LE BEVUTE DI DICEMBRE 2015

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arnaldo
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2015

Messaggioda arnaldo » 14 dic 2015 09:34

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Nostalgia per il Vecio Friul ??? Secondo me si....certo che con bottiglie di un decennio e passa fa'......si va' sul rassicurante....come questo Picolit 2000 di ROCCA BERNARDA......dal naso ampio e goloso....la prima domanda è "Fichi secchi o canditi?? Beh sempre di fichi si tratta. Ma pure pesche macerate,spunti di pepe bianco e cannella.....e bocca grassa,calda,irrora il palato di frutta candita ma rilancia il finale con una nota fresca quasi di mentuccia. Che gioiello che era/e' (??) il picolit.....ahhh.....
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CiccioCH
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2015

Messaggioda CiccioCH » 14 dic 2015 10:15

Soddisfatto delle bottiglie del Weekend

Passopisciaro contrada rampante 2008:
Finto peso leggero! Al naso molto borgognone con i fruttini rossi, le spezie in uno scenario di pura eleganza. In bocca esplode un pepe nettissimo che fa molto rodano, i tannini sono risolti e si beve che è una meraviglia. Alla cieca impossibile collocarlo in terra sicula. Alcool impercettibile (15%). Finto peso leggero perchè l'alcool lo senti 20 minuti dopo in corpo... :mrgreen:

Negramaro le Braci 2007:
Profilo molto diverso dal precedente. Vino muscoloso e potente e non fa niente per nasconderlo. Al naso frutti neri maturi ma non troppo. Ciliegia sotto spirito, la marasca terra bruciata al sole. Mantiene però un invidiabile freschezza. Nessun cenno marmellatoso. In bocca entra potente con una buona corrispondenza col naso descritto. Ottima lunghezza. Grande vino e grande manico.
2 grandi vini del sud che mi hanno soddisfatto in pieno.

Ieri invece si ritorna su vini più conoscuti.

Chianti Classico S.Giusto a Rentennano 2012:
Tutto quello che ci si aspetta da un Chianti lo trovate in questa bottiglia.
Ziliovino
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2015

Messaggioda Ziliovino » 14 dic 2015 10:46

Week-end tra Vienna e Bratislava, ufficialmente per i mercatini di Natale per accontentare le donne del gruppo, ufficiosamente era ovviamente un mini tour eno-birro-gastronomico:

Siamo andati nel Burgenland, sulle rive del Neusiedlersee, da Tschida-Angerhof. Il paesaggio è decisamente pianeggiante, amplissime distese coltivate, nebbia, fauna volatile a profusione, baracche per la caccia, e vigneti pianeggianti. Il lago? Non c’è. Lo costeggi per diversi Km ma non lo vedi minimamente, devi andarlo a cercare apposta. Zona sicuramente affascinante.

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L’azienda sembra piccola, adiacente all’abitazione, ma modernissima, e si producono comunque 300.000 bottiglie di vino, quasi interamente di vini dolci. Ci siamo ovviamente concentrati sui vini con residuo:
anche qui la 2014 ha fatto strage, annata scarsa in quantità e qualità, alcuni vini base sono quindi esauriti, e dopo un paio di assaggi da botte di 2015 (davvero ottimo lo spatlese cuvée), tra i diversi assaggi in bottiglia segnalo Beerenauslese Samling88 2013, esotico, grasso ed intenso, il Gruner V. Eiswein 2012, speziato e profondo. Ottimi un po’ tutti i TBA assaggiati, sauvignon 2013 dal singolare amaretto al naso, lo chardonnay 2010 dalla classica pesca e albicocca e il samling88 2012 agrumato e ricco. Non ho capito la linea degli “Schilfwein”, ovvero da uve appassite su graticci e senza muffa, con poco carattere. Prezzi commoventi, possibilità di acquistare qualche vecchia annata.

Altra tappa, ovviamente in Wachau. Le analogie paesaggistiche sono con la Mosella e il Rheingau, con le dovute differenze, che però data la fitta nebbia restano un po’ nascoste, peccato… La pietra e le rocce affiorano da ogni dove accantoai vigneti, diversi terrazzamenti sembrano abbandonati.
Prima sosta da Knoll: ci spiega che hanno i vigneti nella zona considerata la più calda della Wachau, hanno in assaggio e vendita solo la 2014, qualcosa è già esaurito, ed i limiti dell’annata si fanno sentire. Tra i migliori: GV ried Kreutes federspiel, ancora nervoso ma di buona profondità e lunghezza, e i due smaragd ried loibenberg, sia il giovanissimo riesling, che il fruttato e speziato GV. Interessanti anche i riesling provenienti dal vigneto Pfaffenberg, di 1 ettaro, situtato nel Kremstal, in quanto sconfina per pochi metri dalla Wachau.

