Campania stories, i bianchi

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piergi
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Campania stories, i bianchi

Messaggioda piergi » 10 feb 2014 10:22

Innanzi tutto mi scuso per il mostruosissimo ritardo con il quale poste queste note (25/11/2013)......
Quindi un plauso ai ragazzi di Miriade e partners per la perfetta organizzazione dell'evento. Davvero una rarità nel troppo addormentato mondo enologico meridionale.
Le mie note sono naturalmente da prendere con il beneficio d'inventario perchè se è vero che l'assenza di divino59 mi ha permesso di poter degustare i vini senza essere disturbato dall'altro lato un noto forumista con il quale condivido il barbiere ha molto insistito nell'avvinarmi continuamente il bicchiere con una jeroboam di cervaro 2003 affermando che solo così si può cogliere l'essenza dei bianchi italici..... :lol:
I banchi erano divisi per provincia e per azienda, le mie note seguenti, per comodità espositiva saranno divise invece in quattro macrogruppi, l'uso delle faccine da 1 a 5 è per esemplificare visivamente le note.

ALTRA CAMPANIA
Casa di Baal
Bianco di Baal 2012- troppo morbido e troppo marcata la dolcezza del moscato :D :D
Fiano di Baal 2012- vino sorprendente nella sua netta nota minerale e salmastra, in bocca c’è freschezza e acidità, bello il finale quasi piccante :D :D :D :D
Astroni
Campi flegrei colle imperatrice 2012- la nota sulfurea e terrosa prevale su tutto :D :D
Strione 2009- inizialmente a marcarne il profilo è una decisa dolcezza, in bocca si bilanciano sapidità e rotondità ma la chiusura è piuttosto stanca :D :D
Contrada Salandra
Campi flegrei 2011- note piene di fiori freschi, di giacinto, mineralità sulfurea diffusa ma in equilibrio. Bel vino davvero :D :D :D :D
Grotta del sole
Campi flegrei coste di Cuma 2011- naso parte molto velato ma la bocca è piena e gastronomica, da risentire :D :D 1/2
La Sibilla
Campi flegrei cruna del lago 2011- acidità vibrante che copre per ora il frutto, finale citrino :D :D 1/2
Il verro
Sheep 2012- azienda dell’alto casertano che presenta questo vino da ‘coda di pecora’ in purezza. Che dire? Vino curioso ma piuttosto tecnico e banalotto :D :D
Cautiero
Falanghina del Sannio fois 2012- dopo tante falanghine agili e minerali è il turno di una bella glicerica, grassa e rotonda. Per amatori del genere :D :D 1/2

ALTRA IRPINIA
Contrade di taurasi
Grecomusc’ 2012- solito rosso travestito da bianco, nette note di pera williams, venature minerali, in bocca alla pera si accompagnano note di ciliegia e di mirto :D :D :D
Feudi
Campanaro 2012- delusione per chi si aspetta un vino molle e zuccherino, la bocca è nervosa e scattante ma il vino al momento pare velato e imbrigliato, quasi polveroso. Da aspettare un po’ :D :D :D
Tenuta Scuotto
Oi Nì 2011- 100% fiano, la permanenza in barriques gli conferisce una iniziale vaniglia non della più nobile, in bocca il legno pare meglio dosato ma il vino manca di agilità :D :D 1/2
Traerte
Torama 2012- 100% coda di volpe, la nuova avventura di Raffaele Troisi, vino molto magmatico con una bocca tanto salata quanto tannica. Da aspettare e risentire :D :D :D
Pierluigi Zampaglione
Don Chisciotte 2011- molto disteso nelle sue note di camomilla e pietra focaia, in bocca pepe rosa, erbe e fiori di montagna :D :D :D 1/2
Don Chisciotte 2010- questo invece è molto più nervoso e vibrante con una nota ittica incisiva, come di squame di pesce, in bocca a marcare è una decisa nota di liquirizia, lunghissimo il finale :D :D :D :D

