Messaggioda Ludi » 02 dic 2013 11:05
S. Dagueneau, Pouilly Fumé 2008: ormai votato alla frutta tropicale e ad una mineralità fumè, con in sottofondo mentuccia e scorza di cedro; interessante esempio di evoluzione di un sauvignon della Loira di non illustrissimo blasone.
Couly-Dutheil, Chinon Clos de l'Echo Crescendo 2004: buono, ma francamente mi aspettavo qualcosa di più. Il naso è goduriosissimo, con note di mirtillo, grafite, menta ed un pizzico di pepe, spezie dolci e viola appassita. delude invece in bocca: è chiuso, sin troppo austero, e sfoggia una certa esilità.
F. Chidaine, Vouvray Les Argiles 2006: l'annata è quella che è, ma il vino si difende bene, anche se fatica inizialmente ad aprirsi al naso. Poi viene fuori con note di sasso di fiume, camomilla, miele, agrumi, finocchietto, con quel delizioso equilibrio zuccheri/acidi che tanto amo negli chenin della Loira.
Cave de Bourgueil, Bourgueil Philippe de Valois 2008: anche qui si replica la situazione dello Chinon: fruttato e goloso al naso, un pò gracile in bocca. Bevibilità assassina, in compenso....
Chjateau de Suronde, Quart de Chaume 1997: questo è semplicemente favoloso. Sfoggia un ventaglio olfattivo classico di albicocca, fichi al forno, miele, iodio, scorza d'arancia candita, cioccolato bianco, salamoia e solo in secondo piano zafferano. La notevole dolcezza è stemperata da vive acidità e mineralità.
Planeta, S. Cecilia 2006: buono, anche se personalmente il Nero d'Avola non mi fa mai impazzire. Vino piacione, certamente, ma esemplarmente ben fatto.
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Ludi il 02 dic 2013 12:21, modificato 1 volta in totale.