Polemica enogastronomica

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vinogodi
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Polemica enogastronomica

Messaggioda vinogodi » 28 lug 2015 12:23

...scopro l'acqua calda , ma quest'acqua sta diventando bollente. OK, lo sapevamo che ormai certe bottiglie in certi ristoranti sono diventate non un lusso ma un vero e proprio ladrocinio, senza apparente spiegazione. Prendo spunto da un recente "passaggio" in ristorante stellato , dove a mangiare alla grande si ha il sacrosanto diritto di accompagnare con altrettanto valore di vino. DElle bottiglie scelte , 6 su 10 erano "appena finite" e alcune, di livello alto, con prezzi da brividi o addirittura allucinanti, inaccessibili. E non parlo solo di Borgogna, ormai un'araba fenice , molte volte presenti in una unità singola a prezzo stellare solo per averla in carta, oppure "appena esaurita" quando la si chiede , ma proprio tutto il vino di alto livello. OK, i costi devono essere tagliati così gli immobilizzi, ma qui si parla rispetto per il cliente . Mi sono rotto un po' i coglioni, scusate tanto, ma è serietà, questa?
PS: no, non dico il nome, perché mi ha promesso che metterà tutto a posto a breve e perché è in un momento molto delicato, anzi, chiedendomi "consigli" , cosa che chiaramente mi ha lasciato indifferente ed infastidito... ma nell'ultimo anno è almeno la quinta volta e sempre con le stesse scusanti o trite motivazioni...
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Re: Polemica enogastronomica

Messaggioda marcolanc » 28 lug 2015 12:37

Marco, mi sollevi il morale. Ero convinto di essere iellato: mi capita spessissimo che le prime due/tre bottiglie che ordino al ristorante risultino "appena terminate"... E, chissà perché, se poi seguo l'eventuale consiglio del cameriere per una bottiglia in sostituzione di quella da me scelta, quasi immancabilmente poi me ne pento.
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Re: Polemica enogastronomica

Messaggioda yotamoteuchi » 28 lug 2015 12:59

Non so voi. Io quando voglio farmi una bella mangiata e una bella bevuta vado sempre nei soliti 2-3 posti.
Conosco personalmente e da anni i titolari, ad alcuni di questi ho addirittura portato io vini o bollicine da assaggiare per ricambiare la gentilezza con cui sempre mi trattano.
Quando non avevo idea di cosa bere mi hanno sempre consigliato e indirizzato in modo più che corretto (sia per la cifra che in quel momento volevo spendere, sia sugli abbinamenti dei cibi e sia su qualsiasi cosa vi possa venire in mente).
So che voi andate avanti a Richebourg, La Tache, Echezeaux e company, però io quando vado da questi ristoratori so che il ricarico c'è, ma non è così poi esagerato (lo sconto me lo fanno, ma il prezzo del vino che mi dicono è quello che fanno al pubblico): un Tignanello 2012 sui 60 euro o un Les Cretes Cuvee Bois del 2012 a 50 euro (le ultime bevute fatte).
Sempre nei "soliti posti" quello che c'è nella carta è sempre presente. Se manca qualcosa è perchè realmente lo hanno finito e chi doveva consegnare gli approvvigionamenti ha ritardato. Ovviamente parlo anche di Sassicaia, Masseto, Ornellaia, Pergole Torte, etc.
Secondo me ci sono "ristoratori" (seri) e gente che pensa solo al guadagno (che non so come definire). Per me possono avere tutte le stelle che vogliono, ma dopo dei "numeri" come quelli che mi avete descritto non solo non ci vado più, ma gli faccio anche una delle peggiori pubblicità possibili!
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Re: Polemica enogastronomica

Messaggioda gpetrus » 28 lug 2015 13:13

il ristoratore deve guadagnare sul cibo che propone
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Re: Polemica enogastronomica

