LE BEVUTE DI DICEMBRE 2015

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darmagi90
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2015

Messaggioda darmagi90 » 09 dic 2015 15:38

Giusto per non parlare sempre dei soliti 3 o 4 vinelli...

Collio Ribolla Gialla 2014 - Tiare: Naso molto minerale, quasi chablisienne, che poi lascia spazio a frutta bianca e fiori. In bocca equilibrato e persistente, tipico al punto da essere riconosciuto.

Collio Chardonnay 2013 - Vie di Romans: Meno minerale della Ribolla, frutta gialla, prugne Regina Claudia, miele. In bocca un po' troppo largo, manca di un po' di acidità e freschezza. Dopo un po' nel bicchiere arriva qualche pennellata di lampone e formaggio.

"Unico" 2008 - Casa Caterina: Il naso ricorda certi passiti meridionali, con sentori di capperi e salmastro a fare da sfondo a caratteri eterei di canfora e lavanda, tipici della terziarizzazione di vitigni aromatici come moscato e malvasia. In bocca manca di acidità e persistenza.

Abbazia di Rosazzo 2013 - Livio Felluga: Alla prima nasata si evidenzia la nota varietale del Sauvignon, poi alternata da elementi fruttati e vegetali. Bella complessità ed equilibrio in bocca. Ottima la persistenza con finale di banana e toni eterei.

Venezia Giulia Bianco IGT "Plus" 2011 – Bastianich: Albicocca secca, miele e pietra focaia. Sembra un Sauternes! Più che note date dal 10% di uve appassite sembrerebbe proprio che vi siano le note della Botrytis. La bocca è sontuosa, con tanta materia ma in bell'equilibrio, ivi incluso un residuo zuccherino importante ma non invadente.
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2015

Messaggioda darmagi90 » 09 dic 2015 15:44

Altro giro, altra bicchierata.

Garda Corvina 2011 - Cantina di Custoza: A bicchiere fermo nettissima e splendida nota di tabacco virginia dolce, muovendolo segue ciliegia e cioccolata. Molto "didattico". Dopo una decina di minuti anche sentori di castagne. In bocca manca un po' di equilibrio per eccesso di tannini un po' aggressivi. In ogni caso bel vino.

Valpolicella Ripasso "Seccal" 2011 – Nicolis: Profilo olfattivo meno definito rispetto al precedente ma più fine ed elegante. Fruta rossa sotto spirito e candita, cioccolato. In bocca è veramente equilibrato e setoso, di beva eccezionale.

Garda Classico Rosso "Negresco" 2009 - Cà Maiol: Anche qui il naso non è subito così definito e preciso, poi si apre su note di frutta rossa sotto spirito e mallo di noce acerba. Molto bello in bocca, con spinta acida e tannica superiore al Ripasso di Nicolis.

Castel del Molte Nero di Troia "Vandalo" 2008 – Cocevola: Colore scurissimo, se possibile ancora più impenetrabile dei tre che lo hanno preceduto. Naso che oltre alle attese note di frutta rossa molto matura evidenzia una decisa mineralità fra il goudron e le braci. Molto interessante. Anche in bocca è molto buono ed equilibrato.

Valpolicella Classico Superiore "Il Velluto" 2008 – Meroni: Colore molto più chiaro dei precedenti e anche rispetto alle aspettative. Ventaglio olfattivo variegato e cangiante, dall'iniziale fragolina di bosco, molto netta, al ribes ed ad una nota finale molto definita di carcadè. In bocca è scorrevole e persistente, nonostante si muova molto più sul filo dell'eleganza e finezza piuttosto che su quello della struttura. Dai 30/35 giorni di appassimento mi aspettavo un vino di altro tipo ma siamo rimasti tutti piacevolmente sorpresi. Volendo fare un paragone con la Valtellina, sembra un Ar.Pe.Pe della Valpolicella. Qualcuno lo ha paragonato ad un Pommard Village, non mi sembra certo un'offesa...
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2015

Messaggioda darmagi90 » 09 dic 2015 15:53

Giretto in Mosella e dintorini con intruso, tanto per introdurre l'argomento a chi ne aveva solo sentito (poco) parlare.

