qualche mia considerazione generale sui vini, lascio stare giudizi troppo tecnici perchè la giornata non li richiedeva e mi limito a qualche considerazione da prendere con le molle ovvio:
Roumier... carnoso, rotondo, bel fruttone maturo e scuro...forse saturo e sicuramente adatto a chi ama la ciccia, a me non ha fatto impazzire in virtù proprio di questi aspetti dove la carnosità anzichè dare qualcosa in aggiunta toglieva fascino al vino, la sensazione è che questo 2009 sia stato un pochino "spremuto" un filo oltre quello che l'annata favolosa consigliasse e che ci sia appena scappato in là...poi magari tra 5 anni quel filino di alcol si sistema meglio ma quella maturità...mha...
bottiglia comunque sicuramente buona presa a se stante, ma a fianco ne aveva che per contraltare esaltava il contrario di quanto sopra
https://www.facebook.com/photo.php?fbid ... =3&theaterGros Frére, ecco...questa è arrivata dopo Roumier, annata più fresca e meno di struttura...doveva essere un 1:0 secco per Roumier ed invece la faccenda si è complicata perchè questo Grands Echezeaux era veramente delizioso, equilibrato, elegante, fine...
insomma facciamola semplice, ha (a mio avviso) spazzato via Roumier in virtù di un naso nitido col frutto scalato di un grado di maturazione, più croccante, più fresco, una lieve vena vegetale muschiata/sottobosco, bell'incenso e spezie fini...tutto ciò che una annata fresca può dare in una definizione questo vino lo dava, anzi dava oltre le aspettative
ficcante, sicuramente ficcante... piaciuto molto
https://www.facebook.com/photo.php?fbid ... =3&theaterBiondi Santi, non so...
le ultime annate di Biondi Santi (annata e non riserva), mi stanno lasciando un filo perplesso
va bene la vendemmia anticipata per preservare una acidità importante che dovrebbe proiettare il vino nei decenni futuri, ma alcune riuscite mi danno la sensazione di uno squilibrio eccessivo verso le quote dure, una vendemmia verde, uno squilibrio che mi strozza il vino facendo si che lo si noti sostanzialmente per questa acidità fortissima ma con tutto il resto indietro
poi mi dico (e mi dicono) ma i vini degli anni '70 ed '80 non sarebbero oggi arrivati così buoni senza questa acidità, all'epoca erano così, magari è vero anzi verissimo...ma ho la sensazione che questi non ci arriveranno, nati durissimi per vivere duri
magari son tutte pippe mie, magari oggi non ci ho capito nulla, ma avendo sentito nelle ultime settimane la Riserva 2001 e la Riserva 2004 dove, in entrambe la ciccia c'è e bilancia il tutto, quà lo squilibrio è troppo palpabile
https://www.facebook.com/photo.php?fbid ... =3&theaterConterno, che barba, che noia, che barba, che noia !!!
