rabajà 2012
Va bene che la mano del produttore è austera, ma qui mi pare proprio cannato il vino, duretto e incompleto, poco aromatico e ondivago*.
Galloni lo ha recensito a ottobre 14, dandogli un punteggione (92/94). Non mi ci sono ritrovato.
E vista la decisione di non produrre la riserva, mi interrogo sul reale valore della boccia. :?
Le altre due staranno in cantina per qualche anno, vediamo se cresceranno. L'asterisco mi suggerisce sia la cosa più giusta da fare.


Su questo vino hanno cannato anche le ns. italiche guide:

Bibenda 4 grappoli
Granato luminoso. Profumi, intensi e complessi, di grande finezza con ricordi di confettura di more, china, rabarbaro, peperone, spezie dolci e pungenti. Esprime una corposità piena, equilibrio prossimo all’ottimale, tannini nobili, ancora lievemente esuberanti nella loro giovinezza. Molto persistente. Eleganza e struttura che portano il segno della prevalenza calcareo-argillosa dei vigneti di Rabajà. Maturazione per 22 mesi in botti di rovere di Slavonia con capacità fra i 16 e i 26 ettolitri. Seguono almeno 12 mesi nel vetro.

Vitae 3 viti
Nella massa granato brilla ancora uno scintillio rubino. Eleganza: floreale e di noce moscata, di piccole bacche rosse, qua e là tracce eteree. Insegue la classicità, anche al palato; se non compete con la Riserva in massa e struttura, le si avvicina in termini di gusto, qualità tannica, durata. Botti grandi.

Espresso 17 pt
Vino di forte personalità, intenso al naso, ha grande presa al palato e spinge parecchio fino a una decisa chiusura sapida e acida.

Che abbiano bevuto e recensito la 2011 :?:


Dato che le guide anticipano di molto gli assaggi rispetto a noi consumatori (tranne per chi va in cantina e assaggia magari da botte), e visto che dal primo al secondo giorno si era un po' assestato, propendo per una edizione che abbia molti spigoli e molto disordine, che abbia patito fortemente il primo anno di vetro, ma che con tanta bottiglia possa trovare un suo equilibrio.
Comunque i voti anche per me sono un po' più alti dell'idea che ci siamo fatti io e Kubik.
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Re: Che si beve a GENNAIO 2016

Messaggioda vinogodi » 31 gen 2016 14:41

...ieri a Rovereto con un manipolo di amici trentini con rappresentanza di quota rosa , gran beccata di pesce a casa di Massimo . Bevuto splendidamente in abbinamento perfetto. Cosa?
- Aperitivo: Champagne Louis Michel Brut ... affilatissimo, chiarissimo di colore con spuma vigorosa . Ingollato ... :D :D :D :)
- Bourgogne Aligoté 2013 Ramonet : anche in questo caso giallo pallidissimo con riflessi decisamente verdognoli, profumi floreali intensi in stile della maison. Bocca freschissima e citrina, Aligoté paradigmatico :D :D :D :)
- Chablis Premier Cru "Faurchaume" 2011 Duplessis : ... no, non durerà in eterno ma in questo momento godibilissimo. Giallo chiaro, tanto pistillo di fiori e coquillage. Bocca sapida con quel minimo di durezze intrigantissime. Bicchiere sontuoso con l'orata da "pescato" alla piastra :D :D :D :)
- Trebbiano Valentini 2002 : sontuoso e caratteristico, monumento nazionale in periodo superbo. Vino della giornata senza meno , con il rombo alle patate da sballo :D :D :D :D
- Riesling Trocken Tonshifer 2013 Donnhof : non il massimo nell'abbinamento ma grande piacevolezza di beva :D :D :D
- FINALE con dolcetti trentini caserecci : Vino Santo trentino Poli 1996 : qualche leggera nota ossidativa, dolcezza non stucchevole , acidità un pò svolazzante. Non male... :D :D :D
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Re: Che si beve a GENNAIO 2016

Messaggioda il labronico » 31 gen 2016 16:13

brunello pomona villa poggio salvi 2010

premetto la mia poca esperienza enoica e da autodidatta senza frequentare nessun corso ( cosi la decisione di mantenere la mia verginità con il vino senza influenze esterne) e quindi perdonatemi la mia scarsa desamina....
ci provo.......
brunello in prima produzione 2010 , btg 86 di 1333 prodotte......
vino degustato con ottime parpardelle alla lepre e lepre alla toscana ,
prevalenza di frutti rossi e spezie , morbido e già piacevole da subito con lungo finale , penso con notevole potenzialità di invecchiamento.
per me ottima bevuta :lol: :lol: :lol: :lol:
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Re: Che si beve a GENNAIO 2016

Messaggioda gianni femminella » 31 gen 2016 22:26

il labronico ha scritto:brunello pomona villa poggio salvi 2010



Se passa miccel ti dirà che l'hai aperto troppo presto :mrgreen:
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Re: Che si beve a GENNAIO 2016

Messaggioda supersonic76 » 01 feb 2016 13:47

Brunello 1998 Biondi Santi :|
Comincio a pensare che sia il vino più sopravvalutato della storia (in generale)

Decantato 12 ore.Ancora (!!!!!) nettamente sbilanciato su parti dure.
Per nulla armonico, rotondo.Finale amarognolo.Per nulla piacevole.

Neanche lontano parente dello strepitoso Salicutti sempre 1998 comprato da Alì 65 sul forum.
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Re: Che si beve a GENNAIO 2016

Messaggioda alì65 » 01 feb 2016 15:43

supersonic76 ha scritto:Brunello 1998 Biondi Santi :|
Comincio a pensare che sia il vino più sopravvalutato della storia (in generale)

Decantato 12 ore.Ancora (!!!!!) nettamente sbilanciato su parti dure.
Per nulla armonico, rotondo.Finale amarognolo.Per nulla piacevole.

Neanche lontano parente dello strepitoso Salicutti sempre 1998 comprato da Alì 65 sul forum.


perchè io le faccio vivere contente... :D
futuro incerto...2021 grandissima annata!!!

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