Alto Adige Kerner 2013 - Meran Burggraeffler 14%: Naso molto bello e aromatico, sembra quasi un Gewuerztraminer in tono minore. Molto buono e pieno anche in bocca, dove rimane un finale lievemente amarognolo, gradevole.

Pfalz Riesling Dry 2013 - Villa Wolf 12%: Al naso esce subito la frutta esotica, ananas, papaya e mango. Poco minerale. In bocca un po' stratificato fra acidità tagliente (comunque molto tipica) e residuo zuccherino ben avvertibile. In bocca persiste per un po' ma finisce rapidamente, senza gradualità. Forse va aspettato un po' ? Potrebbe essere molto piacevole a tavola.

Rheinhessen Riesling trocken spaetlese Herrenberg "Turm" 2012 - Eric Manz 12,5%: Naso tipicissimo con mineralità idrocarburica, molto affascinante. In bocca risulta più persistente ed equilibrato, molto buono e pronto adesso.

Mosel Riesling Trocken 2010 - Maximin Gruenhaeuser 11,5%: Il mio preferito della serata. Naso molto minerale, con l'idrocarburo appena un po' meno intenso del Manz ma con belle note agrumate che ritornano anche in bocca. Bella nota citrina aromatica con grande equilibrio e persistenza.

Mosel Riesling trocken 2014 – Doennhof 11,5%: Il meno minerale della batteria dopo il Villa Wolf, con sentori di frutta esotica. Bocca più dolce e persistente, ottimo con i giusti abbinamenti in tavola.

Mosel Riesling kabinett 2011 - J. J. Pruem 10%: Perfetto equilibrio olfattivo fra note idrocarburiche ed evocazioni dolci. In bocca nettamente il più zuccherino della serata. Non abbastanza dolce per accompagnare pasticceria ma perfetto con foi gras e formaggi erborinati.
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2015

Messaggioda darmagi90 » 09 dic 2015 15:58

Qualche rosso centrale ed etneo finale.

Montepulciano d'Abruzzo "Inferi" 2010 – Marramiero: Naso tipico di frutta rossa, bocca un po' rustica ma di bella struttura e persistenza.

Toscana Rosso IGT "Le Cupole" 2012 – Trinoro: Molto piacione, vanigliato, un po' troppo dominato dal legno nuovo ancora lontano da riassorbire. Belle note erbacee tipiche del Cabernet Franc. In bocca è equilibrato e setoso, molto elegante.

Cortona Syrah "Achelo" 2010 - La Braccesca: Profumi poco intensi ma tipici, con spezie e frutta rossa. In bocca buono anche se non brilla in persistenza. Non male ma in zona direi che ci sia di meglio.

Brunello di Montalcino 2010 - Il Poggione: Molto buono e tipico, belle note di Sangiovese ilcinese, tabacco e cassetto vecchio, inchiostro.

Terre Siciliane IGT 2012 – Passopisciaro: Buonissimo come sempre, colore nettamente più chiaro dei precedenti, sembra un Borgogna. Naso esplosivo e bocca perfetta, di materia pesante ma senza dominanza dell'alcol nonostante i 15,5°!!! N. 1 della serata, almeno per me.
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2015

Messaggioda darmagi90 » 09 dic 2015 16:04

E per finire, un bel giretto a bolle.

Franciacorta Prima Cuvée – Monterossa: Molto champagnard, quasi più simile ai trentini, come cornice olfattiva. Bocca molto tesa e acida ma al naso belle note vegetali ma noce e nocciola in grande spolvero insieme ad agrumi, soprattutto limone e cedro, che si ritrovano in bocca con discreta persistenza. Adattissimo a tutto pasto, meglio se a fare da accompagnatore a cibi, anche importanti.

Trento Dosaggio Zero 2011 – Letrari: Più lieve al naso, con in evidenza note di sottobosco umido che poi fa affiorare una crosticina di formaggio, tipo Camembert. Meno tagliente, più equilibrato in bocca. Sarebbe stato da mettere prima del Monterossa.

Franciacorta Extra Brut Francesco I – Uberti: Buono ma senza particolari guizzi, un po' di vaniglia e caramello bianco.

