Barbera Rinaldi

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Sibballatore
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Barbera Rinaldi

Messaggioda Sibballatore » 30 ago 2014 11:21

Qualcuno può darmi qualche informazione sul potenziale di invecchiamento di questo vino e, se possibile, anche una valutazione sulle ultime 5-6 annate? Cosa si prevede per l'annata in uscita a breve?
E' sempre affidabile oppure alcune annate non sono state buone?
Grazie
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Re: Barbera Rinaldi

Messaggioda miccel » 30 ago 2014 11:52

Io ho al mio attivo solo due annate, poi interverranno di sicuro gli esperti, ma ti dico la mia.
2010 squisito, vino semplice ma pieno di frutto, nessun eccesso di pienezza (a volte le barbera sono troppo strabordanti per i miei gusti) impossibile resistergli.
2011 sempre buono ma l'ho trovato meno espressivo.
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Re: Barbera Rinaldi

Messaggioda paperofranco » 30 ago 2014 22:15

Sinceramente mi sfugge il perché del chiedersi la capacità d'invecchiamento di una barbera, se non per pura curiosità. E' un vino che io apprezzo nella gioventù, di frutto e di spina acida, perché ritengo che dia il meglio di sé, soprattutto a tavola, dove risulta molto versatile proprio per la sua spiccata capacità pulente. Trovo che non abbia senso cercare le complessità dei terziari nella terra del nebbiolo, con un altro vitigno.
Detto questo, per me la barbera di Beppe è "la barbera", punto. Massima affidabilità in tutte le annate, vai sul sicuro, ma ti deve piacere quel tipo di vino.
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Re: Barbera Rinaldi

Messaggioda vinogodi » 31 ago 2014 10:43

paperofranco ha scritto:Sinceramente mi sfugge il perché del chiedersi la capacità d'invecchiamento di una barbera, se non per pura curiosità. .
... Sinceramente mi sfugge il perché non chiedersi il quesito, legittimo, sulla capacità d'invecchiamento di una barbera, non per pura curiosità ma proprio pechè vini con quella struttura il potenziale di miglioramento ce l'hanno eccome. Questo per la Barbera di Rinaldi, come quella di Conterno, il Pomorosso di Coppo, la Barbera di Bertelli (monumentale oggi la '98), quelle del povero Giacomo Bologna, quelle deliziose di Roagna e Burlotto, l'Alfiera, quella di Giacosa, quella di Scarpa e quella di Voerzio (mai assaggiata dopo 10 anni, il Pozzo dell'Annunziata?) e tante altre ... insomma , se l'approccio alla Barbera è quello gaudente della grigliata di salsicce e costine di maiale o del panino con salame di Felino , magari fredda di frigo, sono d'accordo con te . Che non raggiungano il livello di terziarizzazione dei Barolo (Baroli?) o Barbaresco (Barbareschi?) con l'invecchianto, è assioma che lascio volentieri a Catalano perchè sono convinto pure io che è meglio nascere ricchi belli, intelligenti e con una salute di ferro , che brutti, poveri, scemi e con salute cagionevole. Come affermato, giustamente , la Barbera di Rinaldi è fra le più belle espressioni in assoluto. Ho qualche 2001 e 2006 da farti assaggiare quando passi di qua... 8)
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Wineduck
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Re: Barbera Rinaldi

Messaggioda Wineduck » 31 ago 2014 11:38

Avendo abitato più di 20 anni in Piemonte, posso dire che fra i due eterni schieramenti - dolcettisti vs. barberisti - io sto decisamente con i secondi. Chi ama la Barbera sa che è un grande vino da invecchiamento e che dopo qualche anno interpreta il territorio almeno nello stesso modo del nebbiolo. Bevetevi una Cascina Francia del '98 adesso: se ve la metto alla cieca, il 90% dirà Barolo e anche di quelli buoni (con sentori di melograno e anguria su tutti). Questo non vale solo per il grande prodotto di G. Conterno ma anche per tanti altri vini realizzati con la stessa cura e amore che il produttore mette per il nebbiolo: Rinaldi di sicuro ma anche Brezza, GB Burlotto, F.lli Alessandria (mitica Priora), F.lli Barale, Altare, Cavallotto (stupenda Vigna del Cuculo), la San Lorenzo di Bartolo, Luigi Oddero, Pira Luigi, ecc.
Se vi piace il fruttone e l'acidità tagliente, bevetele giovani (LA Barbera, rigorosamente al femminile) ma se volete godere appieno delle sue mille sfaccettature territoriali e varietali terziarizzate, aspettatte almeno 5-6 anni dalla vendemmia.

