CHE BEVESSIMO AD OTTOBRE 2014

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alì65
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Re: CHE BEVESSIMO AD OTTOBRE 2014

Messaggioda alì65 » 14 ott 2014 21:54

gianni femminella ha scritto:
alì65 ha scritto:quote="Ludi"]
paperofranco ha scritto:Cote Brune 1991 Jamet.
Questo invece ho detto subito Rodano, ma gli avrei dato 10 anni di meno, e con l’altro sembrava veramente ci corressero 10 anni di differenza. Gran boccia, e non è la prima volta che mi colpisce un vino di questo produttore. Al naso, patè di olive, una borsata di more fresche appena colte, qualche venatura minerale in bilico tra il ferro e la grafite. Bocca sontuosa, energica, tannini morbidi, lunghissimo il finale, perfettamente coerenti le sensazioni retronasali.


Qualcuno ha notizie sull'attuale assetto di questa azienda? Si legge che i due fratelli si sono separati. La guida Bettane parla di "deux domaines".


Si certo, si sono separati ed è stata una liberazione per Jean-Paul visto che non andava d'accordo con il fratello Jean-Luc da molti anni. La tensione in azienda era palpabile e la moglie Corinne ne era la portatrice principale... :?
Già sulle etichette dell'annata 2010 compare la nuova denominazione aziendale: Corinne e Jean-Paul e non più i nomi dei due frateli come prima. Dal punto di vista dei vini non cambia niente, anzi: JP potrà lavorare più sereno. Non ho per adesso notizie dei vini di JL: al prossimo giro in zona mi informo.


sarebbe da capire a chi è rimasto cosa, sembra banale ed invece è molto importante......assolutamente da approfondire[/quote]

Oh Claudio :D mi sto chiedendo se sei più maniaco tu o papero.[/quote]

dipende su cosa!!!! :mrgreen: :mrgreen:
futuro incerto...2021 grandissima annata!!!
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Ludi
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Re: CHE BEVESSIMO AD OTTOBRE 2014

Messaggioda Ludi » 15 ott 2014 08:17

Wineduck ha scritto:Si certo, si sono separati ed è stata una liberazione per Jean-Paul visto che non andava d'accordo con il fratello Jean-Luc da molti anni. La tensione in azienda era palpabile e la moglie Corinne ne era la portatrice principale... :?
Già sulle etichette dell'annata 2010 compare la nuova denominazione aziendale: Corinne e Jean-Paul e non più i nomi dei due frateli come prima. Dal punto di vista dei vini non cambia niente, anzi: JP potrà lavorare più sereno. Non ho per adesso notizie dei vini di JL: al prossimo giro in zona mi informo.


se ci farai sapere qualcosa sarò grato....sono stato ad Ampuis l'ultima volta a maggio, e non sono riuscito ad informarmi.
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Re: CHE BEVESSIMO AD OTTOBRE 2014

Messaggioda picenum » 16 ott 2014 08:49

paperofranco ha scritto:
picenum ha scritto:ps. t'ho mandato i saluti dal Bonucci :)
[quo.


Quando?

Sabato c'era anche lui alla degustazione...

Tra le ultime bevute degno di nota un FUT DE CHENE 2000 - H. Giraud
Dorato al colore, si presenta con un naso ipnotico che spazia dal floreale al biscottino passando per la frutta tropicale, in bocca abbastanza pieno, cremoso ma anche molto fresco e agrumato, non lunghissimo ma dalla beva disarmante. Bel vino.
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Re: CHE BEVESSIMO AD OTTOBRE 2014

Messaggioda paperofranco » 16 ott 2014 12:38

Ieri sera, una cena fra amici a base di ciccia alla brace di legna vera, con diverse bottiglie bevute, purtroppo pochi guizzi, segnalo solo le cose che potrebbero dare qualche spunto di discussione.

Cuna “non ricordo l’annata” Podere Santa Felicita.
E’ il pinot nero di Federico Staderini, dalla sua piccola azienda Casentinese. Fortemente ridotto al naso, non si apre nemmeno a fine serata; di medio corpo e lunghezza.
Si sa che prima o poi qualsiasi enologo che si rispetti prova a cimentarsi con “sua maestà il pinot nero”, e la bravura del qui citato impone senz’altro di aspettare, e dargli qualche chance. Quindi preferisco non esprimere un giudizio su questo vino, mi limito a dire che il pn si fa veramente molta fatica a sentirlo.

