Messaggioda Ludi » 13 gen 2014 11:11
Weingut Karlsmuhle, Lorenzhofer Riesling Spatlese 2003: prima conferma (ce n'è un'altra poco dopo) della bontà dell'annata 2003 in Germania. Nessuna sensibile carenza di freschezza, naso di scuola tra idrocarburo, pesca gialla, anice e pepe bianco. Ottimo in abbinamento con aringa affumicata su pane di segale e burro.
De Concilis, Naima 2005: molto piaciuto, soprattutto perchè la bocca non divaga eccessivamente su fruttoni e morbidezze varie, ma rimane coerente, al limite dell'austero (in questa fase, la "austerità" di un vino la considero un fattore positivo).
Chateau Pape Clement Rouge 1990: qui più che di austerità parlerei di eleganza, pur in un quadro di notevole potenza per un PL. L'annata di grazia si sente tutta, specie nelle prospettive di ulteriore evoluzione. Gran vino.
Weingut Stub, Niersteiner Paterberg Riesling Spatlese 2001: un filo sotto gli altri spatlese bevuti nel weekend. Comincia ad avviarsi verso la fine del periodo di picco, ma è comunque ottimo specie nelle note finali che richiamano la scorza di cedro.
Voerzio, Barolo La Serra 1990: grandissimo, mi ha riconciliato con Voerzio dopo alcune bevute poco convincenti. Ad entusiasmare sono la complessità al naso e la coerenza composta delle bocca, che non sbava mai su note piacione ed internazionali da modernista dell'ultima ora. Scolato in un batter d'occhio.
R. Haart, Piesporter Goldtropfchen Riesling Spatlese 2003: giovanile, beverino ai limiti dell'imbarazzo, ma nello stesso tempo varietale e verticale come solo i grandi vini della Mosella sanno essere. Ricordo ancora la chiacchierata che feci con Reinhold Haart nell'estate 2012 mentre acquistavo questa bottiglia, e come gli sottolineai, venendo ricambiato da un sorriso aperto, inconsueto per una persona fondamentalmente molto timida, la sorprendente bontà della 2003.
Cataldi Madonna, Montepulciano d'Abruzzo Malandrino 2008: per quello che costa, bella bottiglia, giocata tra trama speziata, qualche gradevole rusticità e frutto maturo in primo piano.
Weingut Schmitz-Bergweiler, Urziger Wurzgarten Riesling TBA 2006: produttore non tra i più eccelsi, ma bere un TBA è sempre una bella esperienza. Viscoso, denso, ha al naso un impatto ove predominano ancora le note di botritis, ma in bocca smentisce qualunque parentela, anche lontana, con un Sauternes, caratterizzato com'è da una incredibile dolcezza (per me almeno 250 g/l) e da note decisamente agrumate a chiudere il finale.