Tralascio i doverosi complimenti a Miriade & partners per organizzazione e validità di quanto fatto. Andrebbe aperto un topic a parte.....
Bella giornata in quel di Avellino City, davvero un occasione di studio e divertimento, come dovrebbe sempre essere.
Ho diviso i vini per provenienza provinciale:
Campi Flegrei
Zona molto molto interessante, con vini solo all’apparenza semplici e beverini, ma con interpretazioni, di piedirosso e falanghina, fra le migliori della Campania. Oltretutto si tratta di viticoltura eroica, non tanto perché fatta con pendenze estreme, ma perché fatta in fronte alla spinta speculativo-edilizia di una delle zone più antropizzate d’Europa.
AGNANUM
Campi flegrei piedirosso 2012
Vino base che rispetta le aspettative, naso semplicino bocca idem
Campi flegrei piedirosso vigna delle volpi 2010
Caratterizzato da una nota fumè molto molto pronunciata, quasi piccante
ASTRONI
Campi flegrei piedirosso colle rotondella 2012
Godibilissimo e gourmand (impressioni confermate al vinitaly)
Campi flegrei piedirosso tenuta camaldoli riserva 2011
Naso profondo, cupo, quasi tetragono. In bocca è fresco, piacevole, con un gradevole corredo di fruttini rossi.
CONTRADA SALANDRA
Campi flegrei piedirosso 2011
Vino quotidiano ideale, bocca e naso perfettamente sintonizzati su un groove di fruttini rossi, pesca matura e rosmarino.
Salerno e Benevento
Poco da segnalare, campioni piuttosto eterogenei.
FONTANAVECCHIA
Aglianico del taburno vigna cataratte riserva 2007
Naso di china e mallo di noce, la bocca è serrata da un tannino feroce. Frutti rossi e mineralità.
MUSTILLI
Sannio cesco di nece 2010
Note di china, erbe officinale, puntina di alcol fuori le righe. Un po’ scomposto e stanco.
MONTEVETRANO
Montevetrano 2010
Niente da segnalare rispetto alle consuete prestazioni, elegante, fine, molto lungo. In questo contesto, territoriale come una bestemmia in chiesa.
Core 2012
Pettinatino,leccatino, abbastanza anonimo.
VUOLO
2mila9 2009
C’è da fare la tara. Al netto delle sensazioni vanigliate e resinose che si percepiscono (più al naso che in bocca a dire la verità) il vino c’è ed è ben fatto. Freschezza e vinosità non sono assenti e in prospettiva mi pare una bella bottiglia. Vino ancora imbrigliato
Caserta
I vini bevuti sono molti di più ma ho volutamente omesso di scrivere di Casavecchia e Pallagrello perché nonho trovato vini convincenti, nasi muti e bocche poco reattive, poca personalità (tranne una preclara eccezione). Meglio sugli aglianici, anche se lo scarto con l’irpinia c’è. Diciamo vini di più facile approccio.
MASSERIA FELICIA
Falerno del massico etichetta bronzo 2009 (aglianico 80% piedirosso 20%)
Vino poco bevuto qui sul forum, in naso è caratterizzato da prevalenti note radicose, in bocca ha buona freschezza e rotondità ma chiude un po’ corto.
MIGLIOZZI
Falerno del massico rampanucci 2009 (aglianico 70% piedirosso 20% primitivo 10%)
Naso molto aperto e solare, su note quasi iodate. In bocca è focalizzato su note di china e mallo di noce, chiude amaro.
NANNI COPE’
Sabbie di sopra il bosco 2012 (pallagrello 90%, aglianico 5% casavecchia 5%)
Su un ipotetico podio della giornata questo vino ci salirebbe di sicuro. Il naso è ancora piuttosto scomposto, prevale una nota sulfurea. In bocca è in splendido equilibrio fra note minerali e note fruttate tant’è che si fa bere piuttosto che degustare.
TRABUCCO
Falerno del massico rapicano 2011 (aglianico 100%)
Naso leggermente fuori sincrono, bocca centrata su note di frutta rossa molto matura. Gourmand e godibile.
VILLA MATILDE
Falerno del massico vigna camarato 2007 (aglianico con saldo di piedirosso)
Naso molto sfocato, magmatico. Bocca composta e elegante, su note affumicate e di carne rossa. Chiusura verdina.