Pinot nero “Mazzon” 1999 Bruno Gottardi.
Mi dicono che è la prima annata di Gottardi, pensavo fosse un po’ più attempata come azienda. Attempato lo è sicuramente il vino; ha un suo fascino decadente e una sua personalità distinta, ma non vi è dubbio che siamo in fase declinante, a conferma anche di quanto sosteneva il suo autore(ho letto qualcosa da qualche parte, forse su un vecchio numero di Enogea), che questo specifico pinot nero non era(non è?) un vino da invecchiamento, ma da godere al massimo nei cinque anni seguenti la messa in vendita, non oltre.

Chateau Troplong-Mondot 1999.
Immagino che sia l’annata, essendovi pochi dubbi sulla conservazione. Vino davvero deludente, da cima a fondo.

Chambertin 2006 J.L. Trapet.
Forse è il miglior vino della serata, non che ci volesse molto, visto che anche altri vini sulla carta molto buoni hanno sottoperformato, causa difettucci di bottiglia. Detto questo mi sarei aspettato qualcosina di più, soprattutto in termini di profondità, visti cru e produttore di cui stiamo parlando. Mi ha dato anche la sensazione di aver già dato il meglio, ulteriore punto a sfavore.

Chianti Classico gran selezione “lama della villa” 2010 Fattoria di Lamole.
Cupo e poco espressivo, secondo me c’è pure un brett “percepibile”, che certo non aiuta l’apertura dei profumi. Bocca un po’ rigida, contratta, si percepisce il “tiro” da sangiovese di razza, ma c’è ben poco spazio per il godimento.
Lo ricordavo meglio nell’assaggio all’anteprima, e facendo ora un confronto a distanza con il Grospoli 2009, per me non c’è partita, senza bisogno di scomodare lo stupendo 2008. Voglio lasciare il beneficio del dubbio di una bottiglia un po’ sfigata e concedergli un’altra chance.
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Re: CHE BEVESSIMO AD OTTOBRE 2014

Messaggioda landmax » 16 ott 2014 14:47

[quote="paperofranco"]Chambertin 2006 J.L. Trapet.
Forse è il miglior vino della serata, non che ci volesse molto, visto che anche altri vini sulla carta molto buoni hanno sottoperformato, causa difettucci di bottiglia. Detto questo mi sarei aspettato qualcosina di più, soprattutto in termini di profondità, visti cru e produttore di cui stiamo parlando. Mi ha dato anche la sensazione di aver già dato il meglio, ulteriore punto a sfavore.

L'abbiamo bevuto da Marco giusto una quindicina di giorni fa (stessa annata) e la tua descrizione proprio non rispecchia il vino che abbiamo bevuto noi. Certo, lo Chambertin di Trapet (ho bevuto in precedenza anche il 2002) non gioca di certo sulla potenza esplosiva, ma tutto si può dire tranne che non sia profondo, anzi, ne ho proprio un ricordo splendido quanto a sensazioni retrolfattive. Neppure (la bottiglia che abbiamo bevuto noi) sembrava aver già dato il meglio di sé, si trovava sì ad un giusto grado di equilibrio (tra il pronto e il maturo, per usare la terminologia AIS), ma a mio avviso doveva ancora definirsi un po' a livello aromatico. Opto quindi decisamente per una bottiglia "sottoperformante", se escludiamo problemi di conservazione.
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Re: CHE BEVESSIMO AD OTTOBRE 2014

Messaggioda paperofranco » 16 ott 2014 14:53

landmax ha scritto:
paperofranco ha scritto:Chambertin 2006 J.L. Trapet.
Forse è il miglior vino della serata, non che ci volesse molto, visto che anche altri vini sulla carta molto buoni hanno sottoperformato, causa difettucci di bottiglia. Detto questo mi sarei aspettato qualcosina di più, soprattutto in termini di profondità, visti cru e produttore di cui stiamo parlando. Mi ha dato anche la sensazione di aver già dato il meglio, ulteriore punto a sfavore.