Messaggioda vinogodi » 28 lug 2015 13:37

yotamoteuchi ha scritto:Non so voi. Io quando voglio farmi una bella mangiata e una bella bevuta vado sempre nei soliti 2-3 posti.
Conosco personalmente e da anni i titolari, ad alcuni di questi ho addirittura portato io vini o bollicine da assaggiare per ricambiare la gentilezza con cui sempre mi trattano.
...chiaro, come al solito non si può o si deve generalizzare, , è un errore che si commette quando si aprono certi threads in preda ad un evidente sconforto. Che ci siano i bravi e gli onesti , ci mancherebbe. Però vorrei spezzare una lancia (ironicamente) anche nei confronti dell'inettitudine media dei grandi chefs stellati che mediamente non capiscono un cazzo di vino, ne ho conosciuto a ... grappoli, delegando tutto l'ambaradan a capziosi distributori o a imberbi giovanotti neo diplomati ai corsi AIS ... quando va bene. Pure io mi sto legando a pochissimi e fidati amici ristoratori che oltre ad essere "veri" appassionati , danno anche grande flessibilità alla gestione vini dei clienti più "avanzati" enoculturalmente . Venerdì, con il solito manipolo di Mangioni ipercompetenti proviamo proprio questo connubio con un prossimo stellato che ci permette di abbinare la sua cucina da favola con fior di Champagne e super Borgogna ... da noi portati , ma questo è un discorso a parte, vorrei andare in qualsiasi posto e avere professionalità non solo in cucina ma anche , seppur come complemento, sul versante enologico , perché altrimenti mi sembra davvero una grande "incompiuta" , dal punto di vista sensoriale ..
PS: tranquilli, venerdì il tavolo è già supercompleto ... :lol:
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Re: Polemica enogastronomica

Messaggioda picenum » 28 lug 2015 13:49

vinogodi ha scritto:Prendo spunto da un recente "passaggio" in ristorante stellato , dove a mangiare alla grande si ha il sacrosanto diritto di accompagnare con altrettanto valore di vino.

Mi spiace ma non sono d'accordo. Quando vado ad assaggiare la cucina in un ristorante (di livello o meno) cerco il giusto abbinamento e non la grande bottiglia... si beve bene anche con poco. Preferisco una carta "ricercata" che una con solo grandi nomi.
Poi se c'è il nulla è un altro discorso.
vinogodi ha scritto: vorrei andare in qualsiasi posto e avere professionalità non solo in cucina ma anche , seppur come complemento, sul versante enologico , perché altrimenti mi sembra davvero una grande "incompiuta" , dal punto di vista sensoriale

qui ti do ragione
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Re: Polemica enogastronomica

Messaggioda marcolanc » 28 lug 2015 14:06

yotamoteuchi ha scritto:Non so voi. Io quando voglio farmi una bella mangiata e una bella bevuta vado sempre nei soliti 2-3 posti.
Conosco personalmente e da anni i titolari, ad alcuni di questi ho addirittura portato io vini o bollicine da assaggiare per ricambiare la gentilezza con cui sempre mi trattano.

Idem. Le disavventure di cui parlavo non mi accadono certo nei miei ristoranti abituali.
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Re: Polemica enogastronomica

Messaggioda vinogodi » 28 lug 2015 15:00

picenum ha scritto:...Mi spiace ma non sono d'accordo. Quando vado ad assaggiare la cucina in un ristorante (di livello o meno) cerco il giusto abbinamento e non la grande bottiglia... si beve bene anche con poco.
... è un tuo punto di vista e da parte mia poco condivisibile , dove di discutibile in quello che ho scritto c'è solo che non ho premesso "secondo me". Quuel che si definisce semplicisticamente "giusto" abbinamento è solo per chi guarda con occhio gastronomico. Come se dicessi , di contro, che mi vado a bere La Tache anche con due fette di salame, ma sempre La Tache si tratta. Sono estremamente limitato, ma più "berecentrico" in termini di attenzione sensoriale, dove al grandissimo bere non necessito, per ovvio motivo di pennellate sensoriali e concentrazione, un eguale livello di cibo, mentre se mangio alla grande , se devo bere male piuttosto me ne sto a casa a farmi una tagliata di Fassona o due fette di Culatello Supremo e godo di più. La scusa del "si beve ugualmente bene spendendo poco" mi lascia indifferente perché è una motivazione che ascolto da ormai mezzo secolo da chi non sa apprezzare l'abbinamento , di alto livello, enogastronomico (o , più prosaicamente , non vuole spendere perché del vino non gliene frega 'na sega). Sta di fatto che un grande ristorante è (dovrebbe essere?) un tempio enogastronomico , così come lo intendo io , dove l'elemento cibo deve essere , forse, prevalente ma non prevaricante , alla faccia del nostro grande Maestro di cucina Gualtiero Marchesi, che voleva sostituire la carta di vini con quella delle acque minerali ..."per non contaminare gli equilibri dei suoi piatti" ... 8)
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Re: Polemica enogastronomica

