Resoconto di 10 giorni in Alto Adige che mi hanno svuotato il portafogli ed ingrossato il fegato
Spumanti:
Haderburg Pas Dosé 2010:

Bolla un po' aggressiva ma di ottima acidità e con un leggerissimo sentore di armagnac che, essendo la bottiglia dell'ultima annata disponibile, forse non lascia presagire bene per un eventuale affinamento ma che al momento sta molto bene!
Haderburg Riserva Hausmanhof 2004

Qui la bolla diventa finissima e le note ossidative scompaiono del tutto (nonostante la sboccatura sia di inizio 2013). Uno dei migliori spumanti italiani che mi siano capitati. Se la gioca nel campionato del Riserva Lunelli per intenderci ma questo mi sembra più vivo e fresco.
Altemasi Riserva Graal 2006 Bolla abbastanza grossolana e bocca abbastanza anonima. Si beve bene e non ha difetti clamorosi ma non mi ha colpito.
Comprato anche una bottiglia di Stoecker Brut e Nature da testare in seguito.
Gli stranieri:
Chateau Musar Red 1995 Ingolositi dal prezzo stracciato non ci siamo accorti di un livello abbastanza basso del liquido... Momento di panico ed imprecazioni a raffica ma... incredibilmente il vino è OTTIMO. Già dal primo momento ci si rende conto che il vino ha resisto ad ogni maltrattamento. Certo la bottiglia non ha altri 10 anni davanti ma in questo momento ha sbigottito i presenti con una classe difficilmente riscontrabile.
Domaine Henry Milan Les Baux de Provence 2006 Chicca dal costo contenuto, il primo provenzale rosso pienamente convincente. Caldo ma non pesante e con un discreto allungo, ottimo acquisto
I vecchietti:
Antica Casa Vinicola Scarpa Nebbiolo d'Alba 1990 e Barbera Bricchi di Castelrocchero 1988 pagati a prezzo da discarica ci siamo voluti prendere questo "rischio" consci delle due buone annate in langa e della fama che il produttore aveva all'epoca (ora mi sembra di aver letto che stia passando un periodo non idilliaco causa nuovi proprietari). I vini ci hanno ripagato con una vitalità e freschezza assolutamente insperate e con le caratteristiche dei vitigni ancora ben distinguibili: una acidità più guizzante la barbera ed un profilo più autunnale il nebbiolo.

per entrambi e grande sorpresa.
I Blauburgunder:
Pfitscher Vigneto "Fuchsleiten" 2013 Fresco e beverino ma troppo sempliciotto per i miei gusti, mi ha lasciato poco.
Haderburg Riserva Hausmanhof 2011 Troppo pettinato e con un sentore vanigliato finale abbastanza fastidioso... molto meglio le bolle
Manincor Mason di Mason 2011 Più completo ed equilibrato ma manca un po' di sostanza e chiude molto corto lasciandoti sospeso
Kellerei Terlan Montigl Riserva 2011 Nonostante sia quello di costo più contenuto mi è sembrato il meglio riuscito, con più materia del Manincor e meno imbrigliato del Haderburg.
Altri AA:
Manincor Eichorn 2013 Il primo Pinot Bianco pienamente convincente. Preferito a giovani Vorberg ed altri considerati ai vertici della tipologia.
Manincor Riserva del Conte 2011 Un taglio di LAgrein, Merlot e Cabernet veramente pesante da bere, non il mio vino.
Visite in Cantina:
Cantina Sociale Val d'Isarco Visita allo shop dove abbiamo assaggiato Sylvaner, Kerner e Grunen Veltliner in versione base, Aristos e dove prodotto Sabiona. Un ottima linea base dal grande rapporto qualità prezzo, con poco stacco rispetto alla linea Aristos. Piaciuto molto il Sylvaner Sabiona proposto però a prezzo molto più alto che nelle enoteche locali... se lo tengano. Siamo riusciti a provare anche il Riesling (che solitamente viene fulminato dalla cantina) ed un Lagrein base. Il Riesling non mi sconvolto, interpretazione abbastanza anonima. Il Lagrein invece mi è piaciuto per la sua freschezza, un buon vino quotidiano.
Weingut Garlider Visitato per un ricordo incredibilmente positivo del loro Blauburgunder abbiamo assaggiato tutto tranne quello (di cui però siamo riusciti ad estorcere qualche bottiglia). Una gamma di bianchi molto bella e che si dimostra, con un Muller Thurgau 2007, anche ben predisposta all'invecchiamento. Vini rustici, forse anche un po' puzzettosi che però mi sono piaciuti parecchio. Molto interessante anche un blend di due annate di Gamay alla prima annata di produzione, prezzo centrato e vino per niente banale.
Weingut Zohlhof Tre bianchi prodotti da due ettari di terreno, un Sylvaner, un Gewurztraminer ed un blend di Muller, Sylvaner e GWT che mi hanno fatto sbarrare gli occhi. Soppratutto il Sylvaner che presenta una complessità inusuale per il vitigno. Biologico, biodinamico e chi più ne ha più ne metta ma anche a bottiglie appena aperte non ho avvertito puzze fastidiose. Per me una rivelazione. Produce anche un rosso da uve Portugieser parecchio intrigante. Qui sulla bottiglia aperta la sera a casa di riduzioni iniziali ce ne erano ma, dato il poco tempo a disposizione, è stata effettuata una decantazione rapida in pentola d'acciaio stile Gaja d'Antatan che ha prontamente eliminato il problema... la prossima volta la apro un po' prima
