LE STAPPATURE DI GENNAIO 2014

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egio
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Re: LE STAPPATURE DI GENNAIO 2014

Messaggioda egio » 13 gen 2014 10:05

Brunelli - Amarone Campo del Titari 2000: non ne so quasi nulla, bottiglia trovata in cantina, ricevuta un po' di anni fa. Devo dire veramente un signor amarone, proprio come lo volevo. Ricco al naso, polposo e con nerbo, dinamico, per niente cupo. Si beve con gran piacere, fino in fondo. Non ho bevuto altro di questa azienda: bottiglia casualmente in stato di grazia (tra l'altro da annata non certo esaltante) o produttore ingiustamente trascurato, almeno qui sul forum?
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Sydney
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Re: LE STAPPATURE DI GENNAIO 2014

Messaggioda Sydney » 13 gen 2014 10:11

egio ha scritto:Brunelli - Amarone Campo del Titari 2000: non ne so quasi nulla, bottiglia trovata in cantina, ricevuta un po' di anni fa. Devo dire veramente un signor amarone, proprio come lo volevo. Ricco al naso, polposo e con nerbo, dinamico, per niente cupo. Si beve con gran piacere, fino in fondo. Non ho bevuto altro di questa azienda: bottiglia casualmente in stato di grazia (tra l'altro da annata non certo esaltante) o produttore ingiustamente trascurato, almeno qui sul forum?


Costa, e non poco.
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manichi
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Re: LE STAPPATURE DI GENNAIO 2014

Messaggioda manichi » 13 gen 2014 10:23

arnaldo ha scritto:Az agr flli ADRIANO - Moscato d'asti 2011 - della serie "MICA sempre e solo SARACCO!" :D :D Ma si',dai,proviamone qualche altro....buono pure questo.Preciso nella sua aromaticita',molto fine,con una delicata nota fruttata e di salvia e una bocca coerente ,fresca e dalla facile bevibilita'. Buono pure questo Moscato d'Asti.

I F.lli Adriano sono molto bravi , tutti i loro vini sono puliti , precisi, ben fatti , la barbera superiore se gli si dà qualche anno viene fuori molto bene e Basarin 2010 è un gioiellino che viene via a un prezzo irrisorio .
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Re: LE STAPPATURE DI GENNAIO 2014

Messaggioda Alberto » 13 gen 2014 10:45

manichi ha scritto:
arnaldo ha scritto:Az agr flli ADRIANO - Moscato d'asti 2011 - della serie "MICA sempre e solo SARACCO!" :D :D Ma si',dai,proviamone qualche altro....buono pure questo.Preciso nella sua aromaticita',molto fine,con una delicata nota fruttata e di salvia e una bocca coerente ,fresca e dalla facile bevibilita'. Buono pure questo Moscato d'Asti.

I F.lli Adriano sono molto bravi , tutti i loro vini sono puliti , precisi, ben fatti , la barbera superiore se gli si dà qualche anno viene fuori molto bene e Basarin 2010 è un gioiellino che viene via a un prezzo irrisorio .

In genere non sono un fan dei MdA langaroli, preferendo quelli della zona classica astigiana secondo me più ricchi e complessi, ma quello dei fratelli Adriano lo ricordo pure io ben fatto.
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Re: LE STAPPATURE DI GENNAIO 2014

