pudepu ha scritto:Continua...
Aupres du Clocher a Pommard - Serata surreale in questo ristorante di Pommard che mi era stato segnalato da piu' parti. Cucina sicuramente molto buona purtroppo rovinata da quella boria immotivata che spesso da bella mostra di se tra i nostri cugini d'oltralpe. Visto che io , il braganti e Le Baron non ci vedevamo da un po avevamo deciso di portare a cena una bottiglia di Baron Ugo 2010 in modo da poter assaggiare la nuova uscita e soprattutto dare un po di considerazione al Braganti ... Appena entrati nel ristorante affidiamo la bottiglia al cameriere che subito la guarda in cagnesco neanche gli avessimo consegnato un raudo fischione acceso . Ci dice che dubita sia possibile aprirla in quanto non consentono di solito l'apertura di bottiglie che vengono fuori dalla Borgogna

Comunque sarebbe andato in cucina per verificare con lo chef. Procede quindi a portare la bottiglia in cucina sotto lo sguardo allucinato del Braganti per poi ritornare a dirci che l'apertura della stessa avrebbe rattristato (ha detto cosi') lo chef il quale si era sforzato di creare un menu' che si sposasse al meglio con i vini della zona. Abbastanza contrariati iniziamo la lettura della lista dei vini e becchiamo subito 3 vini finiti, assist goloso per il braganti che si vendica subito dicendo al sommelier che in un ristorante del genere e' inconcepibile che non venga aggiornata la carta. Finiti gli incidenti diplomatici abbiamo bevuto un bussiere 08 di roumier e un tremblay beau mont 2011
Cave Madeleine- Il miglior posto dove siamo stati, bistrot molto semplice specializzato in vini naturali. Menu limitato ma di alta qualita', bella carta dei vini con ottimi ricarichi e proprietario finalmente alla mano e grande appassionato di vini. Il tutto a prezzi decenti , consiglio vivamente di andarci anche se essendo molto piccolo consiglio di prenotare con buon anticipo
Visto che quell'efebico del campinoti ha gia' ampiamente descritto i luoghi e i vini...io che sono un vero produttore e non come il colligiano, acquirente sfrontato di cisterne per tutto lo stivale

....mi limitero' a riportare le mie impressioni su vigne,vinificazioni e quant'altro abbiamo visto:
-Sauzet:
non viste le vigne ma vista la cantina, fermentazione alcolica in acciaio lieviti selezionati si, idem per il controllo della temperatura, l'uva viene completamente diraspata,in cantina BRQS per un terzo nuove, ho chiesto se facevano il batonage, mi hanno risposto di si, ma non sempre,non c'e' una logica dipende dall'annata, annata profumata batonage si, annata poco profumata batonage no, perche' mettendo in sospensione le fecce fini si acquista corpo e struttura a scapito pero' dei profumi.Nel complesso bellissima azienda cantina razionale sala di degustazione fighetta ma non esagerata,il tizio simpatico(per quello che puo esserlo un francese)....i vini molto buoni!
Usciti come tutti gli psicoticiappassionati di vino siamo andanti a a vagabondare per le vigne,la forma d'allevamento che e' quasi monopolistica e' il guyot singolo sia per i bianchi che per i rossi, sotto la collina del Montrachet, c'era un tizio che stava coltrando vicino al piede con il cavallo, siamo andati a rompergli i coglioni e gli abbiamo chiesto di chi era il vigneto e lui ci ha risposto(orgoglioso)...."leflaive".......poi ha aggiunto le domaine, no Olivier...
-Morey Coffinet
...non c'ha fatto vedere un cazzo ne le vigne,ne la cantina di vinificazione,ne la cantina d'invecchiamento....solo la sala di degustazione...
-Mugnier
di una simpatia trascinante un giocherellone in vena di battute e barzellette....pero' i vini sono monumentali...vinificazione in acciaio senza raspi e senza lieviti,non mi ricordo se le BRQS sono per un terzo nuove credo di si....ma non vorrei sbagliarmi,ad ogni modo il legno e' del tutto assente in tutti i campioni degustati da botte,la cosa che mi fa sorridere e' che quando iniziai a fare vino subii una sorta di lavaggio del cervello sulla pulizia e sulla necessita' di tenere sempre il cocchiume della botte o brq completamente pulito e libero del piccole gocce o grondature di vino...per evitare problemi di brett o muffe.....bene da mugnier non c'e' una brq che non sia letteralmente sbrodolata di vino!....i vini pero' sono di una pulizia e di un nitore disarmante...vuol dire che il manico in vigna e il terroir.....fanno SEMPRE la differenza!
-Dujac
molto disponibile e appassionato anche di altri vini....quest'estate e' stato in Toscana a visitare Montevertine,san giusto a renten,il marroneto, ecc.....solo quel borioso di soldera gli ha detto di no.....
Vigne: unico vigneto da me visto in Borgogna fino ad esso a doppio cordone speronato(candeliere)....viticoltura biodinamica, fermentazione in cemento senza lieviti,senza controllo della temperatura e totalmente a grappolo intero,in vendemmia le cassette d'uva vengono svuotate a mano direttamente dentro il tino,vengono fatte solo follature con un follatore meccanico.
...in vini nel momento che li abbiamo sentiti al naso avevano tutti una vena abbastaza pronunciata di stoppino, a me son sembrati al naso abbastanza simili tutti, il motivo ce l'ha detto il tizio e' perche' li stavamo degustando nel giorno sbagliato , ha tirato fuori il calendario biodinamico sull'app. dell'i phone e ci ha fatto vedere che era il giorno radice...(che puttanate!!!!)...in bocca invece la musica cambiava...la vinificazione con i raspi tende a chiudere i vini oltre che al naso anche in bocca...ma si poteva gia' immaginare lo spessore di alcuni, il clos de la roche su tutti.....il 96 stappato al momento per noi MONUMENTALE, PAZZESCO! (perdonate l'enfasi ma si era in Borgogna in un domaine che non apre proprio a tutti...quindi mi e' sembrato ancora piu' buono...

)
-Chateau de la Tour
a parte il giochino gia' descritto dal campinoti, solo il VV e' fermentato con i raspi da sempre, 50% delle Brqs nuove, fermentazione in cemento senza lieviti e senza controllo della temperatura,nel momento che siamo andati stavano coltrando con quei trattorini scavallanti che sembrano ragnetti.
ultime due parole in generale sulla borgogna.....sono dei grandi forse hanno portato davvero all'estremo il concetto di terroir, basti pensare che in domaine di 10 ettari la normalita' e' fare almeno 10 etichette....io che ho pure 10 ettari ne faccio appena 4

.....stavano potando ma la cosa interessante e' che prima passano a cimare per abbassare la pianta dopodiche' ripassano con le forbici elettriche e tolgono tutti i capi tranne 3-4...mi e' stato spiegato che in marzo quando poi devono piegare il pinot nero e' molto fragile e se e' ancora freddo tende a rompersi come cristallo, quindi lasciano piu' capi che poi dopo aver piegato e legato torneranno a tagliare(non li tagliano dopo aver legato,ci ripassano un ulteriore volta)..

..in sostanza se uno dovesse fare il conto ad ore per ettaro verebbe fuori uno sproposito.....un po' riesco quindi a capire i prezzi piu' alti di altre zone...
credo sia tutto grazie della pazienza..campinoti buco!.....(ci sta sempre bene)
fine dell'incudine mappozzo
