Palma ha scritto:Vi avevo già risposto insultandovi, ma devo aver sbagliato qualcosa
Riprovo:
io di grandi vini bianchi che non facciano legno o non abbiano residuo zuccherino ne ho sempre incontrati molto pochi e che il legno non sia tutto uguale lo do per assodato. Se io e dico io

alla cieca non ho mai confuso un Borgogna serio con un italiano forse qualcosa significa, quindi legno buono non lo trovo così assurdo.
Che anche in Borgogna ci siano vini del cazzo, iperlegnosi e quant'altro è pure un dato di fatto, ma non so quanto c'entri con ipotetici se non fantasiosi modelli.
Infine specifico che sulla Borgogna bianca ci capisco più io da solo che voi due (Conte e Wineduck) messi assieme

purtroppo non c'è la faccina che vi fa le linguacce
I modelli non sono fantasiosi. Semplicemente a fare que tipo di vino lì sono i più bravi, anche perchè l'hanno inventato loro.....il problema è che sono riusciti a spacciarlo come riferimento qualitativo assoluto anzi hanno venduto quel modello come fosse esso stesso riferimento di qualità.
A mio avviso il talento delle uve, dei terroir è spesso coperto dall'utilizzo di alcune tecniche, che sia il botonnage, l'uso del legno o l'interazione tra i diversi processi non lo so, ma tanti vini che vengono considerati ottimi secondo me hanno sovrastrutture eccessive.
E queste non vengono mai o quasi sanzionate perchè appunto c'è una sudditanza verso questo tipo di vino tale per cui siamo assuefatti a riconoscerlo ed immediatamente dopo ad associarlo con l'alta qualità.
Questo fa sì che la reputazione dei vini di quella zona sia mediamente troppo alta rispetto al reale valore dei vini.
E' insomma chiaro che all'interno di un'area così vasta e con così tanti produttori ci saranno le sciofeghe ed i fuoriclasse, ed è altrettanto indubbio che ci siano terroir di straordinario valore, ma io credo che rimettendo un attimo in gioco i valori in campo e cercando di giudicare in maniera più laica e serena, i vini ottimi sarebbero molti meno, e pure quelli buoni.
Ne rimarrebbero diversi, per carità, non voglio buttare il bambino con 'acqua sporca, ma sarebbero parecchi di meno.
Per tornare alla polvere pirica, così rispondo ad epèe, come dicevo sopra, appunto, loro sibi maestri di questa vinificazione, di questa interazione tra chardonnay e legno.
E quindi riescono a tirare i sentori più rarefatti e "nobili" anche dai contenitori di affinamento.
E non dico che il tipo di vino che facciano sia da cassare senza pietà, dico solo che è un po' meno nobile ed un po' meno buono di quello che ci siamo immaginati da un po' di tempo a questa parte.
...non può superare un certo delta, altrimenti, scusassero, uno dei due non ci ha capito un cazzo di quel vino(vinogodi)
La valutazione è oggettiva a meno di un delta (limitato, diciamo circa 5 punti) dovuto alla inevitabile componente soggettiva(fufluns)