CHE BEVESSIMO A MARZO 2015

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gianni femminella
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Re: CHE BEVESSIMO A MARZO 2015

Messaggioda gianni femminella » 22 mar 2015 14:01

cesmic ha scritto:
gianni femminella ha scritto:
Andyele ha scritto:Garofoli Serra Fiorese 2009: buono è!..sicuramente buono ma io trovo sempre sui Verdicchi (ed anche questa volta mi è capitato) una sensazione calorica da alcol non ben integrato che balza fuori.


Mi hai preceduto di un soffio. Ne ho aperta una bottiglia ieri sera e aspettavo di riassaggiarlo a pranzo per scriverne. L'unica certezza è l'alcool che scalda la bocca ancora a lungo dopo il sorso. Davvero troppo.

Scusate ma se, come esempio di alcool non integrato mi portate bottiglie di una delle annate più calde della storia.....
E' innegabile che il verdicchio soffra particolarmente le annate calde ma nelle annate "giuste" è tutta un'altra musica. Provate, ad esempio, un 2010 oppure un 2013 al limite un 2012 (anche a caso) e poi mi dite. Quindi l'assunto "trovo sempre sui Verdicchi (ed anche questa volta mi è capitato) una sensazione calorica da alcol non ben integrato" va sfatata perché niente è più lontano dal vero.
Vorrei sottolinare che la galassia verdicchio è immensa e spesso, purtroppo, leggo sempre e solo dei soliti noti. Oramai (e per fortuna) c'è ben altro da assaggiare che potrebbe sorprendervi ma che richiede molto, molto impegno nella ricerca.....


Ho il bicchiere accanto alla tastiera. Precisiamo che l'assunto del Verdicchio che dà "sempre una sensazione eccessivamente calda" l'ha detta quel bischero di Andrea :mrgreen:

Comunque dire che questa bottiglia offre questa sensazione, se tale è, penso si possa dire, sennò è inutile scrivere su polemiche e opinioni ( per l'appunto ).

A parte questo ti do ragione sul fatto che di Verdicchio ce ne saranno tanti e buoni però, per chi come me che di vini ne assaggia un numero relativamente basso, il Fiorese è una sorta di paradigma e comunque non ho la possibilità di assaggiarne uno al giorno. Credimi non c'è intento polemico in quello che dico. E' solo per puntalizzare la realtà di "bevitori" le cui occasioni di assaggio non vanno di pari passo con la passione. Il mio interesse per i bianchi è molto cresciuto negli ultmi tempi e ho tutta l'intenzione di ampliare le mie conoscenze in questo ambito.

Per finire a me viene da pensare che questo Serra Fiorese abbia bisogno di un po' di tempo per armonizzare le componenti. E non sono nemmeno d'accordo con ( quel bischero :mrgreen: ) di Andrea che lo ha trovato buono, perché a me non è piaciuto più di tanto. Entra un po' amaro, non esprime la complessità che mi aspetterei, poi la sensazione calda elide tutto quello che ci sarebbe da sentire.

Nella mia modestissima opinione ovviamente e, ribadisco, senza intento polemico. Io qui ho tutto da imparare e conduco il mio percorso di conoscenza seguendo i consigli di chi di vino ne sa molto, molto più di me.

p.s. rimanendo nel bicchiere e avvicinandosi alla temperatura ambiente è più di mio gusto. Datemi un parere se potete, grazie.
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Cristianmark
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Re: CHE BEVESSIMO A MARZO 2015

Messaggioda Cristianmark » 22 mar 2015 14:28

Da neofita ho iniziato ad approcciare i vini di Conterno. Scontato partire dal basso, si fa per dire, cascina francia barbera '12
Sono sempre piu' convinto che i tratti stilistici che dividono i vini in due categorie non sia la potenza ma la finezza. Raggiungere questo equilibrio correlato al vitigno non collima con i 15* scritto sull'etichetta. Narcotico per persistenza.
Gioco d'equilibrio del funambolo sulla corda sospesa a 50 mt d'altezza.
I sentori li lascio agli addetti ai lavori.
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Re: CHE BEVESSIMO A MARZO 2015