GRECO DI TUFO
Bambinuto
2012- naso velato e leggermente sporco, bocca scomposta e vibrante però con un bel finale agrumato :D :D :D
Cantine dell’angelo
2012-molto composto con perfetta corrispondenza fra naso e bocca, tutto giocato fra l’equilibrio di fiori freschi, albicocca e zolfo :D :D :D :D
Michele Contrada
Gaudioso 2012- molto grasso ma al contempo fresco e iodato, gourmand :D :D :D
Di Prisco
2012- naso molto preciso, giocato sui toni minerali e affumicati, bocca più semplicina, quasi diluita :D :D :D
Feudi
Cutizzi 2012- lo credevo più dolcino, invece pur essendo un vino fin troppo tecnico e pettinato ha una bella freschezza :D :D :D
I Favati
Terrantica 2011- curiosa nota di zucchero filato e di gasolio, in bocca di conseguenza sembra un riesling :D :D 1/2
Pietracupa
2012- greco più buono in assoluto, sorso minerale e citrino, frutto gustoso, lunga persistenza :D :D :D :D :D
Torricino
2012- nota verde di asfodelo (sauvignoneggiante) bocca semplicina :D :D 1/2
Raone 2012- naso di pepe in grani e buccia di salame in bocca si dimostra migliore, con una buona acidità che ne rende il finale lungo :D :D :D
Villa Raiano
Contrada Marotta 2012- note molto verdi, bocca reticente, acidità che imbriglia, da risentire
:D :D :D

FIANO DI AVELLINO
Cantina del barone
Particella 928 2012- nette note di lievito madre al naso, in bocca è più composto ma restano evidenti le sensazioni di ‘criscito’ :D :D :D
Colli di Lapio
2012- solita macchina da guerra, in bocca fiori bianchi e mela annurca, la prestazione è leggermente inficiata da un piccolo sbuffo alcolico sul finale :D :D :D :D 1/2
Michele Contrada
Selvecorte 2012- naso compresso, quasi gelido, in bocca scorre via semplice per poi uscire fuori alla fine con una salinità molto interessante :D :D :D 1/2
Di Prisco
2012- naso sporchino, quasi da riduzione, bocca di crema e di castagna ma leggermente diluito
:D :D 1/2
Feudi
Pietracalda 2012- naso molto interessante, con note minerali e selvatiche, bocca più semplicina e troppo rotondeggiante :D :D 1/2
I Favati
Pietramara 2012- nota idrocarburica evidente, in bocca il vino è molto contratto :D :D :D
Guido Marsella
2010- rispetto ad altri vini gode di una maturità maggiore e si sente, il vino è compiuto e definito nella sua decisa nota idrocarburica piena. In bocca è grasso e godibile :D :D :D :D
Masseria murata
2012- note di creme caramel e cannella, bocca dolcina e decisamente sbilanciata sull ‘alcol :D :D
Ciro Picariello
2012-Che buono! Naso un po’ reticente ma bocca ben definita con note nette di pesca,castagna,fiori bianchi, come sempre,nelle buone annate, si caratterizza per il grande equilibrio fra la parte minerale e quella fruttata :D :D :D :D :D
Pietracupa
2012- naso che richiama al freddo balsamico, di menta e eucaliptolo. Bocca rotonda e piena, frutto, pietra e sale :D :D :D :D :D
Riccio
2012- naso e bocca eccessivamente spinti su note di mallo di noce :D :D
Rocca del principe
2011- forse in quest’annata il più buono della zona,naso molto composto su frutta bianca e iodio, perfetta corrispondenza in bocca, molto gastronomico e godibile :D :D :D :D 1/2
Tenuta Sarno
Sarno 1860 2012- naso reticente che si apre su pasta di nocciole, bocca interessante che pare giocata più in sottrazione, quasi a scarnificare il frutto :D :D :D :D
Tenuta Scuotto
2011- semplice ma gustoso, curiose note di melagrana e frutto della passione :D :D :D 1/2
Traerte
2012- naso di nocciola e gelsomino, in bocca il vino è eccessivamente ritroso e cupo con una sensazione allappante :D :D :D
Villa Diamante
Vigna della congregazione 2011- naso caleidoscopico di frutta crema e zolfo, bocca scalpitante. Da aspettare con fiducia :D :D :D :D :D
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Re: Campania stories, i bianchi