Trento "Mach Riserva del fondatore" 2010 - Ist. Agr. San Michele all'Adige: Naso molto tipico, pasticceria e pasta lievitata, bella cremosità e persistenza. Poco appariscente ma grande struttura, eleganza ed equilibrio.

Champagne Blanc de Blancs d'Ay 2006 - Gaston Chiquet: Naso stanco, cognac della liqueur troppo in evidenza, mela disidratata. Anche in bocca convince poco.

"Et Voilà" 2006 - Cascina Baricchi: Idem ma con maggiore acidità, qui non c'è il cognac ma la mela sembra cotta, qualcuno parla di sidro. In bocca è vuoto e con finale un po’ amaro, peggio del precedente. Non ci siamo nemmeno qui.

Non sono un grande amante della Franciacorta ma devo dire che Monterossa ha figurato davvero bene. Pessimo lo sciampo e il Cascina Baricchi, da ritirare dagli scaffali!
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2015

Messaggioda xoan » 09 dic 2015 16:29

Montepulciano d'Abruzzo "Inferi" 2010 – Marramiero: Naso tipico di frutta rossa, bocca un po' rustica ma di bella struttura e persistenza.

Bocca rustica l'Inferi??? :roll:
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2015

Messaggioda darmagi90 » 09 dic 2015 16:46

xoan ha scritto:Montepulciano d'Abruzzo "Inferi" 2010 – Marramiero: Naso tipico di frutta rossa, bocca un po' rustica ma di bella struttura e persistenza.

Bocca rustica l'Inferi??? :roll:


Nella bottiglia che ho assaggiato io una certa rusticità in bocca l'ho avvertita.
Non l'ho inteso in senso negativo.
Purtroppo non ricordo di avere assaggiato in precedenza l'Inferi, per cui non ho altre esperienze a cui riferirmi.
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2015

Messaggioda paperofranco » 09 dic 2015 16:56

darmagi90 ha scritto:Brunello di Montalcino 2010 - Il Poggione: Molto buono e tipico, belle note di Sangiovese ilcinese, tabacco e cassetto vecchio, inchiostro.
.

Forse quello poco buono....... :mrgreen:
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2015

Messaggioda darmagi90 » 09 dic 2015 17:04

paperofranco ha scritto:
darmagi90 ha scritto:Brunello di Montalcino 2010 - Il Poggione: Molto buono e tipico, belle note di Sangiovese ilcinese, tabacco e cassetto vecchio, inchiostro.
.

Forse quello poco buono....... :mrgreen:


Mah, a dire il vero una nota di legno vecchio dolce era molto netta ed è piuttosto frequente nei miei assaggi di Sangiovese. Mi sono fatto l'idea che sia uno dei suoi modi di essere. Anche in questo caso, intendiamoci, non deve essere preso per una connotazione negativa.
Avessi usato paragoni o aggettivi più generici non avrei scandalizzato.
Però mi capita di sentire delle note minerali che assimilo all'inchiostro e note "balsamiche" che mi ricordano il cassetto della nonna, magari quello inferiore del comò, al di sotto del quale spesso venivasno conservate le mele...
Altre volte sono più note di frutto e arancia, soprattutto a Montalcino.
Le trovo entrambe piacevoli e col loro fascino, pur nella loro diversità.
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2015

Messaggioda xoan » 09 dic 2015 17:44

darmagi90 ha scritto:
xoan ha scritto:Montepulciano d'Abruzzo "Inferi" 2010 – Marramiero: Naso tipico di frutta rossa, bocca un po' rustica ma di bella struttura e persistenza.

Bocca rustica l'Inferi??? :roll:


Nella bottiglia che ho assaggiato io una certa rusticità in bocca l'ho avvertita.
Non l'ho inteso in senso negativo.
Purtroppo non ricordo di avere assaggiato in precedenza l'Inferi, per cui non ho altre esperienze a cui riferirmi.


Capisco. Hai esperienze di assaggio dei montepulciano di Pepe, Valentini o Praesidium?
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2015

Messaggioda darmagi90 » 09 dic 2015 18:01

xoan ha scritto:
darmagi90 ha scritto:
xoan ha scritto:Montepulciano d'Abruzzo "Inferi" 2010 – Marramiero: Naso tipico di frutta rossa, bocca un po' rustica ma di bella struttura e persistenza.