Messaggioda and.car » 28 lug 2015 15:59

in effetti, anche in tri-stellati con l'abbinamento al calice si bevono certe ciofeche, solo per lasciar spazio al piatto...che poi, se bevo porcheria in un ristorante del genere, magari a 16-18 € al calice, mi girano pure le P :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: E.
La penso pure io come te Marco, se mangio alla grande, voglio per lo meno bere vini di fascia medio-alta...purtroppo però i rincari sono da capogiro in quei ristoranti! :roll:
Lo spreco della vita si trova nell’amore che non si è saputo dare, nel potere che non si è saputo utilizzare, nell'egoistica prudenza che ci ha impedito di rischiare e che, evitandoci un dispiacere, ci ha fatto mancare la felicità. [Oscar Wilde]
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Re: Polemica enogastronomica

Messaggioda vinogodi » 28 lug 2015 16:34

and.car ha scritto:...purtroppo però i rincari sono da capogiro in quei ristoranti! :roll:
...sbagliando, perché molti ristoranti di alto livello sono andati a puttane proprio per incapacità di gestione di cantine di alto livello, per scelte sbagliate o per pessimi ricarichi che non hanno permesso giusta rotazione delle onerosissime cantine, a volte costruite per accondiscendere non la propria cucina ma la fregola delle guide che hanno sempre avuto occhio di riguardo per questo aspetto. Come disse ... dovrebbero guadagnare sulla cucina, non sul vino dove il loro contributo personale è solo in una scelta oculata . Mi sembrano tanti "Tafazzi" che si danno delle bottigliate nei coglioni ... 'sti ristoratori stellati, precludendo, inoltre , una soddisfazione assai maggiore nei clienti... 8)
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Re: Polemica enogastronomica

Messaggioda and.car » 28 lug 2015 17:25

vinogodi ha scritto: Mi sembrano tanti "Tafazzi" che si danno delle bottigliate nei coglioni ... 'sti ristoratori stellati, precludendo, inoltre , una soddisfazione assai maggiore nei clienti... 8)


amen!
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Re: Polemica enogastronomica

Messaggioda george7179 » 28 lug 2015 17:41

Questione spinosa e purtroppo, d'accordo con Marco, mi rendo conto che, da questo punto di vista, non c'è quasi mai, nei confronti della cantina, la stessa cura che c'è nei piatti .
Generalmente quando vedo ricarichi da rapina a mano armata mi guardo bene da prendere bottiglie importanti, in quanto conoscendo il prezzo reale, mi sentirei troppo preso per il culo. Di solito riparo su bottiglie che hanno comunque un ricarico alto ma che come cifra totale restano su livelli più umani, sono buone bevute, ma di sicuro non danno le emozioni che darebbero certe bottiglie.
La cosa è veramente triste, avere carte sconfinate, che però non girano un cazzo a causa dei prezzi, è un qualcosa di demenziale... parlavo anni fa con il sommelier di un bistellato... e mi diceva che di bottiglie di un certo livello ne uscivano dalla cantina circa 5 all'anno... :shock: :shock: :shock: e ti credo con i soldi che chiedevano!!!!
Insomma poter abbinare liberamente piatti stellati a bottiglie stellate credo sia un diritto di chi apprezza entrambe le cose, che a mio modo di vedere sono assolutamente legate. Non poterlo fare a causa dei prezzi da capogiro o di stock ridicoli penalizza, per me, in locale in modo pazzesco perché il cliente non è detto che ritorni e in più si immobilizza capitale in modo esagerato.
Per fortuna ho notato che forse qualcuno (ancora pochi però) si stanno svegliando... alcuni esempi: locale monostellato, ornellaia 2004 a 120 euro, locale ex monostellato, sassicaia 2001 a 110 euro, locale monostellato, monfortino 2001 a 400 euro.
Lo dico piano... ma rispetto ad anni fa, anni di vacche grasse forse qualcosina sta cominciando a cambiare... almeno lo spero!!!
#23# "The best there ever was, the best there ever will be" #23#
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Re: Polemica enogastronomica