Messaggioda divino59 » 10 feb 2014 11:39

Quest'anno ti e andata bene :P perché ero impegnato al locale con dei clienti importanti e non potevo assentarmi, comunque complimenti per le note sopra riportate noto con piacere diverse riconferme tipo Villa Diamante, Pietracupa , sono d'accordo con i giudizi su Guido Marsella, Tenuta Sarno, e Cantine dell'Angelo, mentre inizia a dare i primi risultati ( in meglio secondo me) il cambio stilistico di Feudi San Gregorio.
Ultima modifica di divino59 il 10 feb 2014 20:44, modificato 1 volta in totale.
gp
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Re: Campania stories, i bianchi

Messaggioda gp » 10 feb 2014 13:21

piergi ha scritto:FIANO DI AVELLINO
Pietracupa
2012- naso che richiama al freddo balsamico, di menta e eucaliptolo. Bocca rotonda e piena, frutto, pietra e sale :D :D :D :D :D

Sono tra i pochi a cui è piaciuto poco assai. Lo assaggio tutti gli anni da parecchio e non mi ha quasi mai deluso, ma quest'anno sì. Alla cieca non l'avrei mai detto un Fiano e tantomeno un Fiano che proviene da Montefredane: al naso, netta vegetalità, fiori verdolini, semplice e intercambiabile. Bocca che non si riscatta più di tanto, con corrispondenza vegetale, sale per me poco delineato, ma soprattutto zero fumé (credo mai successo in questo vino). Due assaggi con lo stesso risultato (il primo lo scorso ottobre a banchi d'assaggio, nel secondo è stato seguìto per due sere).
piergi ha scritto:Di Prisco
2012- naso sporchino, quasi da riduzione, bocca di crema e di castagna ma leggermente diluito :D :D 1/2

Non ho ancora assaggiato questa annata, ma la 2011 a me è piaciuta molto, ha anche una nota torbata molto ben scolpita che non è affatto banale.
piergi ha scritto:Villa Diamante
Vigna della congregazione 2011- naso caleidoscopico di frutta crema e zolfo, bocca scalpitante. Da aspettare con fiducia :D :D :D :D :D

Su questo concordo, roba grossa. Alla cieca sono sicuro che lo prenderemmo in molti per transalpino...
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Re: Campania stories, i bianchi

Messaggioda andrea » 04 mag 2014 19:02

Gloria e onore al mitico de magistris che ha orchestrato e condotto una megadegustazione di Fiano con 30 vini. Ottimamente strutturata, didattica al punto giusto e ricca di vini affascinanti.
Il Fiano di Avellino ha splendide capacità di invecchiamento, a mio parere i migliori della degustazione sono stati Mastroberardino Radici 95 e Vadiaperti 92, per dire 8)

Se qualcuno ha preso appunti e vuole scrivere due note...
Ti amo Licia!!!
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Spedisco entro 5 giorni lavorativi, sempre che riesca a trovare i vini nel casino della mia cantina
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Re: Campania stories, i bianchi

Messaggioda piergi » 07 mag 2014 11:54

Niente da commentare?
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Re: Campania stories, i bianchi

Messaggioda vignadelmar » 08 mag 2014 17:12

Agli assaggi fatti a Campania Stories ho dedicato 4 pezzi usciti su Doctor Wine.

Il fiano di Sabino, allora non mi era piaciuto per niente ma vorrei riassaggiarlo. Ho trovato grande il suo greco.
Il fiano di Sabino, come altri grandi, ha bisogno di più tempo per esprimersi.
.
Ciao
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Re: Campania stories, i bianchi

Messaggioda davidef » 08 mag 2014 21:24

vignadelmar ha scritto:Agli assaggi fatti a Campania Stories ho dedicato 4 pezzi usciti su Doctor Wine.



Se scrivi solo questo per me siamo sul filo dello spam, ne più ne meno

se invece condividi anche 2 righe sintetiche penso sarà una cosa molto apprezzata dai più, volendo esiste pure il copia/incolla :mrgreen:

dai Vigna cacchio...non ci sei più, quando appari almeno fallo lasciando il segno perdinci !!!



p.s. col lavoro dopo la chiusura dell'Osteria hai sistemato ?
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Re: Campania stories, i bianchi

Messaggioda vignadelmar » 08 mag 2014 23:05

Ma dai, che spam!
Mica mi metto a incollare 4 pezzi. Chi vuole va e se li legge, non ho messo nemmeno i link.....