Bocca rustica l'Inferi??? :roll:


Nella bottiglia che ho assaggiato io una certa rusticità in bocca l'ho avvertita.
Non l'ho inteso in senso negativo.
Purtroppo non ricordo di avere assaggiato in precedenza l'Inferi, per cui non ho altre esperienze a cui riferirmi.


Capisco. Hai esperienze di assaggio dei montepulciano di Pepe, Valentini o Praesidium?


Pepe, ma risale a diversi anni fa.
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2015

Messaggioda Mike76 » 09 dic 2015 19:48

darmagi90 ha scritto:Però mi capita di sentire delle note minerali che assimilo all'inchiostro e note "balsamiche" che mi ricordano il cassetto della nonna, magari quello inferiore del comò, al di sotto del quale spesso venivasno conservate le mele...


Quando si dice la soggettività.
Dipende un po' da cosa teneva la nonna nel comò... :mrgreen:
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2015

Messaggioda Smarco » 09 dic 2015 20:09

darmagi90 ha scritto:
xoan ha scritto:
darmagi90 ha scritto:
xoan ha scritto:Montepulciano d'Abruzzo "Inferi" 2010 – Marramiero: Naso tipico di frutta rossa, bocca un po' rustica ma di bella struttura e persistenza.

Bocca rustica l'Inferi??? :roll:


Nella bottiglia che ho assaggiato io una certa rusticità in bocca l'ho avvertita.
Non l'ho inteso in senso negativo.
Purtroppo non ricordo di avere assaggiato in precedenza l'Inferi, per cui non ho altre esperienze a cui riferirmi.


Capisco. Hai esperienze di assaggio dei montepulciano di Pepe, Valentini o Praesidium?


Pepe, ma risale a diversi anni fa.


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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2015

Messaggioda zampaflex » 10 dic 2015 11:27

Ieri sera bevutINA prenatalizia :wink:

Bolla di apertura, uno splendido Duval-Leroy, Femme de Champagne 1996 che ha saputo mescolare sapientemente i toni da champagne classico maturo (rancio, pompelmo, frutta secca, caffé) con delicati toni floreali e fruttati come mela, caprifoglio, susina. Telaio forte, con bolla oramai evanescente eppure ben vivace sul palato, pulito da una acidità un po’ grezza e animato da una forte sapidità. Grande persistenza. 93/100

Prima batteria di rossi.

Chateau Mouton-Rothschild 1996 emblematico dell’eleganza del terroir bordolese, naso mobile, affascina per la prima ora, spaziando nel consueto repertorio tra pirazine, cenere, cipria, un fruttino dolce e delicato, del cassis. In bocca è velluto, accarezza e solletica. Il limite dell’annata si legge nella limitata potenza, nello sfinarsi più del lecito a centro bocca, nel mantenere la PAI su proporzioni omeopatiche. Ma nel complesso della bevuta è stata una digressione molto ben gradita. 91/100

Giacomo Conterno – Barolo Cascina Francia 2005 vaso di coccio in mezzo alle altre due bottiglie della batteria, viene premiato più per l’olfazione mobile e progressiva, alla fine marcata da bei toni balsamici e di golia, che emergono su un fondo più “scuro” del consueto e dove la frutta (anguria inclusa) sembra coperta da una mano di inchiostro. Al contrario del naso, in bocca il percorso è in discesa, da una spinta iniziale dotata di forza e completezza lentamente le componenti smettono di dialogare, l’acidità se ne va un po’ per i fatti suoi e la beva si appesantisce. 88/100

Soldera – Brunello riserva 2006 (no lotto, sorry). Eh, che spettacolo. Grande interpretazione di una grande annata. Reticente al naso dove si concede gradatamente ma senza mai esplodere, è in bocca dove dimostra di che pasta è fatto. Frutto talmente chiaro all’inizio da ricordare arancia e melograno, si estende progressivamente fino a marcare il finale con il contrappunto di una ciliegia candita squisita. Charmant, vigoroso eppure lieve come un merletto, eleganza da campagna inglese. 94/100

Seconda batteria di rossi.

