cesmic ha scritto:gianni femminella ha scritto:Vigneto del Balluccio, Verdicchio dei castelli di Iesi doc classico sup. 2013 Tenuta dell'Ugolino - 13,5 gradiCesmic!
Non lo ricordavo così buono. Non mi ritrovo nelle ( mie ) note della bottiglia bevuta poco tempo fa. O è cambiato, oppure sto cominciando a capire meglio il vitigno e a interpretarlo più correttamente. La sapidità la fa da padrona accompagnata da una lieve, piacevole morbidezza. L'acidità non è la sua caratteristica maggiore, ma l'armonia dell'insieme è notevole e la persistenza è degna di nota. IMHO Magnifico Verdicchio.
Se ce n'è...
Non ti far sentire da Franc......questo vino ci ha alcune volte diviso nel giudizio di alcune annate.
A proposito.... c'è n'è
eheheheeehehe.
Cesmiccuccio, ma sta cosa la sappiamo bene ed ho una grande stima di Andrea Petrini. Mi piace il suo stile che punta all'acuminato più che al ciccio senza però rinunciare ad aver un bel po' di muscoli.
Il Balluccio 13 quando l'ho sentito io era un buon Verdicchio, anche ottimo ma un po' imbrigliato nella fase aromatica e contratto nel sapore. Non fatico a credere che abbia sbrogliato la matassa con il sonno in vetro.
Piuttosto, sempre parlando di riva sinistra, ho assaggiato un ottimo Verdicchio del tutto sconosciuto, anche perché tirato in numeri confidenziali:
Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Superiore Castrum Rosorij 2013 Tenute Priori e GaldelliVerdolino chiaro, ha un naso sobrio ed elegante: la mandorla è fresca più che tostata, i fiori danno tonalità bianche, c'è un accenno vegetale di erbe ma è un attimo prima di tornare su più consone declinazioni fruttate. Tutto, però, nel regime della freschezza.
La bocca è dritta, saporita, coerente. Ha buona stoffa, il bicchiere ne reclama spesso altro. Lo accontento, tanto sarà anche poco alcolico. Sono allenato all'ebrezza ma il dubbio s'insinua. La controetichetta riporta 14 gradi.
"smetti di guidare che devi bere". Chiamo per posticipare un (futile) appuntamento.
La tradizione è la custodia del fuoco, non l'adorazione della cenere. [Gustav Mahler]