Si, con il lavoro sono a posto: adesso vivo a Montalcino, dove lavoro in un ristorante.
Grazie per avermelo chiesto.

Ciao

.
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Re: Campania stories, i bianchi

Messaggioda divino59 » 09 mag 2014 09:56

vignadelmar ha scritto:Ma dai, che spam!
Mica mi metto a incollare 4 pezzi. Chi vuole va e se li legge, non ho messo nemmeno i link.....

Si, con il lavoro sono a posto: adesso vivo a Montalcino, dove lavoro in un ristorante.
Grazie per avermelo chiesto.

Ciao

.


Ma va là spammatore :P :mrgreen:
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Re: Campania stories, i bianchi

Messaggioda arnaldo » 09 mag 2014 15:04

Pensavo fosse opera del buon Paolo.....

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Re: Campania stories, i bianchi

Messaggioda andrea » 09 mag 2014 15:39

arnaldo ha scritto:Pensavo fosse opera del buon Paolo.....

http://www.dissapore.com/grande-notizia ... -migliori/

Questo ti costa una querela mi sa.... :twisted: :twisted: :twisted:
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Re: Campania stories, i bianchi

Messaggioda de magistris » 09 mag 2014 16:24

andrea ha scritto:
arnaldo ha scritto:Pensavo fosse opera del buon Paolo.....

http://www.dissapore.com/grande-notizia ... -migliori/

Questo ti costa una querela mi sa.... :twisted: :twisted: :twisted:


:lol: :lol: :lol:
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Re: Campania stories, i bianchi

Messaggioda arnaldo » 09 mag 2014 16:40

Beh...credevo che l'unico referente che scrive di Campania fosse davvero Lui....invece c'è qualcun'altro.....va bene cosi'....l'importante che se ne parli........

PS PAOLO........tutto sto chiacchericcio m'ha portato a comprare un po' di bt di Picariello, VillaDiamante e vadiaperti. :wink: :wink:
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Re: Campania stories, i bianchi

Messaggioda de magistris » 09 mag 2014 16:57

arnaldo ha scritto:Beh...credevo che l'unico referente che scrive di Campania fosse davvero Lui....invece c'è qualcun'altro.....va bene cosi'....l'importante che se ne parli........

PS PAOLO........tutto sto chiacchericcio m'ha portato a comprare un po' di bt di Picariello, VillaDiamante e vadiaperti. :wink: :wink:


in realtà l'importante è che se ne parli informando correttamente. La prima stesura di ieri era piena zeppa di errori, sui nomi, sugli ettari, su collaborazioni enologiche interrotte nel 2006, su etichette di naturali attaccati a caso, stili di vino non corrispondenti, frazioni trasformate in colline, e varia umanità.

ps oggi Vadiaperti è il marchio, ma l'azienda si chiama Traerte.

ps 2 di gente che scrive di Campania ce n'è eccome, ci mancherebbe. I monopoli non vanno mai bene, in nessun caso, anche se per qualcuno (extraforum) è un concetto difficile da accettare.. :D
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Re: Campania stories, i bianchi

Messaggioda andrea » 09 mag 2014 17:06

de magistris ha scritto:
arnaldo ha scritto:Beh...credevo che l'unico referente che scrive di Campania fosse davvero Lui....invece c'è qualcun'altro.....va bene cosi'....l'importante che se ne parli........

PS PAOLO........tutto sto chiacchericcio m'ha portato a comprare un po' di bt di Picariello, VillaDiamante e vadiaperti. :wink: :wink:


in realtà l'importante è che se ne parli informando correttamente. La prima stesura di ieri era piena zeppa di errori, sui nomi, sugli ettari, su collaborazioni enologiche interrotte nel 2006, su etichette di naturali attaccati a caso, stili di vino non corrispondenti, frazioni trasformate in colline, e varia umanità.

ps oggi Vadiaperti è il marchio, ma l'azienda si chiama Traerte.