Messaggioda Smarco » 28 lug 2015 17:50

george7179 ha scritto:Questione spinosa e purtroppo, d'accordo con Marco, mi rendo conto che, da questo punto di vista, non c'è quasi mai, nei confronti della cantina, la stessa cura che c'è nei piatti .
Generalmente quando vedo ricarichi da rapina a mano armata mi guardo bene da prendere bottiglie importanti, in quanto conoscendo il prezzo reale, mi sentirei troppo preso per il culo. Di solito riparo su bottiglie che hanno comunque un ricarico alto ma che come cifra totale restano su livelli più umani, sono buone bevute, ma di sicuro non danno le emozioni che darebbero certe bottiglie.
La cosa è veramente triste, avere carte sconfinate, che però non girano un cazzo a causa dei prezzi, è un qualcosa di demenziale... parlavo anni fa con il sommelier di un bistellato... e mi diceva che di bottiglie di un certo livello ne uscivano dalla cantina circa 5 all'anno... :shock: :shock: :shock: e ti credo con i soldi che chiedevano!!!!
Insomma poter abbinare liberamente piatti stellati a bottiglie stellate credo sia un diritto di chi apprezza entrambe le cose, che a mio modo di vedere sono assolutamente legate. Non poterlo fare a causa dei prezzi da capogiro o di stock ridicoli penalizza, per me, in locale in modo pazzesco perché il cliente non è detto che ritorni e in più si immobilizza capitale in modo esagerato.
Per fortuna ho notato che forse qualcuno (ancora pochi però) si stanno svegliando... alcuni esempi: locale monostellato, ornellaia 2004 a 120 euro, locale ex monostellato, sassicaia 2001 a 110 euro, locale monostellato, monfortino 2001 a 400 euro.
Lo dico piano... ma rispetto ad anni fa, anni di vacche grasse forse qualcosina sta cominciando a cambiare... almeno lo spero!!!

Anche ad osteria francescana, Ornellaia 2008 (mi sembra) è prezzata 130.... La bottiglia da 375 però :mrgreen: ed il tignanello 120 :lol:
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Re: Polemica enogastronomica

Messaggioda hag » 28 lug 2015 21:32

Polemica giusta ma che se parliamo di stellati non riguarda solo l'Italia , vai in Francia , Spagna o uk e chiedi un grande vino e il risultato sarà lo stesso : 400% di ricarico se va di culo . Poi ė ovvio che il grande vino non gira , ma chi li spende 3/4/5 o 600 euro e più per una bottiglia di vino ? Io non conosco chi ne spenderebbe 100 al di fuori della comunità del vino di questo forum e vari derivati . Magari €180 per un menù degustazione si ma 500 di vino ?
Mettici poi che chi fa le carte dei vini in tanti casi non ci capisce nemmeno un cazzo e il gioco ė fatto , cantine riempite con criteri obsoleti che non si sono svuotate mai e basta un secondo per trovarsi un gallina di la spinetta a €200 euro in carta o per restare in Toscana con un vino di qualità ma sovraprezzato un biondi santi annata .
Allora i casi sono due o non sei un appassionato di vino e spendere quelle cifre non lo contempli nemmeno o ci capisci e ti rifiuti di pagare € 200 o € 220 un biondi santi 2004 o 2003 che hai pagato €40 euro e hai a casa .
non vado da anni ma per bere una grande bottiglia da picchiorri ci volevano dai €500 in su ( beaumont leroy 96, Ausone 90 ( che puzzava di merda e il sommelier non voleva cambiare ) latour 98 a circa € 800 a boccia. Parliamo di 5 e sette anni fa
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Re: Polemica enogastronomica

Messaggioda vinogodi » 28 lug 2015 21:46

hag ha scritto:... da picchiorri ci volevano dai €500 in su ( beaumont leroy 96..
... :shock: :shock: :shock: :shock: ne avrà ancora una cassa da vendermi? :shock: :shock: :shock:
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Re: Polemica enogastronomica

Messaggioda hag » 28 lug 2015 23:00

Ahahaha costava € 750 quasi 8 anni fa anni e mezzo fa ,
Chissà ora
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Re: Polemica enogastronomica

Messaggioda Cristianmark » 28 lug 2015 23:29

Polemica per polemica.
Non capisco perchè ci si scandalizza quanto il ricarico sulla bottiglia di vino è spesso inferiore ( in termini %) del ricarico sulla materia prima utilizzata in cucina.
E piu' la cucina è concettuale, piu' il ricarico è scandaloso. Il "concetto" si paga caro.

Quindi se vuoi bere "alto" magnando "alto", che è un diritto sacrosanto, allora lo scotto da pagare e pecunia "alta", pure quella, ecchecazz.

