aleman10 ha scritto:Belle note...e bellissimo Terrano, vino della serata!
Te ne ho ordinato un bancale
aleman10 ha scritto:Belle note...e bellissimo Terrano, vino della serata!
zampaflex ha scritto:kubik ha scritto:Belle note Luciano,
Grazie come sempre per i poco meritati complimenti
Per ArPePe potrebbe essere in effetti una questione di fase. Mai bevuto un loro vino così inespressivo. Sulla boccia sfigata, conoscendo il loro modo molto preciso di lavorare, direi di no.
gp ha scritto:zampaflex ha scritto:kubik ha scritto:Belle note Luciano,
Grazie come sempre per i poco meritati complimenti
Per ArPePe potrebbe essere in effetti una questione di fase. Mai bevuto un loro vino così inespressivo. Sulla boccia sfigata, conoscendo il loro modo molto preciso di lavorare, direi di no.
Per la mia esperienza e quella di altri (Enogea), Rocce Rosse 2002 è un vino che a volte esce meglio (pienamente convincente) e a volte peggio (ancora in parte irrisolto), ma comunque ben lontano da come lo avete trovato e tu l'hai descritto sopra (naso sintetico e bocca vuota).
Non ho assaggi nell'ultimo anno, ma salvo un poco probabile cedimento improvviso, che sarebbe una novità in casa ArPePe, penserei a un problema di conservazione (non l'hai messo tra le ipotesi, quindi forse hai motivo di escluderlo) oppure a una occasionale "bottiglia matta" che può sempre capitare.
gp ha scritto:zampaflex ha scritto:kubik ha scritto:Belle note Luciano,
Grazie come sempre per i poco meritati complimenti
Per ArPePe potrebbe essere in effetti una questione di fase. Mai bevuto un loro vino così inespressivo. Sulla boccia sfigata, conoscendo il loro modo molto preciso di lavorare, direi di no.
Per la mia esperienza e quella di altri (Enogea), Rocce Rosse 2002 è un vino che a volte esce meglio (pienamente convincente) e a volte peggio (ancora in parte irrisolto), ma comunque ben lontano da come lo avete trovato e tu l'hai descritto sopra (naso sintetico e bocca vuota).
Non ho assaggi nell'ultimo anno, ma salvo un poco probabile cedimento improvviso, che sarebbe una novità in casa ArPePe, penserei a un problema di conservazione (non l'hai messo tra le ipotesi, quindi forse hai motivo di escluderlo) oppure a una occasionale "bottiglia matta" che può sempre capitare.
alì65 ha scritto:gp ha scritto:zampaflex ha scritto:kubik ha scritto:Belle note Luciano,
Grazie come sempre per i poco meritati complimenti
Per ArPePe potrebbe essere in effetti una questione di fase. Mai bevuto un loro vino così inespressivo. Sulla boccia sfigata, conoscendo il loro modo molto preciso di lavorare, direi di no.
Per la mia esperienza e quella di altri (Enogea), Rocce Rosse 2002 è un vino che a volte esce meglio (pienamente convincente) e a volte peggio (ancora in parte irrisolto), ma comunque ben lontano da come lo avete trovato e tu l'hai descritto sopra (naso sintetico e bocca vuota).
Non ho assaggi nell'ultimo anno, ma salvo un poco probabile cedimento improvviso, che sarebbe una novità in casa ArPePe, penserei a un problema di conservazione (non l'hai messo tra le ipotesi, quindi forse hai motivo di escluderlo) oppure a una occasionale "bottiglia matta" che può sempre capitare.
ma tu pensi che in caso di bt "normale" possa darti maggiori soddisfazioni di quelle descritte da Luciano???
perchè per quel poco bevuto ho avuto le stesse impressioni e comincio a pensare che il gusto, più che mai qui, incide
chi ama i vini magri e autunnali va a nozze, chi ama i vini ampi e esplosivi meglio si rivolga altrove...
la storia della bt problematica è la solita scusa per trovare il difetto comunque dove il difetto non c'è, è così punto, piaccia o meno.....
il chiaro ha scritto:alì65 ha scritto:gp ha scritto:zampaflex ha scritto:kubik ha scritto:Belle note Luciano,
Grazie come sempre per i poco meritati complimenti
Per ArPePe potrebbe essere in effetti una questione di fase. Mai bevuto un loro vino così inespressivo. Sulla boccia sfigata, conoscendo il loro modo molto preciso di lavorare, direi di no.
