Disfida Toscana- Bordeaux 1988 - 30 novembre da Buriani

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hag
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Re: Disfida Toscana- Bordeaux 1988 - 30 novembre da Buriani

Messaggioda hag » 02 dic 2013 11:57

Due parole per ringraziare Alessandro per la gentilezza la perfetta organizzazione e per avermi dato la possibilità di bere un orizzontale che mai mi sarei sognato . Ottimo cibo , bellissima compagnia e atmosfera rilassata.
Al netto dei due fallati tutti i vini proposti erano splendidi e integri .
Per me Haut Brion il migliore e Tasca Almerita , che alla cieca mai nella vita avrei individuato come cabernet, la sorpresa più grande . Bellissimo anche il Magdelaine 1990 portato da Roberto. Sul Cote Rotie non mi pronuncio , per me non era a posto la bottiglia ma palati molto più esperti e allenati hanno detto il contrario .
Impressionante vedere tutta un serie di vini in forma smagliante nel loro venticinquesimo compleanno tutti tra i 12 e i 12 gradi e mezzo. I tredici gradi si sono visti solo sui vini del 90.
Grandi tutti i toscani ma Ornellaia 88 è proprio un altro vino rispetto a quelli recenti, anche sforzandomi non riesco a trovare una similitudine neppure lontana ad esempio con la 04 bevuta ( a fatica ) di recente .
Mi dispiace per la mia amata Borgogna ma come longevità i bordolesi hanno un’altra marcia .
vinogodi
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Re: Disfida Toscana- Bordeaux 1988 - 30 novembre da Buriani

Messaggioda vinogodi » 02 dic 2013 12:21

hag ha scritto:...Mi dispiace per la mia amata Borgogna ma come longevità i bordolesi hanno un’altra marcia .
...su, su...la tua "amata" Borgogna amala pure senza irriverenti paragoni e godi delle emozioni che sa dare da giovane... :wink:
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Re: Disfida Toscana- Bordeaux 1988 - 30 novembre da Buriani

Messaggioda vinogodi » 02 dic 2013 12:32

...per finire :
- Fontalloro : il colore è splendido, quasi innaturale. Penso che la concentrazione di tricloroanisolo , straordinaro antiossidante che penso userò in qualche preparazione senza dirlo a nessuno, soprattutto al Ministero della Sanità, abbia avuto la sua parte nella magnificenza cromatica. Il naso era stupendamente contaminato, ma proprio tanto. In bocca belle note di muffa, acuto senso di disagio alle papille masochisticamente proiettate a darsi dolore sensoriale . Lo ritengo straordinario per qualsiasi corso AIS, per cui un 90/100 glielo do senza meno
- Magdeleine: non male davvero, integro e di bella espressione palatale . Sobria ma tutt'altro che discinta, classe pura per la discrezione con cui ti compiace: :D :D :D :D
- Apparita : io la noticina di tappo l'ho notata, puzzettina che si evidenziava soprattutto a bicchiere fermo. Sarebbe stato uno dei vini della giornata per personalità e territorialità. :evil:
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Re: Disfida Toscana- Bordeaux 1988 - 30 novembre da Buriani

Messaggioda davidef » 02 dic 2013 13:09

quesito secco su H.B.

leggendo le lodi su questo 1988, lasciamo in disparte la 1989 ma in comparazione la 1990 come si dovrebbe piazzare oggi ed in prospettiva di evoluzione ?

perchè se faccio il raffronto tra Latour 1988 e Latour 1990 il secondo batte il primo di netto...è una curiosità interessata diciamo 8)
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Re: Disfida Toscana- Bordeaux 1988 - 30 novembre da Buriani

Messaggioda balzac » 02 dic 2013 14:56

suggestive, efficaci, evocative le note eno-erotiche di questa strepitosa degustazione...
sinceri complimenti all'autore!
La tradizione è la custodia del fuoco, non l'adorazione della cenere.
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Re: Disfida Toscana- Bordeaux 1988 - 30 novembre da Buriani

Messaggioda hag » 02 dic 2013 15:11

vinogodi ha scritto:
hag ha scritto:...Mi dispiace per la mia amata Borgogna ma come longevità i bordolesi hanno un’altra marcia .
...su, su...la tua "amata" Borgogna amala pure senza irriverenti paragoni e godi delle emozioni che sa dare da giovane... :wink:


e la amo, la amo pure troppo . Se non ci fossero gli champagne , qualche sangiovese e qualche nebbiolo sarei quasi monogamo..
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Re: Disfida Toscana- Bordeaux 1988 - 30 novembre da Buriani

Messaggioda Andyele » 02 dic 2013 15:30

Ho finalmente 2 minuti anche io per ringraziare Alessandro per la solita ottima organizzazione e la velocità e precisione con cui ha dovuto lottare con circa 15 noiosissimi tappi.