L'abbiamo bevuto da Marco giusto una quindicina di giorni fa (stessa annata) e la tua descrizione proprio non rispecchia il vino che abbiamo bevuto noi. Certo, lo Chambertin di Trapet (ho bevuto in precedenza anche il 2002) non gioca di certo sulla potenza esplosiva, ma tutto si può dire tranne che non sia profondo, anzi, ne ho proprio un ricordo splendido quanto a sensazioni retrolfattive. Neppure (la bottiglia che abbiamo bevuto noi) sembrava aver già dato il meglio di sé, si trovava sì ad un giusto grado di equilibrio (tra il pronto e il maturo, per usare la terminologia AIS), ma a mio avviso doveva ancora definirsi un po' a livello aromatico. Opto quindi decisamente per una bottiglia "sottoperformante", se escludiamo problemi di conservazione.


Penso anch'io, purtroppo non ho termini di confronto essendo ad oggi la mia unica boccia di questo vino.
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Re: CHE BEVESSIMO AD OTTOBRE 2014

Messaggioda Kalosartipos » 17 ott 2014 07:44

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Nessun accenno di carbonica, leggera riduzione iniziale (svanita col passare dei minuti), colore giallo pallido velato (più chiaro di come appare nella foto).
Splendido.. una delle migliori bottiglie bevute negli ultimi tre anni.. fieno e fiori di campo, camomilla, poi sentori iodati-marini, caffè in polvere, agrumi, buona acidità, rocce e gesso... per me, 92/100.
Diciamo che ho pescato il jolly :D , vista l'ampia variabilità da bottiglia a bottiglia.

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Re: CHE BEVESSIMO AD OTTOBRE 2014

Messaggioda Alberto » 17 ott 2014 09:34

Vinis ha scritto:Edy 2004 Feresin 100% Friulano
Bottiglia portata da un mio amico che mi spiega che in pratica qiesto bianco è stato messo in commercio in primavera 2014, quindi 10 anni di affinamento, le apsettative erano molte :D fin dal colore giallo topazio, frutta gialla matura, genziana, resina di pino, sambuco con una leggera nota di burro (che mi ha perlesso), insomma una bella complessità ma in bocca era di una pesantezza incredibile sicuramente un lunghissimo affinamento in botti piccole nuove, cremoso con una frecshezza impercetibile fortunatamento un po' di sapidità teneva in piedi il vino, insomma ho fatto fatica a finire un bicchiere.

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Re: CHE BEVESSIMO AD OTTOBRE 2014

Messaggioda Ludi » 17 ott 2014 11:22

paperofranco ha scritto:
Chateau Troplong-Mondot 1999.
Immagino che sia l’annata, essendovi pochi dubbi sulla conservazione. Vino davvero deludente, da cima a fondo.


di Troplong ho assaggiato di recente sia la 1990 che la 2006, ed in entrambi i casi ho avuto l'impressione di un vino decisamente rollandiano, concentrato e alla fin fine stancante. Quando bevetti la 1990, che servii alla cieca assieme a Redigaffi 2001, quest'ultimo fu giudicato decisamente superiore da tutti i presenti, che rimasero molto basiti quando destagnolai....
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Re: CHE BEVESSIMO AD OTTOBRE 2014

Messaggioda Ziliovino » 18 ott 2014 13:15

Lambrusco di Sorbara Eclisse 2012 – Paltrinieri. Molto elegante sia al naso che in bocca, quasi una signora bollicina, naso timido, floreale e fruttini, decisamente sapido ed equilibrato. Mi ha spiazzato, in positivo, ma forse preferisco il radice pari annata, con più carattere.

Sangiovese di Romagna Riserva Predappio di Predappio Vigna del Generale 1998 – Casetto dei Mandorli. Ancora vivo e vegeto, a partire dal colorone, foglie secche, frutta scura, e tanta spezia. In bocca il tannino è ormai risolto, si è mantenuto fresco e succoso. Piaciuto.

Barbaresco Faset 1997 – Marziano Abbona. Tappo… mannaggia.