Irpinia
Ho focalizzato i miei assaggi solo sui taurasi, escudendo, sia per motivi di tempo che fisiologici le doc di ricaduta. Campioni eterogenei per annata, stile e provenienza. Diciamo che si è avuta la riprova che il 2009 sia stata un annata poco felice, vini piuttosto corti e diluiti, poca personalità, poca piacevolezza. Ben diverso il discorso sui pochi campioni 2010 presentati, anche se molto indietro paiono molto promettenti.
TAURASI 2009
CONTRADE DI TAURASI
Taurasi coste 2009
Naso muto completamente (riassaggiato più volte durante la giornata) in compenso bocca molto espessiva su note fruttate e di cenere di camino, tannino aggressivo ma al contempo elegante.
DONNACHIARA
Taurasi 2009
Naso molto minerale, fumè. Bocca setosa e distesa ma tutt’altro che diluita. Da bere
FEUDI DI SAN GREGORIO
Taurasi piano di montevergine riserva 2009
Naso molto espressivo su note di frutta matura, bocca dominata dal tannino. Vino in divenire
Serpico 2009
Naso dominato da sentori di sottobosco, quasi da corteccia. In bocca è molto elegante, tornano le note “silvicole” ma c’è anche polpa. Chiude molto lungo
I FAVATI
Taurasi terzo tratto 2009
Naso resinoso/balsamico, in bocca ritorna la resina accompagnata da una sensazione di crema pasticcera
TAURASI 2010
AMARANO
Taurasi 2010
Naso fumè, al palato è elegante e disteso con belle note di pesca rossa matura
ANTICO CASTELLO
Taurasi 2010
Naso in cui si percepisce una punta di alcol, in bocca è giovane, tannico e molto grintoso con una bella nota di sanguinella. Bella prova
DI PRISCO
Taurasi 2010
Tannico e astringente all’eccesso, ma si intravede un gran bel corpo e un frutto opulento
IL CANCELLIERE
Taurasi nero né 2010
Al naso….china martini! In bocca è molto preciso ma estremamente tannico, da attendere
PIETRACUPA
Taurasi 2010
Naso “sulfureo”, le note iodato/solforose la fanno da padrone, in bocca c’è acidità e tannino, freschezza e lunghezza. Troppo giovane per giudicarlo
TECCE
Taurasi poliphemo 2010
Naso alla tecce, non adatto a chi cerca la precisione di un orologio svizzero, ma interessante nella sua continua evoluzione. In bocca al contrario appare piuttosto composto e disteso. Godibile fin da ora
FRATELLI URCIUOLO
Taurasi 2010
Bel vino davvero. Al naso prevalenza di sensazioni dolci e resinose, in bocca bell’equilibrio fra tannico e frutto, cenere, agrume e liquirizia.
MISCELLANEA ALTRE ANNATE
D’ANTICHE TERRE
Taurasi 2008
Figlio di una ottima annata, subito note di confettura e di radici. In bocca queste sensazioni ritornano amplificate in un contesto di grande eleganza
GUASTAFERRO
Taurasi primum riserva 2006
China, radici e liquirizia, ma su tutto una punta alcolica davvero fuori registro
I CAPITANI
Taurasi bosco faiano 2007
Naso compresso e chiuso, forse soffre l’apertura repentina. In bocca note di frutti rossi e menta fresca, chiude lungo.
IL CANCELLIERE
Taurasi nero né 2007
Naso su insistenti note di cipria e pesca gialla, in bocca è un vino disteso e elegante che trova nella radice di liquirizia la sua nota predominante.
TECCE
Satyricon 2011
Nemmeno lontano parente della versione 2010. Questo è un vino preciso e definito, che trova compiutezza in nette e note di arancia amara e erbe di montagna. buono
- Indice IL MONDO DEL VINO Vino&Co.: polemiche e opinioni
- Cerca
-
- Oggi è 18 apr 2024 13:49
- Tutti gli orari sono UTC+02:00
Campania stories, i rossi
Uno spazio per tutti, esperti o meno, appassionati o semplicemente incuriositi dall'affascinante mondo del vino: domande, idee, opinioni...