La prima considerazione è che questi vini avrebbero avuto bisogno di più pazienza, più tempo per essere meglio analizzati, capiti e ascoltati come avrebbero meritato. Purtroppo in tre ore scarse non si riesce a render merito a queste bellissime bottiglie.
Noi siamo dovuti scappare di corsa (cosa che non ci ha evitato di perdere il treno :evil: ) e nonostante questo ho rimesso piede in casa dopo circa 15 ore da quando ero uscito.

I vini, al netto dei moccoli scaturiti dal tappo sul Mouton che era il vino che avevo la maggior curiosità di sentire, sono stati quasi tutti molto buoni.
Non ho tempo di scrivere le note che comunque niente aggiungerebbero a quello che magnificamente ha già scritto chi mi ha preceduto.
Rileggendo il mio taccuino e sintetizzando io ho posizionato i vini bevuti su tre livelli. Al livello più basso trovo il Cote-Rotie di Jamet (che avevo subito individuato come Rodano ma nonostante questo rimaneva per me abbastanza problematico a causa di puzzette varie, volatile e acidità completamente scissa che ne rendevano la beva molto diffcile. Purtroppo non sono riuscito a risentirlo nella fase in cui si è un po’ sistemato come ha fatto Ale), lo Chateau Magdelaine e l’Apparita (anche per me inficiata da leggera tca).
Nel livello intermedio ho collocato in ordine crescente di preferenza la Mission Haut-Brion (equilibrato ma troppo liscio e scarico in bocca), il Solaia, il Lynch Bages e lo Chateau Pavie-Decesse che mi è piaciuto veramente molto, tanto da poter quasi salire sul livello sopra.
Nel livello più alto cinque vini che mi sono piaciuti veramente molto e che ritrovo su punteggi molto simili dove la differenza viene fatta da un mezzo punto in più o in meno magari determinato anche dal momento in cui il vino veniva assaggiato. Incredibilmente però l’Ornellaia ed il Tasca d’Almerita li trovo appaiati in testa, veramente due bellissime espressioni italiane. A tal proposito ma quanto diversi erano (e anche più buoni) i vini di Ornellaia antecedenti al 1997 rispetto agli odierni? E come mai non se li caga nessuno?
Rimanendo in Italia il Sassicaia è il solito vino perfetto, elegante ed equilibrato. Il Latour e l’Haut Brion non ho avuto il tempo di seguirli nel tempo come altri ma a me comunque già di primo impatto non erano per niente dispiaciuti. Il Latour l’ho trovato con un naso veramente affascinante, rotondo e complesso, stranamente un filo sotto in bocca dove non era troppo stratificato e con peso solo medio. L’Haut Brion all’opposto presentava un naso fine ma al contempo austero e rigido in bocca invece metteva subito in mostra una bella tensione e ottimo allungo.
Unendo il naso del Latour e la bocca di Haut Brion avrei avuto un vino incredibile, un vino che si sarebbe posizionato ben over 95 anche nella mia scala. :mrgreen:
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Re: Disfida Toscana- Bordeaux 1988 - 30 novembre da Buriani

Messaggioda paperofranco » 02 dic 2013 15:48

....insomma chi ha vinto? :mrgreen:
vinogodi
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Re: Disfida Toscana- Bordeaux 1988 - 30 novembre da Buriani

Messaggioda vinogodi » 02 dic 2013 16:00

paperofranco ha scritto:....insomma chi ha vinto? :mrgreen:
... sul mio personale cartellino, Toscana ai punti ...ma pensandoci bene , poi mica vero : quasi quasi darei un pareggio ...
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Re: Disfida Toscana- Bordeaux 1988 - 30 novembre da Buriani