Li compri i tic tac della Ferrero ? (tanto per fare un esempio). Bene ora fatti il prezzo al kg dello zucchero aromatizzato che ti stanno vendendo e poi scandalizzati pure.

Prosit.
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Re: Polemica enogastronomica

Messaggioda il chiaro » 29 lug 2015 08:18

Cristianmark ha scritto:Polemica per polemica.
Non capisco perchè ci si scandalizza quanto il ricarico sulla bottiglia di vino è spesso inferiore ( in termini %) del ricarico sulla materia prima utilizzata in cucina.
E piu' la cucina è concettuale, piu' il ricarico è scandaloso. Il "concetto" si paga caro.

Quindi se vuoi bere "alto" magnando "alto", che è un diritto sacrosanto, allora lo scotto da pagare e pecunia "alta", pure quella, ecchecazz.

Li compri i tic tac della Ferrero ? (tanto per fare un esempio). Bene ora fatti il prezzo al kg dello zucchero aromatizzato che ti stanno vendendo e poi scandalizzati pure.

Prosit.


Amen
Se parliamo di acqua e caffè ancora peggio.
Però è vero che a ragionare in termini percentuali si esce dall'obiettivo.
Quello che io non riesco a capire più dei ricarichi è la pressoché totale mancanza di fantasia nelle carte vini dei ristoranti di fascia alta: capisco che il nome famoso aiuti con la clientela internazionale, ma cosa ci sta a fare un sommelier professionista in
sala se non è in grado di proporre una qualsiasi novità non celebrata dalle guide?
let me put my love into you babe
let me put my love on the line

let me put my love into you babe
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Re: Polemica enogastronomica

Messaggioda vinogodi » 29 lug 2015 08:46

Cristianmark ha scritto:Polemica per polemica.
Non capisco perchè ci si scandalizza quanto il ricarico sulla bottiglia di vino è spesso inferiore ( in termini %) del ricarico sulla materia prima utilizzata in cucina.
E piu' la cucina è concettuale, piu' il ricarico è scandaloso. Il "concetto" si paga caro.

Quindi se vuoi bere "alto" magnando "alto", che è un diritto sacrosanto, allora lo scotto da pagare e pecunia "alta", pure quella, ecchecazz.

Li compri i tic tac della Ferrero ? (tanto per fare un esempio). Bene ora fatti il prezzo al kg dello zucchero aromatizzato che ti stanno vendendo e poi scandalizzati pure.

Prosit.
...scandalizzarmi? E di che cosa . Lavoro come tecnico ricercatore nell'alimentare ( per la ristorazione e non GDO), mi scontro tutti i giorni con la formulazione di prezzi , dove le variabili a volte risultano incomprensibili o impazzite, a seconda della tipologia dell'alimento stesso, non da ultimo il ricarico sul prodotto finito dei costi di comunicazione (leggi pubblicità) . Qui parliamo di un concetto completamente diverso, non di fare un conto economico di un piatto al ristorante dove le componenti sono estremamente articolate, non da ultimo "l'intangibile" del livello del ristorante stesso (l'investimento per diventare stellato non è indifferente), l'organizzazione e i costi fissi da sostenere , non certo la semplice sommatoria dei componenti del piatto. Proprio per questo il ricarico per un piatto è relativo alle aspettative del cliente, al guadagno ipotizzato per sostenere la baracca in equilibrio con quanto il cliente/fruitore/elemento di mercato è disposto a spendere per l'esperienza dell'alta cucina. Sul vino, ripeto, che sia complemento al cibo o elemento paritario di esperienza sensoriale, i ricarichi che vedo in giro, soprattutto negli stellati, sono assolutamente inconcepibili, se non come elemento ulteriore di calmieramento di inefficienze interne o pretesa di guadagno eccessiva rispetto al valore aggiunto che il ristoratore può dare se non, ripeto, l'oculatezza della proposta che non la ritengo un gran pregio, per un professionista del settore. Ririririririripeto, è una questione solo di opportunità ulteriore per attirare nuove schiere di enoappassionati e renderli soddisfatti , e non sedersi sugli allori di un tempo che fu. Il tristellato francese fa pagare addirittura di più? Entriamo in quella sfera del lusso dove in pochi possono accedere e , quindi , parlo anche pro domo mia dove le risorse ci sono ma non infinite, anche se qui entriamo in un ginepraio dove non ce ne si salta fuori, perché le fasce di spesa diventano davvero relative e infinite , dove un impiegato single da 1600 Euro al mese appassionato ha più risorse disponibili di un dirigente da 3500 euro al mese ma con famiglia a carico...
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Re: Polemica enogastronomica