Giuseppe Mascarello – Barolo Monprivato 2010 la maledizione di famiglia imperversa, la bottiglia appare sofferente per un mix di volatile, carne cruda, toffee, e un po’ di straccio bagnato. Peccato perché si sente che la materia c’è, la bocca è tonica anche se un po’ rustica (giovanerrima) e che sia scomposta si vede da una didascalica chiusura sul sapore dell’alcool buongusto (primo corso AIS docet :D ). NG

Rousseau – Gevrey Chambertin Clos 1er cru St. Jacques 1999. Vincitore della serata, forse anche perché preso in un momento di grande fulgore e facilità di beva disarmante. Naso variegato e luminoso: ribes, fiori, arancia tarocco, thé alla pesca, china, ginger, rosa canina. Bocca armoniosa, molto lunga, animata da una freschezza fin troppo pimpante che ne scandisce il confine alla crescita. La RVF gli diede 15/20, fu una cantonata? Si direbbe. 95/100 per il piacere di lasciarsi cullare dalla semplice emozione, anche se tecnicamente e razionalmente (scheda di valutazione alla mano diciamo) ne varrebbe di meno, direi 92.

Roagna – Barbaresco Asili V.V. 2008 Una bombetta in divenire, giovane e compresso come una molla, tipico per il suo essere il fratello minore della Langa, già dal colore più scarico, e con una base aromatica più minerale e vegetale; ma con una trama piena, carnosa, completa, robusta. 91/100

Chiusura con il Moscato di Ca d’Gal, sempre molto buono, e una a quel punto incongrua boccia di Selosse Extra Brut 1996 che il padrone di casa ha stappato preso da fregola natalizia, e che si è dovuta purtroppamente districare tra panettone, torta Barozzi e cuneesi al (tanto) rum, ma che ha però mostrato degli inaspettati limiti caratteriali sfociati in un eccesso di acidità e troppa poca ciccia a bilanciarla.
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2015

Messaggioda and.car » 10 dic 2015 11:47

Pommery - Champagne Brut
non di sboccatura recente, aperitivino per ingannare l'attesa. Colore giallo oro con bolla fine. Naso non completamente a posto e poco espressivo...si la crosta di pane si sentiva, ma c'era un qualcosa che ne disturbava l'assaggio. Bocca inizialmente un pò compressa, materia ed acidità/mineralità buone....aperitivo :wink:

Monte dei ragni: Ripasso della Valpolicella 2010
letteralmente spazzolato via da tutti i commensali, tanto da lasciar sbalorditi tutti..io ormai ne conosco le gesta, ma ragazzi...parte con tipiche note di uva appassita (in quella rete che oramai utilizza solo il buon Zeno) poi una nota erbacea, via via parte una balsamicità di timo e permane la scia minerale quasi di pietra focaia...bocca suntuosa, leggiadra con l'acidità che combatte con la mineralità...e via, bicchiere vuoto :lol:

Podere Poggio Scalette: Carbonaione 1999
un sangiovese piaciuto assai...al naso principalmente si sente acqua salmastra e sentori tipici dei Toscanacci bbboni, rosmarino e macchia mediterranea..un leggero sottobosco ed un pellame in sottofondo...bocca che rispecchia quanto al naso...bello :D

Chateau Rieussec: Sauternes 2003
troppo trppo giovane...ma...grande vino. Idrocarburi, miele d'acacia, un caramello dolce...in bocca che materia, non un monstre ma ragazzuoli qui ci siamo...acidità che aiuta la beva, mineralità...questa dolcezza non stucchevole...fortunatamente ne ho un paio in cantina, da dimenticare per una decade minimo.

e poi...

Jaquesse Selosse: Brut Rosè (sboccatura aprile 2013)
ne avevo sentito parlare, quindi un pò preparato lo ero...versato per l'assaggio un commensale dice:"ma non doveva esser rosè?" :lol: :lol: :lol: in effetti c'era qualche tonalità di rosa, ma fondamentalmente sembrava un brut normale...già si capisce che sarà interessante sto Selosse...crosta di pane (ovviamente), crema chantilly, piccola pasticceria, note floreali...poi vira sul thè verde, ribes e qualche sentore quasi di terriccio umido...bocca monstre, una sciabolata che taglia a metà la lingua e tutta quella materia che invade la bocca...fantastico veramente!
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2015