Vista la nebbia la foto migliore è della sala degustazione di Knoll:
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La collinetta vitata che sbuca dal nulla al centro di Spitz:
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Seconda tappa da Jamek: qui si degusta ai tavoli del ristorante (nb: non andateci di lunedì, sia il ristorante di Jamek che quello di Knoll sono chiusi, mannaggia…). Ho avuto la sensazione che qui abbiano interpretato un po’ meglio la difficile annata, o forse in questa fase i vini erano più distesi e leggibili rispetto a Knoll, i cui vini però sembrano avere maggior carattere. Aspetteremo i vini in bottiglia qualche anno per capire meglio… Qui abbiamo la possibilità di confrontare subito l’annata 2015, con un GV Mariengarten federspiel, a confronto diretto con lo stesso vino 2014 lo stacco è deciso. Della 2015 i produttori sembrano pienamente soddisfatti. Segnalo poi il minerale GV Achleiten federspiel 2014, e lo smaragd dallo stesso vigneto, elegante ed intenso. Tra i riesling ottimo il federspiel Jochinger Pichl sempre 2014. Abbiamo provato anche un beerenauslese qui e un auslese da Knoll, seppur ben fatti e piacevoli, la vocazione è nettamente sui vini secchi.

Tappa finale per qualche acquisto alla Vinothek Fohringer, già consigliata da queste parti, e dove si piò trovare qualche annata un po’più matura.

Capitolo birrifici artigianali, non ho preso appunti, e di qualcuno non ricordo nemmeno il nome, comunque su tutti segnalo il 7Stern a Vienna e il DUNAJSKÝ PIVOVAR a Bratislava (questo è un battello ancorato sulle rive del Danubio, pensavo fosse una trappola per turisti essendo hotel, ristorante e birrificio, invece la birra è davvero ottima, una media? 1,90€…).
Tra gli altri: Mestiansky pivovar, Glöckl Bräu a Graz, Medl Braeu, Fischer Bräu, Lichtenthaler BRÄU, Salm Bräu, Wieden Bräu…
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2015

Messaggioda zampaflex » 14 dic 2015 11:05

arnaldo ha scritto:Immagine

Udite,udite....alzi la mano chi ha bevuto recentemente un Terre Alte di Livio felluga.......credo nessuno su queste bande......tantopiu' un 1997..... :shock: :shock: Dimenticato sotto una coltre di circa 6000 bt :D :D alla fine spunta fuori questo vivo e vegeto Terre Alte dal netto timbro del sauvignon stagionato. dove la sensazione erbaceo selvatica è diventata affumicata e vagamente aromatica (pareva un vecchio Silex al naso, giuro).....bocca morbida,salina,commovente nel suo svolgere senza grossi sussulti ma dalla beva coinvolgente......chapeau......


Io, Arnaldo. Ma il 2013 al banco d'assaggio AIS/Vitae il mese scorso, ed era semplicemente pessimo!
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2015

Messaggioda Alberto » 14 dic 2015 11:09

Ziliovino ha scritto:Week-end tra Vienna e Bratislava, ufficialmente per i mercatini di Natale per accontentare le donne del gruppo, ufficiosamente era ovviamente un mini tour eno-birro-gastronomico:

