arnaldo ha scritto:landmax ha scritto:
Io invece su Pieropan non sono proprio d'accordo.
Sia il Calvarino che Le Rocche, pur buoni (tra l'altro entrambi in annata 2013, sulla carta molto buona), mi sono parsi un pò in debito di beva, lo stile crea abbastanza "sovrastruttura". Ho trovato decisamente più centrato il loro Recioto di Soave 2011, davvero "luminoso", in perfetto equilibrio tra acidità e dolcezza, e infatti l'ho comprato. Sui Soave secchi, nella mia ignoranza della tipologia, preferisco, ad esempio, Gini (sia il Froscà che il Salvarenza).
E' assodato che GINI e PIEROPAN rappresentano da parecchi anni i vertici della denominazione. Su LE ROCCHE che ha una bella dose di legno e con progetto di lunga gittata si puo' discutere, soprattutto ai sensibili al legno....ma dire che IL CALVARINO 2013 sia in debito di beva.....azz......e' durissima......gli assaggi al banchetto sono sempre tanto rapidi ed essenziali, difficile essere sempre sul pezzo ...questo capita anche a me.....ma ti posso dire che a quel prezzo....quel vino.....con quella freschezza e quello spessore.....urca.....uno dei migliori Calvarino degli ultimi dieci anni.....
Grazie Arnaldo per la risposta, voglio riassaggiarlo, questo Calvarino 2013 (che tra l'altro si becca 18,5/20 dalla guida espressica). Hai ragione, potrebbe essere stato benissimo che, nella fretta degli assaggi, non mi sia accorto della qualità del vino, anche se, a onor del vero, eravano in 5 e a tutti è piaciuto più il recioto dei due secchi... e mi pare che anche il Chiaro abbia avuto la mia stessa impressione (ma non so se abbia assaggiato entrambi). Comunque voglio riassaggiarlo per bene. Grazie ancora.