Ziliovino ha scritto:Venerdì sera panoramica Supertuscans, appena ho tempo metto le note:
Stupiscono tutti per integrità e vitalità, anche i più vecchi, diversi vini non li conoscevo affatto:
Flaccianello 2009 - Fontodi: ancora decisamente duro (e ci mancherebbe), leggere note tostate lasciano spazio a fiori e frutta, si distende un poco col tempo. Non sembra affatto un mostro ma in prospettiva gli darei sicuramente una chance.
Fontalloro 2009 - Felsina: questo invece convince poco, sicuramente più chiuso, ma il leggero smalto e vaniglia non aiutano, bocca sicuramente dura ma anche squilibrata, manca un po’ a centro bocca e col tempo non migliora molto…
Carbonaione 2001 – Poggio Scalette: profilo più scuro al naso, compiuto e risolto, da l’idea di essere arrivato, ha una bella speziatura intrigante, legno di cedro, bocca rotonda e morbida.
Dopoteatro 2001 – Salicutti: inizia un po’ confuso al naso, poi una bella prugna decisa, quasi prugna secca e leggero vegetale/peperone, bella concentrazione e freschezza in bocca.
Avvoltore 1997 – Moris Farms: ancora piuttosto vitale, con un tocco di grafite e leggera vena vegetale che vira verso il rosmarino e la macchia mediterranea. Bocca tendente al morbido ma senza esagerare. Mediterraneo.
Rosso di Sera 1995 – Fattoria Poggiopiano: Poco espressivo al naso, concede un po’ di pepe nero e speziature varie, meglio in bocca dove è potente ma di buon equilibrio.
Concerto 1993 – Castello di Fonterutoli: non sapevo neanche non venisse più prodotto… bel fruttato rosso ancora vivo, con peperone grigliato in evidenza, bocca succosa nella media dei precedenti.
Ornellaia 1993 – Tenuta dell’Ornellaia: qui il tocco di maggior eleganza è notevole, molto bordolese e rigoroso, senza cedimenti, anche in bocca l’equilibrio la fa da padrone, gran bella bottiglia. In annata mediocre pensavo di trovarlo anche più in là…
Balifico 1990 – Castello di Volpaia: questo invece è sangiovese fino al midollo, nonostante l’uvaggio, fresco, vivio, sanguigno, con un leggero fumé, sapido.
Querciagrande 1988 – Podere Capaccia: tanta ruggine e profilo più autunnale, sorso più semplice e rustico, comunque di carattere.