ma basta Monfortino, bastaaaa
eppure, sarà sempre lui, sarà noioso, sarà fatto con i lieviti, sarà un vino burocrate...ma è sempre Lui nella sua partenza lenta ed indolente, nello svegliarsi piano stiracchiandosi...un bel caffè e via partenza pompando sempre di più nella sua cangianza olfattiva e stendendosi sempre di più dilatando la giornata alla ricerca di ore buone ancora, mi assomiglia questo vino insomma Emoticon smile
è sempre lì, annata grande od annata media è sempre lì, buonissimo, sicuramente sul podio di giornata, questo 2005 sostanzialmente potrebbe essere sulla falsariga del 2000 come struttura con un naso però più nitido, da bersi senza problemi da oggi al prossimo ventennio e poi ne riparleremo
https://www.facebook.com/photo.php?fbid ... =3&theaterLynch, devo dare una buona notizia, finalmente Lynch Bages 1986 è pronto da bere ed è perfetto !!! stappate senza ritegno ma pure senza timore che scappi via perchè 2/3 lustri ancora li ha tutti, sembra un 2001 italiano per capirci
bellissimo nel suo naso che parte lievemente pirazinico (LIEVEMENTE) con una componente vegetale finissima ma non soverchiante una terziarizzazione nobile tutta cuoio, prugna, sigaro spento, speziatura scura sussurrata...tutto legato, fuso, equlibrato
non ha lo stacco imperioso dei Premiére ma non merita la classificazione di Cinquiémme, diciamo che un Troisiéme sarebbe per me perfetto come livello , vino comunque di eleganza e di equilibrio gioia e dolore di Bordeaux, chi ama la perfezione gode, chi cerca la piccola crepa lo detesta...giusto per inquadrarlo
io lo amo, sia chiaro
https://www.facebook.com/photo.php?fbid ... =3&theaterMiani, Stavo scordando un Calvari 2006 veramente molto materico, forse (prendetemi con le pinze) un Calvari meno fresco del solito, più maturo dell'abituale e meno dinamico
Sempre di vino impressionante parliamo ma è il terzo 2006 che bevo e questa bottiglia era sotto rispetto alle altre, purtroppo si conferma anche in questo caso che Calvari va bevuto sa solo, se è messo a fianco ad un vino importante che fa della eleganza e mobilità nel bicchiere la sua cifra potrebbe andare un pochino in sofferenza
Intendiamoci, averne
https://www.facebook.com/photo.php?fbid ... =3&theaterPorto , 1945...
io penso che sia una esperienza imprenscindibile per un APPASSIONATO di vino confrontarsi con i grandi vini dolci nel loro momento di beva ottimale, andrebbe fatto con tutti i vini almeno una volta ma con i dolci in particolare per me è necessario perchè solo con una terziarizzazione lenta di 30/40/50 ed oltre anni si riesce a percepire sfumature di un mondo completamente diverso dalla nostra epoca che ri riallinea comunque all'attuale tramite sentori, apori e dinamiche che non hanno tempo
so che può sembrare un discorso macchinoso ma immaginate quello che bevete oggi, pensate a qualcosa che è stato fatto esempio 70 anni prima (come in questo caso) quindi in un'epoca dove i gusti erano differenti e le possibilità e modalità di fare vino idem, poi pensate a tutto quello che vorreste trovare in una bottiglia oggi...e scoprite che 70 anni fa lo sapevano già e ve la hanno confezionata apposta...
non mi sembra una cosa da poco Emoticon smile
questo Porto, vino che in assoluto è poco considerato ma che per esperienza da cose incredibili nei Vintage più buoni, è il manifesto perfetto di quanto sopra, integro, tutti i profumi dal dattero alla nocciola, dalla visciola sotto spirito ancora viva al rancio tipico dei grandi Porto, il rabarbaro come componente vegetale e la cioccolata bianca...tutti fissati in una dinamica dove il processo di fortificazione non crea dissonanze o pesantezze ma da un profilo di assurda bevibilità
esperienza sempre grande un Porto maturo...sempre...
https://www.facebook.com/photo.php?fbid ... =3&theaterVin Santo, cosa volete che vi scriva che la foto non possa dire ?
guardatela bene, Vin Santo 1917, fatto a Brisighella durante la Grande Guerra quando la gente si sparava addosso e pativa la fame e gli stenti, coccolato dagli abitanti di questo borgo per solo 98 anni, NOVANT'OTTO ANNI, stappato oggi dal Brisighellese Ivo Zoffoli ...
ma lo vedete il colore ? la limpidezza...ecco immaginatevi un vino surreale, un vino nitido, fulgido, stratificato, il naso spazia dall'orzo alla crema, dalla cannella alle spezie in genere, metteteci dentro la bella frutta secca morbida e non per poi col tempo virare dopo molto su toni di cera e china
bocca mostruosa per nitidezza dove la dolcezza è perfettamente integrata e bilanciata dall'acidità, non è un vino vecchio a se stante, nella sua crepuscolarità è luminoso, ti scalda dentro e si fa bere perchè è buonissimo e non solo struggente
questo è il concetto di vino onirico che cerco
https://www.facebook.com/photo.php?fbid ... =3&theatergrazie ancora Ivo