Messaggioda Ludi » 13 gen 2014 11:11

Weingut Karlsmuhle, Lorenzhofer Riesling Spatlese 2003: prima conferma (ce n'è un'altra poco dopo) della bontà dell'annata 2003 in Germania. Nessuna sensibile carenza di freschezza, naso di scuola tra idrocarburo, pesca gialla, anice e pepe bianco. Ottimo in abbinamento con aringa affumicata su pane di segale e burro.
De Concilis, Naima 2005: molto piaciuto, soprattutto perchè la bocca non divaga eccessivamente su fruttoni e morbidezze varie, ma rimane coerente, al limite dell'austero (in questa fase, la "austerità" di un vino la considero un fattore positivo).
Chateau Pape Clement Rouge 1990: qui più che di austerità parlerei di eleganza, pur in un quadro di notevole potenza per un PL. L'annata di grazia si sente tutta, specie nelle prospettive di ulteriore evoluzione. Gran vino.
Weingut Stub, Niersteiner Paterberg Riesling Spatlese 2001: un filo sotto gli altri spatlese bevuti nel weekend. Comincia ad avviarsi verso la fine del periodo di picco, ma è comunque ottimo specie nelle note finali che richiamano la scorza di cedro.
Voerzio, Barolo La Serra 1990: grandissimo, mi ha riconciliato con Voerzio dopo alcune bevute poco convincenti. Ad entusiasmare sono la complessità al naso e la coerenza composta delle bocca, che non sbava mai su note piacione ed internazionali da modernista dell'ultima ora. Scolato in un batter d'occhio.
R. Haart, Piesporter Goldtropfchen Riesling Spatlese 2003: giovanile, beverino ai limiti dell'imbarazzo, ma nello stesso tempo varietale e verticale come solo i grandi vini della Mosella sanno essere. Ricordo ancora la chiacchierata che feci con Reinhold Haart nell'estate 2012 mentre acquistavo questa bottiglia, e come gli sottolineai, venendo ricambiato da un sorriso aperto, inconsueto per una persona fondamentalmente molto timida, la sorprendente bontà della 2003.
Cataldi Madonna, Montepulciano d'Abruzzo Malandrino 2008: per quello che costa, bella bottiglia, giocata tra trama speziata, qualche gradevole rusticità e frutto maturo in primo piano.
Weingut Schmitz-Bergweiler, Urziger Wurzgarten Riesling TBA 2006: produttore non tra i più eccelsi, ma bere un TBA è sempre una bella esperienza. Viscoso, denso, ha al naso un impatto ove predominano ancora le note di botritis, ma in bocca smentisce qualunque parentela, anche lontana, con un Sauternes, caratterizzato com'è da una incredibile dolcezza (per me almeno 250 g/l) e da note decisamente agrumate a chiudere il finale.
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Re: LE STAPPATURE DI GENNAIO 2014

Messaggioda ugc » 13 gen 2014 13:04

Alberto ha scritto:
manichi ha scritto:
arnaldo ha scritto:Az agr flli ADRIANO - Moscato d'asti 2011 - della serie "MICA sempre e solo SARACCO!" :D :D Ma si',dai,proviamone qualche altro....buono pure questo.Preciso nella sua aromaticita',molto fine,con una delicata nota fruttata e di salvia e una bocca coerente ,fresca e dalla facile bevibilita'. Buono pure questo Moscato d'Asti.

I F.lli Adriano sono molto bravi , tutti i loro vini sono puliti , precisi, ben fatti , la barbera superiore se gli si dà qualche anno viene fuori molto bene e Basarin 2010 è un gioiellino che viene via a un prezzo irrisorio .

In genere non sono un fan dei MdA langaroli, preferendo quelli della zona classica astigiana secondo me più ricchi e complessi, ma quello dei fratelli Adriano lo ricordo pure io ben fatto.

Sulla zona più vocata e storica ci sarebbe da discutere visto che per quel che ne so cade al confine tra le province (Santo Stefano Belbo, Mango e Castiglione Tinella sono in provincia di CN, Canelli e Loazzolo sono invece AT). In ogni caso sempre di Langa si tratta... :wink: :D
Poi è vero che numericamente la provincia di Asti fa la parte del leone nella DOCG, ma ovviamente ciò non va di pari passo con la qualità del prodotto. È vero però che ad Asti aumenta la aromaticità ma spesso va a discapito dell'acidità e della capacità di invecchiamento, tanto che ritengo siano da consumare immediatamente e bon. In buona sostanza secondo me già a Nizza si è troppo a nord... :D
Riguardo ad Adriano, vini molto puliti e precisi, forse un filo troppo "tecnici", pensati per una discreta fruibilità già all'uscita. Si bevono molto bene e sono molto abbordabili come prezzi ma non mi è mai scattata la vera scintilla.
Ricordo cmq un'ottima barbera superiore 2007 e un bel basarin 2006. I 2008 sono invece già iper-pronti, anche troppo. Delle ultime uscite Basarin 2010 svetta senza ogni dubbio come anche sottolineato da manichi. Sono però curioso di seguirne l'evoluzione sperando non prenda la piega dei 2008.
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Re: LE STAPPATURE DI GENNAIO 2014

Messaggioda ugc » 13 gen 2014 13:08

Ludi ha scritto:R. Haart, Piesporter Goldtropfchen Riesling Spatlese 2003: giovanile, beverino ai limiti dell'imbarazzo, ma nello stesso tempo varietale e verticale come solo i grandi vini della Mosella sanno essere. Ricordo ancora la chiacchierata che feci con Reinhold Haart nell'estate 2012 mentre acquistavo questa bottiglia, e come gli sottolineai, venendo ricambiato da un sorriso aperto, inconsueto per una persona fondamentalmente molto timida, la sorprendente bontà della 2003.

