Messaggioda picenum » 19 dic 2015 12:42
Bevuta ad una recente panoramica su Valentini il Trebbiano 2012 devo dire che mi ha impressionato per la bevibilità assoluta; equilibrato in tutto… mi fido se dici che si prospetterà a lunga vita, a priori pensavo il contrario trovandolo già così pronto.
Dato che ci sono due impressioni sugli altri bevuti (per favore non chiedetemi più di quanto scritto, non ho trascritto nulla e ricordo poco).
Cerasuolo 2009, stranamente tendente più al provenzale che al cerasuolo, già dal colore rosa chiaro e il rimando al confetto. Molto floreale, rotondo, non spigoloso, qualche spezia, piuttosto lungo, grande beva.
Cerasuolo 2006, un altro vino. Rosa carico, scuro, grande verticalità, stratificato perde in beva ma complessità da vendere. Qui esce di più frutto rosso che fiori, finale lunghissimo.
Di Trebbiano abbiamo bevuto rispettivamente 2012, 2010, 2009, 2000, 1995, 1992, 1990.
Della 2012 già detto. Sulla 2010 ennesima bottiglia sfigata… però a fine degustazione ne hanno aperta un’altra che finalmente dopo almeno 5 toppe mi ha fatto fare pace col millesimo, incredibile, chapeau tra le bevute migliori di quest’anno. 2009 non mi è piaciuta granché ed anche la 2000 non ha brillato. Con la 95 si alza il registro, bello, complesso, ancora freschezza e sapidità, humus, fungo, ma anche burro di cacao. Lunghissimo.
La 1992 è quella che più mi è piaciuta. Un grande vino! Armonia, eleganza, freschezza, equilibrio, complessità, quando gli altri finiscono di giocare lui comincia. Infinito. Grande.
La 90 a mio avviso si pone tra la 95 e la 92, anche questa grandissima boccia, con una freschezza che da per un vino di 25 anni è incredibile. Mutevole nel bicchiere, miele, zagara, fumè, fungo, burro della normandia (sale e grassezza), lunghezza al solito commovente. Un grande trittico.
Poi siamo passati al Montepulciano di cui abbiamo bevuto: 2002, 1997, 1995, 1994, 1990.
Il 2002 è un po’ passato in sordina, non lo ricordo ancora stordito dal trittico precedente ma non mi ha fatto strabuzzare; il 97 invece era bello che defunto; poi c’è stata la virata… fantastici.
Da quello che ci hanno riportato la 95 deve aver finito da poco la malo lattica e quindi ora è godibilissimo ed io confermo: al naso seducente, mutevole, dal muschio alla liquirizia, tanto caffè tutte cose che poi ritroviamo all’assaggio aggiungendo balsamicità tanta, frutta rossa corposa ed un tannino setoso e carezzevole. Finale corto .
La 94 un po’ in registro minore ma comunque bello, pulito forse troppo. Lo trovato cmq meno persistente e meno balsamico. (ma la 95 è davvero TANTA roba!)
Infine la 1990, altra bomba atomica, evidente annata di grazia. Freschezza da vendere che si evince già dal colore ancora rubino con riflessi granati, e poi tutto il resto senza che mi ripeto. Fa il paio con la 95. Grandi.