Messaggioda Cristianmark » 29 lug 2015 10:02

vinogodi ha scritto:
. Qui parliamo di un concetto completamente diverso, non di fare un conto economico di un piatto al ristorante dove le componenti sono estremamente articolate, non da ultimo "l'intangibile" del livello del ristorante stesso (l'investimento per diventare stellato non è indifferente), l'organizzazione e i costi fissi da sostenere , non certo la semplice sommatoria dei componenti del piatto. Proprio per questo il ricarico per un piatto è relativo alle aspettative del cliente, al guadagno ipotizzato per sostenere la baracca in equilibrio con quanto il cliente/fruitore/elemento di mercato è disposto a spendere per l'esperienza dell'alta cucina. Sul vino, ripeto, che sia complemento al cibo o elemento paritario di esperienza sensoriale, i ricarichi che vedo in giro, soprattutto negli stellati, sono assolutamente inconcepibili,
...


Stop
Anche la gestione del vino ha i suoi costi e partono da lontano.
- Enoconoscenza - questa il cliente è disposto a pagarla? Creare una carta dei vini non ha un costo?. Relativo, tanto o poco ma c'è. Come il costo del tenersi aggiornati ed informati. Partecipare alle manifestazioni ecc... ecc...
- Gestione acquisti - qui non parlo di magazzino ma del processo relativo all'acquisto
- Logistica e magazzino - Avrà un costo un locale adeguato a tale utilizzo e relative attrezzature
- Personale dedicato.
- Attrezzature di servizio: bicchieri ed altro
- Costo del capitale investito.
- Margine di guadagno
- Iva
- Oneri ed imposte


Quanto sopra deve essere ripagato dal ricarico ed è duretta.
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Re: Polemica enogastronomica

Messaggioda marcolanc » 29 lug 2015 10:29

Credo che ognuno sia libero di fare ciò che crede. Ci sono discoteche che vendono Dom Perignon a 600 euro... e ne vendono anche tante bottiglie! Quindi per me fanno bene a tenere quei prezzi. Analogamente, non mi "scandalizzo" se un ristorante mette in carta quello stesso Dom Perignon a 300 euro. Solo che non glielo compro.
Piuttosto, vedo che ci sono ristoranti più o meno blasonati che faticano molto a fare quadrare i conti, nonostante una qualità che tutti gli riconoscono, e allora mi chiedo se non dovrebbero riconsiderare tutta la loro gestione, a partire dalla carta dei vini... Ma è solo un mio pensiero: come ho scritto, per me ognuno è libero di fare ciò che vuole.
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Re: Polemica enogastronomica

Messaggioda lloyd142 » 29 lug 2015 10:35

A me non sembra poi cosi' strano.
Tanto per fare i conti della serva :
Con riferimento alle zone importanti : Bordeaux/ Borgogna/ Rodano/ Champagne/ Loira /Alsazia/Reno e Mosella/ Piemonte/ Toscana... e sicuramente ne dimentico qualcuna , possiamo ipotizzare di trovarci almeno 200 vini che rientrano nel “bere alto” ?
Ok...Possiamo pensare di averne 3 bottiglie per tipo? Siamo a 600.
Possiamo quindi ipotizzare che per soddisfare le aspettative dei superappassionati, serva una profondita' di annate pari almeno a 15? Bene ,siamo a 9.000 bottiglie.
Possiamo individuare un costo medio di 200 €/bottiglia? E cosi' siamo arrivati a 1.800.000 €.
Quanti sono secondo voi i ristoranti che possono permettersi una cantina cosi'?
Ma soprattutto, quante sarebbero le bottiglie di questo livello che si stapperebbero in un anno che giustifichino investimenti di questo livello senza un ricarico a prima vista sproporzionato? :roll: :roll: :roll:

p.s E quando il ristoratore apre una bottiglia di questo livello , magari di 20 o 30 anni prima e ti arriva il tappazzo malefico...chi se lo piglia in quel posto? 8)
«E coloro che furono visti danzare, vennero giudicati pazzi da quelli che non potevano sentire la musica»
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Re: Polemica enogastronomica