Per la mia esperienza e quella di altri (Enogea), Rocce Rosse 2002 è un vino che a volte esce meglio (pienamente convincente) e a volte peggio (ancora in parte irrisolto), ma comunque ben lontano da come lo avete trovato e tu l'hai descritto sopra (naso sintetico e bocca vuota).
Non ho assaggi nell'ultimo anno, ma salvo un poco probabile cedimento improvviso, che sarebbe una novità in casa ArPePe, penserei a un problema di conservazione (non l'hai messo tra le ipotesi, quindi forse hai motivo di escluderlo) oppure a una occasionale "bottiglia matta" che può sempre capitare.
ma tu pensi che in caso di bt "normale" possa darti maggiori soddisfazioni di quelle descritte da Luciano???
perchè per quel poco bevuto ho avuto le stesse impressioni e comincio a pensare che il gusto, più che mai qui, incide
chi ama i vini magri e autunnali va a nozze, chi ama i vini ampi e esplosivi meglio si rivolga altrove...
la storia della bt problematica è la solita scusa per trovare il difetto comunque dove il difetto non c'è, è così punto, piaccia o meno.....
Claudio sai che son di parte, però lo dico lo stesso: da come scrivi sembra che "vini magri e autunnali" per te siano figli di un difetto e non di uno stile che legittimamente può piacere o non piacere.
Io sarò fortunato, ma di rocce rosse 2002 "storte" non ne ho ancora trovate e ti assicuro che ne apro. E in ogni caso concordo sullo stile asciutto, ma tra tanti Valtellina che provo certo quella è la bottiglia mediamente più complessa che trovi in valle.
alì65 ha scritto:no Marco, forse mi sono spiegato male: non dico che sia un difetto ma che quando il vino non piace sembra sia la bt difettosa (a tutti i costi) perchè non potrebbe essere altrimenti se è uscito male nella bevuta
il vino "autunnale", come definisco io quelli magri, asciutti, radici, sottobosco senza spalle larghe non piacciono a ME, non che questo sia un difetto
per fortuna dei produttori tutti (e anche per noi) il gusto è vario e molto diverso
i vini ArPePe li ho assaggiati tutti e alcune volte e ho trovato di mio gradimento solo Ultimi Raggi (mi sembra si chiami così) mentre tutti gli non ho trovato mai quel vino che alcuni dicono di trovare.....al che ho capito che sono io il problema.......oppure tutte gli altri...
zampaflex ha scritto:sicuramente l'annata incide, svuotando un vino che già di per sé parte da uno stile più ascetico rispetto alla produzione media valtellinese. Ma che la boccia probabilmente storta aggiungesse del suo, non va escluso.
gianni femminella ha scritto:Mi permetto, le emozioni a volte è bello condividerle.
Collio Malvasia Borgo del Tiglio 1990 - gradi 13
Il colore mi appare strano; mi ricorda decisamente qualcosa, ci rifletto e, sì, infuso di camomilla, tale e quale, così mi risparmio faticose descrizioni di riflessi e rimandi.
Profuma di giugno, ha qualcosa di delicato che mi ricorda l'inizio dell'estate, la paglia, il rosmarino, la salvia, il gelsomino. La mineralità prima gentile, poi più decisa si apre su una acidità pronunciata che ne dissimula l'età e rende la beva facile. Una lunghezza notevole avvolge il palato con ampiezza. La serata è ventosa, gli ulivi chiaccherano là fuori. Lascio che il vino si scaldi nel bicchiere. Cerco una serata di 25 anni fa e non la trovo, il tempo non aspetta nessuno. Scampoli di erbe aromatiche, lampi di luce serali. Ogni bottiglia è irripetibile, alcune più di altre.
darmagi90 ha scritto:zampaflex ha scritto:sicuramente l'annata incide, svuotando un vino che già di per sé parte da uno stile più ascetico rispetto alla produzione media valtellinese. Ma che la boccia probabilmente storta aggiungesse del suo, non va escluso.
Beh, il 2002 è stata un'annata davvero fredda, umida, piovosa e poco soleggiata dalle Alpi fino alla Campania. A parte eventuali eccezioni locali, piuttosto problematica.