Messaggioda Andyele » 02 dic 2013 16:18

paperofranco ha scritto:....insomma chi ha vinto? :mrgreen:


vuoi farmi cadere nel tranello maledetto papero? :mrgreen:

Non ci riuscirai mai...leggi bene è tutto scritto!
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Re: Disfida Toscana- Bordeaux 1988 - 30 novembre da Buriani

Messaggioda vinogodi » 02 dic 2013 18:18

... in pochi potranno dire : Immagine...
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Re: Disfida Toscana- Bordeaux 1988 - 30 novembre da Buriani

Messaggioda george7179 » 02 dic 2013 18:23

Quoto la prima affermazione di Marco... :D

TOSCANA (ITALIA) ai punti!!!
#23# "The best there ever was, the best there ever will be" #23#
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Re: Disfida Toscana- Bordeaux 1988 - 30 novembre da Buriani

Messaggioda davidef » 02 dic 2013 23:11

davidef ha scritto:quesito secco su H.B.

leggendo le lodi su questo 1988, lasciamo in disparte la 1989 ma in comparazione la 1990 come si dovrebbe piazzare oggi ed in prospettiva di evoluzione ?

perchè se faccio il raffronto tra Latour 1988 e Latour 1990 il secondo batte il primo di netto...è una curiosità interessata diciamo 8)



Capisco che la domanda non sia semplice...ma nessuno ha un parere su bevute negli ultimi 3-4 anni?
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Re: Disfida Toscana- Bordeaux 1988 - 30 novembre da Buriani

Messaggioda lafacciazza » 03 dic 2013 02:45

davidef ha scritto:
davidef ha scritto:quesito secco su H.B.

leggendo le lodi su questo 1988, lasciamo in disparte la 1989 ma in comparazione la 1990 come si dovrebbe piazzare oggi ed in prospettiva di evoluzione ?

perchè se faccio il raffronto tra Latour 1988 e Latour 1990 il secondo batte il primo di netto...è una curiosità interessata diciamo 8)



Capisco che la domanda non sia semplice...ma nessuno ha un parere su bevute negli ultimi 3-4 anni?

Davide,
In giornate cosi' e' realmente difficile dare giudizi obiettivi
se vedi le mie note aa latour ho dato 90 /92 e il commento-troppo semplice; i due punti sono aumentati per avere ri sentito il naso

i miei voti, come spiegato durante l'incontro e anche al personalmente al ritorno, sono delle fotografie. Sono solo figli di quello specifico momento in cui ho deciso di " bollare con un voto il vino"e non possono ne devono essere presi per oro colato o vangelo e questo e' da inquadrare , secondo me per tutti i giudizi espressi dai presenti.
Tra l'altro esiste una componente personale, chi ama il nebbiolo o il sangiovese o il pinot nero puo' -bada bene dico puo' e non sempre- favorire un vino che si avvicina alle caratteristiche di una tipologia che preferisce

Io non ho sentito nessun difetto tranne che nei due vini tappati, altri hanno trovato difetti notevoli. Note verdi/peperonose le ho sentite solo in LB(quando veniva scoperta la bottiglia ho detto e' lui o Solaia) mentrealtri le hanno sentite e quindi i miei giudizi sono da prendere veramente con le pinze.
A livello personale posso solo dirti che l'88 e' sempre stato un ottimo vino ma 90 e' di un altro pianeta; per quello che vale, anche l'89 lo trovo superiore ma e' molto probabile che cio' dipenda dailla caratteristica dell'annata i cui vini rivelano maggiore ricchezza, stratificazione e potenza
HB 88 e' molto diverso dal 90; e' un vino da 96-97 punti se becchi una bottiglia perfetta che riesci a seguire per bene;Io mi sono fermato a 94; l'88 l'ho bevuto un mare di volte rimane un vino affascinante e piu' cerebrale rispetto al 90 che non sento da troppo tempo. Ma anche li si tratta di vertici assoluti, il 90 e' molto vicino all'89 come tipologia e in prospettiva potrebbe essere pure superiore al 88
my 2 cents e spero di essermi fatto capire
Roberto Andrea Balbo

La Facciazza je suis, Cortomaltese je fus, QFDMDB ne change.
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Re: Disfida Toscana- Bordeaux 1988 - 30 novembre da Buriani

Messaggioda davidef » 03 dic 2013 13:49

lafacciazza ha scritto:
davidef ha scritto:
davidef ha scritto:quesito secco su H.B.

leggendo le lodi su questo 1988, lasciamo in disparte la 1989 ma in comparazione la 1990 come si dovrebbe piazzare oggi ed in prospettiva di evoluzione ?

perchè se faccio il raffronto tra Latour 1988 e Latour 1990 il secondo batte il primo di netto...è una curiosità interessata diciamo 8)



Capisco che la domanda non sia semplice...ma nessuno ha un parere su bevute negli ultimi 3-4 anni?

