Andyele ha scritto:landmax ha scritto:Andyele ha scritto:Comunque siamo tutti dell'idea che voti intorno ai 94-95 vanno "sudati"
Concordo pienamente che un 94-95 non possa essere regalato, il punto è che però si deve pur prevedere di poter dare 100 punti (foss'anche una volta nella vita), che è un numero contemplato nella scala centesimale. Il fatto è che molti, forse per rifiuto alla troppa facilità con cui a volte vengono regalati punteggi stellari da certa stampa "specializzata", sono portati ad escludere in radice la possibilità stessa di attribuire un 98-99 o un 100. Il che è metodologicamente sbagliato, come insegna la scienza della docimologia.
Infatti hai pienamente ragione. Nelle nostre serate sono stati bevuti anche vini che hanno così entusiasmato da arrivare a quei punteggi. A volte era magari un singolo degustatore che si lanciava su un voto over 98 a volte la supervalutazione era più condivisa. È naturale che poi fare la media di tutti tende ad abbassare ed appiattire un po' la valutazione.
Converrai però che non per forza ad ogni bevuta va trovato obbligatoriamente il fuoriclasse e se non c'è il vino da 99-100 punti non è che mi devo allora inventare quello da 96-97 per compensare.
Continuo la discussione sui punteggi, così faccio felice Franco...
Concordo quasi al 100% sulle tue parole: verissimo che non ad ogni bevuta puoi trovare il super-campione da più di 94-95 punti (che è già una valutazione molto elevata... magari fosse così!). Nella mia breve esperienza, pochissime volte sono andato oltre quella soglia (e mai ho dato più di 97), ma ovviamente tutto dipende da cosa hai bevuto. L'unico punto su cui faccio una riflessione è questo: è il vino che ti ha "entusiasmato" a meritare i 100/100? Da un certo punto di vista si potrebbe essere tentati di rispondere di sì. Dall'altro, però, i 100/100 devono comunque essere GIUSTIFICABILI: dall'assoluta ampiezza e mutevolezza dei profumi, dalla perfetta armonia gusto-olfattiva, dalla profondità e lunghezza, e chi più ne ha più ne metta. In buona sostanza: il 100/100 non bisognerebbe attribuirlo in base alle emozioni che quel vino ha suscitato in noi (da questo punto di vista ho bevuto moltissimi vini di punteggio ben inferiore che mi hanno davvero "sbattezzato", come si dice in Romagna), ma in base a quel che trovi nel bicchiere, punto.
Adaequatio intellectum ad rem, insegnavano i maestri della Scolastica. Il corollario di questo ragionamento è che, da una parte, bisogna essere disposti a dare punteggi elevati anche a vini che magari non ti entusiasmano fino in fondo (l'esempio mio personale può riguardare certi vecchi bordeaux, meravigliosi, ma che quasi mai mi danno quel "colpo al cuore" soggettivo); dall'altra, che bisogna stare molto attenti a non regalare punteggi mostruosi a vini che, semplicemente, sono molto nelle nostre corde (ricordo, ad esempio, e sempre per fare un esempio personale, un giovane clos de vougeot di Camuzet che mi strappò quasi le lacrime, ma a cui "oggettivamente" - o meglio: nel tentativo di essere oggettivo - diedi 93 punti).
Comunque davvero complimenti per la bevuta, se per caso la prossima volta vi va di confrontarvi sui ns metodi valutativi, invitatemi!!!