Se qualcuno avesse voglia di approfondire i vari cru ed i vari stili di affinamento, ho in programma per il prossimo inverno una orizzontale con una ventina dei migliori produttori: rimane solo da decidere una location comoda per i partecipanti in funzione della provenienza.
"Woke up this morning with a wine glass in my hand - Whose wine? What wine? - Where the hell did I dine? - Must have been a dream - I don't believe where I've been - Come on, let's do it again"
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Re: Barbera Rinaldi

Messaggioda vinogodi » 31 ago 2014 17:36

Wineduck ha scritto:Avendo abitato più di 20 anni in Piemonte, posso dire che fra i due eterni schieramenti - dolcettisti vs. barberisti - io sto decisamente con i secondi. Chi ama la Barbera sa che è un grande vino da invecchiamento e che dopo qualche anno interpreta il territorio almeno nello stesso modo del nebbiolo. Bevetevi una Cascina Francia del '98 adesso: se ve la metto alla cieca, il 90% dirà Barolo e anche di quelli buoni (con sentori di melograno e anguria su tutti). Questo non vale solo per il grande prodotto di G. Conterno ma anche per tanti altri vini realizzati con la stessa cura e amore che il produttore mette per il nebbiolo: Rinaldi di sicuro ma anche Brezza, GB Burlotto, F.lli Alessandria (mitica Priora), F.lli Barale, Altare, Cavallotto (stupenda Vigna del Cuculo), la San Lorenzo di Bartolo, Luigi Oddero, Pira Luigi, ecc.
Se vi piace il fruttone e l'acidità tagliente, bevetele giovani (LA Barbera, rigorosamente al femminile) ma se volete godere appieno delle sue mille sfaccettature territoriali e varietali terziarizzate, aspettatte almeno 5-6 anni dalla vendemmia.

Se qualcuno avesse voglia di approfondire i vari cru ed i vari stili di affinamento, ho in programma per il prossimo inverno una orizzontale con una ventina dei migliori produttori: rimane solo da decidere una location comoda per i partecipanti in funzione della provenienza.
...più comoda e accogliente dell'Emilia , difficile trovarne... :lol:
PS: grande iniziativa...
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Re: Barbera Rinaldi

Messaggioda Mike76 » 31 ago 2014 18:56

....ho una barbera Vigna del Cuculo 2007 di Cavallotto...aspettare, si o no? E quanto?
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Re: Barbera Rinaldi

Messaggioda Wineduck » 31 ago 2014 19:19

Mike76 ha scritto:....ho una barbera Vigna del Cuculo 2007 di Cavallotto...aspettare, si o no? E quanto?


Un piccolo gioiello: se la bevi ora aprila con un'oretta di anticipo ma puoi anche aspettarla. In questo momento è da sballo la 2004, ad esempio.
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Re: Barbera Rinaldi

Messaggioda Sibballatore » 31 ago 2014 20:10

paperofranco ha scritto:Sinceramente mi sfugge il perché del chiedersi la capacità d'invecchiamento di una barbera, se non per pura curiosità. E' un vino che io apprezzo nella gioventù, di frutto e di spina acida, perché ritengo che dia il meglio di sé, soprattutto a tavola, dove risulta molto versatile proprio per la sua spiccata capacità pulente. Trovo che non abbia senso cercare le complessità dei terziari nella terra del nebbiolo, con un altro vitigno.
Detto questo, per me la barbera di Beppe è "la barbera", punto. Massima affidabilità in tutte le annate, vai sul sicuro, ma ti deve piacere quel tipo di vino.


