Do anch'io il mio contributo, con qualche bevuta recente...
Partiamo dalla cena fra amici di venerdì.
Il Pendio - Il Contestatore. Non l'avevo mai bevuto. Bottiglia offerta dal padrone di casa, che nelle sue scorribande in Franciacorta non dimentica mai di passare da questo piccolo produttore. E devo dire che è stata una bella sorpresa. Crosta di pane piacevole, buona bolla e tutta la freschezza dello chardonnay bene evidente. Se mi ricapita, lo ribevo!
Martin Schaetzel - Gewurztraminer Cuvee Reserve 2012. Portato da un amico. Discreto, ma niente di eccezionale, a mio parere. Raccoglie immediato consenso più per la poca abitudine a bere alsaziani dei commensali (compreso il sottoscritto) che per reale qualità, almeno a mio avviso. Ad ogni modo, le forti note fruttate e mielose certamente lo rendono piacevole, anche in considerazione di una buona armonia. Nota a parte: finita la bottiglia, mi è stato detto quanto era stato pagato. E mi è piaciuto di più: rapporto qualità/prezzo interessante.
Dom. Duc de Magenta - Puligny Montrachet 1er cru Clos de la Garenne 2006. Dalla mia cantina. Mi torna in mente il discorso sulla riconoscibilità del terroir. Non ho bevuto migliaia di Borgogna e non sono certo un esperto in tal senso, ma qualcosa qua e là negli anni mi è capitato... e certamente questo vino era lontano dal mio stereotipo di Puligny Montrachet, molto più simile a tanti Meursault bevuti in passato (ed effettivamente anche geograficamente non è troppo distante dal comune limitrofo). Ad ogni modo, segnalo anzitutto un problemino di leggera ossidazione (purtroppo negli ultimi anni non è neanche così inconsueta, tanto più se c'è di mezzo Jadot, almeno per la mia minima esperienza), ma sopportabile (tanto che un paio di commensali neanche l'hanno rilevato). Per il resto, un vino che definirei quasi opulento, che comunque si appoggia ad una buona acidità. Non esattamente il mio ideale di Cote de Beaune, ma, come si dice, ho bevuto di peggio nella vita!
Ca Rossa - Grumello A.S. (Am so smeng!). Anche questo offerto dal padrone di casa. Vino "dimenticabile": senza particolari difetti, ma anche senza grandi spunti: piuttosto facile, nella sua immediata freschezza e nel suo frutto piuttosto evidente, ma anche poco persistente e un po' piatto. Se me lo trovo sul tavolo, lo bevo senza problemi. Ma se lo devo andare a cercare, mi risparmio lo sforzo.
Albino Rocca - Barbaresco Brich Ronchi 2006. Portato da un amico. Premetto che non sono un partigiano di "modernismi" o "tradizionalismi": se un vino mi piace, non ho problemi a dirlo. E questo mi è piaciuto. Perché? Perché da un lato ha accontentato la mia voglia di avere nel bicchiere un vino "bevibile" e dall'altra la voglia di stuzzicare i miei sensi per un po'. Qui ci siamo! Sento il caffè, frutti di bosco, sempre in una cornice di morbidezza del tannino che mi invoglia a riempire ancora la bocca. La buona notizia è che qualche bottiglia identica l'ho anch'io a casa: non tarderò a berla.
Marina Cvetic - Montepulciano 2004. Anche questo offerto dal padrone di casa. C'è una caratteristica che lo accomuna al precedente: l'eleganza. E aggiungerei anche la "setosità" (passatemi il termine...) del tannino. Sono un totale ignorante in materia di Montepulciano (non credo di averne assaggiati più di una ventina in vita mia), ma questo appena bevuto mi invoglia ad approfondire la conoscenza.
Chateau d'Yquem 1994. Portato dal sottoscritto (appena acquistato sul forum). Non bevo Yquem tutti i giorni (magari! Vorrebbe dire che male male non starei...), ma ogni tanto mi capita di assaggiarne. Il problema, in generale, è l'età acerba che mi capita di bere. E allora, per la pace dei sensi, preferisco bere un'annata "minore" come questa, che un 2001 ancora giovanissimo. Non che quando ho bevuto il 2001 (un po' meno di 2 anni fa) mi sia dispiaciuto, ma gli mancava quella evoluzione che ho pienamente trovato in questo '94. Ci trovi veramente di tutto (qualcuno dirà: anche tanta solforosa! E chi se ne frega!!!
): la delicatezza della botrytis, la dolcezza del miele, gli agrumi, lo zafferano... il tutto avvolto nella freschezza di un'acidità eccezionale.
È la prima volta che scrivo. Finora mi ero limitato a leggervi, perché ho certamente molto più da imparare leggendo che da "dare" scrivendo. Ma per poco che possa valere, ho deciso comunque di iniziare a fornire il mio piccolo contributo...