Messaggioda gobrish » 10 dic 2015 11:59

zampaflex ha scritto:
Chateau Mouton-Rothschild 1996 emblematico dell’eleganza del terroir bordolese, naso mobile, affascina per la prima ora, spaziando nel consueto repertorio tra pirazine, cenere, cipria, un fruttino dolce e delicato, del cassis. In bocca è velluto, accarezza e solletica. Il limite dell’annata si legge nella limitata potenza, nello sfinarsi più del lecito a centro bocca, nel mantenere la PAI su proporzioni omeopatiche. Ma nel complesso della bevuta è stata una digressione molto ben gradita. 91/100



Solo un canturino potrebbe mettere tre punti fra quel CF e Mouton (per la cronaca vino della serata per almeno due persone al tavolo).
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2015

Messaggioda zampaflex » 10 dic 2015 12:06

gobrish ha scritto:
zampaflex ha scritto:
Chateau Mouton-Rothschild 1996 emblematico dell’eleganza del terroir bordolese, naso mobile, affascina per la prima ora, spaziando nel consueto repertorio tra pirazine, cenere, cipria, un fruttino dolce e delicato, del cassis. In bocca è velluto, accarezza e solletica. Il limite dell’annata si legge nella limitata potenza, nello sfinarsi più del lecito a centro bocca, nel mantenere la PAI su proporzioni omeopatiche. Ma nel complesso della bevuta è stata una digressione molto ben gradita. 91/100



Solo un canturino potrebbe mettere tre punti fra quel CF e Mouton (per la cronaca vino della serata per almeno due persone al tavolo).


Vero. A mente fredda ho abbassato il punteggio originale di M-R (92) perché troppo fine, carente a centro bocca (pur buonissimo per il resto). Così come si potrebbe abbassare anche il giudizio sul CF che qualche limite lo ha dimostrato, ma non sotto 86.
Come dicevo ieri, la scala a questi livelli è praticamente logaritmica :D
E tra tutti, mi sa che abbiamo votato come vino della serata tre bocce diverse (Rousseau, Soldera e Mouton). :wink:
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2015

Messaggioda Andyele » 10 dic 2015 12:11

gobrish ha scritto:
zampaflex ha scritto:
Chateau Mouton-Rothschild 1996 emblematico dell’eleganza del terroir bordolese, naso mobile, affascina per la prima ora, spaziando nel consueto repertorio tra pirazine, cenere, cipria, un fruttino dolce e delicato, del cassis. In bocca è velluto, accarezza e solletica. Il limite dell’annata si legge nella limitata potenza, nello sfinarsi più del lecito a centro bocca, nel mantenere la PAI su proporzioni omeopatiche. Ma nel complesso della bevuta è stata una digressione molto ben gradita. 91/100



Solo un canturino potrebbe mettere tre punti fra quel CF e Mouton (per la cronaca vino della serata per almeno due persone al tavolo).


Ma sopratutto siamo sicuri che l'annata 1996 a Bordeaux abbia tutti questi limiti? :roll:

...a parte questo cmq bravo Zampa bellissima bevuta e belle e chiare note. :wink:
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2015

Messaggioda Ludi » 10 dic 2015 12:36

Andyele ha scritto:
Ma sopratutto siamo sicuri che l'annata 1996 a Bordeaux abbia tutti questi limiti? :roll:

...a parte questo cmq bravo Zampa bellissima bevuta e belle e chiare note. :wink:


mi associo ai complimenti a Zampa, come al solito preciso ed evocativo, ma concordo sul fatto che la 1996 a Bordeaux sia una bella annata.
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zampaflex
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2015

Messaggioda zampaflex » 10 dic 2015 13:02

Ludi ha scritto:
Andyele ha scritto:
Ma sopratutto siamo sicuri che l'annata 1996 a Bordeaux abbia tutti questi limiti? :roll:

...a parte questo cmq bravo Zampa bellissima bevuta e belle e chiare note. :wink:


mi associo ai complimenti a Zampa, come al solito preciso ed evocativo, ma concordo sul fatto che la 1996 a Bordeaux sia una bella annata.