Colli Tortonesi Bianco Carpine Bianco 2013 – I Carpini. Colore dorato carico brillante, al naso decise note da macerazione sulle bucce, con frutta candita, spezie e radici, bocca sapida,di buona struttura, ravvivata dal leggero tannino. Vino semplice, forse non precisissimo, ma dal bel carattere, costa niente. Dovrebbe essere fatto col Timorasso, non so se in purezza o meno. Non ho mai assaggiato i Timorasso di quest’azienda, come sono?
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Re: CHE BEVESSIMO AD OTTOBRE 2014

Messaggioda zampaflex » 18 ott 2014 14:31

Bovio - Barolo Rocchettevino 2006 :D :D :D +
Purtroppo un certo aroma fognario non se ne vuole andare e sovrasta gli altri effluvi (floreale e balsamico soprattutto). Non è riduzione perchè nemmeno con bicchiere adatto e due giorni di apertura boccia si ripulisce. Amen.

Quest'altra boccia invece l'ho presa per errore, dimenticandomi che cosa fosse (e quando poi ho guardato la retroetichetta ho annuito a me stesso...), ma meno male!
Tanto quanto lo Chenin secco mi lascia talvolta perplesso con i suoi aromi al limite dell'ossidato su una bocca spesso tagliente, quasi in dissociazione, altrettanto godo nel bere le versioni passite. Si è trattato oggi di un Coteaux de Layon, il Le Clos 2011 del Domaine de la Bergerie. 13 euro spesi benissimo in enoteca in loco (per una 75cl tra l'altro). Pesca sciroppata, albicocca secca, agrumi maturi e ginestra, un annuncio di botrite ed una bocca cesellata e fresca, ben ripulente e di corretta lunghezza. Con un erborinato, una goduria. Col pesce, ho dovuto bere acqua :mrgreen:
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Re: CHE BEVESSIMO AD OTTOBRE 2014

Messaggioda bruber73 » 18 ott 2014 21:00

Alberto ha scritto:Che io sappia l'Edi non fa legno.


Esatto, solo cemento.
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Re: CHE BEVESSIMO AD OTTOBRE 2014

Messaggioda Smarco » 18 ott 2014 21:12

Mouton 1976: inizio col dire che la bottiglia l ho comprata nei primi periodi in cui mi stavo appassionando al vino, quindi inesperienza ai massimi livelli per bottiglie di questo genere, comprata su ebay per 180 euro e conservata in maniera non proprio impeccabile soprattutto per i primi 2 anni, questa sera mentre girovagavo per la cantina in cerca di qualcosa di non troppo giovane l ho trovata e le mie aspettative erano alquanto scarse per non parlare di quelle di mia moglie... Comunque: tappo quasi sgretolato, nel bicchiere il colore è granato con unghia aranciata, avvicinato al naso... Caxxo è buono :shock: compaiono subito odori di frutta rossa sotto spirito e spezie, dopo un paio D ore lasciato aperto i profumi si fanno più puliti certo non sono potenti ma riconoscibili, torna la frutta sotto spirito accompagnata da una bella liquirizia, spezie e tabacco, in bocca è setoso con un tannino ormai quasi del tutto scomparso ma comunque percepibile, la persistenza è discreta anzi ripensando ai suoi 38 anni.. insomma oggi non spenderei mai quei soldi per un vino così ma sinceramente non sono rimasto per niente deluso
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Re: CHE BEVESSIMO AD OTTOBRE 2014

Messaggioda Mike76 » 19 ott 2014 01:21

Stasera, in quel di In Vernice, bevutina di Ar.Pe.Pe., complice la carne di Fassona in abbinamento.

Ar.Pe.Pe. - Stella Retica Riserva 2004
Tanta ruggine al naso, almeno per 20 minutini buoni.
Poi si schiude ed escono note di china, bergamotto e zenzero.
In bocca tannino ancora vivo ma docile.
Finale sanguigno.

Ar.Pe.Pe - Grumello del Buon Consiglio Riserva 2001
Fiori secchi, pepe rosa, caldo, glicerico ed etereo. In bocca tannino fino e vellutato, largo in sviluppo aromatico ma verticale nel gusto.
Finale salato e iodato.