Messaggioda fable_81 » 22 mar 2015 14:39

Cristianmark ha scritto:Da neofita ho iniziato ad approcciare i vini di Conterno. Scontato partire dal basso, si fa per dire, cascina francia barbera '12
Sono sempre piu' convinto che i tratti stilistici che dividono i vini in due categorie non sia la potenza ma la finezza. Raggiungere questo equilibrio correlato al vitigno non collima con i 15* scritto sull'etichetta. Narcotico per persistenza.
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Concordo vino di un equilibrio incredibile.
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Re: CHE BEVESSIMO A MARZO 2015

Messaggioda gpetrus » 22 mar 2015 14:56

Gattinara 2009 di Paride Iaretti ,bel nebbiolo classico da Alto Piemonte con note di rosa e viola al naso,abbinata ad una bocca austera con la ffreschezza di una nota di mentuccia finale.Alla fine piaciuto parecchio :D
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Re: CHE BEVESSIMO A MARZO 2015

Messaggioda vinotec » 22 mar 2015 16:02

TURRIGA 2004: :D :D :D :D ...bomba atomica ancora compressa,14,5° di violenza pura, ma è molto buono anche se i tannini non sono ancora risolti completamente; da aspettare ancora.
CHAMPAGNE LE MESNIL: : :D :D :D ...a parte la delusione del tappo che è totalmente di sughero compresso e non con il finale a contatto col vino, di vero sughero, non mi ha entusiasmato un granchè...avevo letto qui sul forum che era di un'acidità tagliente in bocca, ma io non l'ho sentita per nulla, anzi il finale è leggerissimamente dolcino...un gran cru? Boh...
UBI MAIOR, MINOR CESSAT !
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Re: CHE BEVESSIMO A MARZO 2015

Messaggioda Ziliovino » 22 mar 2015 16:07

Valpolicella Superiore 2008 – Zymé. All’inizio è quasi irriconoscibile rispetto a com’era all’uscita, ha però solo bisogno di un po’ di aria per distendersi su una bella amarena, frutta scura, bocca abbastanza piena ma mantiene una buona leggiadria e facilità di beva. Un po’ più cupo però di come me lo ricordassi.

Saint Emilion Premier Grand Cru classé 2000 – Chateau Trotte Vieille. Ero curioso finalmente di sentire un Bordeaux della tanto pompata 2000, seppur da uno chateau minore: abbastanza confuso al naso, a tratti quasi da merlot surmaturo, pomodoro, frutta molto matura, un elegante tocco fumé e di tabacco aiutano ma non troppo. Bocca d’impatto, ricca e morbida ma scivola via subito. Non il mio genere di bordeaux, e speravo in qualcosa di più…

Mi sono poi dato ad un po’ di svuota cantina visto che non ho più spazio, c’è un gran casino, ed in un colpo solo sono riuscito a sfracellare a terra Martingana Murana 92, Calvarino 95, Bussiador 94 e Fontanafredda la Rosa 1974, mi veniva da piangere, e un gran macello da pulire... Quindi:

Cialla Bianco 1998 – Ronchi di Cialla. Ito…

Barolo vigna Lazzarito 1974 – Fontanafredda. Ito anchesso…

Bordeaux Mouton-Cadet 1982 – Chateau Mouton-Rotschild. Questo è invece incredibile, già dal colore ancora rubino e scintillante, inizialmente sembra un nord piemontese con parecchia ruggine, poi fiori secchi, fa capolino un leggero peperone, spezie. Bocca tesa e fresca, poco articolata ma l’ho preferita al Trotte Vieille. Nel complesso semplice, a tratti esce una leggera fognetta, ma ragazzi, un Bordeaux da poche lire con più di 30 anni sul groppone, e di soli 11,5 gradi…
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(Anonimo, bomboletta spray su muro)

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Re: CHE BEVESSIMO A MARZO 2015

Messaggioda Mike76 » 22 mar 2015 17:00

Silverado Vineyards - Cabernet Sauvignon Napa Valley 2007
Nero come l'inchiostro, riflessi bordeaux. Ciliegia nera, spezie, vaniglia, in bocca massiccio e tannino un po' polveroso. Finale un pelino amaricante.
Un souvenir dell'aeroporto di LA, avevano finito le magliette dei Simpsons... :D
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Re: CHE BEVESSIMO A MARZO 2015