Ho posto il quesito per 2 motivi:
1) Devo decidere se prendere 2 bottiglie o 24
2) Il mio approccio al vino è, in genere, piuttosto leggero per cui il tuo consiglio lo sposo in pieno nella maggior parte delle situazioni(seguo sempre con molta attenzione le tue dritte sul Chianti, ad esempio). Non ti nascondo, però, che ultimamente mi affascina anche l'approccio opposto: mi piace l'idea di poter, in qualche misura, continuare il lavoro del produttore. Prendermi cura delle bottiglie uscite dalla cantina, conservarle con attenzione e attenderle. Con la speranza di togliermi qualche bella soddisfazione e con la certezza di prendere qualche brutta delusione. Un po' come accade nella vita.
Mi era parso di capire che la Barbera ben si prestasse allo scopo, donde la mia richiesta.
A leggere i sempre ottimi Vinogodi e Winduck(grazie ad entrambi per le dritte), pare che qualche prova debba farla.
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Re: Barbera Rinaldi

Messaggioda paperofranco » 31 ago 2014 21:48

Quando parlo dell'argomento "tenuta nel tempo dei vini" dovrei sempre ricordarmi di specificare che io non ho le vostre cantine(mi riferisco in particolare a vinogodi e wineduck). Purtroppo, non ho la possibilità di conservare adeguatamente qualche migliaio di bottiglie, ma neanche qualche centinaio, quindi, dovendo fare di necessità virtù, sono costretto a selezionare con molta attenzione i vini da invecchiamento, o che io considero tali. Fino ad oggi, quando l'ho comprata, ho sempre comprato la barbera d'annata con l'idea di berla nel quotidiano nell'arco di un anno, massimo due. Mi rendo conto che il mio approccio sia un po' influenzato da motivi logistici.
Ultima modifica di paperofranco il 31 ago 2014 23:04, modificato 1 volta in totale.
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Re: Barbera Rinaldi

Messaggioda stentenno71 » 31 ago 2014 22:00

Sibballatore ha scritto:
paperofranco ha scritto:Sinceramente mi sfugge il perché del chiedersi la capacità d'invecchiamento di una barbera, se non per pura curiosità. E' un vino che io apprezzo nella gioventù, di frutto e di spina acida, perché ritengo che dia il meglio di sé, soprattutto a tavola, dove risulta molto versatile proprio per la sua spiccata capacità pulente. Trovo che non abbia senso cercare le complessità dei terziari nella terra del nebbiolo, con un altro vitigno.
Detto questo, per me la barbera di Beppe è "la barbera", punto. Massima affidabilità in tutte le annate, vai sul sicuro, ma ti deve piacere quel tipo di vino.


Ho posto il quesito per 2 motivi:
1) Devo decidere se prendere 2 bottiglie o 24
2) Il mio approccio al vino è, in genere, piuttosto leggero per cui il tuo consiglio lo sposo in pieno nella maggior parte delle situazioni(seguo sempre con molta attenzione le tue dritte sul Chianti, ad esempio). Non ti nascondo, però, che ultimamente mi affascina anche l'approccio opposto: mi piace l'idea di poter, in qualche misura, continuare il lavoro del produttore. Prendermi cura delle bottiglie uscite dalla cantina, conservarle con attenzione e attenderle. Con la speranza di togliermi qualche bella soddisfazione e con la certezza di prendere qualche brutta delusione. Un po' come accade nella vita.
Mi era parso di capire che la Barbera ben si prestasse allo scopo, donde la mia richiesta.
A leggere i sempre ottimi Vinogodi e Winduck(grazie ad entrambi per le dritte), pare che qualche prova debba farla.


Comprane 24 e vendimene una cassa, visto che fatico a trovarle in giro :mrgreen: .....
Stefano
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Re: Barbera Rinaldi

Messaggioda paperofranco » 31 ago 2014 23:06

vinogodi ha scritto:
paperofranco ha scritto:Sinceramente mi sfugge il perché del chiedersi la capacità d'invecchiamento di una barbera, se non per pura curiosità. .
... Sinceramente mi sfugge il perché non chiedersi il quesito, legittimo, sulla capacità d'invecchiamento di una barbera, non per pura curiosità ma proprio pechè vini con quella struttura il potenziale di miglioramento ce l'hanno eccome. Questo per la Barbera di Rinaldi, come quella di Conterno, il Pomorosso di Coppo, la Barbera di Bertelli (monumentale oggi la '98), quelle del povero Giacomo Bologna, quelle deliziose di Roagna e Burlotto, l'Alfiera, quella di Giacosa, quella di Scarpa e quella di Voerzio (mai assaggiata dopo 10 anni, il Pozzo dell'Annunziata?) e tante altre ... insomma , se l'approccio alla Barbera è quello gaudente della grigliata di salsicce e costine di maiale o del panino con salame di Felino , magari fredda di frigo, sono d'accordo con te . Che non raggiungano il livello di terziarizzazione dei Barolo (Baroli?) o Barbaresco (Barbareschi?) con l'invecchianto, è assioma che lascio volentieri a Catalano perchè sono convinto pure io che è meglio nascere ricchi belli, intelligenti e con una salute di ferro , che brutti, poveri, scemi e con salute cagionevole. Come affermato, giustamente , la Barbera di Rinaldi è fra le più belle espressioni in assoluto. Ho qualche 2001 e 2006 da farti assaggiare quando passi di qua... 8)