Siamo andati nel Burgenland, sulle rive del Neusiedlersee, da Tschida-Angerhof. Il paesaggio è decisamente pianeggiante, amplissime distese coltivate, nebbia, fauna volatile a profusione, baracche per la caccia, e vigneti pianeggianti. Il lago? Non c’è. Lo costeggi per diversi Km ma non lo vedi minimamente, devi andarlo a cercare apposta. Zona sicuramente affascinante.
L’azienda sembra piccola, adiacente all’abitazione, ma modernissima, e si producono comunque 300.000 bottiglie di vino, quasi interamente di vini dolci. Ci siamo ovviamente concentrati sui vini con residuo:
anche qui la 2014 ha fatto strage, annata scarsa in quantità e qualità, alcuni vini base sono quindi esauriti, e dopo un paio di assaggi da botte di 2015 (davvero ottimo lo spatlese cuvée), tra i diversi assaggi in bottiglia segnalo Beerenauslese Samling88 2013, esotico, grasso ed intenso, il Gruner V. Eiswein 2012, speziato e profondo. Ottimi un po’ tutti i TBA assaggiati, sauvignon 2013 dal singolare amaretto al naso, lo chardonnay 2010 dalla classica pesca e albicocca e il samling88 2012 agrumato e ricco. Non ho capito la linea degli “Schilfwein”, ovvero da uve appassite su graticci e senza muffa, con poco carattere. Prezzi commoventi, possibilità di acquistare qualche vecchia annata.

Altra tappa, ovviamente in Wachau. Le analogie paesaggistiche sono con la Mosella e il Rheingau, con le dovute differenze, che però data la fitta nebbia restano un po’ nascoste, peccato… La pietra e le rocce affiorano da ogni dove accantoai vigneti, diversi terrazzamenti sembrano abbandonati.
Prima sosta da Knoll: ci spiega che hanno i vigneti nella zona considerata la più calda della Wachau, hanno in assaggio e vendita solo la 2014, qualcosa è già esaurito, ed i limiti dell’annata si fanno sentire. Tra i migliori: GV ried Kreutes federspiel, ancora nervoso ma di buona profondità e lunghezza, e i due smaragd ried loibenberg, sia il giovanissimo riesling, che il fruttato e speziato GV. Interessanti anche i riesling provenienti dal vigneto Pfaffenberg, di 1 ettaro, situtato nel Kremstal, in quanto sconfina per pochi metri dalla Wachau.

Seconda tappa da Jamek: qui si degusta ai tavoli del ristorante (nb: non andateci di lunedì, sia il ristorante di Jamek che quello di Knoll sono chiusi, mannaggia…). Ho avuto la sensazione che qui abbiano interpretato un po’ meglio la difficile annata, o forse in questa fase i vini erano più distesi e leggibili rispetto a Knoll, i cui vini però sembrano avere maggior carattere. Aspetteremo i vini in bottiglia qualche anno per capire meglio… Qui abbiamo la possibilità di confrontare subito l’annata 2015, con un GV Mariengarten federspiel, a confronto diretto con lo stesso vino 2014 lo stacco è deciso. Della 2015 i produttori sembrano pienamente soddisfatti. Segnalo poi il minerale GV Achleiten federspiel 2014, e lo smaragd dallo stesso vigneto, elegante ed intenso. Tra i riesling ottimo il federspiel Jochinger Pichl sempre 2014. Abbiamo provato anche un beerenauslese qui e un auslese da Knoll, seppur ben fatti e piacevoli, la vocazione è nettamente sui vini secchi.

Tappa finale per qualche acquisto alla Vinothek Fohringer, già consigliata da queste parti, e dove si piò trovare qualche annata un po’più matura.

Capitolo birrifici artigianali, non ho preso appunti, e di qualcuno non ricordo nemmeno il nome, comunque su tutti segnalo il 7Stern a Vienna e il DUNAJSKÝ PIVOVAR a Bratislava (questo è un battello ancorato sulle rive del Danubio, pensavo fosse una trappola per turisti essendo hotel, ristorante e birrificio, invece la birra è davvero ottima, una media? 1,90€…).
Tra gli altri: Mestiansky pivovar, Glöckl Bräu a Graz, Medl Braeu, Fischer Bräu, Lichtenthaler BRÄU, Salm Bräu, Wieden Bräu…

Bellissimo report, che invidia!!! :D
Niente welschriesling da Tschida? Assieme al samling88/scheurebe è il loro cavallo di battaglia, parlando di TBA...
Pensavo sinceramente che da Knoll facessero sentire anche cose più datate rispetto ai vini dell'ultima annata...non dico il mitico Vinotek, ma cose con 2-3 anni di bottiglia sì. :roll:
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2015

Messaggioda Spectator » 14 dic 2015 11:10

Brunello di M.2010,Le Ragnaie.Un bel bere..classico con brio,anche un tantino rustico,terroso,come piace a me.Bocca balsamica, incalzante e beva golosissima.