Messaggioda alleg » 22 mar 2015 18:11

Ieri sera dalla Mariella, in quel di Fragnolo:

Piccolo Podere del Ceppaiolo - Bianco del Ceppaiolo '13
Vino da viti di 70 anni a sud di Assisi. Marze miste e non meglio identificate. Vino pescato tra quelli consigliati perchè uno degli ultimi rimasti nella lista che non avevamo mai sentito. Colore tendente al buccia di cipolla, naso rustico e bocca fine. Contro qualsiasi aspettativa, non male. :D :D

Ferrando - Carema Etichetta Nera 2001
Su questo ci siamo presi il cazziatone perché la cantina non rispondeva ai criteri di selezione del patron. Per lui vino troppo tecnico ed addomesticato, che serve perché ha in cantina ma non consiglierebbe. Per tutti quelli al tavolo, gran vino, con un naso spaziale e neanche un segno di cedimento. Per 23 euro al ristorante, penso che sia uno dei più alti rapporto felicità/prezzo presente sul mercato. :D :D :D :)

Fattoria di Selvapiana - Chianti Rufina Riserva 1981
Giù il cappello, capolavoro di grande caratura. Datogli il tempo di stiracchiarsi si mostra in forma smagliante, con una nobiltà ed una classe incredibili. Libidine coi fiocchi :D :D :D :D :D

Domaine Macle - Cote du Jura 2009
Con i formaggi finale ossidativo che è piaciuto a tutti i commensali. Naso un po' statico sulle classiche note marsalate, ma vino dritto, acido e con un' ottima persistenza che bevuto insieme al Compte 30 mesi si trasforma in una spremuta di noci. La tipologia qui non ha grossi estimatori ma a me non è dispiaciuto per niente. :D :D :D :)
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Re: CHE BEVESSIMO A MARZO 2015

Messaggioda alì65 » 22 mar 2015 19:04

vinogodi ha scritto:...ieri sera al Bello Carico di Sacchetta:
- Egly Ouriet Blanc de Noir Le Vignes de Verzy (Meunier in purezza) :D :D :D :D


di solito sono io a creare le cuvée!!!! :wink:
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balzac
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Re: CHE BEVESSIMO A MARZO 2015

Messaggioda balzac » 22 mar 2015 19:16

Syrah 2011 - Amerighi
Colore rosso cupo, tendente all'impenetrabile con bellissimi riflessi violacei perimetrali...
Al naso immediatamente una esplosione di frutta rossa; a seguire una nota speziata/balsamica ben percepibile, cui subentra un discreto sentore di legno che fa presagire un affinamento non compiutamente metabolizzato.
Le impressioni visive preludono ad una densità materica piena di estratti in cui si affaccia un tannino scalpitante efficacemente bilanciato da una spiccata acidità. Sorso dinamico, in continua evoluzione, connotato da prepotenti rimandi speziati e balsamici e da una chiusura lunghissima.
L'insieme fatica a trovare un equilibrio, ma è un vino che merita pazienza; un prolungamento della permanenza nel bicchiere contribuisce ad una integrazione fra le diverse componenti, addomesticando le asperità del tannino e l'iniziale eccesso di legno che, unitamente alla spina acida, si combinano in un finale piacevolmente dolce.
Riassaggiato oggi, ha completato il percorso di integrazione senza alcun cenno di cedimento.
Forse, nell’ambito della sua parabola andrebbe atteso per qualche anno, ma e già da ora un bellissimo vino... per me da 90-91.


Mi ricollego alle impressioni di picenum sulle bottiglie bevute al "salotto", per azzardare la mia prima valutazione a mezzo faccine.