Concordo e aggiungo che con Haart è facilissimo vedere la madonna nelle annate calde (2003/2005/2007). Anche la sua Auslese 2003 è splendida ed in questo momento assai in beva. Altri produttori soffrono molto di più le annate calde, mi viene in mente ad esempio Max Ferd Richter.
Mi hai anche fatto venire a mente che è troppo tempo che manco dalla Mosella... :cry:
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Re: LE STAPPATURE DI GENNAIO 2014

Messaggioda Alberto » 13 gen 2014 13:38

ugc ha scritto:Sulla zona più vocata e storica ci sarebbe da discutere visto che per quel che ne so cade al confine tra le province (Santo Stefano Belbo, Mango e Castiglione Tinella sono in provincia di CN, Canelli e Loazzolo sono invece AT). In ogni caso sempre di Langa si tratta... :wink: :D
Poi è vero che numericamente la provincia di Asti fa la parte del leone nella DOCG, ma ovviamente ciò non va di pari passo con la qualità del prodotto. È vero però che ad Asti aumenta la aromaticità ma spesso va a discapito dell'acidità e della capacità di invecchiamento, tanto che ritengo siano da consumare immediatamente e bon. In buona sostanza secondo me già a Nizza si è troppo a nord... :D
Riguardo ad Adriano, vini molto puliti e precisi, forse un filo troppo "tecnici", pensati per una discreta fruibilità già all'uscita. Si bevono molto bene e sono molto abbordabili come prezzi ma non mi è mai scattata la vera scintilla.
Ricordo cmq un'ottima barbera superiore 2007 e un bel basarin 2006. I 2008 sono invece già iper-pronti, anche troppo. Delle ultime uscite Basarin 2010 svetta senza ogni dubbio come anche sottolineato da manichi. Sono però curioso di seguirne l'evoluzione sperando non prenda la piega dei 2008.

OK che la zona "classica" è equamente o quasi divisa tra CN ed AT, però uno come Massolino ed appunto i Fratelli Adriano hanno i vigneti nell'areale rispettivamente di Serralunga e San Rocco, ed erano esempi come questi cui mi riferivo parlando di MdA "langaroli" (o meglio, "langhetti")...Aldo Vajra per fare un altro nome invece mi pare che abbia le vigne del moscato a Mango che è appena fuori della zona del Barbaresco...
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Re: LE STAPPATURE DI GENNAIO 2014

Messaggioda manichi » 13 gen 2014 13:43

ugc ha scritto: I 2008 sono invece già iper-pronti, anche troppo. Delle ultime uscite Basarin 2010 svetta senza ogni dubbio come anche sottolineato da manichi. Sono però curioso di seguirne l'evoluzione sperando non prenda la piega dei 2008.

A me i 2008 non avevano convinto appieno neanche all'inizio infatti non li ho presi , i 2004 ancora oggi sono molto buoni e abbastanza indietro
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Re: LE STAPPATURE DI GENNAIO 2014

Messaggioda chiara67 » 13 gen 2014 19:09

Cantine del notaio, L'atto 2009
Vinone fruttato e speziato, non nelle mie corde, ma e' piaciuto ad altri commensali.
Intenso e persistente, per me ha fatto troppo legno. Un manina un po' piu' leggera con la barrique gli avrebbe fatto bene.
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Re: LE STAPPATURE DI GENNAIO 2014

Messaggioda Ziliovino » 13 gen 2014 22:46

Enfer d’Arvier Superieur Clos de l’Enfer 2010 – Cooperative de l’Enfer. Rosso appagante, naso intenso di frutta rossa matura, nitida e fragrante, un pelo d’alcol. Anche in bocca è ricco e abbastanza rotondo. Forse nel complesso un po’ banale e piacione, comunque interessante.