..Duca Enrico 1997,Duca Salaparuta .A doppio binario: fresco,profumato,energico e prorompente all'apertura,si siede e ammutolisce completamente dopo 7/8 minuti :( ,forse l'aria gli ha fatto venire un infarto! Rimane di buona compagnia a tavola, ma nulla di piu'.
Ultima modifica di Spectator il 14 dic 2015 13:32, modificato 1 volta in totale.
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2015

Messaggioda Ludi » 14 dic 2015 11:40

Nicolini, Malvasia 2012: vino hard natural, molto buono, con note di frutta secca ed erbe medicinali. Sarebbe ancora meglio se non ci fosse una certa fatica di beva (15.7 gradi che un po' si semtono).
Niepoort, Douro Batuta 2009: naso veramente splendido che ricorda nettamente la speziatura e la trama fruttata di un giovane Cornas. Peccato che in bocca un muro vaniglioso faccia spezzare l'incanto. Problema comune dei rossi del Douro....gestione del legno molto, troppo parkeriana.
Niepoort, Douro Branco Redoma Reserva 2010: qui invece il legno è gestito assai bene. Ricorda nettamente un vino del Maconnais, anche se le uve sono rigorosamente autoctone. Beva sciolta e di soddisfazione.
Quinta do Mouro, Alentejano 2007: mirtillo e confettura di mora, ma anche belle note animali e balsamiche, in un quadro mobile e non certo privo di eleganza. Legno, fortunatamente, non pervenuto.
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2015

Messaggioda arnaldo » 14 dic 2015 12:35

Alberto ha scritto:Pensavo sinceramente che da Knoll facessero sentire anche cose più datate rispetto ai vini dell'ultima annata...non dico il mitico Vinotek, ma cose con 2-3 anni di bottiglia sì. :roll:


Certo che no! considera che con il giro di vendite che hanno nella loro sala degustazione,praticamente tutto l'anno, vendono regolarmente tutto e in sala degustazione assaggi solo l'ultima loro annata in commercio......
sono circa una ventina di vini in deg....la ricordo come la visita piu' lunga di tutte quelle fatte l'anno scorso.... :wink:
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2015

Messaggioda max.giuli » 14 dic 2015 16:41

Montepulciano 2001 Valentini
Rubino carico, fosco nei colori e al naso. Si apre a piccoli passi in una progressione inarrestabile. Le note dolci del cacao e la parte animale di pelliccia bagnata fanno da contorno ad una nota ferrosa che è il vero filo conduttore di questa bevuta e che assieme al resto diventa quasi grasso su ingranaggi. La liquirizia, la china, l'incenzo che è cenere nel bicchiere. In bocca è setoso ed imponente, elegante ed insolente nel suo indimenticabile percorso.

Il Poggio 1990 Monsanto
È sorprendente la vita, già nel colore, di questo chianti classico che nel bicchiere regala bellissime trasparenze. Una leggera ossidazione mi riporta al mallo della noce, al nocillo, ma non a quello classico, fatto con i malli verdi di inizio estate, ma a quello fatto a settembre, con i malli bruniti e disidratati. Accanto al chiodo di garofano il bosco, il porcino secco, poi il fresco delle erbe aromatiche, il rosmarino. Il frutto è presente in una versione macerata al sole e dolce, dolcezza che si ripete in bocca dove lo sviluppo è morbido ma ancora fresco e saporito.
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2015

Messaggioda Ziliovino » 14 dic 2015 23:49

Alberto ha scritto:
Bellissimo report, che invidia!!! :D
Niente welschriesling da Tschida? Assieme al samling88/scheurebe è il loro cavallo di battaglia, parlando di TBA...
Pensavo sinceramente che da Knoll facessero sentire anche cose più datate rispetto ai vini dell'ultima annata...non dico il mitico Vinotek, ma cose con 2-3 anni di bottiglia sì. :roll:


Da Knoll ho chiesto espressamente se avessero altre annate da vendere ma nisba...
Da Tschida l'unico welschriesling disponibile era un secco, che non l'abbia prodotto in versione dolce nelle ultime annate?
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2015

Messaggioda Mike76 » 15 dic 2015 01:23

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Livon - Friulano Manditocai 2013
Ordinata per caso al ristorante, si rivela una buona sopresa.
Fresca al naso: note vegetali, erbacee, seguite da spezie (noce moscata).
In bocca deve ancora assorbire il rovere, ma ha un buon allungo su note verdi e floreali (quasi da sauvignon), su fondo speziato e aromatico.
Nonostante i 14,5°, mantiene buona freschezza e bevibilità. Piaciuta.
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2015