Le Mesnil champagne BdB gran cru, affilatissimo, ha resettato il palato… nettamente percepibile il lievito :D :D :D

Pouchain, Don Ferdinando brut, questo mi è garbato parecchio :D :D :D

Riesling Kabinet 1982, Carl Schmitt Wagner, il fungo non l’ho sentito… solo tanto idrocarburo… :D :D :)

Cataldi Madonna, Pecorino Giulia 2013 netta polvere pirica al naso, acidità persino in eccesso... forse meritava di essere atteso... :D :D :)

Calabretta Rosato 2013? … un rosso travestito da rosato… notevole corredo aromatico. bel vino… in via generale lievemente penalizzato dai suoi 14°... per i miei gusti :D :D :D :)

Serramarrocco, Quojane 2013 gradevole nella sua programmatica semplicità... :D :D

Drouhin-Laroze, Clos de Vougeot Grand Cru 2000 migliore della serata per acclamazione… di sicuro il più pronto... spiccati sentori di frutta rossa matura
:D :D :D :D

Monsanto, chianti classico riserva Il Poggio 2006, grandi prospettive e potenzialità… naso caleidoscopico… in bocca al momento prevale una certa astringenza dovuta a un tannino ancora spigoloso... :D :D :D :)

Bressan, Pignol 2001 acidità, complessità, lunghezza… l’ho aspettato per tutta la serata per seguirne l’evoluzione, ma non si è mosso di un mm... :D :D :D :)

Bovio, Barolo Gattera 1996 vino forse all’apice della sua parabola... tannino completamente risolto tendente al dolce… per me pecca un pò in complessità... :D :D :D

Castell’in Villa, Chianti Classico 1996 sulla via del declino :D

Ca la Bionda, Ravazzol, Amarone classico 2007 sensazione di mostruosa sovraestrazione... ripassare fra 1 - 2 lustri… forse... :D :D

Villa Ligi, Grifoglietto 2011 .. aleatico... spiccata componente aromatica… piacevole seppure decisamente inabbinabile. :D :D

Pellissero, Mosto parzialmente fermentato … dissetante/disintossicante... :D :D

Castello di Selvole, Vin santo 1995 ribadisco… per me era ossidato. :D :D
La tradizione è la custodia del fuoco, non l'adorazione della cenere.
Gustav Mahler
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Re: CHE BEVESSIMO A MARZO 2015

Messaggioda vinogodi » 22 mar 2015 19:57

alì65 ha scritto:
vinogodi ha scritto:...ieri sera al Bello Carico di Sacchetta:
- Egly Ouriet Blanc de Noir Le Vignes de Verzy (Meunier in purezza) :D :D :D :D


di solito sono io a creare le cuvée!!!! :wink:
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Re: CHE BEVESSIMO A MARZO 2015

Messaggioda alì65 » 22 mar 2015 20:10

vinogodi ha scritto:
alì65 ha scritto:
vinogodi ha scritto:...ieri sera al Bello Carico di Sacchetta:
- Egly Ouriet Blanc de Noir Le Vignes de Verzy (Meunier in purezza) :D :D :D :D


di solito sono io a creare le cuvée!!!! :wink:
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già... :wink:
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Re: CHE BEVESSIMO A MARZO 2015

Messaggioda paperofranco » 22 mar 2015 20:22

Vernaccia di San Gimignano "fiore" 2012 Montenidoli.
Da sempre la mia preferita, qui in una versione più "solare" del solito, per quanto può essere solare una vernaccia. Al naso, una bella nota di susina gialla s'intreccia con una sfumatura lievemente speziata; in ogni caso è un naso sempre giocato su dei chiaro-scuri aromatici, in un certo senso intrigante pur non essendo ampio, bisogna avere pazienza. La bocca al solito è tesa, ma già un pochino smussata, saporito ed elegante, mostra tutta la sua spiccata indole gastronomica e versatilità a tavola. Io ci ho accompagnato un pesce bianco di spina pregiato, e non ha sfigurato affatto.

Brunello di Montalcino 2010 Baricci.
Quintessenza del sangio di Montalcino fatto come si deve in una bella annata. Vino ancora da comporsi, com'è giusto che sia, ma già irresistibile per l'energia che esprime al sorso, innervato da una spina acida vivissima e sostenuto da tannini di uva colta a maturazione ottimale ed estratti in modo perfetto. Non ci trovo una nota fuori posto, e ci vedo una lunga prospettiva. Gran boccia.