Prima o poi passo di certo, e le assaggio ben volentieri, ma spererei anche in un nebbiolino a seguire......... :mrgreen:
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Re: Barbera Rinaldi

Messaggioda Chicco76 » 31 ago 2014 23:41

Wineduck ha scritto:Avendo abitato più di 20 anni in Piemonte, posso dire che fra i due eterni schieramenti - dolcettisti vs. barberisti - io sto decisamente con i secondi. Chi ama la Barbera sa che è un grande vino da invecchiamento e che dopo qualche anno interpreta il territorio almeno nello stesso modo del nebbiolo. Bevetevi una Cascina Francia del '98 adesso: se ve la metto alla cieca, il 90% dirà Barolo e anche di quelli buoni (con sentori di melograno e anguria su tutti). Questo non vale solo per il grande prodotto di G. Conterno ma anche per tanti altri vini realizzati con la stessa cura e amore che il produttore mette per il nebbiolo: Rinaldi di sicuro ma anche Brezza, GB Burlotto, F.lli Alessandria (mitica Priora), F.lli Barale, Altare, Cavallotto (stupenda Vigna del Cuculo), la San Lorenzo di Bartolo, Luigi Oddero, Pira Luigi, ecc.
Se vi piace il fruttone e l'acidità tagliente, bevetele giovani (LA Barbera, rigorosamente al femminile) ma se volete godere appieno delle sue mille sfaccettature territoriali e varietali terziarizzate, aspettatte almeno 5-6 anni dalla vendemmia.

Se qualcuno avesse voglia di approfondire i vari cru ed i vari stili di affinamento, ho in programma per il prossimo inverno una orizzontale con una ventina dei migliori produttori: rimane solo da decidere una location comoda per i partecipanti in funzione della provenienza.


Ah si ? E allora per capire fino a che punto la barbera invecchiata dà il meglio di se ti porto 5/6 annate del mitico Bologna, rigorosamente anni 80/primi 90 ... così ci saranno un po' di facce allibite ... :wink:
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Re: Barbera Rinaldi

Messaggioda il chiaro » 01 set 2014 07:41

Chicco76 ha scritto:
Wineduck ha scritto:Avendo abitato più di 20 anni in Piemonte, posso dire che fra i due eterni schieramenti - dolcettisti vs. barberisti - io sto decisamente con i secondi. Chi ama la Barbera sa che è un grande vino da invecchiamento e che dopo qualche anno interpreta il territorio almeno nello stesso modo del nebbiolo. Bevetevi una Cascina Francia del '98 adesso: se ve la metto alla cieca, il 90% dirà Barolo e anche di quelli buoni (con sentori di melograno e anguria su tutti). Questo non vale solo per il grande prodotto di G. Conterno ma anche per tanti altri vini realizzati con la stessa cura e amore che il produttore mette per il nebbiolo: Rinaldi di sicuro ma anche Brezza, GB Burlotto, F.lli Alessandria (mitica Priora), F.lli Barale, Altare, Cavallotto (stupenda Vigna del Cuculo), la San Lorenzo di Bartolo, Luigi Oddero, Pira Luigi, ecc.
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Se qualcuno avesse voglia di approfondire i vari cru ed i vari stili di affinamento, ho in programma per il prossimo inverno una orizzontale con una ventina dei migliori produttori: rimane solo da decidere una location comoda per i partecipanti in funzione della provenienza.