Davide,
In giornate cosi' e' realmente difficile dare giudizi obiettivi
se vedi le mie note aa latour ho dato 90 /92 e il commento-troppo semplice; i due punti sono aumentati per avere ri sentito il naso

i miei voti, come spiegato durante l'incontro e anche al personalmente al ritorno, sono delle fotografie. Sono solo figli di quello specifico momento in cui ho deciso di " bollare con un voto il vino"e non possono ne devono essere presi per oro colato o vangelo e questo e' da inquadrare , secondo me per tutti i giudizi espressi dai presenti.
Tra l'altro esiste una componente personale, chi ama il nebbiolo o il sangiovese o il pinot nero puo' -bada bene dico puo' e non sempre- favorire un vino che si avvicina alle caratteristiche di una tipologia che preferisce

Io non ho sentito nessun difetto tranne che nei due vini tappati, altri hanno trovato difetti notevoli. Note verdi/peperonose le ho sentite solo in LB(quando veniva scoperta la bottiglia ho detto e' lui o Solaia) mentrealtri le hanno sentite e quindi i miei giudizi sono da prendere veramente con le pinze.
A livello personale posso solo dirti che l'88 e' sempre stato un ottimo vino ma 90 e' di un altro pianeta; per quello che vale, anche l'89 lo trovo superiore ma e' molto probabile che cio' dipenda dailla caratteristica dell'annata i cui vini rivelano maggiore ricchezza, stratificazione e potenza

HB 88 e' molto diverso dal 90; e' un vino da 96-97 punti se becchi una bottiglia perfetta che riesci a seguire per bene;Io mi sono fermato a 94; l'88 l'ho bevuto un mare di volte rimane un vino affascinante e piu' cerebrale rispetto al 90 che non sento da troppo tempo. Ma anche li si tratta di vertici assoluti, il 90 e' molto vicino all'89 come tipologia e in prospettiva potrebbe essere pure superiore al 88
my 2 cents e spero di essermi fatto capire


grazie Roberto, tutto chiaro

dammi un tuo parere, il 1990 ha raggiunto il suo plateau ideale ? ti chiedo questo perchè la 1990 è l'annata di Bordeaux per eccellenza dove comperai diverse cose e fortunatamente di H.B. '90 e pure di La Mission '90 ne ho diversi, stavo anche valutando la possibilità di scambiarne un paio per tipo con altri Bordeaux ma da un lato non ne sono convinto quindi qualche parere serio mi aiuta :D
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lafacciazza
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Re: Disfida Toscana- Bordeaux 1988 - 30 novembre da Buriani

Messaggioda lafacciazza » 03 dic 2013 19:06

Davide saro' molto succinto.
Bordeaux 90 tranne qualche nota eccezione e' da conservare. HB e la Mission sono lontani dalla parabola discendente. Si bevono benissimo anche ora e se ne hai tante bevi senza riegno solo per il piacere di vederli in questa fase.

Se dovessi vendere un grande vino che ho custodito gelosamente ed adeguatamente lo farei solo per guadagnarci tanto e comprare qualcosa o da bere o su cui re investire tenedo presente che tranne una crisi mondiale dove tutti i mercati crollano l'evenienza che certi beni di lusso possano crollare la trovo difficile; I grandi Bordeaux come Leroy o DRC continueranno a costare tanto.
Se devi vendere e hai documenti di acquisto l' Inghilterra continua ad essere il posto giusto.

Scambiare HB e La Mission 90 lo farei se volessi provare Le Pin, Lafleur o comunque vini piu' rari sempre che chi scambia garantisca uno stato di conservazione pari a quello che hai tu ( ma credo che tu questolo sai perfettamente :lol: :lol: :lol: :lol: )
Roberto Andrea Balbo

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