Soave Classico Le Bine de Costiola 2007 – Tamellini. Sottotono rispetto alla stappatura di un paio di anni fa, soprattutto al naso, dove è timido e concede poco. Meglio in bocca dove sembra abbia stemperato gli eccessi giovanili e guadagnato in equilibrio.

Veneto Passito I Capitelli 2004 – Anselmi. Incredibile come il colore sia sempre scurissimo ed il vino invece integro e pimpante… Frutta a gò-gò: sciroppata, candita e passa, tanta pasticceria e creme. In bocca è più largo e dolce del solito, poca freschezza, un pelo sgraziato.
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Re: LE STAPPATURE DI GENNAIO 2014

Messaggioda sundek181 » 13 gen 2014 23:11

Piccola degustazione da Avignonesi

Rosso montepulciano 2012 vinoso sul fruttino croccante fragolina violetta il sorso è fresco e invogliante, chiusura un pò calda

Nobile 2010
Naso più importante frutta rossa matura e more leggerp sottobosco, e leggera speziatura, bocca piena e avvolgente, ma non pesante e di bella bevibilità

Grifi 2010
60 sangi e 40 cabern
Naso speziato, frutta scura, frutti di bosco, leggero varietale, il cabernet si sente anche in bocca dove la speziatura ritorna, bella persistenza e bel finale.

Desiderio 2010
Al naso fruttone scuro e maturo, more, terroso, elegante e rotondo, in bocca un pò di astringenza ma comunque elegante e piacevole

Vin santo 1999
Naso frutta caramellata, appassita note miele, balsamico cioccolatoso, in bicca è etereo, caramello, miele, per niente stucchevole, quasi masticabile, ma godereccio.

Occhio di pernice
Colore scurossimo, al naso caramello, quasi oliva un intensità esagerata, cioccolato scuro, tabacco, questo è la quintessenza, ti riempie la bocca, lunghezza interminabile, persistenza impressionante, per nulla stucchevole, vino assoluto, l'abbinamento non serve.
Pensi sempre di poter rimandare a domani...
...e se non ci fosse un domani?!?!
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Re: LE STAPPATURE DI GENNAIO 2014

Messaggioda sundek181 » 13 gen 2014 23:20

Piancornello
Visita e degustazione in questa piccola cantina di Montalcino, a Castelnuovo dell'Abate, scoperta da poco, ma che mi piace davvero tanto. Siamo stati ospiti anche per il pranzo, dove abbiamo assaggiato i loro vini accompagnandoli alle pietanze che ci hanno preparato, un grandissimo ringraziamento per l'ospitalità e la cordialità con cui siamo stato accolti, e devo dire che abbiamo passato una piacevolissima giornata, ma veniamo ai vini

Piancornello
Sant'antimo 2012
Frutti croccante, ciliagia, more, violetta, facilità di beva, e invoglia al secondo bicchiere,

Rosso nontalcino 2012
Più corposo e note un pó più balsamiche del precedente, sulla frutta sempre rossa, tannino mirbido frutto quasi dolce in bicca, bella beva,

Brunello 2009
Bel naso su frutti di bosco, pepe buanco, balsamico, si ente la toscana nel bicchiere, limpido e nitido, bella lunghezza nel finale e ritorna la balsamicità

Brunello ris 2008
Il naso richiama il brunello base, ma con toni più marcanti, marasca e spezie, il frutto dolce ritorna ma con più consistenza, in bocca è più astringente, il tannino è ben presente, bella acidità sorretta da una bella materia, forse il frutto è più scuro, più materia, ha bisogno di più tempo ma ha una materia molto bella e importante.

Assaggi da botte del brunello 2010 e 2010 riserva, beh già ora sono due campioni, se manterranno la stoffa che fanno presagire saranno sicuramente da comprare.
Pensi sempre di poter rimandare a domani...
...e se non ci fosse un domani?!?!
pstrada75
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Re: LE STAPPATURE DI GENNAIO 2014

Messaggioda pstrada75 » 14 gen 2014 00:32

Qualche bottiglia di questo ultimissimo periodo:

Riesling Herzu' 2009 - Ettore Germano - ne ho sempre sentito parlare moltissimo e finalmente ho avuto modo di provare questa bottiglia che tenevo in cantina da un po'. Non mi ricordo quanto l'ho pagato ma sotto i 15 euro e' un gran bel bere. Sorprendente riesling italiano. Piaciuto parecchio

Etna Rosso 2011 - Tenuta delle Terre Nere - a me questo rosso base di TDTN mi fa impazzire soprattutto considerando quanto costa. Ideale vino da bere tutti i giorni.