Ah si ? E allora per capire fino a che punto la barbera invecchiata dà il meglio di se ti porto 5/6 annate del mitico Bologna, rigorosamente anni 80/primi 90 ... così ci saranno un po' di facce allibite ... :wink:


Son di parte ma me ne frego: Walter Massa esce con la Bigolla solitamente a circa 10 anni dalla vendemmia. Inoltre ha reperibili in cantina bottiglie della Monleale, meno pretenziosa della Bigolla, di 2002, 2004...... È fuori adesso la 2008, quindi giovane. Provare per credere.
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Re: Barbera Rinaldi

Messaggioda landmax » 01 set 2014 08:56

Wineduck ha scritto:Avendo abitato più di 20 anni in Piemonte, posso dire che fra i due eterni schieramenti - dolcettisti vs. barberisti - io sto decisamente con i secondi. Chi ama la Barbera sa che è un grande vino da invecchiamento e che dopo qualche anno interpreta il territorio almeno nello stesso modo del nebbiolo. Bevetevi una Cascina Francia del '98 adesso: se ve la metto alla cieca, il 90% dirà Barolo e anche di quelli buoni (con sentori di melograno e anguria su tutti). Questo non vale solo per il grande prodotto di G. Conterno ma anche per tanti altri vini realizzati con la stessa cura e amore che il produttore mette per il nebbiolo: Rinaldi di sicuro ma anche Brezza, GB Burlotto, F.lli Alessandria (mitica Priora), F.lli Barale, Altare, Cavallotto (stupenda Vigna del Cuculo), la San Lorenzo di Bartolo, Luigi Oddero, Pira Luigi, ecc.
Se vi piace il fruttone e l'acidità tagliente, bevetele giovani (LA Barbera, rigorosamente al femminile) ma se volete godere appieno delle sue mille sfaccettature territoriali e varietali terziarizzate, aspettatte almeno 5-6 anni dalla vendemmia.

Se qualcuno avesse voglia di approfondire i vari cru ed i vari stili di affinamento, ho in programma per il prossimo inverno una orizzontale con una ventina dei migliori produttori: rimane solo da decidere una location comoda per i partecipanti in funzione della provenienza.


Io sarei molto interessato, anch'io adoro la barbera e anch'io, come te, nella disputa dolcetto-barbera non ho dubbi, se parliamo di valori assoluti, a scegliere la seconda, fermo restando il dovuto rispetto per i diversi vitigni. Bevvi ormai quasi 10 anni orsono un magnifico Larigi '96 di Elio Altare, il ristoratore mi disse che era un nebbiolo, poi scoprii che era una barbera, ma non me ne accorsi subito (certo allora ero davvero un pivello in fatto di vino, ma... a conferma di quello che dicevi tu, qui dominava la potenza della Langa!
Come location per me l'Emilia è ok, ma anche Toscana nord (tipo da Firenze in su) andrebbe bene.
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Re: Barbera Rinaldi

Messaggioda vinogodi » 01 set 2014 09:02

paperofranco ha scritto:
vinogodi ha scritto:
paperofranco ha scritto:Sinceramente mi sfugge il perché del chiedersi la capacità d'invecchiamento di una barbera, se non per pura curiosità. .
... Sinceramente mi sfugge il perché non chiedersi il quesito, legittimo, sulla capacità d'invecchiamento di una barbera, non per pura curiosità ma proprio pechè vini con quella struttura il potenziale di miglioramento ce l'hanno eccome. Questo per la Barbera di Rinaldi, come quella di Conterno, il Pomorosso di Coppo, la Barbera di Bertelli (monumentale oggi la '98), quelle del povero Giacomo Bologna, quelle deliziose di Roagna e Burlotto, l'Alfiera, quella di Giacosa, quella di Scarpa e quella di Voerzio (mai assaggiata dopo 10 anni, il Pozzo dell'Annunziata?) e tante altre ... insomma , se l'approccio alla Barbera è quello gaudente della grigliata di salsicce e costine di maiale o del panino con salame di Felino , magari fredda di frigo, sono d'accordo con te . Che non raggiungano il livello di terziarizzazione dei Barolo (Baroli?) o Barbaresco (Barbareschi?) con l'invecchianto, è assioma che lascio volentieri a Catalano perchè sono convinto pure io che è meglio nascere ricchi belli, intelligenti e con una salute di ferro , che brutti, poveri, scemi e con salute cagionevole. Come affermato, giustamente , la Barbera di Rinaldi è fra le più belle espressioni in assoluto. Ho qualche 2001 e 2006 da farti assaggiare quando passi di qua... 8)