Non stupisce, quindi, che il risultato sia stato quello di estremizzare lo stile della cantina, notoriamente non orientata verso produzioni muscolari.
Sulla singola bottiglia, invece, ritengo che possa accadere veramente di tutto.
Ricordo ancora una serata in cui Roberto Conterno presentava (come se ce ne fosse stato bisogno) i suoi vini in un'enoteca. Ora non ricordo più se si trattasse del Francia o del Monfortino (mi pare fosse proprio il Monfortino), ma aveva una leggera quanto netta ed evidente nota ossidativa.
Dopo una sufficientemente lunga sequela di improperi, Conterno disse che con ogni probabilità il problema era dovuto al tappo, che potrebe non essersi espanso abbastanza velocemente dopo l'inserimento nel collo della bottiglia, lasciando quindi un minuscolo varco per un eccesso di ossigeno.
Stiamo parlando di un tappo senza alcun accenno di TCA e di una bottiglia piuttosto giovane, dato che l'episodio risale a circa 10 anni fa.
fabird ha scritto:darmagi90 ha scritto:zampaflex ha scritto:sicuramente l'annata incide, svuotando un vino che già di per sé parte da uno stile più ascetico rispetto alla produzione media valtellinese. Ma che la boccia probabilmente storta aggiungesse del suo, non va escluso.
Beh, il 2002 è stata un'annata davvero fredda, umida, piovosa e poco soleggiata dalle Alpi fino alla Campania. A parte eventuali eccezioni locali, piuttosto problematica.
Non stupisce, quindi, che il risultato sia stato quello di estremizzare lo stile della cantina, notoriamente non orientata verso produzioni muscolari.
Sulla singola bottiglia, invece, ritengo che possa accadere veramente di tutto.
Ricordo ancora una serata in cui Roberto Conterno presentava (come se ce ne fosse stato bisogno) i suoi vini in un'enoteca. Ora non ricordo più se si trattasse del Francia o del Monfortino (mi pare fosse proprio il Monfortino), ma aveva una leggera quanto netta ed evidente nota ossidativa.
Dopo una sufficientemente lunga sequela di improperi, Conterno disse che con ogni probabilità il problema era dovuto al tappo, che potrebe non essersi espanso abbastanza velocemente dopo l'inserimento nel collo della bottiglia, lasciando quindi un minuscolo varco per un eccesso di ossigeno.
Stiamo parlando di un tappo senza alcun accenno di TCA e di una bottiglia piuttosto giovane, dato che l'episodio risale a circa 10 anni fa.
la 2002 è stata una grandissima annata in Valtellina contrariamente al resto della penisola.
Se così non fosse non sarebbero state prodotte le riserve da ARPEPE. loro sono un po' più seri anche di Krug che fa il clos de mesnil anche se l'annata non è grande
alì65 ha scritto:il chiaro ha scritto:alì65 ha scritto:gp ha scritto:zampaflex ha scritto:Per ArPePe potrebbe essere in effetti una questione di fase. Mai bevuto un loro vino così inespressivo. Sulla boccia sfigata, conoscendo il loro modo molto preciso di lavorare, direi di no.
Per la mia esperienza e quella di altri (Enogea), Rocce Rosse 2002 è un vino che a volte esce meglio (pienamente convincente) e a volte peggio (ancora in parte irrisolto), ma comunque ben lontano da come lo avete trovato e tu l'hai descritto sopra (naso sintetico e bocca vuota).
Non ho assaggi nell'ultimo anno, ma salvo un poco probabile cedimento improvviso, che sarebbe una novità in casa ArPePe, penserei a un problema di conservazione (non l'hai messo tra le ipotesi, quindi forse hai motivo di escluderlo) oppure a una occasionale "bottiglia matta" che può sempre capitare.
ma tu pensi che in caso di bt "normale" possa darti maggiori soddisfazioni di quelle descritte da Luciano???
perchè per quel poco bevuto ho avuto le stesse impressioni e comincio a pensare che il gusto, più che mai qui, incide
chi ama i vini magri e autunnali va a nozze, chi ama i vini ampi e esplosivi meglio si rivolga altrove...
la storia della bt problematica è la solita scusa per trovare il difetto comunque dove il difetto non c'è, è così punto, piaccia o meno.....