Ramie' 2008 - Daniele Coutandin - vignaiolo estremo nell'alta Valle di Susa che fa veramente pochissime bottiglie. Questo Ramie' e un blend di uve che io non ho mai sentito nominare (Barbera ok, poi Avana' Avarengo, Neretto, Bequet ed altre che ora non ricordo proprio). Molto rustico ma di gran bevibilita' ed a mio avviso ancora con qualche anno davanti. Stravagante ma molto interessante

Ageno 2004 - Azienda Agricola La Stoppa - che era estremo lo sapevo, che mi potesse piacere cosi' tanto non credevo. Accompagna alla grande un piatto di pisarei e fasoi e si lascia veramente bere alla grande. Aranciato, estremo...ma piaciuto molto

Gewurtztraminer Grand Cru Osterberg 2005 - Louis Sipp - Serata dedicata ad un curry indiano. Ci e' stato alla grande ma un po' troppo potente ed alcolico, ho preferito di gran lunga sullo stesso piatto i riesling che seguono

Riesling Auslese Serriger Schloss Saarsteiner 1992 - Schloss Saarstein - Non fa altro che confermo il mio amore totale con i vini tedeschi. 21 anni e non sentirli, bevibilita' incredibile. BUONISSIMO

Riesling Spatlese Zeltinger Sonnenhur 2006 - Markus Molitor - Semplicemente uno dei miei vini preferiti. Una leggerissima nota di carbonica aumenta ancora la voglia di berne un bicchiere dopo l'altro. Spettacolare

Grain Mariage 2010 - Marie Therese Chappaz - Uno dei miei produttori vallesani preferiti, specialmente per bianchi e liquorosi. In questo caso trovo grande piacere anche in questo rosso assemblaggio di Cornalin e Humagne Rouge che fa la sua porca figura accompagnando una gigante spalla di camoscio cotta nel forno per 5 ore

Merlot del Ticino Gransegreto 2005 - Valsangiacomo - so che so sono un po' bistrattati questi merlot ticinesi, ma io sono alla seconda esperienza ed anche in questo caso ho trovato un vino estremamente piacevole e con ancora tantissima vita davanti. Piaciuto veramente parecchio

Rubicon 2011 - Maverick - Microproduttore canadese dell'Okanagan Valley souvenir di una delle visite fatte questa estate. Blend di Syrah e Cabernet Sauvignon molto piacevole e senza essere troppo ruffiano o potente. Molto buono

Muscat de Beaume de Venise 2009 - Domaine des Bernardines - troppo dolce ed alcolico. Mi piaceva parecchio questo vino ma questa volta l'ho trovato un po' eccessivo. Saranno cambiati i miei gusti....

Munjebel 5 - Frank Cornelissen - Ancora non ho capito se odiarlo od amarlo.......un'esperienza.....
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Re: LE STAPPATURE DI GENNAIO 2014

Messaggioda paperofranco » 14 gen 2014 11:14

Pommard 1er cru Les Rugiens 2005 De Montille.
Trattandosi di Pommard e trattandosi di 2005, tutto sommato me lo aspettavo anche meno espressivo. Il ventaglio olfattivo deve ancora aprirsi per bene, ma già denota una certa eleganza. Un po’ floreale, un po’ ferrugginoso(sicuramente è una suggestione dovuta al nome del cru), un tocco di vaniglia. Ha densità e presenza fisica al palato, come ti aspetti da questa denominazione, a mio avviso manca un po’ di dinamismo e la persistenza è di ottima lunghezza.
Sicuramente buono, molto buono in prospettiva; lo trovo solo un po’ troppo rileccato, confezionato in un incarto lussuoso, forse un po’ in difetto di anima.

Brunello riserva 2001 Biondi Santi.
Hai voglia a dargli tutto il tempo e l’aria possibili, tanto per lui non è ancora venuto il momento di parlare, e non c’è verso di smuoverlo. Chiuso a riccio nei profumi, girandogli intorno si sente solo un’aria un po’ selvatica/animale che per ora ha il sopravvento su tutto il resto; molto a fatica escono accenni balsamici. Le residue speranze di una qualche succosa piacevolezza sono abbattute a colpi di tannino e acidità con una chiusura sicuramente lunghissima, ma decisamente aspra.
Per ora si può solo intuirne il potenziale evolutivo, il godimento è rimandato.