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Re: Campania stories, i bianchi

Messaggioda de magistris » 09 mag 2014 17:15

andrea ha scritto:
de magistris ha scritto:
arnaldo ha scritto:Beh...credevo che l'unico referente che scrive di Campania fosse davvero Lui....invece c'è qualcun'altro.....va bene cosi'....l'importante che se ne parli........

PS PAOLO........tutto sto chiacchericcio m'ha portato a comprare un po' di bt di Picariello, VillaDiamante e vadiaperti. :wink: :wink:


in realtà l'importante è che se ne parli informando correttamente. La prima stesura di ieri era piena zeppa di errori, sui nomi, sugli ettari, su collaborazioni enologiche interrotte nel 2006, su etichette di naturali attaccati a caso, stili di vino non corrispondenti, frazioni trasformate in colline, e varia umanità.

ps oggi Vadiaperti è il marchio, ma l'azienda si chiama Traerte.

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Re: Campania stories, i bianchi

Messaggioda andrea » 09 mag 2014 17:22

de magistris ha scritto:
andrea ha scritto:
de magistris ha scritto:
arnaldo ha scritto:Beh...credevo che l'unico referente che scrive di Campania fosse davvero Lui....invece c'è qualcun'altro.....va bene cosi'....l'importante che se ne parli........

PS PAOLO........tutto sto chiacchericcio m'ha portato a comprare un po' di bt di Picariello, VillaDiamante e vadiaperti. :wink: :wink:


in realtà l'importante è che se ne parli informando correttamente. La prima stesura di ieri era piena zeppa di errori, sui nomi, sugli ettari, su collaborazioni enologiche interrotte nel 2006, su etichette di naturali attaccati a caso, stili di vino non corrispondenti, frazioni trasformate in colline, e varia umanità.

ps oggi Vadiaperti è il marchio, ma l'azienda si chiama Traerte.

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Re: Campania stories, i bianchi

Messaggioda arnaldo » 09 mag 2014 17:50

de magistris ha scritto:
arnaldo ha scritto:Beh...credevo che l'unico referente che scrive di Campania fosse davvero Lui....invece c'è qualcun'altro.....va bene cosi'....l'importante che se ne parli........

PS PAOLO........tutto sto chiacchericcio m'ha portato a comprare un po' di bt di Picariello, VillaDiamante e vadiaperti. :wink: :wink:


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ps oggi Vadiaperti è il marchio, ma l'azienda si chiama Traerte.

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Ho trovato in giro ancora del fiano di raffaele annata 2009 col marchio VADIAPERTi.......e dall'anno dopo che è diventato TRAERTE ??
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Re: Campania stories, i bianchi

Messaggioda de magistris » 09 mag 2014 18:33

arnaldo ha scritto:
de magistris ha scritto:
arnaldo ha scritto:Beh...credevo che l'unico referente che scrive di Campania fosse davvero Lui....invece c'è qualcun'altro.....va bene cosi'....l'importante che se ne parli........

PS PAOLO........tutto sto chiacchericcio m'ha portato a comprare un po' di bt di Picariello, VillaDiamante e vadiaperti. :wink: :wink:


in realtà l'importante è che se ne parli informando correttamente. La prima stesura di ieri era piena zeppa di errori, sui nomi, sugli ettari, su collaborazioni enologiche interrotte nel 2006, su etichette di naturali attaccati a caso, stili di vino non corrispondenti, frazioni trasformate in colline, e varia umanità.

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ps 2 di gente che scrive di Campania ce n'è eccome, ci mancherebbe. I monopoli non vanno mai bene, in nessun caso, anche se per qualcuno (extraforum) è un concetto difficile da accettare.. :D


Ho trovato in giro ancora del fiano di raffaele annata 2009 col marchio VADIAPERTi.......e dall'anno dopo che è diventato TRAERTE ??


2012 prima annata per tutti i vini, alcune cose uscite come Traerte nel 2011
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Re: Campania stories, i bianchi

Messaggioda gp » 12 giu 2014 17:12

Lungo intervento di un forumista in uno dei blog in cui al momento si sparpaglia, sulla questione di una bocciatura da parte della commissione di assaggio della Docg Fiano:
http://www.campaniastories.com/?p=1416
Lo vorrei commentare di qua, anche perché in quel blog i commenti sono seminascosti e poco leggibili, e comunque nel frattempo il post è scivolato a pagina 2. Intanto invito chi è interessato a leggerlo, dopodiché posto le mie obiezioni (altrimenti finisce che per far presto si legge prima il commento e poi magari, se proprio avanza tempo, l’articolo…).