Claudio sai che son di parte, però lo dico lo stesso: da come scrivi sembra che "vini magri e autunnali" per te siano figli di un difetto e non di uno stile che legittimamente può piacere o non piacere.
Io sarò fortunato, ma di rocce rosse 2002 "storte" non ne ho ancora trovate e ti assicuro che ne apro. E in ogni caso concordo sullo stile asciutto, ma tra tanti Valtellina che provo certo quella è la bottiglia mediamente più complessa che trovi in valle.
no Marco, forse mi sono spiegato male: non dico che sia un difetto ma che quando il vino non piace sembra sia la bt difettosa (a tutti i costi) perchè non potrebbe essere altrimenti se è uscito male nella bevuta
fabird ha scritto:la 2002 è stata una grandissima annata in Valtellina contrariamente al resto della penisola.
Se così non fosse non sarebbero state prodotte le riserve da ARPEPE. loro sono un po' più seri anche di Krug che fa il clos de mesnil anche se l'annata non è grande
gianni femminella ha scritto:Mi permetto, le emozioni a volte è bello condividerle.
Collio Malvasia Borgo del Tiglio 1990 - gradi 13
Il colore mi appare strano; mi ricorda decisamente qualcosa, ci rifletto e, sì, infuso di camomilla, tale e quale, così mi risparmio faticose descrizioni di riflessi e rimandi.
Profuma di giugno, ha qualcosa di delicato che mi ricorda l'inizio dell'estate, la paglia, il rosmarino, la salvia, il gelsomino. La mineralità prima gentile, poi più decisa si apre su una acidità pronunciata che ne dissimula l'età e rende la beva facile. Una lunghezza notevole avvolge il palato con ampiezza. La serata è ventosa, gli ulivi chiaccherano là fuori. Lascio che il vino si scaldi nel bicchiere. Cerco una serata di 25 anni fa e non la trovo, il tempo non aspetta nessuno. Scampoli di erbe aromatiche, lampi di luce serali. Ogni bottiglia è irripetibile, alcune più di altre.
SommelierSardo ha scritto:Smarco ha scritto:martedi a pranzo al tiglio con qualche forumista marchigiano cioè io e altri due (purtroppo in zona siamo pochi) abbiamo bevuto comunque più che bene e molto
-Ulysse Collin les maillons bdn: Collin è sempre una certezza e anche con questo bdn che fa da pochi anni non si smentisce, si capisce subito dal colore con i suoi riflessi rosati che si parla di pinot nero, al naso si sente qualche piccolo frutto rosso e una bella mineralità, in bocca è avvolgente con una bella persistenza
- Derain gevrey chambertin 2012: produttore che non conoscevo, comunque anche se giovanissimo gia godibile, bel colore rosso brillante al naso è intenso con frutti rossi e spezie, in bocca bella persistenza, c è un bel tannino ben bilanciato dall acidità che invoglia a berne ancora, sicuramente da riprovare più in la
-sorpresa della serata, Santadi terrebrune 2003, dal tappo le speranze di trovare un vino ben mantenuto erano prossime allo 0, invece vino perfetto, al naso ricordava quasi la borgogna bevuta prima, solo con piu materia,più concentrato, al naso è ricco cè frutta rossa matura, tabacco, buone spezie, in bocca è morbido ed elegante con un tannino per niente aggressivo. Piaciuto molto
-sauternes castelnau de suduiraut 2010 non amo i vini dolci comunque bel colore giallo con riflessi oro, al naso albicocche, miele e altro buona acidità e persistenza.
complimenti al tiglio che ci ha fatto iniziare a mangiare alle 13 e finire alle 17 con piatti veramente ben fatti
Terre Brune sempre tanta roba!!
Bevuto da pochissimo un 2004 (al top) ed un 2010 da applausi entrambi.
E senza spendere chissà quali cifre... Vitigno Carignano davvero da riscoprire, per chi già non lo conosca abbastanza!
Ho una MG di '96 che devo trovare l'occasione per aprire, sperando che abbia retto...
zampaflex ha scritto:kubik ha scritto:Belle note Luciano,
Grazie come sempre per i poco meritati complimenti
Per ArPePe potrebbe essere in effetti una questione di fase. Mai bevuto un loro vino così inespressivo. Sulla boccia sfigata, conoscendo il loro modo molto preciso di lavorare, direi di no.
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