gpetrus ha scritto:
se non sbaglio in cantina lo scorso anno veniva 50 eurozzi tondi
Quello è il prezzo di Cerretta e Serra , Rionda se c'è costa di più mi pare sui 75€
gpetrus ha scritto:
se non sbaglio in cantina lo scorso anno veniva 50 eurozzi tondi
manichi ha scritto:gpetrus ha scritto:
se non sbaglio in cantina lo scorso anno veniva 50 eurozzi tondi
Quello è il prezzo di Cerretta e Serra , Rionda se c'è costa di più mi pare sui 75€
Ziliovino ha scritto:Praticamente si ottiene una vigna con circa il 10-15% di ceppi vecchi, giusto? Un po' poco... possono incedere sul risultato finale nel bicchiere?
Il rischio fitosanitario non sarebbe lo stesso nel caso di confinare con un'altra vigna vecchia non reimpiantata? oppure no?
gabriele succi ha scritto:Ziliovino ha scritto:Praticamente si ottiene una vigna con circa il 10-15% di ceppi vecchi, giusto? Un po' poco... possono incedere sul risultato finale nel bicchiere?
Il rischio fitosanitario non sarebbe lo stesso nel caso di confinare con un'altra vigna vecchia non reimpiantata? oppure no?
secondo me il rischio non vale la candela...il 15 o anche 20 per cento possono dare un valore aggiunto, ma il rischio di spargere la malattia è alto, perché un conto sono 2 parcelle separate, un conto è avere viti vecchie (potenzialmente ammalate...i sintomi spesso sono latenti) in mezzo ad altre e l'errore del taglio di potatura senza cambiare le forbici è alto...senza contare che la trinciatura dei sarmenti come si fa adesso è anche quello un potenziale spargimento della malattia... una volta si bruciava tutto e il legno ammalato non rimaneva lì... adesso non lo si può più fare...
O per lo meno...non si potrebbe...
... e noi c'abbiamo il Succi e ce lo teniamooooooo.... . Grazie mille, Gabri...gabriele succi ha scritto:Ziliovino ha scritto:Praticamente si ottiene una vigna con circa il 10-15% di ceppi vecchi, giusto? Un po' poco... possono incedere sul risultato finale nel bicchiere?
Il rischio fitosanitario non sarebbe lo stesso nel caso di confinare con un'altra vigna vecchia non reimpiantata? oppure no?
secondo me il rischio non vale la candela...il 15 o anche 20 per cento possono dare un valore aggiunto, ma il rischio di spargere la malattia è alto, perché un conto sono 2 parcelle separate, un conto è avere viti vecchie (potenzialmente ammalate...i sintomi spesso sono latenti) in mezzo ad altre e l'errore del taglio di potatura senza cambiare le forbici è alto...senza contare che la trinciatura dei sarmenti come si fa adesso è anche quello un potenziale spargimento della malattia... una volta si bruciava tutto e il legno ammalato non rimaneva lì... adesso non lo si può più fare...
O per lo meno...non si potrebbe...
Wineduck ha scritto:gabriele succi ha scritto:Ziliovino ha scritto:Praticamente si ottiene una vigna con circa il 10-15% di ceppi vecchi, giusto? Un po' poco... possono incedere sul risultato finale nel bicchiere?
Il rischio fitosanitario non sarebbe lo stesso nel caso di confinare con un'altra vigna vecchia non reimpiantata? oppure no?
secondo me il rischio non vale la candela...il 15 o anche 20 per cento possono dare un valore aggiunto, ma il rischio di spargere la malattia è alto, perché un conto sono 2 parcelle separate, un conto è avere viti vecchie (potenzialmente ammalate...i sintomi spesso sono latenti) in mezzo ad altre e l'errore del taglio di potatura senza cambiare le forbici è alto...senza contare che la trinciatura dei sarmenti come si fa adesso è anche quello un potenziale spargimento della malattia... una volta si bruciava tutto e il legno ammalato non rimaneva lì... adesso non lo si può più fare...
O per lo meno...non si potrebbe...
Grazie per questo contributo tecnico veramente utile. Personalmente sarei molto interessato a questo tipo di interventi da parte dei produttori (sia nella conduzione del vigna che della cantina).
gabriele succi ha scritto:Ziliovino ha scritto:Praticamente si ottiene una vigna con circa il 10-15% di ceppi vecchi, giusto? Un po' poco... possono incedere sul risultato finale nel bicchiere?
Il rischio fitosanitario non sarebbe lo stesso nel caso di confinare con un'altra vigna vecchia non reimpiantata? oppure no?
secondo me il rischio non vale la candela...il 15 o anche 20 per cento possono dare un valore aggiunto, ma il rischio di spargere la malattia è alto, perché un conto sono 2 parcelle separate, un conto è avere viti vecchie (potenzialmente ammalate...i sintomi spesso sono latenti) in mezzo ad altre e l'errore del taglio di potatura senza cambiare le forbici è alto...senza contare che la trinciatura dei sarmenti come si fa adesso è anche quello un potenziale spargimento della malattia... una volta si bruciava tutto e il legno ammalato non rimaneva lì... adesso non lo si può più fare...
O per lo meno...non si potrebbe...
Nebbiolino ha scritto:
Ciao Gabriele,
il rischio è dato "solo" dal mancato cambio delle forbici o dalla trinciatura dei sarmenti? Intendo dire: in assenza di intervento umano, le piante non si "contagiano" tra loro?