Barolo Monprivato 1990 Mascarello.
Vince facile, per ovvi motivi di anagrafe, che al momento penalizza in modo troppo forte gli altri due.
Profilo “caldo” , di spezie dolci, fascinoso, in modo leggermente decadente; vellutato e lunghissimo in bocca. Di gran classe.
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Re: LE STAPPATURE DI GENNAIO 2014

Messaggioda de magistris » 14 gen 2014 11:48

paperofranco ha scritto:Pommard 1er cru Les Rugiens 2005 De Montille.
Trattandosi di Pommard e trattandosi di 2005, tutto sommato me lo aspettavo anche meno espressivo. Il ventaglio olfattivo deve ancora aprirsi per bene, ma già denota una certa eleganza. Un po’ floreale, un po’ ferrugginoso(sicuramente è una suggestione dovuta al nome del cru), un tocco di vaniglia. Ha densità e presenza fisica al palato, come ti aspetti da questa denominazione, a mio avviso manca un po’ di dinamismo e la persistenza è di ottima lunghezza.
Sicuramente buono, molto buono in prospettiva; lo trovo solo un po’ troppo rileccato, confezionato in un incarto lussuoso, forse un po’ in difetto di anima.

Brunello riserva 2001 Biondi Santi.
Hai voglia a dargli tutto il tempo e l’aria possibili, tanto per lui non è ancora venuto il momento di parlare, e non c’è verso di smuoverlo. Chiuso a riccio nei profumi, girandogli intorno si sente solo un’aria un po’ selvatica/animale che per ora ha il sopravvento su tutto il resto; molto a fatica escono accenni balsamici. Le residue speranze di una qualche succosa piacevolezza sono abbattute a colpi di tannino e acidità con una chiusura sicuramente lunghissima, ma decisamente aspra.
Per ora si può solo intuirne il potenziale evolutivo, il godimento è rimandato.

Barolo Monprivato 1990 Mascarello.
Vince facile, per ovvi motivi di anagrafe, che al momento penalizza in modo troppo forte gli altri due.
Profilo “caldo” , di spezie dolci, fascinoso, in modo leggermente decadente; vellutato e lunghissimo in bocca. Di gran classe.


Franco, sei praticamente diventato azionista di maggioranza delle bevute mensile: ma quanto cacchio bevi? E poi sempre su questi livelli.. te possino.. :D
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Re: LE STAPPATURE DI GENNAIO 2014

Messaggioda balzac » 14 gen 2014 12:00

paperofranco ha scritto:Pommard 1er cru Les Rugiens 2005 De Montille.

Brunello riserva 2001 Biondi Santi.
Hai voglia a dargli tutto il tempo e l’aria possibili, tanto per lui non è ancora venuto il momento di parlare, e non c’è verso di smuoverlo. Chiuso a riccio nei profumi, girandogli intorno si sente solo un’aria un po’ selvatica/animale che per ora ha il sopravvento su tutto il resto; molto a fatica escono accenni balsamici. Le residue speranze di una qualche succosa piacevolezza sono abbattute a colpi di tannino e acidità con una chiusura sicuramente lunghissima, ma decisamente aspra.
Per ora si può solo intuirne il potenziale evolutivo, il godimento è rimandato.



a quando?
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Re: LE STAPPATURE DI GENNAIO 2014

Messaggioda alì65 » 14 gen 2014 12:32

paperofranco ha scritto:Pommard 1er cru Les Rugiens 2005 De Montille.
Trattandosi di Pommard e trattandosi di 2005, tutto sommato me lo aspettavo anche meno espressivo. Il ventaglio olfattivo deve ancora aprirsi per bene, ma già denota una certa eleganza. Un po’ floreale, un po’ ferrugginoso(sicuramente è una suggestione dovuta al nome del cru), un tocco di vaniglia. Ha densità e presenza fisica al palato, come ti aspetti da questa denominazione, a mio avviso manca un po’ di dinamismo e la persistenza è di ottima lunghezza.
Sicuramente buono, molto buono in prospettiva; lo trovo solo un po’ troppo rileccato, confezionato in un incarto lussuoso, forse un po’ in difetto di anima.