Prima o poi passo di certo, e le assaggio ben volentieri, ma spererei anche in un nebbiolino a seguire......... :mrgreen:

...diciannove/quarantasettesimi della cantinetta sono Nebbioli , dei quali dodici/ventinovesimi di oltre 15 anni ... c'hai solo da formulare un classico "desiderata"... 8)
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Re: Barbera Rinaldi

Messaggioda vinogodi » 01 set 2014 09:02

paperofranco ha scritto:
vinogodi ha scritto:
paperofranco ha scritto:Sinceramente mi sfugge il perché del chiedersi la capacità d'invecchiamento di una barbera, se non per pura curiosità. .
... Sinceramente mi sfugge il perché non chiedersi il quesito, legittimo, sulla capacità d'invecchiamento di una barbera, non per pura curiosità ma proprio pechè vini con quella struttura il potenziale di miglioramento ce l'hanno eccome. Questo per la Barbera di Rinaldi, come quella di Conterno, il Pomorosso di Coppo, la Barbera di Bertelli (monumentale oggi la '98), quelle del povero Giacomo Bologna, quelle deliziose di Roagna e Burlotto, l'Alfiera, quella di Giacosa, quella di Scarpa e quella di Voerzio (mai assaggiata dopo 10 anni, il Pozzo dell'Annunziata?) e tante altre ... insomma , se l'approccio alla Barbera è quello gaudente della grigliata di salsicce e costine di maiale o del panino con salame di Felino , magari fredda di frigo, sono d'accordo con te . Che non raggiungano il livello di terziarizzazione dei Barolo (Baroli?) o Barbaresco (Barbareschi?) con l'invecchianto, è assioma che lascio volentieri a Catalano perchè sono convinto pure io che è meglio nascere ricchi belli, intelligenti e con una salute di ferro , che brutti, poveri, scemi e con salute cagionevole. Come affermato, giustamente , la Barbera di Rinaldi è fra le più belle espressioni in assoluto. Ho qualche 2001 e 2006 da farti assaggiare quando passi di qua... 8)


Prima o poi passo di certo, e le assaggio ben volentieri, ma spererei anche in un nebbiolino a seguire......... :mrgreen:

...diciannove/quarantasettesimi della cantinetta sono Nebbioli , dei quali dodici/ventinovesimi di oltre 15 anni ... c'hai solo da formulare un classico "desiderata"... 8)
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Re: Barbera Rinaldi

Messaggioda egio » 01 set 2014 09:15

Mi piace ricordare, tra le versioni di barbera più grandi in assoluto e meglio predisposte all'invecchiamento, quella, meravigliosa, del compianto Ferruccio Fenocchio. Quando Pianpolvere Soprano "era" Pianpolvere Soprano, da lì uscivano dei veri capolavori. Provare oggi una '93, ad esempio, sarebbe esperienza quasi mistica. E concordo con Chicco sul grande Giacu: pescata di recente in cantina un'Ai Suma 1989, l'ultima interamente fatta da lui, da sballo totale.
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Re: Barbera Rinaldi

Messaggioda paperofranco » 01 set 2014 10:05

.....quindi la barbera è un grandissimo vino da invecchiamento, che migliora con il tempo e nulla ha da invidiare al nebbiolo.
Mi scuso con tutti per averla sparata così grossa e con tale sfrontata scioltezza.
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Re: Barbera Rinaldi

Messaggioda Alberto » 01 set 2014 10:24

Che arrivi alla gittata del Nebbiolo no di sicuro, ma per me delle grandi barbere astigiane ed albesi adesso per me iniziano ad esser pronte le 2006-2007... :roll:
Should auld acquaintance be forgot, and never brought to mind?
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For auld lang syne, my dear, for auld lang syne,
we'll tak a cup o' kindness yet, for days of auld lang syne.
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Re: Barbera Rinaldi

Messaggioda vinogodi » 01 set 2014 11:02

paperofranco ha scritto:.....quindi la barbera è un grandissimo vino da invecchiamento, che migliora con il tempo e nulla ha da invidiare al nebbiolo.
Mi scuso con tutti per averla sparata così grossa e con tale sfrontata scioltezza.