Grazie ad ambedue per i sempre poco meritati complimenti, che peraltro spetterebbero anche a voi quando è il vostro turno :wink:
Prendo nota per la 96, da quel poco che sapevo la ritenevo annata media. Bordeaux è terra poco frequentata a Milano :mrgreen:
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2015

Messaggioda egio » 10 dic 2015 13:03

vinotec ha scritto:...lo sai Lorenzo che sono un po' settario...
...tranne, per me, il Saumur Brèzé 2007 di Clos Rougeard, del quale, non avendolo mai bevuto, non sono riuscito a sopportare il "puzzo" di fluimucil fiale per aereosol, che emanava dal bicchiere...


Questa del fluimucil me la voglio ricordare... Alla faccia del settario...mitici i descrittori dello speziale!!!
Questa mia, di cercare di farti lasciare i terreni battuti e ampliare i tuoi orizzonti enoici, so che è una missione disperata...ma non mollo! :D
Al prossimo giro ho in mente di farti sentire un Furmint spettacolare di un micro, anzi, nanoproduttore (produzione che si conta a centinaia di bottiglie per ciascuna vigna...) che è un genio. Ci sarà da divertirsi...! :wink:
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2015

Messaggioda gpetrus » 10 dic 2015 15:04

Crichet paje' 2004 Roagna .....memore dei 20/20 Espresso di un paio di anni orsono mi sarei aspettato mirabilie......comunque un gran vino, estremamente cangiante nel calice nelle 3-4 ore in cui ci e' rimasto con note di rosa dolce che poi ho ritrovato in bocca e che non ho gradito molto , speziato e balsamico al naso e tannini che fanno la loro comparsa appena dopo 3 ore .....mah....probabilmente bisognava aprirlo anche il gg prima a questo punto....devo dire che una bocca cosi' vellutata non l'ho sentita spesso in Langa......anzi a memoria non ricordo una bt simile...
Ultima modifica di gpetrus il 10 dic 2015 16:45, modificato 1 volta in totale.
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2015

Messaggioda paperofranco » 10 dic 2015 15:41

darmagi90 ha scritto:
paperofranco ha scritto:
darmagi90 ha scritto:Brunello di Montalcino 2010 - Il Poggione: Molto buono e tipico, belle note di Sangiovese ilcinese, tabacco e cassetto vecchio, inchiostro.
.

Forse quello poco buono....... :mrgreen:


Mah, a dire il vero una nota di legno vecchio dolce era molto netta ed è piuttosto frequente nei miei assaggi di Sangiovese. Mi sono fatto l'idea che sia uno dei suoi modi di essere. Anche in questo caso, intendiamoci, non deve essere preso per una connotazione negativa.
Avessi usato paragoni o aggettivi più generici non avrei scandalizzato.
Però mi capita di sentire delle note minerali che assimilo all'inchiostro e note "balsamiche" che mi ricordano il cassetto della nonna, magari quello inferiore del comò, al di sotto del quale spesso venivasno conservate le mele...
Altre volte sono più note di frutto e arancia, soprattutto a Montalcino.
Le trovo entrambe piacevoli e col loro fascino, pur nella loro diversità.


Ti sei fatto un'idea sbagliata, credimi.
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2015

Messaggioda gabresso » 10 dic 2015 16:36

oddio cosa mi sono perso :shock: :shock: :shock: :shock: :shock:
zampaflex ha scritto:Ieri sera bevutINA prenatalizia :wink:

Bolla di apertura, uno splendido Duval-Leroy, Femme de Champagne 1996 che ha saputo mescolare sapientemente i toni da champagne classico maturo (rancio, pompelmo, frutta secca, caffé) con delicati toni floreali e fruttati come mela, caprifoglio, susina. Telaio forte, con bolla oramai evanescente eppure ben vivace sul palato, pulito da una acidità un po’ grezza e animato da una forte sapidità. Grande persistenza. 93/100

Prima batteria di rossi.