Volnay 1er cru "Les Mitans" 2005 Lafarge.
Il naso ha un tratto leggermente selvatico, molto personale ed espressivo. Della gamma di Lafarge è quello che ha la trama più sottile, e anche se la potenza dell'annata si fa sentire resta un vino di pura eleganza "volnaysiènne". Direi che siamo in beva, e infatti si fa bere alla grande.
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Re: CHE BEVESSIMO A MARZO 2015

Messaggioda Cristianmark » 22 mar 2015 20:51

Io sono gaia non sono lucrezia....'08 e che gaia.
Annata del signore '08.
Tappo integro con colore dorato che mi ha fatto pensare ad un vino ormai scollinato.
L'acidità per fortuna è ancora viva e bilancia un sentore di miele di castagno e zafferano molto evidente e persistente, alcoolico con i suoi 14,5°. Ma non pesante.
Quasi sulfureo, questo pecorino.
Da riprovare piu' giovane.
Piaciuto.
Ave.
Ultima modifica di Cristianmark il 22 mar 2015 21:08, modificato 3 volte in totale.
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Re: CHE BEVESSIMO A MARZO 2015

Messaggioda Cristianmark » 22 mar 2015 20:54

vinotec ha scritto:
avevo letto qui sul forum che era di un'acidità tagliente in bocca, ma io non l'ho sentita per nulla, anzi il finale è leggerissimamente dolcino...un gran cru? Boh...


Sottoscrivo, ma vedo che altri continuano a sentire il tagliente.
Bottiglie sfortunate le ns oppure percezione soggettiva diversa. Boh.
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Re: CHE BEVESSIMO A MARZO 2015

Messaggioda andy » 22 mar 2015 21:26

arnaldo ha scritto:Nello scorso weekend bevuto parecchie robette......

POJER&SANDRI - Besler Blank 2008----qua' girano un po' i maroni.....bottiglia inficiata da una muffetta subdola che pregiudica naso (svanito,zero profumi) a bocca dal sapore sfuggente con chiusura amarognola. Non è Lui.
...


E' la maledizione della bottiglia da mezzo litro.
Capita sovente, purtroppo.
_________________________________________
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non prende uva da noi nè acquista vino da noi.
E' una persona che ha la mia sincera disistima»
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Re: CHE BEVESSIMO A MARZO 2015

Messaggioda Andyele » 22 mar 2015 21:47

cesmic ha scritto:
gianni femminella ha scritto:
Andyele ha scritto:Garofoli Serra Fiorese 2009: buono è!..sicuramente buono ma io trovo sempre sui Verdicchi (ed anche questa volta mi è capitato) una sensazione calorica da alcol non ben integrato che balza fuori.


Mi hai preceduto di un soffio. Ne ho aperta una bottiglia ieri sera e aspettavo di riassaggiarlo a pranzo per scriverne. L'unica certezza è l'alcool che scalda la bocca ancora a lungo dopo il sorso. Davvero troppo.

Scusate ma se, come esempio di alcool non integrato mi portate bottiglie di una delle annate più calde della storia.....
E' innegabile che il verdicchio soffra particolarmente le annate calde ma nelle annate "giuste" è tutta un'altra musica. Provate, ad esempio, un 2010 oppure un 2013 al limite un 2012 (anche a caso) e poi mi dite. Quindi l'assunto "trovo sempre sui Verdicchi (ed anche questa volta mi è capitato) una sensazione calorica da alcol non ben integrato" va sfatata perché niente è più lontano dal vero.
Vorrei sottolinare che la galassia verdicchio è immensa e spesso, purtroppo, leggo sempre e solo dei soliti noti. Oramai (e per fortuna) c'è ben altro da assaggiare che potrebbe sorprendervi ma che richiede molto, molto impegno nella ricerca.....