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Re: CHE BEVESSIMO AD OTTOBRE 2014

Messaggioda Ludi » 19 ott 2014 08:52

Terredora, Fiano di Avellino Terre Dora 2009: maturo e tipico nella sua mineralità e grassezza, senza ombra di chiusura amarognola. Bella bevuta.
Castello dei Rampolla, Chianti Classico Riserva 1997: ha preso la china verso il tramonto, ma è ancora più che bevibile, con un frutto delicato che emerge dopo un'oretta dall'apertura, facendosi spazio tra le note autunnali di foglie secche, terra e goudron.
Colin Seguin, Nuits St. Georges 1er cru blanc 2010: una spremuta di limone così non l'avevo sentita neppure a Chablis. Purtroppo manca di spinta minerale e risulta abbastanza monocorde, ma si beve veramente con piacere.
Chateau Malartic Lagraviere 2005: appena entrato in beva, cosa che con la 2005 non avevo ancora sperimentato. E' certamente buonissimo, anche se una codina vanigliata si avverte, ma dovrebbe sparire in un paio d'anni. Classico.
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Re: CHE BEVESSIMO AD OTTOBRE 2014

Messaggioda piergi » 19 ott 2014 12:34

Taurino-Patriglione 1997
Monumento della storia enologica meridionale e vino simbolo/feticcio di Severino Garofalo.
Il colore è rosso rubino cupo, senza ombra di cedimento, neppure verso l'unghia. I profumi sono compressi e via via più sfocati, emerge nettamente l'arancia sanguinella. In bocca il vino è molto meglio di quanto il naso lasciasse presagire. Noce moscata, cola, ciliegie al cioccolato e polvere di caffè. Buoni l'acidità, che non è mai stato il punto di forza di questo vino,l' equilibrio il calore e la forza. PAI lunghissima x un grande vino mediterraneo che richiama con trasporto la sua origine salentina.
In beva ora e nei prossimi anni, ma non aspetterei troppo
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Re: CHE BEVESSIMO AD OTTOBRE 2014

Messaggioda Smarco » 19 ott 2014 15:52

Roggio del filare 2009 velenosi: non so come faccia questo vino ogni anno a essere premiato da ogni guida certo come rosso Piceno è buono ma come vino in generale.... Al naso niente di speciale ma soprattutto niente di definito e stessa cosa in bocca
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Re: CHE BEVESSIMO AD OTTOBRE 2014

Messaggioda agamennone » 19 ott 2014 16:05

Ruché di Castagnole Monferrato 2013 - Cossetti

Un'autentica goduria.
Melograno e viole al naso.
In bocca speziato. Molto speziato. Pepe e cannella.
Straordinariamente complesso, considerato il minimo affinamento fin qui effettuato.
Riesce a rimanere equilibrato tra acidità e tannino. Elegante.
Quando il Piemonte è questo...non ce n'è per nessuno.
Ottimo il prezzo, tra le altre cose.
Allo stesso prezzo e oltre i confini piemontesi, solo qualche ottimo Chianti o qualche Aglianico buono possono tenergli testa.
Provatelo!
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Re: CHE BEVESSIMO AD OTTOBRE 2014

Messaggioda Alberto » 20 ott 2014 08:54

agamennone ha scritto:Allo stesso prezzo e oltre i confini piemontesi, solo qualche ottimo Chianti o qualche Aglianico buono possono tenergli testa.

Ossia?
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Re: CHE BEVESSIMO AD OTTOBRE 2014

Messaggioda agamennone » 20 ott 2014 09:20

Io l'ho pagato 12 euro in enoteca
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Re: CHE BEVESSIMO AD OTTOBRE 2014

Messaggioda Alberto » 20 ott 2014 09:40

agamennone ha scritto:Io l'ho pagato 12 euro in enoteca

Se il vino è buono come lo descrivi tu niente sono curiosissimo di provarlo, ma affermare che in quella fascia di prezzo "solo qualche ottimo Chianti o qualche Aglianico buono possono tenergli testa" escludendo tutto il resto dell'Italia mi sembra un po' un azzardo...che dici?
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Re: CHE BEVESSIMO AD OTTOBRE 2014