Chateau Mouton-Rothschild 1996 emblematico dell’eleganza del terroir bordolese, naso mobile, affascina per la prima ora, spaziando nel consueto repertorio tra pirazine, cenere, cipria, un fruttino dolce e delicato, del cassis. In bocca è velluto, accarezza e solletica. Il limite dell’annata si legge nella limitata potenza, nello sfinarsi più del lecito a centro bocca, nel mantenere la PAI su proporzioni omeopatiche. Ma nel complesso della bevuta è stata una digressione molto ben gradita. 91/100

Giacomo Conterno – Barolo Cascina Francia 2005 vaso di coccio in mezzo alle altre due bottiglie della batteria, viene premiato più per l’olfazione mobile e progressiva, alla fine marcata da bei toni balsamici e di golia, che emergono su un fondo più “scuro” del consueto e dove la frutta (anguria inclusa) sembra coperta da una mano di inchiostro. Al contrario del naso, in bocca il percorso è in discesa, da una spinta iniziale dotata di forza e completezza lentamente le componenti smettono di dialogare, l’acidità se ne va un po’ per i fatti suoi e la beva si appesantisce. 88/100

Soldera – Brunello riserva 2006 (no lotto, sorry). Eh, che spettacolo. Grande interpretazione di una grande annata. Reticente al naso dove si concede gradatamente ma senza mai esplodere, è in bocca dove dimostra di che pasta è fatto. Frutto talmente chiaro all’inizio da ricordare arancia e melograno, si estende progressivamente fino a marcare il finale con il contrappunto di una ciliegia candita squisita. Charmant, vigoroso eppure lieve come un merletto, eleganza da campagna inglese. 94/100

Seconda batteria di rossi.

Giuseppe Mascarello – Barolo Monprivato 2010 la maledizione di famiglia imperversa, la bottiglia appare sofferente per un mix di volatile, carne cruda, toffee, e un po’ di straccio bagnato. Peccato perché si sente che la materia c’è, la bocca è tonica anche se un po’ rustica (giovanerrima) e che sia scomposta si vede da una didascalica chiusura sul sapore dell’alcool buongusto (primo corso AIS docet :D ). NG

Rousseau – Gevrey Chambertin Clos 1er cru St. Jacques 1999. Vincitore della serata, forse anche perché preso in un momento di grande fulgore e facilità di beva disarmante. Naso variegato e luminoso: ribes, fiori, arancia tarocco, thé alla pesca, china, ginger, rosa canina. Bocca armoniosa, molto lunga, animata da una freschezza fin troppo pimpante che ne scandisce il confine alla crescita. La RVF gli diede 15/20, fu una cantonata? Si direbbe. 95/100 per il piacere di lasciarsi cullare dalla semplice emozione, anche se tecnicamente e razionalmente (scheda di valutazione alla mano diciamo) ne varrebbe di meno, direi 92.

Roagna – Barbaresco Asili V.V. 2008 Una bombetta in divenire, giovane e compresso come una molla, tipico per il suo essere il fratello minore della Langa, già dal colore più scarico, e con una base aromatica più minerale e vegetale; ma con una trama piena, carnosa, completa, robusta. 91/100

Chiusura con il Moscato di Ca d’Gal, sempre molto buono, e una a quel punto incongrua boccia di Selosse Extra Brut 1996 che il padrone di casa ha stappato preso da fregola natalizia, e che si è dovuta purtroppamente districare tra panettone, torta Barozzi e cuneesi al (tanto) rum, ma che ha però mostrato degli inaspettati limiti caratteriali sfociati in un eccesso di acidità e troppa poca ciccia a bilanciarla.
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2015

Messaggioda vinogodi » 10 dic 2015 16:37

zampaflex ha scritto:
Ludi ha scritto:
Andyele ha scritto:
Ma sopratutto siamo sicuri che l'annata 1996 a Bordeaux abbia tutti questi limiti? :roll:

...a parte questo cmq bravo Zampa bellissima bevuta e belle e chiare note. :wink:


mi associo ai complimenti a Zampa, come al solito preciso ed evocativo, ma concordo sul fatto che la 1996 a Bordeaux sia una bella annata.


Grazie ad ambedue per i sempre poco meritati complimenti, che peraltro spetterebbero anche a voi quando è il vostro turno :wink:
Prendo nota per la 96, da quel poco che sapevo la ritenevo annata media. Bordeaux è terra poco frequentata a Milano :mrgreen:
...tranquillo e ricrediti senza riserve: la 1996 è stata , dopo la 1990 , la più grande annata del decennio, per Bordeaux (Rive Droite qualcosa in meno, Rive Gauche qualcosa in più...)...
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