Messaggioda paperofranco » 16 dic 2015 10:56

Chardonnay 2013 Vignai da Duline
Una folgorazione, l’ho bevuto con così tanto gusto e velocità da non averlo neanche memorizzato bene per descriverlo. Posso solo dire che è di gran lunga il miglior chardonnay italiano che io abbia mai bevuto, e che ci ho trovato tutto quello che ho sempre cercato invano nei bianchi di Borgogna: espressività, carattere, sapore, zero contributo del legno. Un gioiello.
marcolanc
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2015

Messaggioda marcolanc » 16 dic 2015 11:35

Sabato scorso al ristorante Centro Storico di Budrio (BO), ritrovo di un manipolo di 4 romagnoli (tra cui Landmax e il sottoscritto) e 2 emiliani orientali (tra cui Lalas), per un bel pranzo accompagnato da un buon numero di bottiglie, con la scusa di salutarsi e scambiarsi gli auguri per le feste imminenti.
Il ristorante meriterebbe un capitolo a parte, per la gentilezza e la professionalità di tutto lo staff, ma soprattutto per la qualità eccellente dei piatti serviti in abbinamento ai vini portati da noi (e che Landmax aveva anticipato al titolare/chef). Consiglio a chiunque passi nei dintorni di fermarsi a pranzo o a cena, perché merita davvero.
Ma veniamo ai vini: 2 bolle, 3 bianchi, 4 rossi e 2 dolci.

Le bolle

Mattia Filippi - Cuvée Augusto Primo 2010 sboc. 11/14: blanc de blancs da chardonnay, che per me è stata una gran bella sorpresa. Naso non proprio esplosivo, che comunque evidenzia agrumi, ma pure gustose note balsamiche. Ma è in bocca che dà il meglio, con una bella freschezza, ma pure una buona lunghezza. Buonissimo aperitivo, che potrebbe essere facilmente scambiato per qualche cugino d'oltralpe. :D :D :D :)

Marie-Noelle Ledru - Champagne Grand Cru 2009: blanc de noirs da uno dei comuni più evocativi della Montagne de Reims, che al naso promette molto, con un'impostazione tanto tradizionale quanto intensa. Ma in maniera reciproca alla precedente bolla trentina, qui è in bocca che si perde qualcosa, tanto in termini di acidità quanto in intensità. Insomma, una bolla senz'altro piacevole, ma da un pinot noir di Ambonnay e da una vigneron di così alto livello, mi sarei aspettato qualcosa di più. :D :D :D

I bianchi

Pietracupa - Greco di Tufo 2009: una bella chicca, di grande finezza e di bevibilità quasi pericolosa, caratterizzato da una mineralità che a mio avviso si rivelerà anche il trait d'union con il successivo della batteria. :D :D :D

Nathalie Gaubicher et Christian Chaussard - Kharakter 2011: chenin blanc della Loira, che come ho anticipato è caratterizzato da grande mineralità, ma pure da tanta "ciccia", che potrebbe fare quasi pensare a latitudini un po' meno settentrionali. Mi è piaciuto molto. :D :D :D :)

Vina Tondonia - Rioja Blanco Reserva 1994: un produttore che per quel poco che lo conosco mi sorprende sempre piacevolmente. Anche questa riserva, a partire dal naso, è un'esplosione di profumi, che si evolvono nei minuti successivi in maniera caleidoscopica, per poi rivelare in bocca una potenza, un equilibrio ed una persistenza eccezionali. Un briciolo di acidità in più lo porterebbe al limite dell'eccellenza, ma già così non ci siamo poi troppo lontani. :D :D :D :D

I rossi

Poggio di Sotto - Brunello di Montalcino 2004: lo metto per primo in elenco, anche se abbiamo versato i rossi assieme (ma in bicchieri diversi! :D). Non è da fuochi artificiali al naso, com'è normale che sia in un Brunello, ma poi in bocca rivela una freschezza che non fa certo pensare ad un'annata calda, un tannino pimpante ma già piacevolissimo, una splendida evoluzione nei minuti successivi. Insomma, un grande vino! :D :D :D :D

