Ieri sera tra un salame gentile del contadino, tagliatelle al ragù, uccellini e alzavole al tegame, con polenta ed un finale con latte alla portoghese e tenerina al cioccolato, nella pace e tranquillità di casa mia(con un mio intermezzo al pianoforte) io, Andrea, Claudio(vinumbonum) e Lorenzo(egio), ci siamo dilettati con le seguenti bottiglie:
Champagne Jacquesson 736 buono, ma meno del secondo
Champagne Jacquesson 738 qui ci siamo alla grande: freschezza e gioventù, si sentono tutte.
Cabreo 1995: subito puzzettoso poi col passare delle ore è come risorto e si è rivelato vino di grande stoffa
Solesine Bellavista 1998:
qui è successo l'opposto: subito suadente e succoso, è via via scemato non fino a spegnersi, ma quasi...
Chateaeneauf du Pape cuvée de Monaieul 2005 : qui potenza pura che si esprime soprattutto in bocca più che la naso dove si rivela un po' corto; per me comunque un grande vino
Tokaji Aszù 6 puttoniyos Disznoko 1993 : qui siamo nell'empireo dei vini da meditazione...con un vino così, si potrebbe andare in trance meditativo/trascendentale...semplicemente splendido ed unico...senza ombra di dubbio, vino della serata