Lo stesso appunto me lo facesti circa un anno fa...l'ultima volta che hai scritto in polemiche & opinioni (evidentemente è l'unico argomento che ti fa scattare la scintilla :mrgreen: ).
Ti chiesi di farmi i nomi (anche in MP volendo) di questi produttori che te conosci con cifra stilistica così lontana anni luce da come trovo io spesso i Verdicchi. Te lo chiesi in tutta sincerità felice di poter provare qualche vino che potesse farmi ricredere, perchè le cose da bere sono tantissime e anche se non li apprezzo molto ogni tanto un Verdicchio lo provo volentieri...ma ancora li sto aspettando.
In compenso quelli nel frattempo bevuti non hanno fatto altro che riconfermare le mie perplessità, anche nelle annate 2006, 2008 e 2010.
Ad esempio trovo emblematico dei limiti da me esposti il Capovolto 2010, se voi lo trovate come ho letto più volte un vino fine, fresco e con alcol integrato allora significa che abbiamo concezioni diverse del vino.
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Re: CHE BEVESSIMO A MARZO 2015

Messaggioda miccel » 22 mar 2015 22:52

V. Lignier-Michelot – Morey St. Denis Vieilles Vignes 2008
Vino dal frutto scuro e dolce, dalla struttura abbastanza robusta per essere un village e un che di ferruginoso. Non è molto fine, ma ha una bevuta convincente e si ritorna molto volentieri al bicchiere. Vale in pieno i 26 euro (prezzo della cave) che è costato. Poi, ovviamante, dipende da quello che uno sta cercando.
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Re: CHE BEVESSIMO A MARZO 2015

Messaggioda miccel » 22 mar 2015 22:54

alleg ha scritto:Domaine Macle - Cote du Jura 2009
Con i formaggi finale ossidativo che è piaciuto a tutti i commensali. Naso un po' statico sulle classiche note marsalate, ma vino dritto, acido e con un' ottima persistenza che bevuto insieme al Compte 30 mesi si trasforma in una spremuta di noci. La tipologia qui non ha grossi estimatori ma a me non è dispiaciuto per niente. :D :D :D :)

Ce l'ho anch'io in cantina.
Con cos'altro consiglieresti di abbinarlo? Io temo massimamente l'abbinamento vino-formaggio perché, per uno che ne becco, tre volte vado a fare grandi casini... :oops:
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Re: CHE BEVESSIMO A MARZO 2015

Messaggioda Kalosartipos » 22 mar 2015 23:13

miccel ha scritto:
alleg ha scritto:Domaine Macle - Cote du Jura 2009
Con i formaggi finale ossidativo che è piaciuto a tutti i commensali. Naso un po' statico sulle classiche note marsalate, ma vino dritto, acido e con un' ottima persistenza che bevuto insieme al Compte 30 mesi si trasforma in una spremuta di noci. La tipologia qui non ha grossi estimatori ma a me non è dispiaciuto per niente. :D :D :D :)

Ce l'ho anch'io in cantina.
Con cos'altro consiglieresti di abbinarlo? Io temo massimamente l'abbinamento cibo-formaggio perché, per uno che ne becco, tre volte vado a fare grandi casini... :oops:


Il formaggio Comté è l'abbinamento territoriale-principe... d'altro, io ti direi le noci e la frutta secca in genere... oppure come vino da conversazione.
Però, a me questi vini sous-voile proprio non piacciono :roll:
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Re: CHE BEVESSIMO A MARZO 2015

Messaggioda picenum » 23 mar 2015 09:25

miccel ha scritto:
alleg ha scritto:Domaine Macle - Cote du Jura 2009
Con i formaggi finale ossidativo che è piaciuto a tutti i commensali. Naso un po' statico sulle classiche note marsalate, ma vino dritto, acido e con un' ottima persistenza che bevuto insieme al Compte 30 mesi si trasforma in una spremuta di noci. La tipologia qui non ha grossi estimatori ma a me non è dispiaciuto per niente. :D :D :D :)

Ce l'ho anch'io in cantina.
Con cos'altro consiglieresti di abbinarlo? Io temo massimamente l'abbinamento vino-formaggio perché, per uno che ne becco, tre volte vado a fare grandi casini... :oops:

Gran boccia, tra gli ossidati da me bevuti quello con più finezza, eleganza... perchè cercare per forza un abbinamento? si può chiudere un pasto con un bicchiere e basta. Anch'io bevuto anche su un comté ma il formaggio era leggermente prevalente, anche se alla fine l'abbinamento non fu malvagio. Preferisco senza.