Massolino - Barolo riserva Vigna Rionda 2007: naso ovviamente molto più intenso del brunello, con note floreali, ma pure di piccolo frutto rosso, sottobosco, cuoio. Il tannino mostra ancora tutta la sua gioventù quasi graffiante, ma l'elegante austerità di questo grande vino è già bene evidente. :D :D :D :D

A. F. Gros - Richebourg 1999: il Gros meno ganzo dei quattro di Vosne-Romanée, ma che sa il fatto suo, un Grand Cru di quelli tosti ed un'annata tra le migliori che si possano bere in questo momento. Risultato: un vino notevolissimo. Ovviamente, grande eleganza, grandissima armonia, con una bella freschezza, un tannino di velluto, e una complessità lodevole. Chapeau! :D :D :D :D :)

Chateau Mouton Rothschild 1978: in programma c'era il 1972, ma vista la situazione ahimè drammatica della bottiglia, abbiamo sostituito annata e non poteva andarci meglio. Non ho una esperienza di bevute di questi vini tale da permettermi giudizi minimamente attendibili, ma tutte le bottiglie degli anni '70 che mi sono passate per le mani (del solo Mouton, avevo bevuto in passato relativamente recente uno splendido '70, ma pure i validissimi '74 e '75) mi hanno sempre emozionato. Parlandone con Vinogodi qualche giorno prima (mi ero permesso di rompergli le scatole per una consulenza sui tempi e le modalità dell'apertura di questa bottiglia e del Richebourg), mi faceva notare che le valutazioni non proprio entusiasmanti dei vini di quella decade spesso derivano dalle basse gradazioni che frequentemente li contraddistinguono e che generalmente non sono troppo amate né dalla critica francese né da quella anglosassone. Al contrario, questa caratteristica è tendenzialmente apprezzata da molti di noi (certamente dal sottoscritto). E allora veniamo a questo Mouton: 11,5 gradi! E dopo 37 anni si può dire che sia certamente in grandissima forma. Mette tutti in fila, già al naso, con note di piena maturità, ma anche con quella vena di dolcezza suadente che trovo sempre nei Mouton. Assaggiarlo è un viaggio lungo e in una miriade di dimensioni, che appaga la mente anche più che la bocca. Che vino, ragazzi! :D :D :D :D :D

I dolci

Chateau Climens 1er Cru Barsac 1998: buono, ma mi sarei aspettato qualcosina di più in termini di potenza e lunghezza, visto il livello del vino e anche l'annata che sul suo cugino Yquem ho sempre apprezzato. Ad ogni modo, il vino risulta comunque bene equilibrato, con una piacevole mineralità che ne favorisce la beva, permettendo di apprezzarne a più riprese le note di agrumi, miele, camomilla, zafferano. :D :D :D :)

Graham's Tawny Port 30 years: già a guardarlo promette bene, con un colore arancio intenso ed una densità quasi oleosa. Al naso è spettacolare, ricordando la dolcezza di un Caroni (fatte le debite proporzioni di intensità), ma con un finale balsamico, rinfrescante. In bocca è complesso, lunghissimo, ma soprattutto per nulla stucchevole, grazie ad un finale pulito, che invoglia a bere ancora. Veramente ottimo! :D :D :D :D :)

In conclusione, una bellissima giornata, con i 4 rossi e il Porto finale sulla breccia, ma anche gli altri in ottima forma. Quel che conta di più comunque è come al solito l'ottima compagnia di amici con cui è sempre un piacere condividere certe bottiglie.
Buone feste a tutti!
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2015

Messaggioda alleg » 16 dic 2015 12:27

Sylvaner 2013 Strasserhof :D :)
Molto verde ed erbaceo, con rimandi a frutta quasi acerba oltre ad un leggero sentore "sauvignonesco". Acidità che invece che favorire la beva, in questo caso (avendolo bevuto come bottiglia da conversazione dopo cena e quindi non accompagnato da cibo) trovo la ostacoli. Probabilmente non ero in vena io per apprezzare, prima bottiglia che mi lascia un po' perplesso di questo produttore.

