paperofranco ha scritto:l'oste ha scritto:A parte ciò, chiunque potrà acquistare questi vini sempre più inaccessibili, che sia indonesiano o marziano, spero solo sappia goderli appieno e sia stato almeno una volta in Langa, altrimenti anche se fosse il miglior nasopalato del mondo gli mancherebbe un tassello fondamentale.
Sulle tue ultime tre righe, secondo me siamo ancora nella sfera poetica, ed io sono molto disilluso in proposito.
Se sei disilluso forse vuol dire che la sfera poetica ti affascina e ti appartiene ma constati giustamente che il Mondovino non va in quella direzione. Non tutto però è merce da status e speculazione.
Ci sarà sempre un "nuovo contadino" in Langa o in Chianti o altrove (e visti i cambiamenti climatici aspettiamoci di tutto) che recupera una vecchia vigna o impianta una sua idea di talento.
Un aspetto del settore vino è che è un sempre in movimento, a volte solo come business, poche altre come "fede", ricerca di tradizioni, radici, storia.
Purtroppo la "moda del vino" e l'apertura di nuovi mercati col cash in mano ha portato accelerazioni evidenti negli ultimi venti-trent'anni anche nei prezzi, come da tema del thread.
Personalmente me ne sono fatto una ragione, i vini che aumentano troppo e troppo spesso non li compro più, se non alcuni per me irrinunciabili tipo qualche Borgogna del cuore.
Se poi capita l'occasione buona magari il CF lo prendo ma senza più spennarmi e se i prezzi diventeranno proibitivi e "offensivi", mi consolerò pensando che a parte un pugno di vini quasi virtuali gli altri grandi li ho gustati, amati e li posso ricordare.
Chi si accontenta, ha goduto e gode lo stesso.