Per chi piace la tipologia un bellissimo scritto qui.
http://accademiadeglialterati.com/2015/ ... #more-4062
Ultima modifica di picenum il 23 mar 2015 09:38, modificato 1 volta in totale.
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Re: CHE BEVESSIMO A MARZO 2015

Messaggioda picenum » 23 mar 2015 09:34

balzac ha scritto:Castello di Selvole, Vin santo 1995 ribadisco… per me era ossidato. :D :D

Assolutissimamente non d'accordo, vino a posto e molto buono... la caratteristica leggermente ossidata è una nota tipica e ci sta alla grande (almeno per me); da quello che so io durante l'invecchiamento c'è un ossidazione parziale che contribuisce in maniera sostanziale alla formazione del vino.
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Re: CHE BEVESSIMO A MARZO 2015

Messaggioda and.car » 23 mar 2015 10:41

Valpolicella classico superiore 1999 - Giuseppe Quintarelli
pensavo di trovarlo un pò più in forma specialmente al naso, ma evidentemente la scarsità dell' annata inizia a farsi sentire.
Comunque sia, sbaraglierebbe molti amaroni in commercio.
Molto balsamico su note di marasca e chiodi di garofano, un bel cioccolatino che si fa sentire a tratti.
In bocca da il meglio di se, acidità e sapidità perfettamente bilanciate (da paura), una beva spaventosa che ripropone quanto descritto al naso ma con una persistenza favolosa.
W il Bepi
Lo spreco della vita si trova nell’amore che non si è saputo dare, nel potere che non si è saputo utilizzare, nell'egoistica prudenza che ci ha impedito di rischiare e che, evitandoci un dispiacere, ci ha fatto mancare la felicità. [Oscar Wilde]
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zampaflex
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Re: CHE BEVESSIMO A MARZO 2015

Messaggioda zampaflex » 23 mar 2015 10:52

balzac ha scritto:Syrah 2011 - Amerighi
Forse, nell’ambito della sua parabola andrebbe atteso per qualche anno, ma e già da ora un bellissimo vino... per me da 90-91.


Provato un anno fa al Vinitaly e non mi aveva convinto, a differenza dell'Apice 2010 notevolissimo (per essere un Syrah italiano). Se trovi l'Apice, sarai ancora più soddisfatto.
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miccel
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Re: CHE BEVESSIMO A MARZO 2015

Messaggioda miccel » 23 mar 2015 11:41

picenum ha scritto:
miccel ha scritto:
alleg ha scritto:Domaine Macle - Cote du Jura 2009
Con i formaggi finale ossidativo che è piaciuto a tutti i commensali. Naso un po' statico sulle classiche note marsalate, ma vino dritto, acido e con un' ottima persistenza che bevuto insieme al Compte 30 mesi si trasforma in una spremuta di noci. La tipologia qui non ha grossi estimatori ma a me non è dispiaciuto per niente. :D :D :D :)

Ce l'ho anch'io in cantina.
Con cos'altro consiglieresti di abbinarlo? Io temo massimamente l'abbinamento vino-formaggio perché, per uno che ne becco, tre volte vado a fare grandi casini... :oops:

Gran boccia, tra gli ossidati da me bevuti quello con più finezza, eleganza... perchè cercare per forza un abbinamento? si può chiudere un pasto con un bicchiere e basta. Anch'io bevuto anche su un comté ma il formaggio era leggermente prevalente, anche se alla fine l'abbinamento non fu malvagio. Preferisco senza.

Per chi piace la tipologia un bellissimo scritto qui.
http://accademiadeglialterati.com/2015/ ... #more-4062

Scusate, ma non ho le idee chiare.
C’è una differenza fra un vino come questo, che trovo descritto come “ad ossidazione controllata” o “leggermente ossidato” e un vin jaune vero e proprio come lo Chateau Chalon?
Vitigno a parte, voglio dire; c’è una differenza tecnica nella conservazione e maturazione del vino?

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