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Hai voglia a dargli tutto il tempo e l’aria possibili, tanto per lui non è ancora venuto il momento di parlare, e non c’è verso di smuoverlo. Chiuso a riccio nei profumi, girandogli intorno si sente solo un’aria un po’ selvatica/animale che per ora ha il sopravvento su tutto il resto; molto a fatica escono accenni balsamici. Le residue speranze di una qualche succosa piacevolezza sono abbattute a colpi di tannino e acidità con una chiusura sicuramente lunghissima, ma decisamente aspra.
Per ora si può solo intuirne il potenziale evolutivo, il godimento è rimandato.

Barolo Monprivato 1990 Mascarello.
Vince facile, per ovvi motivi di anagrafe, che al momento penalizza in modo troppo forte gli altri due.
Profilo “caldo” , di spezie dolci, fascinoso, in modo leggermente decadente; vellutato e lunghissimo in bocca. Di gran classe.


Franco si beve appena la 85/82 adesso come puoi pensare ad una 2001 in grado di emozionare, porta pazienza....altri vent'anni da adesso almeno!!!
futuro roseo, si preannuncia un 2025 da urlo!!!
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Andyele
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Re: LE STAPPATURE DI GENNAIO 2014

Messaggioda Andyele » 14 gen 2014 12:48

paperofranco ha scritto:Brunello riserva 2001 Biondi Santi.
Hai voglia a dargli tutto il tempo e l’aria possibili, tanto per lui non è ancora venuto il momento di parlare, e non c’è verso di smuoverlo. Chiuso a riccio nei profumi, girandogli intorno si sente solo un’aria un po’ selvatica/animale che per ora ha il sopravvento su tutto il resto; molto a fatica escono accenni balsamici. Le residue speranze di una qualche succosa piacevolezza sono abbattute a colpi di tannino e acidità con una chiusura sicuramente lunghissima, ma decisamente aspra.
Per ora si può solo intuirne il potenziale evolutivo, il godimento è rimandato.


A maggio non lo trovai così chiuso, inespressivo ed inavvicinabile; o si è chiuso tutto in questi mesi oppure era una bottiglia "scontrosa". Ti ricopio le mie brevissime note dell'epoca:

- Biondi Santi Riserva 2001: giovanissimo, estroverso, la materia è tanta ed esuberante, esce anche un po’ di alcol di troppo. Satura la bocca con grande intensità e sapidità, tannino incazzoso, lunga persistenza. 93
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Re: LE STAPPATURE DI GENNAIO 2014

Messaggioda Alberto » 14 gen 2014 12:50

Insomma, un vino ciclotimico! :mrgreen:
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Re: LE STAPPATURE DI GENNAIO 2014

Messaggioda la_crota1925 » 14 gen 2014 13:18

Bodega Pisano RPF Tannat 2002 (Uruguay) colore scurissimo, naso complesso, sentori di funghi, prugna matura e spezie.
in bocca, denso e tannico, confettura di frutti rossi, finale lunghissimo.
Non mi è sembrato niente di particolare, la prugna surmatura per un momento mi aveva indirizzato su un valpo ripasso.
spedizione al ricevimento del pagamento.
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Re: LE STAPPATURE DI GENNAIO 2014

Messaggioda Andyele » 14 gen 2014 13:25

la_crota1925 ha scritto:Bodega Pisano RPF Tannat 2002 (Uruguay) colore scurissimo, naso complesso, sentori di funghi, prugna matura e spezie.
in bocca, denso e tannico, confettura di frutti rossi, finale lunghissimo.
Non mi è sembrato niente di particolare, la prugna surmatura per un momento mi aveva indirizzato su un valpo ripasso.


cosa ti volevi aspettà da un vino Pisano?? :mrgreen:
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Re: LE STAPPATURE DI GENNAIO 2014

Messaggioda paperofranco » 14 gen 2014 13:28

Andyele ha scritto:
paperofranco ha scritto:Brunello riserva 2001 Biondi Santi.
Hai voglia a dargli tutto il tempo e l’aria possibili, tanto per lui non è ancora venuto il momento di parlare, e non c’è verso di smuoverlo. Chiuso a riccio nei profumi, girandogli intorno si sente solo un’aria un po’ selvatica/animale che per ora ha il sopravvento su tutto il resto; molto a fatica escono accenni balsamici. Le residue speranze di una qualche succosa piacevolezza sono abbattute a colpi di tannino e acidità con una chiusura sicuramente lunghissima, ma decisamente aspra.
Per ora si può solo intuirne il potenziale evolutivo, il godimento è rimandato.


