champagne70 ha scritto:vinogodi ha scritto:... facevano bella mostra in frigo : Moet&Chandon , Veuve Clicot Ponsardin , Mumm Cordon Rouge e Tattinger ... stasera, quindi, follie: domani vedo di postare qualche nota . Io porto un Giulio 2002 , vuoi vedere che per la prima volta la Grande Italia mette tutti a sedere? ...
Sono curioso di sapere che ne pensi. Attualmente fra questi l'unico che gradisco è Cordon Rouge, con il nuovo Chef de Cave hanno cambiato nettamente stile.
Moet, VCP e Taittinger li bevo volentieri solo in formato magnum, hanno una liqueur e liviti troppo evidenti, il vino risulta un po' sovrastato da questi aromi forti.
...clamoroso al Cibali: ho stagnolato di mia iniziativa le bocce per vedere l'effetto che facevano sui presenti un pò sbigottiti dalla procedura, tutti "quasi" neofiti del vino, anche se queste bottiglie le si ritrova spesso sulle loro tavole più per ragioni di censo che di "capiscienza" di vino per altobeventi. I risultati sono stati sconvolgenti, soprattutto per l'apprezzamento di alcuni che ritenevo pèersonalmente da sfumare risotti mentre per gli "intenditors" de noantri sono risultati sugli altari. Non leggendo nessuno il forum GR posso sbizzarrirmi in ironie anche spinte, sul livello medio della cultura enoica italiota. Sono arrivato ad una conclusione un pò triste ma incoraggiante: la passione non si compra e costa fatica coltivarsela e meglio uno in Panda con "fuoco" di conoscenza che uno in Lamborghini che si adagia alla carta dei vini dello spennacitrulli di turno, cioè il 98,79% dei ristoranti ... il pistolotto, dovuto anche causa interminabili discussioni notturne con relativi fanculamenti (chiaramente benevoli).
- Universalmente riconosciuto il valore del Giulio rispetto a tutta la ciurma presente. Vino che sta migliorando (la 2002) di mese in mese . Cremoso come pochi, ricco di materia, fatto davvero seriamente . Sta mettendo su una leggera nota vegetale intrigante.
- Veuve Clicot Ponsardin classica etichetta arancione: confessato dall'ospite spudoratamente che ricevuta in un cesto regalo da fornitore importante e poi messa in frigo da almeno una settimana, dava prova di inossidabile capacità di resistenza a qualsiasi insulto di conservazione, probabilmente vino imbalasamato all'atto del degorgement e che si riattiva in automatico alla stappatura , come un vecchio meccanismo che si rimette in moto. Incrocio fra una cedrata Tassoni , una Lemonsoda e un Esta The al limone, ha tutto per piacere a tutti: dosaggio, acidità, crosta di pane , rotondità, bolla abbondante, frutta matura, frutta meno matura, frutta acerba, fiori del Nilo e bacche di Goji, per cui è anche salutista. Gli ohhhhhhhh di stupore si sono sprecati, anche se si è lasciato insultare dal Giulio senza reagire... una questione di massa e muscoli...
- Moet & Chandon Brut Imperial : grattugiata di pane di altamura disperso fra bolle debordanti. La bocca è la più morbida e sensuale, come una bajadera milf un pò sovrappeso e con qualche anno sul groppone che dimostra tanta arte e sapienza passata. Vino che mi ricorda l'adolescenza , quello del calamutande , per le finanze di allora, diciamo per le "ragazze" con qualche anno più di me (dalle quali ero irrimediabilmente attratto) con le quali mi piaceva far colpo. Con le compagne di scuola era sufficiente il Berlucchi. Dicevo: anche in questo caso è piaciuto a tutti indistintamente, in due l'hanno persino riconosciuto alla cieca, grazie alla frequenza di bevuta quasi settimanale che per anni li hanno caratterizzati ... vabbè , l'emozione non è anche "ricordo"?
- Mumm Cordon Rouge : Non scherzo... non mi è dispiaciuto. E' teso, non certo complessissimo ma una dignità di bolla creata per bersi a tutto pasto, perchè ha discreta struttura, bolla non esagerata, dosaggio calibrato, bella acidità . Chiaro ha un semitono talmente basso in uno spartito di alta qualità da rimanere un pò inibiti da prezzi comunque tutt'altro che da vino quotidiano, però questo lo rimetterò in altro contesti più qualificati per vedere l'effetto che fa.
- Tattinger : Pensavo di aver stagnolato un Col Dell'Orso di Frozza senza ricordarmelo.... quando, finalmente , ho realizzato di non averlo portato, che non poteva essere uno scherzo perchè fra i presenti nessuno sa neppure chi sia Frozza, che il Col Dell'Orso ha caratteristiche leggermente diverse , insomma, per esclusione ho pure io ammesso che quella bottiglia doveva essere Tattinger . Devo ammettere che è stato il meno gettonato della serata, ma alla destagnolatura qualche giudizio positivo c'è stato. Acidità un pò scissa, bolle davvero "esuberanti" , materia molto forzata da dosaggio secondo me sbagliato e leggera nota ossidativa (ma quanti anni di appartamento aveva fatto? Rimarrà un mistero glorioso per tutta la serata , visto che non se lo ricordava...)
... si , insomma : buon anno !!!!
PS: che negli ultimi anni mi sono abituato davvvero, davvero, davvero, davvero, davvero ... male?
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