Pot ha scritto:... allora dovremmo tutti rinunciare a conservare bottiglie per dieci o più anni?
...si ....
PS: oppure, meglio precisare: fatica molte volte inutile ed eccessivamente dispendiosa. Avere , il più delle volte, una cantina ben fornita, forse in eccesso in anni di acquisti sconsiderati, diventa come una coperta di Linus : è consolante, motivante, stimolante, gratificante. E' il compendio di una passione, come l'avere una piccola bibblioteca che testimonia di quanto hai letto nel tuo percorso cuturale, con lo sfizio di andare a rileggere, quando vuoi, i libri o addirittura i passaggi che più ti hanno stimolato culturalmente. E' oggetto bello a vedersi, per chi viene dal di fuori. E' ambiente accogliente , perchè nulla è gratificante come la testimonianza fisica della propria passione , l'evocazione dei luoghi, il ricordo di momenti piacevoli, la cultura che sottende queste bottiglie... però tolto l'intangibile della rappresentazione ipotalamica destinata ad un piacere profondo, rimane la difficile prerogativa di un ambiente ideale dove conservare, sempre facendole migliorare, ormai centinaia (se non migliaia) di bottiglie accatastate senza una logica, con la consapevolezza che le condizioni o non sono ottimali per un invecchiamento "ossessivo" , oppure la trasformazione, poco auspicata, in un reliquiario dove alle prime delusioni da mal conservazione si sommano frustrazione e sensi di colpa. Il vino non va museificato, va bevuto. Al 99,31% , ciò che berrai relativamente presto sarà sempre meglio di una forzata sosta con poco costrutto in bottiglia per decenni o tempo immemorabile, dove le condizioni non sono rispettate in maniera coerente con le esigenze di quei vini.Oeh, parlo dell'invecchiamento serio, di decenni, non di pochi anni...
PS: immagino già la prima accezione da chi legge :"ma proprio tu parli" ... io parlo perchè problemi ne ho avuti tanti; perchè, incoffessabilmente, per anni ho anche acquistato bottiglie datate qui e là per ripristinare scorte che mai sarebbero dovuto ripristinare. Perchè facendo i confronti con quanto avevo in cantinetta invecchiato in maniera ossessiva e ciò che compravo qui e là di datato, anche sul forum, mi facevano capire ciò che già avevo intuito ma che inconfessabilmente tentavo di perpetrare in eterno. Faccio outing: preso dallo scoramento, a metà anni novanta feci una selezione di tutto ciò che era "original" in cantinetta e tutto ciò che avevo acquistato già "maturo" ... e fu un festival dell'apertura con amici e , per la maggior parte, di utilizzo in cucina. Pulitomi da cotanta zavorra, ho ripreso a fare ciò che la tradizione famigliare mi imponeva. Bevo giovane oppure lascio invecchiare in cantinetta idonea ( ma spendo circa due mila euro di luce all'anno in condizionatore enologico, deumidificatori/umidificatori & C), oppure mi limito a bere ciò che tre generazioni di appassionati ed enologi hanno accumulato. Ma mai darei consiglio di sfidare il tempo, il lunghissimo tempo (e tanto denaro) se non si hanno le condizioni ideali perchè il lunghissimo tempo non sia matrigna/patrigno ma genitore paziente e amorevole...