Noto senza intenti polemici il parallelismo con l’intervento di un paio d’anni fa su tipicamente.it da parte di un altro forumista a proposito di una analoga bocciatura da parte della commissione di assaggio della Doc Verdicchio. Lì non venivano riportate le motivazioni della bocciatura, qui invece sì, come secondo me è giusto fare per centrare meglio la discussione. Quel vino (il Terre Silvate di La Distesa) nelle due annate successive non è più rientrato nella Doc, forse non è stato nemmeno sottoposto alla commissione di assaggio. Che succederà stavolta con le prossime annate di questo Fiano?
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Re: Campania stories, i bianchi

Messaggioda de magistris » 12 giu 2014 17:15

gp ha scritto:Lungo intervento di un forumista in uno dei blog in cui al momento si sparpaglia, sulla questione di una bocciatura da parte della commissione di assaggio della Docg Fiano:
http://www.campaniastories.com/?p=1416
Lo vorrei commentare di qua, anche perché in quel blog i commenti sono seminascosti e poco leggibili, e comunque nel frattempo il post è scivolato a pagina 2. Intanto invito chi è interessato a leggerlo, dopodiché posto le mie obiezioni (altrimenti finisce che per far presto si legge prima il commento e poi magari, se proprio avanza tempo, l’articolo…).

Noto senza intenti polemici il parallelismo con l’intervento di un paio d’anni fa su tipicamente.it da parte di un altro forumista a proposito di una analoga bocciatura da parte della commissione di assaggio della Doc Verdicchio. Lì non venivano riportate le motivazioni della bocciatura, qui invece sì, come secondo me è giusto fare per centrare meglio la discussione. Quel vino (il Terre Silvate di La Distesa) nelle due annate successive non è più rientrato nella Doc, forse non è stato nemmeno sottoposto alla commissione di assaggio. Che succederà stavolta con le prossime annate di questo Fiano?


grazie g., ci tengo a precisare però che non è tecnicamente un blog, quello di Campania Stories, ma un portale.
Paolo De Cristofaro

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Re: Campania stories, i bianchi

Messaggioda gp » 12 giu 2014 17:19

Grazie :oops: . Visto che la frittata è fatta mi spieghi anche la differenza in due parole?
gp
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Re: Campania stories, i bianchi

Messaggioda de magistris » 12 giu 2014 18:07

gp ha scritto:Grazie :oops: . Visto che la frittata è fatta mi spieghi anche la differenza in due parole?


secondo te io la conosco??? :lol: :lol: :lol:
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Re: Campania stories, i bianchi

Messaggioda gp » 12 giu 2014 18:12

Te possino... :? Vabbè, vado col commento.

Il nucleo centrale del lungo intervento del buon de magistris mi sembra viziato da un equivoco. Se la motivazione della commissione è «Evidenti anomalie all’olfatto e al gusto», la tipicità non c’entra: si tratta di difetti nella cura enologica, così come correntemente intesa (riferimento inevitabile). E’ difficile pensare che una commissione possa esserseli inventati per ben due volte, anche se naturalmente le soglie di tolleranza possono essere discusse. Né ha senso il raffronto con le valutazioni di annate precedenti, dato che le commissioni variano nella loro composizione e comunque ogni giudizio fa storia a sé.
Se una commissione riscontra anomalie che ritiene rilevanti, ha il dovere di assumere le decisioni previste a tutela della Docg -- anche perché alcune anomalie potrebbero peggiorare ulteriormente con il passaggio del tempo. Invitarla a fare diversamente ricorda la vecchia campagna per il “sei politico” nella scuola: a questo punto, tutti promossi e via. Solo che così, oltre a tutelare il “bambino” a cui si vuole assicurare la permanenza nella Docg, si rischia uno tsunami di “acqua sporca” che potrebbe debilitarla.
Ovviamente il problema dei vini che compensano le scorrettezze formali con un sovrappiù di personalità -- come in effetti questa annata del Particella 928 -- esiste, ma non si risolve impedendo alle commissioni di fare il loro mestiere. Un mestiere diverso da quello della critica, che è dotata di maggiore libertà di manovra e gioca a tutto campo, piuttosto che in porta. Ed è naturalmente portata a valorizzare l’eccezione piuttosto che salvaguardare la regola: a ben vedere, qui si tratta di un caso singolo, per quanto rilevante, non di cinque o dieci come lascerebbe supporre la mole dell’intervento.

