Messaggioda ugc » 28 ott 2013 19:14
Due o tre belle bevute in sti giorni
Taittinger Comtes de Champagne 1998: innanzitutto un po' di storia non fa male...questa è stata storicamente la seconda cuvée millesimata di blanc de blanc ad essere proposta sul mercato dopo il mitico Salon, ed è anch'essa tecnicamente un Grand Cru proveniendo da vigneti in tutti e 5 i comuni GC della costa dei bianchi. Normalmente passa 8 anni sui lieviti, ma talvolta le release sono anticipate o ritardate a seconda delle richieste del mercato. Dosaggio tradizionale, ovvero sui 10g, malolattica svolta in genere interamente e piccola parte dei vini base passati in barrique. Per qualche strano motivo è una delle cuvée prestige di grande marca meno considerate, sebbene non sia affatto la peggiore, anzi...
Venendo a questa bottiglia, il 98 è giunto oramai a maturazione, non è una grande annata per gli chardonnay ma il risultato è tutt'altro che disprezzabile. Versato nei calici è di colore giallo limone, quasi verzolino, con bolle finissime e estremamente vivaci. Il naso è la parte migliore, inizia un po' verde poi dopo un po' di areazione si apre sfaccettato, molto grill, mandorla e caffè, soffio di cannella, con una bella evoluzione man mano che sale la temperatura. In bocca invece parte con un bel grip salino, richiami di noce, nocciola tostate, presenta poi una dicotomia dolce/amaro che permane qualche secondo a centro bocca ed è forse il suo limite maggiore, bella chiusura pulente e sorretta dall'acidità che invoglia la beva.
Non è un mostro, ma una bella e piacevole bevuta si.
Rien n'y fait, menace ou prière, l'un parle bien, l'autre se tait;
et c'est l'autre que je préfère, il n'a rien dit, mais il me plaît.