...no ,non come il Nebbiolo, ci mancherebbe... senz'altro più versatile : a seconda della concezione produttiva , è vino che si può bere fresco e giovane oppure più maturo e terziarizzato. Paragonarlo al Nebbiolo è irriverente, ti ripeto che sono due campionati diversi con caratteristiche diverse, anche se in certi produttori la mano porta a personalizzarne il concetto . Tra l'altro, la Barbera entrava , nel passato, nella formulazione dei Barolo come complemento, quasi come il Canaiolo nel Chianti (checchè ,oggi ,tutti si inalberino nell'uno o nell'altro caso ergendosi a fondamentalisti dell'uvaggio in purezza, sia esso Sangiovese che Nebbiolo) così come , pure oggi, alcune Barbera "nebbioleggiano" , vedi i casi di Conterno o Rinaldi stesso, in alcune annate ...o Bertelli, che sembra più un Barolo modernista che una Barbera da tanto ... ce n'è . Ma d'altroinde, in tanti misembrano abbiano fatto un sacco di nomi , quindi la discussione secondo me , così come l'obiezione, è stata fondamentale per approfondire il tema... 8)
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Re: Barbera Rinaldi

Messaggioda ugc » 02 set 2014 12:51

completo velocemente quanto già scritto sopra. Per i piemontesi è abbastanza chiaro il podio regionale dei vitigni, con al primo posto il re nebbiolo, seguito dalla regina barbera e dal giovane fante dolcetto, che a meno di eccezioni quasi tutte doglianesi non è affatto vino da invecchiamento. Sul nebbiolo non credo sia necessario aggiungere altro 8) , sulla barbera ci tengo a ribadire la mia posizione di quasi incondizionata preferenza albese rispetto al mare magnum astigiano, e con la zona tortonese che due/tre chicche ce le ha. Ahimé i tempi di Bologna sono finiti diversi lustri fa... :cry: ed è curioso che la zona dove la regina non ha rivali sia poi alla fine quella che fatica di più in termini di qualità assoluta e anche se non soprattutto di identità.
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andrea
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Re: Barbera Rinaldi

Messaggioda andrea » 02 set 2014 14:54

egio ha scritto:Mi piace ricordare, tra le versioni di barbera più grandi in assoluto e meglio predisposte all'invecchiamento, quella, meravigliosa, del compianto Ferruccio Fenocchio. Quando Pianpolvere Soprano "era" Pianpolvere Soprano, da lì uscivano dei veri capolavori. Provare oggi una '93, ad esempio, sarebbe esperienza quasi mistica.

Quotissimo, soprattutto il rimpianto per Ferruccio Fenocchio e la tristezza per cosa è diventata quell'azienda...
Ho ancora una bottiglia di 90, ultima del cartone che mi vendette lui dopo una chiacchierata piena di rimpianti per la morte del padre. Non credo la stapperò mai.
Ti amo Licia!!!
mangè mangè nu sèi chi ve mangià

Spedisco entro 5 giorni lavorativi, sempre che riesca a trovare i vini nel casino della mia cantina
cecaba
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Re: Barbera Rinaldi

Messaggioda cecaba » 02 set 2014 16:14

Wineduck ha scritto:Avendo abitato più di 20 anni in Piemonte, posso dire che fra i due eterni schieramenti - dolcettisti vs. barberisti - io sto decisamente con i secondi. Chi ama la Barbera sa che è un grande vino da invecchiamento e che dopo qualche anno interpreta il territorio almeno nello stesso modo del nebbiolo. Bevetevi una Cascina Francia del '98 adesso: se ve la metto alla cieca, il 90% dirà Barolo e anche di quelli buoni (con sentori di melograno e anguria su tutti). Questo non vale solo per il grande prodotto di G. Conterno ma anche per tanti altri vini realizzati con la stessa cura e amore che il produttore mette per il nebbiolo: Rinaldi di sicuro ma anche Brezza, GB Burlotto, F.lli Alessandria (mitica Priora), F.lli Barale, Altare, Cavallotto (stupenda Vigna del Cuculo), la San Lorenzo di Bartolo, Luigi Oddero, Pira Luigi, ecc.
Se vi piace il fruttone e l'acidità tagliente, bevetele giovani (LA Barbera, rigorosamente al femminile) ma se volete godere appieno delle sue mille sfaccettature territoriali e varietali terziarizzate, aspettatte almeno 5-6 anni dalla vendemmia.

