Messaggioda kubik » 08 dic 2014 11:53
Ricognizione Sangiovese 2001 Toscana in quel di Torino ..
Cieca assoluta per tutti, anche per me che ho organizzato, alcuni fondi sono giunti fino al giorno dopo per un riesame fortunato..
Ero un po preso dal tutto, quindi non rilassatissimo nel seguire i vini.
il servizio è stato nell’ordine seguente, due tornate : 1-6 e 7-11
1. Castellina -> F. Rodàno, Chianti Classico riserva Viacosta
Naso compresso, cupo, inizia con note di porcino secco, terra e sottobosco, il giorno dopo cuoio e pellame, un legno vecchio, vaghi segni di riscossa a tratti ma mai la luce piena, nel complesso una maturità fiacca e non completa pulizia, ha bocca di buon piglio succoso ma ancora arcigna e un po’ bloccata, tannino fiero, un po’ polveroso e amaro. naso 84, bocca 86
2. Barberino Val d’Elsa -> Castello di Monsanto, Chianti Classico riserva Il Poggio
chiusissimo attacca con vaghe note balsamiche, frutto in confettura, anch’egli al naso mostra però una maturità incipiente che non si scrollerà mai di dosso pur arrivando un tocco arioso di arancia amara, tabacco dolce oltre che le tonalità terrose. Dà sicuramente di più al palato, dove succo e sapore sono ben espressi in un volume fluente e dinamico, tannino appuntito e in via di risoluzione, accenno di alcol, torna però vaghezza al retronasale di una maturità più avanzata. Peccato, avevo grandi aspettative, sottotono nel complesso. naso 86, bocca 90
3. Castelnuovo Berardenga -> F.Felsina, Chianti classico riserva Rancia
nella prima tornata è stata quella che mi è piaciuta di più in prima battuta (salvo poi arrivare il n°5), naso appena più invitante e dolce nel ricordo ancora del frutto, ma poi anche qui il pellame e la terrosità si fanno sotto, barlumi di mon cheri e spezia appena dolce. E’ in bocca che dà il meglio di se, tutto all’insegna di un gran bel succo e sapore, infiltrante, con tannino dolce e di buona risoluzione, tutto in tensione e allungo forse deficitario solo di un pò di volume a centro bocca ma gran bel sangiovese, mi è molto piaciuto, a metà platea no. naso 87, bocca 92
4. Greve-Panzano -> Fontodi, Toscana IGT Flaccianello
colore più scuro com’era d’aspettarsi, naso balsamico e contratto, legno avvertibile, giovane, compresso, bocca coesa e massiva, lievemente monolitica ma non priva di una bella spinta acida che apporta articolazione e discreta dinamica, tannino tosto, un vino che si farà, sono sicuro, le premesse sono molto buone. naso 86, bocca 91
5. Gaiole sud ->F. S.Giusto a Rentennano Toscana IGT Percarlo
inizia anch’egli balsamico e subito denota una profondità fatta di integrità e al contempo chiusura annunciatrice, pian piano si leva verso note ariose e leggiadre, erbe officinali tra cui rosmarino, ancora qualcosa del frutto, anche se rimane sostanzialmente taciturno e raccolto (e la cosa non mi dispiace tutto sommato). Il giorno dopo si è scrollato di dosso solo un pò di chiusura ma non un accenno di cedimento o sbracamento, rimanendo tutto d’un pezzo! In bocca un caterpillar di razza avviatosi sulla via della felice fruibilità, gran bel succo e sapidità a far trottare una materia di prim’ordine, con un tannino ancora appena appuntito ma dolce e di qualità. Un vino di grande caratura, un signore sangiovese, ancora giovane e in divenire. naso 92, bocca 94
6. Gaiole sud-Monti -> Badia a Coltibuono, Toscana IGT Sangioveto
attacca con un naso molto diverso dagli altri, petali bagnati, in infusione, c’è il frutto rosso “acido”, qualcosa di legno non smaccato che compone con il resto un quadro di una certa sensualità con alcune note di karkadè. Offre una bocca di ricamo, c’è un ottimo equilibrio delle sue parti dove una certa morbidezza, non piaciona peraltro, dispiega bene un corredo fenolico maturo e dolce ancora appena incisivo. Manca solo un pò di cattiveria e profondità o forse è semplicemente venuto dopo il Percarlo, tant’è che il giorno dopo da solo è stato ben più apprezzato al sorso. Naso 90 , bocca 91
Seconda tornata:
7. Montalcino-Castelnuovo dell’Abate-> Poggio di Sotto, Brunello
apre con i fiocchi la seconda tornata, naso molto bello ed articolato, molto espressivo, fatto di rimandi sobri alla dolcezza del frutto e ad altre tonalità ariose e sensuali di erbe aromatiche, al sorso sprizza davvero tanta energia fatta di sapore e succo, eleganza, pregnanza e lunghezza, più agile e indomito del successivo, da bere a secchiate. naso 93, bocca 94
8. Barberino Val d’Elsa-> Isole e Olena, Toscana IGT Cepparello
anche qui un vino di tempra e carattere incredibili che non mi sarei aspettato (alla cieca in due abbiamo pensato fosse Poggio di Sotto), naso poliedrico e non lontano dal precedente, forse solo con una profondità lievemente maggiore, sicuramente al palato è appena più completo dove ad un assetto sostanzialmente paritario affianca più centro bocca e maggiore rigore per una profondità lievemente più materica ed articolata che gli fa guadagnare un punto in più. Naso 93 bocca 95
9. Gaiole-Monti-> Podere il Palazzino, Chianti Classico Grosso Sanese
ecco il vino monster (in accezione non proprio positiva) della serata, quasi irreale già dal colore ancora rubino talmente carico da essere impenetrabile! Naso scuro e compresso, più del Flaccianello, dove il legno fa da padrone di brutto. Bocca materica, contratta, tannino furioso, non difetta di acidità ma chissà quando e se troverà evoluzione e districherà tale massa. C’è a chi è piaciuto ma in generale ne è uscito un giudizio trasversale di palese poca tipicità, non per la presenza di chissà quali vitigni esogeni quanto per una tecnica enologica eccessiva ed ingessante. Naso 81, bocca 84
10. Radda-> Montevertine, Toscana IGT Pergole Torte
Beh, la delusione è palese. Un vino crepuscolare e un po’ fiacco, almeno per il naso, terroso, umido, in bocca più tonico e dritto ma non così incisivo e reattivo. Bottiglia un po’ sfortunata o il Pergole 01 è già a questo punto? E’ anche vero che è venuta per ultima e in questa tornata impegnativa.. naso 87, bocca 88
11. S.Gimignano-> Cesani, Toscana IGT Luenzo
Aperto per sostituire il Bucerchiale tappato, anch’egli è uscito malconcio, naso stanco e brodoso, in bocca ingolfato e tannino scorbutico e un po’ amaro, torna la stanchezza. n.c.
12. Rufina-> F. Selvapiana, Chianti Rufina riserva Bucerchiale
TAPPATO !!!! Che peccato, per testarne la levatura l’ho assaggiato e la bocca mi è parsa di notevole grinta e progressione!