gianni femminella ha scritto:Collemassari Grattamacco 2002
Una cassa intera ha atteso in cantina per parecchio tempo. Poi tra l'anno scorso e due anni fa ho iniziato a stappare. Le prime due bottiglie, secondo il mio gusto, erano ancora troppo giovani, mentre una decina di mesi fa una terza bottiglia mi aveva finalmente dato una certa soddisfazione; il vino era maturo ed equilibrato. Ora per quanto riguarda la quarta il tannino è risolto e la acidità scarsa. Il vino manca di nervo e se anche non è cattivo si capisce bene che è in declino. Insomma, banalità di fine anno, una volta di più rifletto sulla difficoltà di cogliere il vino al momento giusto, con l'incognita che un volta aperta la bottiglia, se è troppo presto non si può richiudere e se è tardi non si può tornare indietro ( seconda banalità ). Abbastanza spesso trovo che i vini si trasformino velocemente e rimangano al culmine per tempi piuttosto brevi. Invidio chi ama i vini giovani e scalpitanti ( scalpitanti si può dire o va eliminato?? ) e può ovviare al problema salomonicamente.
Gianni, pensaci bene, come si fa a dire di aver colto un vino al suo apice? E' vero che lo si dice, anch'io l'ho detto qualche volta, riferendomi a quei vini che magari mi hanno emozionato, ma è possibilmente essere certi di aver bevuto un vino nel suo momento migliore. Io penso di no, il dubbio dovrebbe sempre restare, perché la bevuta è un'istantanea, e non dimentichiamoci dell'individualità di ogni bottiglia, soprattutto quando sono passati degli anni. Tutto questo, se ci pensi, contribuisce al fascino di questa meravigliosa bevanda.
Se vuoi un mio parere, credo che il Grattamacco 2002 non sia mai stato un gran vino, né all'inizio, né alla fine della sua curva evolutiva, che a sentir te dovrebbe essere più o meno arrivata, né a mezzo. Io l'ho sentito solo all'inizio. Come diceva qualcuno molto famoso: un vino dev'essere buono sempre.
Scendendo più nella pratica: personalmente preferisco bere il vino rischiando che sia un po' troppo giovane piuttosto che un po' troppo vecchio, soprattutto per il sangiovese, che mi garba quando sprigiona ancora energia. Il nebbiolo invece, dopo i primi anni in cui dovevo schiarirmi le idee, sono arrivato alla conclusione che mi piace ben maturo(non stravecchio, intendiamoci), ma è forse l'unico caso.
Mi rendo conto di non esserti stato un granché d'aiuto, comunque, l'esperienza porta ognuno di noi sulla propria strada, ed è quella giusta, fidati.