Teddy ha scritto:In ogni caso la scelta di Rosso di conservare una porzione di vigneto non credo sia legata a questioni sanitarie ma puramente "anagrafiche" del parco viti.
Tant'è che la frazione non estirpata è un blocco unitario, non ha conservato le piante sparse qua e la.
Non sottovauterei inoltre gli altri due eredi. Non saranno dei novelli Roberto Conterno ma di sprovveduti ce ne sono pochi da quelle parti. Se hanno rinunciato alle viti vecchie è perchè proprio non c'era trippa per gatti ....
paperofranco ha scritto:Teddy ha scritto:In ogni caso la scelta di Rosso di conservare una porzione di vigneto non credo sia legata a questioni sanitarie ma puramente "anagrafiche" del parco viti.
Tant'è che la frazione non estirpata è un blocco unitario, non ha conservato le piante sparse qua e la.
Non sottovauterei inoltre gli altri due eredi. Non saranno dei novelli Roberto Conterno ma di sprovveduti ce ne sono pochi da quelle parti. Se hanno rinunciato alle viti vecchie è perchè proprio non c'era trippa per gatti ....
Ma neanche li sopravvaluterei, Luciano.
il chiaro ha scritto:paperofranco ha scritto:Teddy ha scritto:In ogni caso la scelta di Rosso di conservare una porzione di vigneto non credo sia legata a questioni sanitarie ma puramente "anagrafiche" del parco viti.
Tant'è che la frazione non estirpata è un blocco unitario, non ha conservato le piante sparse qua e la.
Non sottovauterei inoltre gli altri due eredi. Non saranno dei novelli Roberto Conterno ma di sprovveduti ce ne sono pochi da quelle parti. Se hanno rinunciato alle viti vecchie è perchè proprio non c'era trippa per gatti ....
Ma neanche li sopravvaluterei, Luciano.
Vediamo cosa ne esce, poi.....
Teddy ha scritto:il chiaro ha scritto:paperofranco ha scritto:Teddy ha scritto:In ogni caso la scelta di Rosso di conservare una porzione di vigneto non credo sia legata a questioni sanitarie ma puramente "anagrafiche" del parco viti.
Tant'è che la frazione non estirpata è un blocco unitario, non ha conservato le piante sparse qua e la.
Non sottovauterei inoltre gli altri due eredi. Non saranno dei novelli Roberto Conterno ma di sprovveduti ce ne sono pochi da quelle parti. Se hanno rinunciato alle viti vecchie è perchè proprio non c'era trippa per gatti ....
Ma neanche li sopravvaluterei, Luciano.
Vediamo cosa ne esce, poi.....
Mi riferivo unicamente alla scelta di rifare il vigneto.
In merito ai vini che ne caveranno non mi aspetto miracoli.
paperofranco ha scritto:Teddy ha scritto:il chiaro ha scritto:paperofranco ha scritto:Teddy ha scritto:In ogni caso la scelta di Rosso di conservare una porzione di vigneto non credo sia legata a questioni sanitarie ma puramente "anagrafiche" del parco viti.
Tant'è che la frazione non estirpata è un blocco unitario, non ha conservato le piante sparse qua e la.
Non sottovauterei inoltre gli altri due eredi. Non saranno dei novelli Roberto Conterno ma di sprovveduti ce ne sono pochi da quelle parti. Se hanno rinunciato alle viti vecchie è perchè proprio non c'era trippa per gatti ....
Ma neanche li sopravvaluterei, Luciano.
Vediamo cosa ne esce, poi.....
Mi riferivo unicamente alla scelta di rifare il vigneto.
In merito ai vini che ne caveranno non mi aspetto miracoli.
Anch'io mi riferivo a quello.
il chiaro ha scritto:Io mi riferivo: vediamo cosa ne esce da Porro e Germano.
Palma ha scritto:A prescindere dal valore dei vini di questi produttori, io non credo che la vigna vecchia sia la panacea di tutti i mali.
Se mal tenuta, ormai poco o nulla produttiva e di difficile lavorabilità non mi pare scandaloso sostituire le piante, soprattutto se devi fare un certo volume di vino. Se invece uno vuole solo fare una super riserva a tiratura ultra limitata e prezzo astronomico (a prescindere dalla qualità effettiva) da utilizzare solo come traino per il resto, allora la può tenere, ma non che questa scelta sia moralmente più rispettabile dell'altra.
il chiaro ha scritto:Palma ha scritto:A prescindere dal valore dei vini di questi produttori, io non credo che la vigna vecchia sia la panacea di tutti i mali.
Se mal tenuta, ormai poco o nulla produttiva e di difficile lavorabilità non mi pare scandaloso sostituire le piante, soprattutto se devi fare un certo volume di vino. Se invece uno vuole solo fare una super riserva a tiratura ultra limitata e prezzo astronomico (a prescindere dalla qualità effettiva) da utilizzare solo come traino per il resto, allora la può tenere, ma non che questa scelta sia moralmente più rispettabile dell'altra.
Da ignorante sublime quale sono mi son sempre chiesto se, a seconda del vitigno, sia sempre meglio avere vigne "datate" o se su certe uve sia meglio una pianta relativamente giovane e non da ospizio.
Questo a prescindere dalla condotta agronomica del vigneto.
Gabriele tu che ci traffichi tutti i giorni hai delle idee in proposito?