Messaggioda landmax » 17 gen 2014 17:45
Ieri sera al Divinis a Bologna, cena dedicata al grande Quintarelli:
- Bianco Secco 2011 (blend di garganega, in prevalenza, e poi trebbiano, sauvignon, chardonnay e saorin): non l'avevo mai assaggiato, non sarà forse un super-vino (se per tale intendiamo un vino di particolare concentrazione), ma è certamente un vino elegante, ancora un po' compresso nei profumi, delicatamente fruttati e boisè, una punta di sapidità, di buona struttura e freschezza e di bella beva, lungo nel finale. Sono convinto che migliorerà con gli anni. Perfetto l'abbinamento con Filetto di Baccalà con Salsa di Prezzemolo. 86/100
Primofiore 2007: il vino meno interessante della serata (a mio parere, ça va sans dire). Profumi fortemente marcati dall'apporto di un 50% di cabernet sauvignon e franc, non regala molto altro al naso. Bocca beverina, ma non particolarmente profonda. Abbinato ad un Risotto al Nero di Seppia, purtroppo non ben riuscito. 83/100
Valpolicella Classico Superiore 2003: e qui si comincia a far sul serio. Magari non tutti sanno che qui in mezzo c'è, oltre a un 55% di corvina e a un 30% di rondinella, anche un 15% di cabernet, nebbiolo, croatina e sangiovese! E la stessa cosa vale per l'Amarone e il Recioto (con aggiunta ulteriore per l'amarone, nel 15%, di un po' di molinara). Profumi dolci di uva passa, frutti neri, leggermente muschiati. Al naso si sente l'annata calda rispetto ad altri assaggi ('99, '04, che avevo trovato più floreali e fragranti), ma è un vino ancora perfettamente integro. Bocca magistrale nel connubio bevibilità/complessità: pieno, caldo, ma di una beva commovente. Molto lungo. 15 gradi e non sentirli affatto, stupefacente. Il più pronto della serata, direi che è quasi al suo apice, non attenderei troppo a berlo, anche se qualche anno ancora lo regge di sicuro. Abbinamento con Bigoli con l’Anatra, buonissimi in sé, ma forse la tendenza dolce del piatto unita alla dolcezza del vino rendevano l'abbinamento un po' stucchevole. 90-91/100
Amarone Classico 2000: l'avevo già assaggiato due anni fa e mi era piaciuto moltissimo, ma è ancora migliorato, pur essendo ancora un bambino... e chissà quanto ancora migliorerà! Al naso ciò che impressiona è la balsamicità (così come per il Recioto), eucalipto direi, ma non soverchiante rispetto a un quadro aromatico già articolato (cioccolato, caffè, confettura di prugna e cassis in evidenza), ma che deve ancora pienamente dispiegarsi (solo il tempo lo farà). Bocca monumentale per avvolgenza e pienezza, ma, caratteristica costante di Quintarelli, bevibile, piacevole, fresca, equilibratissima (nonostante i 16,5%)! PAI da calcolare in minuti. Starebbe bene anche da solo, ma abbinamento perfetto con Salama da Sugo con Cannolo Ripieno di Zucca, contrasto salato-dolce e pulizia di bocca strepitosa. 94/100
Recioto della Valpolicella Classico 1997: naso più ricco e aperto dell'amarone, uva passa, leggera maderizzazione (ricorda un po' un Porto Ruby), molto balsamico, cioccolato, frutta candita, ecc... Bocca magistrale (ecchevelodicoaffà!), dolcezza evidente, ma pienamente bilanciata da una freschezza che veicola un finale irradiante e interminabile. Nella mia personale scala, solo un gradino sotto l'Amarone (più per una questione di gusti che altro), ma veramente eccellente. Certamente giovane (ma forse meno dell'Amarone 2000), può ancora migliorare parecchio. Abbinato ad un Tortino di Cioccolato con Cuore Fondente, un po' troppo cotto, al piatto mancava un filo di aromaticità per andar dietro a un naso così articolato. 92-93/100
Mancava l'Alzero, ma ce ne siam fatti una ragione bevendoci un calvados 2008 veramente molto buono!
Saluti
Landmax