Piccolo resoconto…
Primi giorni in Camargue, dove ovviamente mi sono concentrato più sul mare e sui bellissimi paesaggi che sul vino, qui i vigneti Sable de Camargue sono piatti e sterminati, da terreni sabbiosi recuperati dalle paludi, anche a pochi metri da mare:
Mentre i turisti stranieri si buttano sulle bottiglie, i francesi ci danno dentro a Bag in Box, ne ho visti davvero uno sproposito e anche nelle enoteche più fornite puoi trovarne un’ampia scelta, non lontane da bottiglie di Bonneau e di Chateau Rayas… Per esempio qui, che consiglio: Cave de Trinquetaille ad Arles. I BiB sono il futuro per il vino a basso costo, pian piano ci arriveremo anche noi (ma ne ho visti anche da 6-7€ al litro).
Un paio di giorni a Bandol, dove non ho fatto visite ma sono passato dalla Maison de Vins de Bandol, un po’ asettica ma dove puoi comprare praticamente tutto a buon prezzo e sono organizzatissimi. Bottiglie di rosato jeroboam a gò-gò…
Per chi ci passa, ho soggiornato bene al B&B Les Restanques. Molto bello e pittoresco anche Cassis.
Qui i vigneti devi andare veramente a cercarteli, sul comune di Bandol ce ne sono pochissimi, sono quasi tutti nei paesi limitrofi e più in collina. Vigneto di Bandol non lontano dalla costa a picco sul mare:
Ultimo giorno dedicato interamente al vino nel Nord Rodano. Prima tappa a Cornas da Vincent Parìs, dove farò i migliori assaggi della vacanza: la cantina è un mezzo capannone-casolare di campagna nella zona pianeggiante, tutto disordinato e accatastato, si parte dal davvero ottimo bianco 2014, Marsanne e Viognier, con i vigneti nella zona più alta, immediato e quasi esplosivo al naso, senza essere pesante in bocca. I rossi partono col St. Joseph 2014, con un naso molto particolare, chiodi di garofano e quasi un accenno aromatico, piuttosto leggero in bocca. Il Granit 30 2013 è il più godibile al momento tra i sui Cornas, con un bel naso di frutta scura, leggera spezia, e con un sorso bello disteso, fresco ma di buona struttura. Si sale di complessita col Granit 60, soprattutto al naso con un bel pepe nero, mentre in bocca la decisa freschezza unita a maggior struttura e tannino richiedono tempo, ma le premesse sono ottime. Stessa cosa per il La Geynal 2013. Parlando col produttore sembra che la 2013 in zona sia stata annata piuttosto fresca, che ha dato belle acidità a discapito di un po’ di struttura, ma è annata ben considerata e da attendere.
Seconda tappa sempre a Cornas da Alain Voge, si parte con una batteria di 3 bianchi, dove però le selezioni sono piuttosto segnate dal legno e poco agili in bocca, salvo il base Saint-Peray Harmonie 2014, solo acciaio, sempre piuttosto largo ma con una bella nota minerale.
Tra i rossi invece sono decisamente una bella bevuta sia il Cornas Les Chailles 2013, dalla bella eleganza, che il Vieille Vignes 2013, con un bel fruttato fresco, buona lunghezza e tannino e finale tra liquirizia, pepe nero e chiodi di garofano. Anche lui da attendere.
Vigneti a Cornas:
Pomeriggio a Tain L’Hermitage, bella la vista dei vigneti e il giro sulla collina, qui però è stato più complicato fissare appuntamenti in pieno agosto, alla fine sono andato da Domaine de Remizieres.
Non male il Crozes-Hermitage blanc 2014, profumato, molto secco e col finale di mandorla, mentre anche qui la selezione in barrique è segnata dal legno e amarognola. Tra i rossi: Crozes-Hermitage 2014 ha un profilo scuro,quasi cupo, bocca agile, ottimo q/p il Crozes-Hermitage Particuliere 2013, dalla bella speziatura e maggior strutturain bocca. Merita sicuramente l’acquisto L’Hermitage cuvée Emilie 2013, dalla bella eleganza sia al naso che in bocca, sicuramente da attendere.
Giro veloce poi alla Cave de Tain, dove segnalo le selezioni da vigneto di Crozes-Hermitage, che non sono affatto male. Dormito a LesDenis.com, mediocre ma a buon prezzo.