Chianti Classico S.Alfonso 2011 Rocca delle Macie :D :D
Cantina a cui sono legati piacevoli ricordi in quanto è stata la prima visitata all'inizio del mio tentato percorso di conoscenza enoica. All'epoca i vini mi erano piaciuti molto, oggi meno ma devo dire che per essere un "cantinone" poco cagato tra appassionati non mi è dispiaciuto. Succoso e su toni non troppo scuri, acidità un po' scissa. Meno rassicurante e ruffiano di quanto mi aspettassi. Alla fine si è fatto bere senza pensarci su troppo.
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2015

Messaggioda il chiaro » 16 dic 2015 14:32

Ziliovino ha scritto:
Alberto ha scritto:
Pensavo sinceramente che da Knoll facessero sentire anche cose più datate rispetto ai vini dell'ultima annata...non dico il mitico Vinotek, ma cose con 2-3 anni di bottiglia sì. :roll:


Da Knoll ho chiesto espressamente se avessero altre annate da vendere ma nisba..


Date da bere agli assetati
Chiedete e vi sarà dato

Firmato
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2015

Messaggioda Alberto » 16 dic 2015 16:21

paperofranco ha scritto:Chardonnay 2013 Vignai da Duline
Una folgorazione, l’ho bevuto con così tanto gusto e velocità da non averlo neanche memorizzato bene per descriverlo. Posso solo dire che è di gran lunga il miglior chardonnay italiano che io abbia mai bevuto, e che ci ho trovato tutto quello che ho sempre cercato invano nei bianchi di Borgogna: espressività, carattere, sapore, zero contributo del legno. Un gioiello.

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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2015

Messaggioda gianni femminella » 16 dic 2015 17:14

Alberto ha scritto:
paperofranco ha scritto:Chardonnay 2013 Vignai da Duline
Una folgorazione, l’ho bevuto con così tanto gusto e velocità da non averlo neanche memorizzato bene per descriverlo. Posso solo dire che è di gran lunga il miglior chardonnay italiano che io abbia mai bevuto, e che ci ho trovato tutto quello che ho sempre cercato invano nei bianchi di Borgogna: espressività, carattere, sapore, zero contributo del legno. Un gioiello.

Invano? :roll:


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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2015

Messaggioda paperofranco » 16 dic 2015 18:13

Alberto ha scritto:
paperofranco ha scritto:Chardonnay 2013 Vignai da Duline
Una folgorazione, l’ho bevuto con così tanto gusto e velocità da non averlo neanche memorizzato bene per descriverlo. Posso solo dire che è di gran lunga il miglior chardonnay italiano che io abbia mai bevuto, e che ci ho trovato tutto quello che ho sempre cercato invano nei bianchi di Borgogna: espressività, carattere, sapore, zero contributo del legno. Un gioiello.

Invano? :roll:


Invano.
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2015

Messaggioda alì65 » 16 dic 2015 18:53

marcolanc ha scritto:Poggio di Sotto - Brunello di Montalcino 2004: lo metto per primo in elenco, anche se abbiamo versato i rossi assieme (ma in bicchieri diversi! :D). Non è da fuochi artificiali al naso, com'è normale che sia in un Brunello, ma poi in bocca rivela una freschezza che non fa certo pensare ad un'annata calda, un tannino pimpante ma già piacevolissimo, una splendida evoluzione nei minuti successivi. Insomma, un grande vino! :D :D :D :D


il passaggio sottolineato non l'ho molto compreso; perchè scrivi che un Brunello non è da fuochi artificiali al naso????

e poi metti il nome del ristoro, se merita passando di li ci si potrebbe fermare... :wink:
futuro incerto...2021 grandissima annata!!!
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2015

Messaggioda darmagi90 » 17 dic 2015 10:26

alì65 ha scritto:
marcolanc ha scritto:Poggio di Sotto - Brunello di Montalcino 2004: lo metto per primo in elenco, anche se abbiamo versato i rossi assieme (ma in bicchieri diversi! :D). Non è da fuochi artificiali al naso, com'è normale che sia in un Brunello, ma poi in bocca rivela una freschezza che non fa certo pensare ad un'annata calda, un tannino pimpante ma già piacevolissimo, una splendida evoluzione nei minuti successivi. Insomma, un grande vino! :D :D :D :D


il passaggio sottolineato non l'ho molto compreso; perchè scrivi che un Brunello non è da fuochi artificiali al naso????

e poi metti il nome del ristoro, se merita passando di li ci si potrebbe fermare... :wink:



Ciao, Claudio.