Mi intrometto in punta di piedi data la mia scarsa competenza di degustatore, ma in virtù del mio amore per il vitigno in questione: non posso che quotare in pieno (fra l'altro un paio di bocce di Conterno '98 le acquistai proprio da te, che buone!). Fra l'altro trovo che la barbera sia un vino estremamente gratificante, per chi ha voglia di comprarne un po', essendo buono subito (a patto di non temere l'acidità) e negli anni a seguire, per motivi diversi, in ogni caso ottimo e versatile compagno a tavola. Ho ricordi fantastici di alcune vecchie Bogliona di Scarpa, di tante se non tutte quelle bevute di Bartolo e Teresa, e di quella di Beppe dico solo che la scelsi come rosso per il mio matrimonio! Grande davvero anche la Vigna del Cuculo, ed ancora quella di Giacomo Fenocchio, le vecchi Coppo già citate, alcune vecchie annate di Guasti, mi piaceva anche quella (pur da aprire con un mese di anticipo come tutti i suoi vini!) di buon'anima Tommaso Canale...


Se qualcuno avesse voglia di approfondire i vari cru ed i vari stili di affinamento, ho in programma per il prossimo inverno una orizzontale con una ventina dei migliori produttori: rimane solo da decidere una location comoda per i partecipanti in funzione della provenienza.
cecaba
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Re: Barbera Rinaldi

Messaggioda cecaba » 02 set 2014 16:17

Wineduck ha scritto:Avendo abitato più di 20 anni in Piemonte, posso dire che fra i due eterni schieramenti - dolcettisti vs. barberisti - io sto decisamente con i secondi. Chi ama la Barbera sa che è un grande vino da invecchiamento e che dopo qualche anno interpreta il territorio almeno nello stesso modo del nebbiolo. Bevetevi una Cascina Francia del '98 adesso: se ve la metto alla cieca, il 90% dirà Barolo e anche di quelli buoni (con sentori di melograno e anguria su tutti). Questo non vale solo per il grande prodotto di G. Conterno ma anche per tanti altri vini realizzati con la stessa cura e amore che il produttore mette per il nebbiolo: Rinaldi di sicuro ma anche Brezza, GB Burlotto, F.lli Alessandria (mitica Priora), F.lli Barale, Altare, Cavallotto (stupenda Vigna del Cuculo), la San Lorenzo di Bartolo, Luigi Oddero, Pira Luigi, ecc.
Se vi piace il fruttone e l'acidità tagliente, bevetele giovani (LA Barbera, rigorosamente al femminile) ma se volete godere appieno delle sue mille sfaccettature territoriali e varietali terziarizzate, aspettatte almeno 5-6 anni dalla vendemmia.

Se qualcuno avesse voglia di approfondire i vari cru ed i vari stili di affinamento, ho in programma per il prossimo inverno una orizzontale con una ventina dei migliori produttori: rimane solo da decidere una location comoda per i partecipanti in funzione della provenienza.


Cazzo come quoto male! :mrgreen:

Mi intrometto in punta di piedi data la mia scarsa competenza di degustatore, ma in virtù del mio amore per il vitigno in questione: non posso che quotare in pieno (fra l'altro un paio di bocce di Conterno '98 le acquistai proprio da te, che buone!). Fra l'altro trovo che la barbera sia un vino estremamente gratificante, per chi ha voglia di comprarne un po', essendo buono subito (a patto di non temere l'acidità) e negli anni a seguire, per motivi diversi, in ogni caso ottimo e versatile compagno a tavola. Ho ricordi fantastici di alcune vecchie Bogliona di Scarpa, di tante se non tutte quelle bevute di Bartolo e Teresa, e di quella di Beppe dico solo che la scelsi come rosso per il mio matrimonio! Grande davvero anche la Vigna del Cuculo, ed ancora quella di Giacomo Fenocchio, le vecchi Coppo già citate, alcune vecchie annate di Guasti, mi piaceva anche quella (pur da aprire con un mese di anticipo come tutti i suoi vini!) di buon'anima Tommaso Canale...

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