A maggio non lo trovai così chiuso, inespressivo ed inavvicinabile; o si è chiuso tutto in questi mesi oppure era una bottiglia "scontrosa". Ti ricopio le mie brevissime note dell'epoca:

- Biondi Santi Riserva 2001: giovanissimo, estroverso, la materia è tanta ed esuberante, esce anche un po’ di alcol di troppo. Satura la bocca con grande intensità e sapidità, tannino incazzoso, lunga persistenza. 93


A parte "estroverso" e "acol di troppo" la potrei sottoscrivere. Può darsi anche, Andrea, che sia stata una di quelle serate in cui era il degustatore(io) ad essere "chiuso, inespressivo e inavvicinabile"....... :mrgreen:
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Re: LE STAPPATURE DI GENNAIO 2014

Messaggioda paperofranco » 14 gen 2014 13:45

balzac ha scritto:
paperofranco ha scritto:Pommard 1er cru Les Rugiens 2005 De Montille.

Brunello riserva 2001 Biondi Santi.
Hai voglia a dargli tutto il tempo e l’aria possibili, tanto per lui non è ancora venuto il momento di parlare, e non c’è verso di smuoverlo. Chiuso a riccio nei profumi, girandogli intorno si sente solo un’aria un po’ selvatica/animale che per ora ha il sopravvento su tutto il resto; molto a fatica escono accenni balsamici. Le residue speranze di una qualche succosa piacevolezza sono abbattute a colpi di tannino e acidità con una chiusura sicuramente lunghissima, ma decisamente aspra.
Per ora si può solo intuirne il potenziale evolutivo, il godimento è rimandato.



a quando?


Io non saprei davvero, dieci anni? :roll:
Ultima modifica di paperofranco il 14 gen 2014 14:05, modificato 1 volta in totale.
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Re: LE STAPPATURE DI GENNAIO 2014

Messaggioda paperofranco » 14 gen 2014 13:48

de magistris ha scritto:
paperofranco ha scritto:Pommard 1er cru Les Rugiens 2005 De Montille.
Trattandosi di Pommard e trattandosi di 2005, tutto sommato me lo aspettavo anche meno espressivo. Il ventaglio olfattivo deve ancora aprirsi per bene, ma già denota una certa eleganza. Un po’ floreale, un po’ ferrugginoso(sicuramente è una suggestione dovuta al nome del cru), un tocco di vaniglia. Ha densità e presenza fisica al palato, come ti aspetti da questa denominazione, a mio avviso manca un po’ di dinamismo e la persistenza è di ottima lunghezza.
Sicuramente buono, molto buono in prospettiva; lo trovo solo un po’ troppo rileccato, confezionato in un incarto lussuoso, forse un po’ in difetto di anima.

Brunello riserva 2001 Biondi Santi.
Hai voglia a dargli tutto il tempo e l’aria possibili, tanto per lui non è ancora venuto il momento di parlare, e non c’è verso di smuoverlo. Chiuso a riccio nei profumi, girandogli intorno si sente solo un’aria un po’ selvatica/animale che per ora ha il sopravvento su tutto il resto; molto a fatica escono accenni balsamici. Le residue speranze di una qualche succosa piacevolezza sono abbattute a colpi di tannino e acidità con una chiusura sicuramente lunghissima, ma decisamente aspra.
Per ora si può solo intuirne il potenziale evolutivo, il godimento è rimandato.

Barolo Monprivato 1990 Mascarello.
Vince facile, per ovvi motivi di anagrafe, che al momento penalizza in modo troppo forte gli altri due.
Profilo “caldo” , di spezie dolci, fascinoso, in modo leggermente decadente; vellutato e lunghissimo in bocca. Di gran classe.


Franco, sei praticamente diventato azionista di maggioranza delle bevute mensile: ma quanto cacchio bevi? E poi sempre su questi livelli.. te possino.. :D


Macché, mi sembra anche di aver rallentato il passo. :D

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