Credo proprio si chiami Centro Storico, il ristorante.
"E' un modo comodo di vivere quello di credersi grandi di una grandezza latente"
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"L'acqua galleggia!"
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http://www.oasilamartina.it
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2015

Messaggioda marcolanc » 17 dic 2015 12:07

alì65 ha scritto:
marcolanc ha scritto:Poggio di Sotto - Brunello di Montalcino 2004: lo metto per primo in elenco, anche se abbiamo versato i rossi assieme (ma in bicchieri diversi! :D). Non è da fuochi artificiali al naso, com'è normale che sia in un Brunello, ma poi in bocca rivela una freschezza che non fa certo pensare ad un'annata calda, un tannino pimpante ma già piacevolissimo, una splendida evoluzione nei minuti successivi. Insomma, un grande vino! :D :D :D :D


il passaggio sottolineato non l'ho molto compreso; perchè scrivi che un Brunello non è da fuochi artificiali al naso????

e poi metti il nome del ristoro, se merita passando di li ci si potrebbe fermare... :wink:

Ciao Claudio!
Il ristorante si chiama proprio Centro Storico: c'ero già stato tempo fa su consiglio di Landmax (che ci ha aperto anche un topic nella sezione ristoranti). ;)

Riguardo quel passaggio, c'è un mio errore (l'ho scritto alle due di notte, dopo una giornataccia, chiedo venia... :)): volevo dire "questo" brunello, intendendo che per la mia piccola esperienza il pds non mi ha mai sconvolto al naso, quanto piuttosto in bocca. E così mi sono fatto l'idea che in un brunello pds non ci sia da aspettarsi i "fuochi d'artificio" al naso. Per esempio, tra i quattro rossi bevuti sabato, per me questo era il più sussurrato dal punto di vista olfattivo. Ma la mia esperienza si riduce a 6/7 annate di Pds (se ripenso alla tua cantina mi vengono ancora i brividi...), per cui non mi meraviglierei di avere preso una cantonata.
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2015

Messaggioda alleg » 17 dic 2015 14:55

Franciacorta brut barone pizzini in Mezzina

Sarà che avevo voglia di bolle ma mi e piaciuto più di quanto mi aspettassi. Ben secco con bolla abbastanza fine, buona acidità e piacevole funghetto in sottofondo.
Insomma per essere un Franciacorta base mi e piaciuto molto... :D :D :)
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2015

Messaggioda andrea » 17 dic 2015 15:03

alleg ha scritto:Franciacorta brut barone pizzini in Mezzina

Sarà che avevo voglia di bolle ma mi e piaciuto più di quanto mi aspettassi. Ben secco con bolla abbastanza fine, buona acidità e piacevole funghetto in sottofondo.
Insomma per essere un Franciacorta base mi e piaciuto molto... :D :D :)

Va bè, allora ditelo che gli volete male al quel pover'uomo di Kalos!!!
Lui soffre per queste cose!!!
:mrgreen:
Ti amo Licia!!!
mangè mangè nu sèi chi ve mangià

Spedisco entro 5 giorni lavorativi, sempre che riesca a trovare i vini nel casino della mia cantina
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2015

Messaggioda alleg » 17 dic 2015 15:31

andrea ha scritto:
alleg ha scritto:Franciacorta brut barone pizzini in Mezzina

Sarà che avevo voglia di bolle ma mi e piaciuto più di quanto mi aspettassi. Ben secco con bolla abbastanza fine, buona acidità e piacevole funghetto in sottofondo.
Insomma per essere un Franciacorta base mi e piaciuto molto... :D :D :)

Va bè, allora ditelo che gli volete male al quel pover'uomo di Kalos!!!
Lui soffre per queste cose!!!
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Eheheheheheheh
:D
Per essere un Franciacorta

Giusto per alimentare le polemiche non ho neanche trovato il finale amarognolo...
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2015

Messaggioda sundek181 » 17 dic 2015 20:27

Rosso di Montalcino 2013 Pian delle Querci
naso amarena,mirtilli, fruttini rossi, violetta, poi esce a tratti un leggero goudron, e poi una nota quasi di eucalipto, bocca leggiadra e snella, bell'acidità e bello il ritorno dei fruttini rossi, giovanissimo,ma di una bevibilità estrema, piaciuto tanto e bottiglia finita praticamente da solo in un aperitivo con bresaola artigianale della Valchiavenna e pecorino toscano, che bello quando le bottiglie evaporano così...
Pensi sempre di poter rimandare a domani...
...e se non ci fosse un domani?!?!

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