Insomma, in conclusione: che ognuno faccia il suo mestiere, con le inevitabili problematiche che sorgono in casi particolari, che vanno accettate per quello che sono, piuttosto che risolte con forzature dannose. Sarà il giudizio positivo di una parte della critica a compensare quello negativo della commissione d'assaggio, se del caso: giudizi che rispondono a logiche e finalità in parte diverse possono divergere senza scandalo per nessuno. L'importante è che sia chiaro che nessuno dei due è un "giudizio di dio"...
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Re: Campania stories, i bianchi

Messaggioda de magistris » 12 giu 2014 18:43

gp ha scritto:Te possino... :? Vabbè, vado col commento.

Il nucleo centrale del lungo intervento del buon de magistris mi sembra viziato da un equivoco. Se la motivazione della commissione è «Evidenti anomalie all’olfatto e al gusto», la tipicità non c’entra: si tratta di difetti nella cura enologica, così come correntemente intesa (riferimento inevitabile). E’ difficile pensare che una commissione possa esserseli inventati per ben due volte, anche se naturalmente le soglie di tolleranza possono essere discusse. Né ha senso il raffronto con le valutazioni di annate precedenti, dato che le commissioni variano nella loro composizione e comunque ogni giudizio fa storia a sé.
Se una commissione riscontra anomalie che ritiene rilevanti, ha il dovere di assumere le decisioni previste a tutela della Docg -- anche perché alcune anomalie potrebbero peggiorare ulteriormente con il passaggio del tempo. Invitarla a fare diversamente ricorda la vecchia campagna per il “sei politico” nella scuola: a questo punto, tutti promossi e via. Solo che così, oltre a tutelare il “bambino” a cui si vuole assicurare la permanenza nella Docg, si rischia uno tsunami di “acqua sporca” che potrebbe debilitarla.
Ovviamente il problema dei vini che compensano le scorrettezze formali con un sovrappiù di personalità -- come in effetti questa annata del Particella 928 -- esiste, ma non si risolve impedendo alle commissioni di fare il loro mestiere. Un mestiere diverso da quello della critica, che è dotata di maggiore libertà di manovra e gioca a tutto campo, piuttosto che in porta. Ed è naturalmente portata a valorizzare l’eccezione piuttosto che salvaguardare la regola: a ben vedere, qui si tratta di un caso singolo, per quanto rilevante, non di cinque o dieci come lascerebbe supporre la mole dell’intervento.

Insomma, in conclusione: che ognuno faccia il suo mestiere, con le inevitabili problematiche che sorgono in casi particolari, che vanno accettate per quello che sono, piuttosto che risolte con forzature dannose. Sarà il giudizio positivo di una parte della critica a compensare quello negativo della commissione d'assaggio, se del caso: giudizi che rispondono a logiche e finalità in parte diverse possono divergere senza scandalo per nessuno. L'importante è che sia chiaro che nessuno dei due è un "giudizio di dio"...


non potrei essere più in disaccordo con te questa volta: per farla breve il vino non ha difetti tecnici né di tipicità, è perfettamente riconoscibile come fiano della zona sud ed è proprio il fatto che sia un caso singolo a togliere ogni credibilità a questa decisione. E mi fermo qua, perché il complottismo non è nel mio dna ma questa volta sto fortemente vacillando.

ps tu l'hai assaggiato il vino in questione?
ps 2: il giudizio di scorrettezza tecnica deve fondarsi su basi dimostrabili e con un criterio generale/confrontabili che valga per tutti i vini che passano in commissione o sostieni che i cinque membri del primo assaggio (tre dei quali presenti anche al secondo e quindi di nuovo in maggioranza) possano decidere arbitrariamente cosa è corretto e cosa non lo è?
Paolo De Cristofaro

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