Messaggioda Andyele » 20 ott 2014 12:55

piergi ha scritto:Taurino-Patriglione 1997
Monumento della storia enologica meridionale e vino simbolo/feticcio di Severino Garofalo.
Il colore è rosso rubino cupo, senza ombra di cedimento, neppure verso l'unghia. I profumi sono compressi e via via più sfocati, emerge nettamente l'arancia sanguinella. In bocca il vino è molto meglio di quanto il naso lasciasse presagire. Noce moscata, cola, ciliegie al cioccolato e polvere di caffè. Buoni l'acidità, che non è mai stato il punto di forza di questo vino,l' equilibrio il calore e la forza. PAI lunghissima x un grande vino mediterraneo che richiama con trasporto la sua origine salentina.
In beva ora e nei prossimi anni, ma non aspetterei troppo


Io ho bevuto il 1990 lo scorso mese ed era ancora bello in forma, nonchè molto buono :wink:
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Re: CHE BEVESSIMO AD OTTOBRE 2014

Messaggioda agamennone » 20 ott 2014 13:19

Alberto ha scritto:
agamennone ha scritto:Io l'ho pagato 12 euro in enoteca

Se il vino è buono come lo descrivi tu niente sono curiosissimo di provarlo, ma affermare che in quella fascia di prezzo "solo qualche ottimo Chianti o qualche Aglianico buono possono tenergli testa" escludendo tutto il resto dell'Italia mi sembra un po' un azzardo...che dici?


Certo che è un azzardo!
La mia non voleva essere tanto una provocazione quanto una sorta di manifesto estetico :)
Al di là dei giochi, quello che volevo intendere tra le righe era che il vino in oggetto mi aveva stupito per la sua relativa complessità. Sorprendente per un vino da uve vendemmiate solo 12 mesi fa. Al punto da citare due vini non esattamente poco complessi e che comunque possono portare con una certa semplicità qualche anno sulle spalle.
La mia affermazione, quindi, parafrasando l'autore che porti in firma, non l'ho certo fatta in nome di un dio ma nemmeno per gioco ;)
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Re: CHE BEVESSIMO AD OTTOBRE 2014

Messaggioda Becho » 20 ott 2014 23:42

Stasera ho "incignato" la stagione del tartufo bianco di S.Miniato...con una deliziosa cocotte e con i classici tagliolini ( entrambi sui 95/100 ) ho stappato un Puligny Montrachet 2002 Leflaive...colore oro chiaro, naso mineralissimo, camomilla, zero pirica...bocca delicata e ben bilanciata...ad esser pignoli pecca di complessità e profondità, ma essendo un base mi sono accontentato con gli interessi :mrgreen: ...90/100
Spedisco il lunedì successivo al ricevimento del pagamento
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Re: CHE BEVESSIMO AD OTTOBRE 2014

Messaggioda piergi » 21 ott 2014 08:55

Andyele ha scritto:
piergi ha scritto:Taurino-Patriglione 1997
Monumento della storia enologica meridionale e vino simbolo/feticcio di Severino Garofalo.
Il colore è rosso rubino cupo, senza ombra di cedimento, neppure verso l'unghia. I profumi sono compressi e via via più sfocati, emerge nettamente l'arancia sanguinella. In bocca il vino è molto meglio di quanto il naso lasciasse presagire. Noce moscata, cola, ciliegie al cioccolato e polvere di caffè. Buoni l'acidità, che non è mai stato il punto di forza di questo vino,l' equilibrio il calore e la forza. PAI lunghissima x un grande vino mediterraneo che richiama con trasporto la sua origine salentina.
In beva ora e nei prossimi anni, ma non aspetterei troppo


Io ho bevuto il 1990 lo scorso mese ed era ancora bello in forma, nonchè molto buono :wink:

Non stento a crederti, il '90 ,che dovrebbe essere ottimo, purtroppo mi manca!
Sul '97 fin dalla sua uscita ci sono stati pareri molto discordanti, delle tre bottiglie bevute nel corso di questi anni l'ultima mi è sembrata addirittura la più buona. Forse penalizzata da un naso piuttosto muto, ma davvero di gran livello.
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