hansen ha scritto:paperofranco ha scritto:Il discorso su Biondi Santi invece non mi è del tutto chiaro, ma forse ho capito male. A me sembra che negli ultimi anni si siano un po' "ammorbiditi" cercando uno stile meno intransigente, semmai le vecchie annate non erano e non sono mai pronte, e questo per il fatto che non facevano la malolattica, non per la vendemmia anticipata(detto da persone dal settore molto dentro la storia e la realtà di Montalcino).
questo 2004 ricalca lo stile biondi santi classico diciamo però che non è austero come qualche annata anni 90 che ricordo aperte appena uscite e lasciavano quasi perplessi tipo 95 o 97, questo ha il campionario del brunello top il colore da annata top grande balsamicità pollini alloro tanto sottobosco e bocca biondisantiana di spiccata acidità ma austerità poca a mio avviso quindi ci può stare anche la tua teoria Franco, comunque gran bella bottiglia
Forse allora non ci intendiamo con la parola "austerità": se per austerità intendi (solo e soltanto) tannicità fitta e mordente, allora siamo d'accordo, ma, permettimi, è imparagonabile confrontare un '97 appena uscito (che ho bevuto e ricordo molto bene) con uno '04 bevuto nel 2015, con 6 anni di affinamento sulle spalle (dall'uscita in commercio, intendo).
Se invece intendiamo l'austerità, più in generale, come la sensazione di un vino poco concessivo, disteso e equilibrato, il BS bevuto sabato scorso aveva queste caratteristiche, per via di questa freschezza sferzante che deve ancora trovare la quadra e armonizzarsi nel corpo del vino. Detto ciò, non voglio dire che non l'abbia apprezzato, tutt'altro, ma il timbro austero questo vino, a mio avviso, l'aveva tutto.