Messaggioda george7179 » 29 lug 2015 11:25

lloyd142 ha scritto:A me non sembra poi cosi' strano.
Tanto per fare i conti della serva :
Con riferimento alle zone importanti : Bordeaux/ Borgogna/ Rodano/ Champagne/ Loira /Alsazia/Reno e Mosella/ Piemonte/ Toscana... e sicuramente ne dimentico qualcuna , possiamo ipotizzare di trovarci almeno 200 vini che rientrano nel “bere alto” ?
Ok...Possiamo pensare di averne 3 bottiglie per tipo? Siamo a 600.
Possiamo quindi ipotizzare che per soddisfare le aspettative dei superappassionati, serva una profondita' di annate pari almeno a 15? Bene ,siamo a 9.000 bottiglie.
Possiamo individuare un costo medio di 200 €/bottiglia? E cosi' siamo arrivati a 1.800.000 €.
Quanti sono secondo voi i ristoranti che possono permettersi una cantina cosi'?

Cantine così le hanno i tre stelle michelin e altri ristoranti che hanno finanze sufficienti per potersele permettere. Ma in generale basterebbe molto meno in termini di bottiglie importanti e soprattutto profondità di annate!!!
lloyd142 ha scritto:Ma soprattutto, quante sarebbero le bottiglie di questo livello che si stapperebbero in un anno che giustifichino investimenti di questo livello senza un ricarico a prima vista sproporzionato? :roll: :roll: :roll:
Più di quante immagini se i ricarichi fossero onesti... non mi sono mai fatto scappare un super vino, magari anche datato, ma con un prezzo onesto!!

lloyd142 ha scritto:p.s E quando il ristoratore apre una bottiglia di questo livello , magari di 20 o 30 anni prima e ti arriva il tappazzo malefico...chi se lo piglia in quel posto? 8)

Il rischio c'è, è vero, però una bottiglia vecchia aveva un costo che era ben ma dico ben diverso da quello attuale... se non ricordo male il Sassicaia prima dell'euro costava 50000 lire. Ho bevuto, vedi sopra, un 2001 a 110 euro...
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hag
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Re: Polemica enogastronomica

Messaggioda hag » 29 lug 2015 11:30

marcolanc ha scritto:Credo che ognuno sia libero di fare ciò che crede. Ci sono discoteche che vendono Dom Perignon a 600 euro... e ne vendono anche tante bottiglie! Quindi per me fanno bene a tenere quei prezzi. Analogamente, non mi "scandalizzo" se un ristorante mette in carta quello stesso Dom Perignon a 300 euro. Solo che non glielo compro.
Piuttosto, vedo che ci sono ristoranti più o meno blasonati che faticano molto a fare quadrare i conti, nonostante una qualità che tutti gli riconoscono, e allora mi chiedo se non dovrebbero riconsiderare tutta la loro gestione, a partire dalla carta dei vini... Ma è solo un mio pensiero: come ho scritto, per me ognuno è libero di fare ciò che vuole.


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vinogodi
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Re: Polemica enogastronomica

Messaggioda vinogodi » 29 lug 2015 11:51

lloyd142 ha scritto:...Con riferimento alle zone importanti : Bordeaux/ Borgogna/ Rodano/ Champagne/ Loira /Alsazia/Reno e Mosella/ Piemonte/ Toscana... e sicuramente ne dimentico qualcuna , possiamo ipotizzare di trovarci almeno 200 vini che rientrano nel “bere alto” ?
Ok...Possiamo pensare di averne 3 bottiglie per tipo? Siamo a 600.
Possiamo quindi ipotizzare che per soddisfare le aspettative dei superappassionati, serva una profondita' di annate pari almeno a 15? Bene ,siamo a 9.000 bottiglie.
Possiamo individuare un costo medio di 200 €/bottiglia? ...
...scherzi, vero, Ettore? Questi sono numeri da cantinetta di almeno la metà dei forumisti qui presenti (c'è gente che la sera prima si beve con nonchalance i TBA di Egon Muller e JJPrum con i biscottini prima di andare a letto, cosa vuoi che siano per lui...); vuoi che un grande ristorante stellato non ne abbia almeno 25 volte tanto? I numeri che snoccioli sono per soddisfare qualche "desiderata" degli amici più esigenti, non per i facoltosi grandi superappassionati clienti ...8) ...
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